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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

ARMATA

domenica, 30 settembre 2018 ARMATA     Più di cento basi militari americane della Nato, ammesso e non concesso, anzi! Potevano rappresentare per alcuni una grande garanzia. Ma, considerato che il muro è crollato assieme alla minaccia del comunismo sovietico e il patto militare di Varsavia si è dissolto, perché non costruire la via della pace che porta al disarmo e alla riconversione dell’industria bellica in produzioni attive di opere civili di tutela e recupero della Terra finalizzate allo sviluppo del benessere dei popoli? Perché non smantellare le basi militari e dichiarare che l’Italia è indipendente, pacifica e non alleata militarmente con nessuno? Perché non impegnarsi per lo smantellamento di tutte le basi militari e il disarmo mondiale? (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   FILASTROCCA ARMATA   Com’è bello spendere una ventina di miliardi di euro all’anno com’è bello com’è bello spendere più di sessanta milioni di euro al giorno com’è bello com’è bel

BATTEZZARE INDICIBILE

  sabato, 29 settembre 2018 BATTEZZARE INDICIBILE Sono sempre stato, fin dalla tenera età, un’estremista. Avrei strozzato Lenin per il suo “estremismo malattia infantile del comunismo”. Abbiamo annacquato talmente troppo il rivoluzionario colore rosso da battezzare tre o quattro altri nomi. Tutto ebbe inizio con il suicidio politico del PCI, e, finalmente, si tolse di mezzo la parola “comunista”. Dopo, per non farci mancare nulla e ricevere gli applausi dei reazionari, ripetemmo ossessivamente che “comunismo” era una parola indicibile. Poi, non soddisfatti, dall’ultimo nome inventato si tolse anche la parola “sinistra”. Giunti a questo punto ho deciso di non seguire più i voltagabbana traditori dei lavoratori. Alle votazioni che verranno, se sulla scheda elettorale non vedrò il simbolo con la falce e il martello, voterò fascista. Voterò così per battezzare i caporioni ex comunisti. Forse questo potrebbe essere l’estremo modo per scacciare i “grilli” dalle loro teste bacate. Sono se

SANTO SPARTACUS

  venerdì, 28 settembre 2018 SANTO SPARTACUS     C’era una volta il Signor Capace, conosciuto e mondialmente riconosciuto e apprezzato studioso, non plus ultra dell’intelligenza applicata al concreto reale umano. C’era poi e nonostante tutto, il Signor Salvini, ma quello era un problema vitale per il Cavaliere dei cavalieri nonché Presidente Berlusconi, non plus ultra dell’abilità. C’erano gli smemorati, Signori impropriamente definiti socialisti – democratici – ex atei – ex cristiani, imborghesiti damerini di carità o passatisti – illusi progressisti appartenenti al gruppo di: “forse ma chissà” arricchito dal grido di battaglia: “né di qui e né di la”. Essi, residenti permanenti nei reparti della riabilitazione cerebrale, ex cervelli ammassati e non ancora stabilizzati ma salvati nella provetta inviata all’istituto di ricerca finalizzata alla soppressione delle antiche malattie definite “sinistri riformisti”. Se la scienza non ce la farà, santo Spartacus provvederà? (Ricordo d

GIURAMENTI E GIRAMENTI

giovedì, 27 settembre 2018 GIURAMENTI E GIRAMENTI La legge è nata nella foresta e il più furbo e il più forte ha imposto il personale egoistico ingiusto volere, il suo tornaconto. Non aveva importanza, e ne ha avuto sempre tanto meno, se le logiche dei più forti erano e sono sempre state, molteplici e impensabili inganni a scapito dei più deboli. Quel che ha da sempre contato: “Godo dei miei agi e privilegi, gli inferiori neanche vedo”. Ma, allora… i giuramenti fatti nell’interesse della Nazione? “Ma va’, non siamo tutti sulla stessa barca”. L’interesse del popolo, dove lo mettete? “Qualche ingenuo ci ascolterà e ci ricascherà”. Giovenale: “Chi sorveglierà i sorveglianti?”. Proverbiale… proverbiale… mormora arrossendo dalla vergogna la Dea bendata con in mano la sbilenca bilancia della giustizia. ( Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom ). VILI DI PARTE (Parziali servitori dello Stato) Davanti al bisogno il ghigno beffardo da chi detiene il tesoro. Davanti alla disperazione ca

