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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

VITA

VENERDÌ, 30 SETTEMBRE 2011 VITA   E chi sa che Virgilio, Dante e gli altri toscani poeti con quelle lor favole non volessero insegnarci che le piante non sono affatto prive di senso? Io so molto bene che non v’è motivo né conghiettura né prova né ragione concludente, non tanto per la parte affermativa quanto per la ragione concludente, non tanto per la parte affermativa quanto per la negativa: ma egli è anche vero che le piante si nutricano, crescono, e producono seme e frutto come gli altri animali; cercano con ansietà il sole e l’aria aperta e sfogata; sfuggono in quel modo migliore che possono l’ugge malefiche, e con movimenti invisibili si torcono per incansarle; e chi sa, se gambe avessero e non avessero e non fossero così altamente radicate in terra, che non fuggissero da chi vuole offenderle, ed offese e straziate non facessero i lor versi ed i loro lamenti, se organi possedessero disposti e proporzionati all’opra della favella? (meditazione su: la vita sensitiva delle pia

EMILIO

GIOVEDÌ, 29 SETTEMBRE 2011 EMILIO Carceri Giudiziarie di Roma. Cara ed amata mamma, ti scrivo mentre davanti a me ho ancora poche ore di vita. Mamma perdonami è un grande dolore che ti do; ma è il dovere che mi chiama. Vado morendo contento che un giorno ti rivedrò lassù pregherò il S.Cuore perché abbia a consolarti. Raggiungo il mio caro papà che mi attende. E’ il mio ultimo scritto, ma non ti accasciare, perdona il figlio che ha una brutta sorte. I miei fratelli mi vendicheranno e lo voglio da loro, muoio con ingiustizia. E a Roma riposeranno le mie ossa: questa città è stata delle mie sofferenze e la mia tomba. Da lassù ti guarderò e ti guiderò. La mano mi trema e non so più quello che dico. Ti chiedo ancora perdono. Muoio con due rancori; uno di aver dato ad una mamma un dolore, ma tu mi perdoni ed io muoio contento, l’altro di aver deluso una ragazza che tanto mi amava. E se un giorno la vedrai, lei ti racconterà di me. Ed ora termino perché l’ora si avvicina. Perdona, perdona

UNITI

  MERCOLEDÌ, 28 SETTEMBRE 2011 UNITI pugno-tricoloreImportante! Leggi attentamente! E’ importantissimo piegare questi maledetti che alzano in continuazione il prezzo!! (gli americani si sono incazzati perché gli si è alzata la benzina a 0.75 € per 5 litri !!!) e noi paghiamo 1.50 € a litro… ma siamo impazziti???!!! Come fare??? Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici. Benzina a metà prezzo? Diamoci da fare… Siamo venuti a sapere di un’azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere. Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 Euro al litro. Uniti possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale. Ecco come…. La parola d’ordine è colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli. Posta l’idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi, si tratta solo di un pieno differito, perch

PUZZO

  MARTEDÌ, 27 SETTEMBRE 2011 PUZZO   Un ricco signore andò ad abitare vicino a una conceria e, non potendo resistere a quel puzzo, ad ogni occasione, faceva pressioni perché essa fosse trasferita altrove. Ma il proprietario tirava in lungo, sempre promettendo che presto avrebbe traslocato. Mentre questa scena continuava a ripetersi, il ricco signore finì coll’abituarsi alla puzza e non seccò più il conciapelli. (meditazione su il signore e il conciapelli di Esopo).   S Q U A L L I D O       A D D I O   (Santa Croce sull’Arno, anno1966)   L’Arno scorre monotono   e puzzolente porta le sue acque   mentre noi lo stiamo a guardare   ripetendo le solite parole   che splendono tra i sorrisi.   Tutto è felicità:   il cielo nuvoloso   il paesaggio squallido   e quel puzzo che respiriamo.   Noi due stretti l’uno all’altra   somigliamo stranamente   a quella coppia di uccelli   che vivono in amore   su questa riva trasandata.

STRUGGIMENTO

LUNEDÌ, 26 SETTEMBRE 2011 STRUGGIMENTO Il vero amore è una brama disperata della persona amata che divora tutto, ed è percepita come qualcosa di arcano, misterioso ed elusivo. La profondità dell’amore si misura dall’intensità per la persona amata. C’è poco tempo o disponibilità per altri interessi o propositi, perché tutta l’energia è concentrata nel ricordo degli incontri passati e sui progetti di incontri futuri. Spesso molti ostacoli vanno superati e, nell’amore, ci sono delle sofferenze. Un altro indizio di amore profondo è la propensione a sopportare sofferenze e rinunce a tutti i costi pur di salvare la relazione. Il vero amore: eccitazione, stasi, dramma, ansia, tensione, mistero, struggimento. I N D O V I N A       L’ I N D O V I N E L L O :   C H I       E’      L’ A U T O R E ?????????????????   ???????????????????????????????????????????????????????????????????????? L   A   C   R   I   M   E Bianche gocce lacrime rigano il vetro della finestra. Dalle fessure en