PIDDONE DI WIDIA

mercoledì, 26 settembre 2018 PIDDONE DI WIDIA     Una volta crollato il “muro della vergogna”, in cui, chi di qua e chi di la, ciascuno, prima, addossava all’altra parte “la vergogna”, in Italia furono superati i vecchi schieramenti politici. Le nuove formazioni di partito o di movimento non erano più conosciute in destra o sinistra, in vari movimenti con nomi particolari, oppure, di centro-destra o centro-sinistra; gli schieramenti si riconoscevano, molto bene e senza ombra di dubbio, in due sintesi politiche: furbi o coglioni. Furbi o coglioni esaltarono i propri ruoli dopo le elezioni del Marzo del Duemiladiciotto. Ebbene? In quelle elezioni non vi fu un solo vincitore, ma due: movimento cinque stelle e il centro-destra. Ma nessuno aveva conseguito la maggioranza per governare da solo. Si aprì così un periodo di consultazioni. Di Maio e Salvini trovarono un’intesa e stipularono un contratto per il “Governo del cambiamento”. Da quel momento il ruolo dei furbi fu interpretato

ARBITRIO E LEGGE

martedì, 25 settembre 2018 ARBITRIO E LEGGE I primi uomini, non ancora eccitati da male passioni, vivevano senza infamia, né delitti, e, perciò, senza colpa né castighi. Neppure v’era bisogno alcuno di premi, poiché gli uomini istintivamente ricercavano solo cose buone ed oneste, e, perché nulla desideravano contrario al bene, nulla era ad essi impedito con la minaccia di pene. Al contrario, abbandonata l’eguaglianza, e la temperanza e il sentimento dell’onore sopraffatti dalla cupidigia e dalla prepotenza, sorsero governi dispotici, che presso molti popoli rimasero per sempre. Alcuni, invece, o subito o più tardi, mal sopportarono il potere dei re e preferirono l’istituzione delle leggi. Queste in un primo tempo furono semplici, in armonia con la natura primitiva degli uomini, e fra esse furono celebri soprattutto le leggi dei Cretesi e quelle degli Spartani, compilate le une da Minosse e le altre da Licurgo. In tempi più recenti Solone ne scrisse altre per gli Ateniesi, già più r

PRIVILEGI SORDI CIECHI INGORDI

  lunedì, 24 settembre 2018 PRIVILEGI SORDI CIECHI INGORDI     I passati, i presenti, i futuri sono infiniti. Tutti e tre gli aspetti dei tempi politici non possono avere una sola definizione, perciò sono indefiniti. Le definizioni dipendono dai punti di vista, dalla classe sociale di appartenenza, dalla personale esperienza e sensibilità. Chi ha sempre avuto il cibo facile, se pur dotato di grande empatia, si illude di sapere cosa significa soffrire la fame per non parlare della morte per fame. Nessun pacifista, che oggi non lotta più neppure “genericamente” per la pace, ma che non ha vissuto una guerra e non ha subito un bombardamento, se pur dotato di un’alta sensibilità e di un profondo sentimento di fratellanza, non si rende conto appieno della disperazione e dell’infinita sofferenza delle persone sotto l’esplodere delle bombe e dei colpi di fucile. Il burocrate benestante privilegiato a cui viene chiesto l’impegno di trovare nel bilancio dello Stato qualche spicciolo da e

VENDETTA GIUSTA (IL TAGLIO DELL’ORO SPREZZANTE)

domenica, 23 settembre 2018 VENDETTA GIUSTA (IL TAGLIO DELL’ORO SPREZZANTE) Il più debole, già nelle caverne, meditò la vendetta contro la clava più grande al servizio del più forte. Vendetta tremenda vendetta rimbomba nel teatro politico. Vendetta contro gli oppressori del popolo. Vendetta contro il burocrate che è sempre stato lo strumento al servizio del più forte. Tagliate gli stipendi e le pensioni d’oro! Sui tagli non può decidere il privilegiato apparato, non possono decidere i “controllori” che sono gli stessi “controllati”. Sui tagli degli stipendi e delle pensioni d’oro degli sprezzanti privilegiati deve decidere l’intero popolo con un libero e democratico chiaro referendum. Vendetta tremenda vendetta rimbomba nelle strade ingolfate dai fantasmi degli eroi del popolo infuriati. Vendetta vendetta vendetta, chiede, esige la canaglia pezzente, la canaglia che suda e lavora, la canaglia che per vivere muore assassinata, la canaglia che soffre e singhiozza disperata. Vendetta

TANTI MA NUOVI

  sabato, 22 settembre 2018 TANTI MA NUOVI     Il nuovo partito moderno e proiettato nel futuro sarà liquido e snello, semplice e pratico, velocissimo e bello. Sarà bello andare a votare liberati dall’Ideale, dell’Ideologia marxista, dall’ossessione della lotta di classe e delle politiche del cambiamento per superare il capitalismo. Sarà bello costruire il nuovo orizzonte della democrazia occidentale, attuale ed educato, cortese e senza più nemici, senza più etiche barriere. Sarà bello diventare tutti amici, onorevoli borghesi avversari gentili, belli e puliti. Sarà bello lo sbarramento con un alto gradino per l’accesso alla direzione delle Istituzioni democratiche. Sarà bello sfoltire la partecipazione di massa alle votazioni e finirla con la libertà di tutti e per tutti uguale. Sarà bello non più discutere e non più dialogare, confrontare i programmi elettorali e le visioni del mondo, costruire sintesi e alleanze per governare. Sarà bello, finalmente, ridurre la partecipazion

LIBRO DISPERSO IN BORGO SAN LORENZO

venerdì, 21 settembre 2018 LIBRO DISPERSO IN BORGO SAN LORENZO La gentile signora dietro il bancone della biblioteca ritira i due libri che ho riportato da casa dopo averli letti e studiati. Poi domando di consultare nella sala di lettura, per la seconda volta, le poesie di Neri Tanfucio (Renato Fucini) con nuove aggiunte (851 8 FUC). La signora del bancone si allontana per andare a prendere il libro nel magazzino. All’improvviso e a sproposito, sbuca da una stanza un’altra signora e, con tono perentorio quasi insofferente, domanda: “Chi è che vuole la chiave del magazzino?”. “Io”, rispondo, e lei, senza aggiungere altro, sparisce da dove era venuta come era venuta. Dopo un po’ di tempo ritorna la prima signora, quella che era dietro il bancone, e mi dice che il libro non si trova. Un libro per me è più di me, ma, purtroppo, proprio nel luogo che dovrebbe essere il tempio del libro, non ritrovare le poesie di Neri Tanfucio (Renato Fucini) agli altri non suscita nulla come se ciò ri

SPANCIATA LETALE

  giovedì, 20 settembre 2018 SPANCIATA LETALE     Quando ero insegnante d’italiano nelle scuole tecniche di Pistoia, detti, un giorno per tema di composizione, questo proverbio: “Ne uccide più la gola che la spada”. Uno dei miei allievi, dentro una larga cornice di spropositi di ortografia, di grammatica e di sintassi, raccontò che un Tal dei Tali, avendo sentito dire che una famiglia d’amici suoi era molestata da una quantità di topi dai quali non era possibile liberarsi, ricordandosi del proverbio: “Ne uccide più la gola che la spada”, fece scommessa di distruggere quei molesti intrusi, e si mise subito all’opra. Chiese una spada e con quella si mise all’agguato presso una gattaiola dalla quale i topi, venendo da un fienile vicino, entravano nella casa. Stette lì fino a buio, tirando puntate tremende contro ogni topo che si presentava. Ma finalmente ebbe a rinunziare all’impresa, stanco morto, con la spada spuntata e col braccio gonfio e indolenzito. Allora ricorse a un altro

FRAGORI

  mercoledì, 19 settembre 2018 FRAGORI     Correggia e Pernacchia si sfidarono al gioco della risata. Correggia fece tanti punti, altrettanti Pernacchia. L’aria “di sotto” contro quella “di sopra” non sapevano cosa fare: Il pareggio non era consentito per quel tipo di gioco. Allora? Si chiese aiuto alla Tempesta estiva che, di solito, lancia rumori simili ma bene non comprese e rilasciò, sia di qua che di la e di sotto e di sopra, molta aria fraudolenta. Così, dopo secoli, fu spiegato il mistero dello svuota carceri. (Ricordo da un racconto di Irina).   CENE MODERNE   Parlare e mangiare non è educazione Ha molte imbarazzanti conseguenze Controindicazioni e inconvenienze. Mangiare e parlare porta arsura. Bere acqua, tutto galleggia. Bere vino, esalta o addormenta. La cena per Gesù fu l’ultima Giuda c’era. Cene galeotte settembrine Altre nel restante duemiladiciotto. Diciotto la barca salvatrice? No! Hai bevuto troppa acqua gasata. Salata? Ma n

SAN ROMANO

martedì, 18 settembre 2018 SAN ROMANO Quando ero giovane abitavo a San Romano, piccolo paese pisano. In pochi chilometri quadrati, attraversati dalla strada Nazionale 67 in alto e dalla Provinciale in basso esistevano, se ben ricordo: tre circoli ricreativi, una casa del popolo, quasi tutti i partiti, tre o cinque giornali murali, l’ambulanza pubblica, sei bar, tre o quattro sali e tabacchi valori bollati telefono, una farmacia, un cimitero, un medico e una ostetrica condotti, un ufficio postale, un postino, due carabinieri che pattugliavano in bicicletta con il moschetto a tracolla, una chiesa santuario con un alto campanile un grande convento con tanti frati, un bosco, un asilo con molte suore, una scuola elementare comunale, una banca, cinque botteghe di alimentari, quattro negozi di barbiere, una parrucchiera, due negozi di orologiaio-orefice, ferramenta, il fiume Arno con tanti pescatori e spiaggia con tanti bambini, una stazione ferroviaria e autobus, un taxi, un campo sporti

CONGENITO

lunedì, 17 settembre 2018 CONGENITO     La legge della foresta è sempre esistita e sempre esisterà. E’ legge naturale. La legge degli animali in cui il pesce più piccolo viene mangiato da quello più grande e il più debole è dominato dal più forte. E’ legge naturale. E’ orribile vedere un leone che divora la gazzella. E’ legge naturale. Il capitalismo è un sistema naturale, osserva la legge della foresta . E’ legge naturale. Differenza: l’animale è sempre innocente, vittima o carnefice che sia; l’uomo ha le malattie dell’egoismo e della cattiveria. La speranza di una vita nuova e serena è riposta nello Stato con una democrazia che stimoli la massima partecipazione dei cittadini considerati uguali sotto tutti i punti di vista. Vaccino universale: fondamentale è che a tutte le idee idealità formazioni politiche, sia consentito di partecipare ad ogni livello istituzionale alla gestione della Nazione, nella limpida forma di sentirla Patria nella Patria Terra. (Ricordo da un racconto

ISMI

  domenica, 16 settembre 2018 ISMI Con un prete amico discutevo su: fedi, politiche, filosofie, poesie, storie e geografie, usanze, romanzi, saggi e letterature; umane opere, da entrambi conosciute ma dall’uno o dall’altro alcune sconosciute, del mistero del Creato, dell’Universo, dello Spirito Santo. In una di queste discussioni, Egli mi sorprese quando, forse stimolato dalle mie argomentazioni o dalle Sue meditazioni, iniziò a declamare come esempi negativi quelle denominazioni che terminavano in: “ismo”. Egli snocciolava, con ammirevole memoria, come era uso fare nella pomeridiana recita del Santo Rosario, la nenia degli “ismo”: Capitalismo, fascismo, socialismo, comunismo, colonialismo, imperialismo, idealismo, patriottismo, nazismo, zarismo, razzismo, presidenzialismo, militarismo. Allorquando, al colmo della sopportazione, lo interruppi con: Pretismo! Scoppiò una risata generale. Fortuna volle che la mensa aveva già aperto le porte delle tavolate. Al coperto continuammo la di

PERCEZIONI

sabato, 15 settembre 2018 PERCEZIONI Sul dramma dei migranti tutti si scontravano a favore o contro l’accoglienza. Tirata dall’una o dall’altra parte era l’innocente matematica. I numeri si dividevano in veri e percepiti. Quelli veri: molto bassi con una sola cifra. Quelli percepiti: molto alti con due cifre. C’era allarme per i clandestini. La verità dove stava se il numero dei clandestini non poteva essere calcolato con certezza? I numeri veri e certi non era possibile averli proprio perché clandestini, invisibili all’autorità e perciò non censibili. Il popolo vedeva bene, molto meglio di tutte le competenti personalità. La verità stava nel percepito. Questo è ciò che contava e i governanti dovevano dare le risposte. Il percepito dal popolo corrispondeva alla cifra vera. I migranti, impossibilitati di mimetizzarsi tra la gente residente, erano ben visibili per i loro aspetti e le inconfondibili parlate, così come lo furono i primi migranti italiani provenienti dal Nord e dal Meri

COPYRIGHT

venerdì, 14 settembre 2018 COPYRIGHT Il canto della civetta è particolare, tradotto in italiano suona: “Tutto mio”. L’opera è proprietà dell’autore ed’ è giusto il guadagno. “Tutto mio” è il copyright e il diritto di autore in rete, ma, come la mettiamo con il diritto di citazione, di paragone, di critica, di meditazione, dell’indovinare chi sia l’autore, di un riportare gli scritti in forma poetica? Che benefici traggono gli artisti purtroppo defunti? Nelle riproduzioni e nelle citazioni rinascono e vivono nelle loro opere, le quali, liberate dall’eterno sfruttamento dell’inumano egoismo e dall’ingordigia del sistema mercato, contribuiscono agli interessi artistici di altri autori, studiosi, amanti dell’arte, chicchessia viventi, ai pensieri, allo sviluppo dei cuori e dei cervelli, ai voli nell’infinito delle fantasie. Quando l’opera è diffusa l’autore è contento per la pubblicità gratuita che riceve. Quale danno arreca la citazione di una frase, di un verso, di una immagine, di u

POTTER E ROSSANO

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  giovedì, 13 settembre 2018 aurora. POTTER E ROSSANO Sfugge l’anno, sicuramente è lontano ma non troppo: il compagno Rossano registrò per me una cassetta con la musica classica immortale arricchita da brani eseguiti con sprizzante entusiasmo dalla Banda Musicale di Marti. Apre cuori e intelletti, e, come da sempre, bagna gli occhi, illumina le menti e mette allegria quella musica che va da “Bandiera Rossa” a “La gazza ladra” e Valzer. Il pensiero ribelle pisano, intima aurora mondiale, scaturisce all’Inno dei Lavoratori. L’Internazionale dei Lavoratori è sempre stato e sarà futuro. Pensa, scritta dal poeta della Comune di Parigi Eugène Potter, è futuro, rifletti su tutti i versi e in particolare su: “E la macchina sia alleata, non nemica ai lavoratori, così la vita rinnovata all’uom darà pace e amor”. Studia Dante e Leopardi, Bicefalo e tanti altri, ma studia e analizza, fai la prosa su “L’Internazionale”, rifletti, che cosa è il fondamento della scuola classica, alimento dello sp

CLERO GALOPPINO

mercoledì, 12 settembre 2018 CLERO GALOPPINO Il futuro si nutre del passato e diviene presente: è l’antico motto della terza pagina di “Miao!” che oggi riporta quanto scrive il Bollettino parrocchiale di San Gallo. Dopo aver ricordato l’esito delle elezioni (262 voti alla dc e 93 ai socialcomunisti) il bollettino commenta: “Se c’è da compiacersi per la grande maggioranza della corrente cristiana, tuttavia è doloroso constatare che in un piccolo paese come il nostro, vi siano ancora 93 socialcomunisti, cioè 93 persone che negano fiducia alla parola della Chiesa e si ostinano in una via che conduce alla perdizione. E notare che più di metà di queste persone (specialmente donne) vengono ancora in Chiesa ogni domenica, dando così spettacolo di incoerenza e di malizia”. Vi sono, quindi, elettori socialisti e comunisti i quali vengono vituperati dalla Chiesa perché sono cattolici; e perciò vengono respinti dalla Chiesa, trasformata in agenzia elettorale. Detta agenzia, dopo avere enumera

OGGI

  martedì, 11 settembre 2018 OGGI Parlai con la garbata signora Karen Klomp che dirige l’asilo nido “Battery Park day Nursery”, a pochi passi dalle torri e le chiesi se qualcosa era cambiato anche per i piccoli. “La mattina dell’11 Settembre c’erano centoventuno iscritti alla nostra scuola. Oggi sono solo quarantasei. Molte famiglie che sono state evacuate dagli edifici pericolanti adesso vivono in abitazioni provvisorie, distanti dall’asilo. Abbiamo dovuto licenziare otto delle nostre insegnanti, e questo è stato molto triste. Anche i giochi sono mutati: i bimbi fanno i vigili del fuoco, o i poliziotti, e indossano gli elmetti, ma non ci sembra che siano traumatizzati. Nel mio ricordo è cominciato come un qualsiasi martedì. Quando il primo aereo ha colpito il bersaglio, erano le 8,45, e i piccoli che stavano giocando con le loro maestre in giardino sono rientrati velocemente, e quando anche il secondo ha colpito ci siamo resi conto della gravità della situazione. Abbiamo cercato i

ESCA BRUCIATA

lunedì, 10 settembre 2018 ESCA BRUCIATA     Alcuni onorevoli deputati e senatori, sindaci, presidenti o “americanizzati ribattezzati” impropriamente governatori [da noi sono da sempre stati chiamati governatori quelli delle Misericordie, di consuetudine insigniti anche commendatori] provenienti da ogni dove e collocati nelle politiche formazioni, si illudono di aver trovato la “parola chiave”, capace di insinuarsi e inquinare la zona della dimenticanza nei cervelli del popolo, per ottenere la piena assoluzione per le “piccole malefatte” e per i crimini umanitari commessi quando erano governanti. “Le mie scuse” non possono essere equiparate alle preghiere della penitenza per l’assoluzione dopo la cristiana confessione. “Le mie scuse” sono un’esca ormai troppo utilizzata dai re e papa, dalle regine e attrici, dai coniugi infedeli o traditori, dagli attori e falsi politici, dai politicanti pubblici e privati di ogni tipo e tempo, colore e luogo. Con “le mie scuse”, non abbocca più

ARMA CIECA

  domenica, 9 settembre 2018 ARMA CIECA Ascanio legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Il ministro è indagato per atti di pirateria compiuti nel Mediterraneo per la difesa dei confini; i soldi del suo partito sono stati sequestrati per i fattacci di dieci anni fa… Vando interrompe: Ognuno ha i suoi confini e la misura per me è sempre quella etica, ma, per i soldi, la responsabilità non è personale? Allora, perché perseguitano tutto il partito? Enzo: La statua della giustizia ha la benda sugli occhi ma è intelligente. Bruno: O’ buo di ‘ammello, intelligente come i bombardamenti ameriani? Foresto, mentre spazzola il collo di Enrico,: Arma cieca passatista… passatista… . (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). EPITAFFIO Qui fu messo e dovrebbe ora giacere Gaspero Volarapidi cassiere. Però non potrei darne garanzia, Perché probabilmente è andato via. -Renato Fucini- Vedi: TEMPI STRANI E BUFFI (25 Agosto 2018)

FACCE

  sabato, 8 settembre 2018 FACCE Abbiamo degli attori eccezionali, non sui palcoscenici ma ovunque, politicamente parlando. Grandi interpreti sono gli sconfitti nei ruoli di ex governanti. Appaiono in tutte le televisioni e sul computer, con quelle facce e tante parole incantano che è uno spasso. E, pensate, quando erano al governo ne facevano di tutti i colori e avevano il popolo contro ed erano addirittura odiati. Ma l’abilità sta tutta nelle facce assunte dopo la sconfitta e negli spiriti ricostruiti. Difatti ricevono applausi e rimpianti dal popolo spettatore. La memoria fa dei brutti scherzi. Le facce sono tutto naso, e, fino al prossimo giro, naturalmente divertono molto. La storia si ripete? L’alternanza democratica, cioè: “oggi a me, domani a te”, si fonda sul principio universale della nostra bella libertà, dai dittatori invidiata. (Ricordo da un racconto di Vasco ). L A  C A U S A Con l’adorazione della causa la malattia non si cura. Salviamo l’umanità dal sistema merca

ACCIAIO PULITO

venerdì, 7 settembre 2018 ACCIAIO PULITO     Arriva-arriva, il soccorso bianco, arriva-arriva. Arriva tramite la questione Taranto da una Roma passata. Stona e rompe, già di prima mattina, la parola del bianco sindacalista saputello-presuntuoso, che tira la volata (è penosamente evidente) al precedente ministro anche lui saputello-presuntuoso con il suo ministero sonoramente bocciato. Tutti e due hanno la memoria troppa corta, oppure la “digestione” troppo veloce, talmente veloce quanto inconsapevole, da dimenticare la sonora sconfitta a loro inflitta dai liberi voti delle moderne Idi di marzo e, fortunati, che non c’erano i “Bruto figlio mio” con gli amici e i pugnali giustizieri, ma le schede elettorali, certamente non sanguinanti ma, per loro, saputelli-presuntuosi sconfitti, ugualmente micidiali. Comunque, i tempi cambiano, ma, purtroppo, gli originali vizi velenosi restano. Ritorna, da un angolo oscuro della memoria operaia, la rottura dell’unità sindacale compiuta nel pri

DUE POETI

  giovedì, 6 settembre 2018 DUE POETI Due poeti, uno figlio del sessantotto studentesco e l’altro dell’autunno caldo operaio, ricordano la poesia * “L’eroina”; eguagliano la droga al veleno sociale diffuso dal sistema del capitale, del suo sottile insinuarsi nelle coscienze trasformandole in incoscienze, nelle sapienze soffocate dalle ignoranze diffuse, dagli egoismi esaltati nelle cattiverie; in sintesi: nella pratica, bestiale più delle bestie, del più forte. Nelle caverne non solo il più forte fisicamente vinceva, ma ancora di più dominava e sfruttava quando sommava alla forza fisica la furbizia maligna. I padroni, gli imprenditori e gli artigiani scendono in piazza con i loro sfruttati, dipendenti, operai, salariati, collaboratori? Ebbene, agli smemorati e agli ingenui tutto potete dare a “bere”: ma non siamo tutti “figli di mammà” e “figli di papà”, per non parlare dei figli di puttana! (con tutto rispetto per le lavoratrici del sesso, ma è un modo antico di dire per meglio fa

PUNTO E VIRGOLA

mercoledì, 5 settembre 2018 PUNTO E VIRGOLA Si dice che i santi padri piangono nel vedere rimandare indietro i migranti e a guardare cosa succede nelle torture. Allora? Allora le torture non avvengono dopo i respingimenti, sono avvenute già prima degli arrivi. Come si spiegano tutte quelle testimonianze rilasciate dalle persone salvate che nei nostri porti sono sbarcate che denunciavano torture e inimmaginabili altre nefandezze e, per essere credibili, mostravano le tracce inconfondibili rimaste indelebili sui loro corpi torturati, per non parlare dei traumi invisibili, ma altrettanto orribili, subiti dai cervelli e dagli spiriti? I padri santi piangono? anche i padri santi padroni sfruttatori piangono benedicendo gli approdi stracolmi di genti; [punto e virgola non nego a nessuno] benedicono le deportazioni in massa di schiavi per i loro più alti santi * profitti. Poi? se ne inventano di tutti i colori purché lo status quo sopravviva all’infinito, nulla di giusto avanzi e tutto ri

PATRIA E MUCCA

  martedì, 4 settembre 2018 PATRIA E MUCCA Hanno ridotto la Patria a una mucca da mungere. Tutti dovevano avere il conto corrente, carte di credito, prestiti vantaggiosi, offerte finanziarie numerose e varie fatte su “misura”. Hanno corrotto il popolo lavoratore e risparmiatore, diffuso i giochi d’azzardo, puntate, azioni, buoni, obbligazioni, investimenti, bassi-medi-alti rischi. E più rischi e più “guadagni”. Un po’ di fortuna ma…, il rovescio della medaglia? perdere tutto. Non ti è stato detto? non l’avevi capito? Ora non ha più importanza. Disperazioni, omicidi, suicidi, furti. Siamo diventati tutti meno buoni e più cattivi. Peggiori sono i suicidi delle idee e delle morali. Non c’è più “religione”. Ma tutti siamo “liberi nella democratica civiltà occidentale”, tutti più bugiardi, viscidi come non mai, con pochi molto più ricchi e tanti molto più poveri. I piedi per terra, i piedi per terra…, i lavoratori del braccio e della mente fanno i sogni sani che portano alla serenità, a

IL COMPAGNO LEGGINO

lunedì, 3 settembre 2018 IL COMPAGNO LEGGINO     Leggino, soprannome acquisito per la sua qualità di musico della banda cittadina; per campare faceva l’artigiano imbianchino; era il segretario della Sezione PCI del capoluogo. Leggino, nelle relazioni introduttive o negli interventi, portava dei paragoni molto efficaci per rendere più facile la comprensione del suo pensiero. Alcuni esempi: Dobbiamo parlare come suona la banda; dobbiamo agire con il coraggio dei partigiani; dobbiamo adoperare la penna come io adopero la pennellessa; dobbiamo, in tutti i casi, realizzare l’unità nell’armonia, avere un unico obiettivo, un unico scopo, e, per farci meglio capire e apprezzare, essere veri e chiari, lavorare puliti. Amare i lavoratori. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   E’ SETTEMBRE (* parte)   Non saprei esprimere quel sentimento sconosciuto affascinante, caldo, umano. E’ settembre e le nubi oscurano il cielo mentre già cade la fine pioggia preannun

PONTI E BRUTI

  domenica, 2 settembre 2018   PONTI E BRUTI (Canzonetta macabra) Sghignazzarono edili padroni sulle macerie dei terremoti. Sghignazzarono sghignazzarono. Sul sangue e sulle martoriate carni sghignazzarono concorrenze e mercati. Sghignazzarono sghignazzarono. Sghignazzarono i valori bollati privilegi letamai privilegiati. Sghignazzarono sghignazzarono. Sghignazzarono org gov cop vari misericordiosi sui galleggianti gommoni affogati cadaveri. Sghignazzarono sghignazzarono. Sghignazzarono cannibali adora-soldi sugli approdi colorati torturati disperati. Sghignazzarono sghignazzarono. Sghignazzarono borse azzardi giochi di capitali profitti sporchi. Sghignazzarono sghignazzarono. Quelli dei ponti pregavano pregavano pregavano. Pregavano pregavano. Quelli dei ponti pregavano sordi ciechi muti pregavano. Pregavano pregavano. Quelli dei ponti pregavano imploravano imploravano. Imploravano imploravano. Quelli dei ponti imploravano