ISTINTO

  DOMENICA, 25 SETTEMBRE 2011 ISTINTO   Io credo, il più meraviglioso fra tutti gli istinti conosciuti, quello dell’ape, può spiegarsi con l’azione della selezione naturale che ha approfittato di numerose, successive e lievi modificazioni di istinti più semplici, selezione naturale che ha condotto gradualmente l’ape a descrivere in modo sempre più perfetto sfere uguali poste a una determinata distanza l’una dall’altra su doppio strato e a elevare e scavare la cera lungo i piani di intersezione; le api, naturalmente, non avranno saputo di descrivere le loro sfere ad una particolare distanza l’una dall’altra, più di quanto non abbiano saputo che cosa sono i vari angoli dei prismi esagonali e delle facce piane dei rombi delle basi; la causa motrice del processo di selezione naturale sarà stata la costruzione delle celle della debita solidità, e di dimensioni e forma appropriate per le larve (il tutto realizzato con la più grande economia possibile di lavoro e di cera); quel determin

PUREZZA

  SABATO, 24 SETTEMBRE 2011 PUREZZA   Il contatto del poeta con l’oggetto, tenendo fede al primordiale che è in lui, non può non venire dal mondo infantile, dalla verginale quotidiana esperienza che i bambini fanno: in esse risiede il canto della ninna nanna e del mito della favola, primi elementi delle caratteristiche fondamentali della sua poesia che sono appunto la musica e la tradizione popolare. E’ su questi elementi che si sviluppano gli altri nell’ampliamento del tono epico della poesia, come oggetti sempre captati però nel loro carattere assoluto perché mantengano la naturale critica vitale; così spontaneamente freme in essi il sentimento verginale della vita….   E il quadro della natura è lo specchio di questo mondo: mare, campagne, monti o città illuminate dalla luna o arse dal sole. Una natura che vediamo crescere in tratti sempre più marcati…   Nell’ambiente primordiale si diffonde puro e genuino il valore della musica, che è voce anch’essa di natura, capace d

AFFRATELLAMENTO

  VENERDÌ, 23 SETTEMBRE 2011 AFFRATELLAMENTO   L’arte è una forma di altissimo contagio: non c’è arte se il lettore, lo spettatore, l’ascoltatore, non viene influenzato dai sentimenti dell’autore; e a questa opera di diretta trasmissione nuocciono tanto il preziosismo formale fine a se stesso, quanto lo sforzo volgarmente volontaristico di farsi capire a tutti i costi. A seconda, poi, del contenuto dei sentimenti che può diffondere, l’arte (la vera arte) si può classificare come morale o immorale, buona o cattiva: l’arte vera e insieme buona è quella veramente popolare, quella cioè, che non divide gli uomini (arte di classe), ma tende a unirli, fungendo da superiore veicolo di affratellamento e di emancipazione. Ma non è certo in queste formulazioni teoriche (condotte sul filo di un precario equilibrio tra artisticità e moralità, e intransigenti fino al paradosso: il rifiuto globale di Shakespeare, l’esaltazione dell’autrice della Capanna dello zio Tom…) che va cercata la chiave

VIOLANTE

GIOVEDÌ, 22 SETTEMBRE 2011 VIOLANTE Anche questa volta spero farvi avere questa mia lettera. Cara mamma la mia salute è ottima così spero di tutta la nostra famiglia e la piccola Voli. Ma se tu mamma sapessi quanto ho lottato su questa mia gioventù per la mia famiglia e per una vera patria. Ora mi ritrovo su una cella ma devi sempre sorridere perché farò il bene della mia famiglia tutto passerà anche questa vita di tortura sotto queste belve fasciste che non finiscono mai di assetarsi del nostro sangue. Ma verrà un giorno che potrò baciarti te e famiglia, allora ti spiegherò bene cosa faceva su questo maledetto carcere e poi mi vendicherò perché un’idea è un’idea e non sarà capace nessuno al mondo troncarmela. Ti mando i più cari saluti te e famiglia un bacio alla piccola Voli ci vedremo presto. Violante Momesso- (anni 21, falegname, militante comunista, partigiano, fucilato nel luglio 1944). L’ I D E A L E Il numero degli anni non determina il superamento dell’Ideale. E’ l’Ideal

MISERIA

  MERCOLEDÌ, 21 SETTEMBRE 2011 MISERIA   L’errore sta nel rendere genericamente responsabile delle trasformazioni negative dell’ambiente lo sviluppo in sé anziché l’attuale tipo di sviluppo. Da questo errore o da questo volgare trucco derivano le tesi di quanti vorrebbero frenare o arrestare lo sviluppo in modo che chi ha avuto ha avuto. Ancora una volta a pagare le conseguenze della distruzione delle foreste o dell’inquinamento delle acque dovrebbero essere, così, le zone sottosviluppate alle quali dovrebbe essere precluso di svilupparsi. Ciò che è in crisi non è lo sviluppo ma l’attuale meccanismo di sviluppo, l’attuale modello di sviluppo. La coscienza ecologica scaturisce per vie nuove la necessità, il bisogno di un uso razionale e collettivo delle risorse contro l’uso dissipatore proprio del capitalismo. Il discorso torna alla qualità dello sviluppo, alla necessità di un programma economico che governi insieme quantità e qualità dello sviluppo. Il territorio deve essere cons

TURBOLENZE

  martedì, 20 settembre 2011 TURBOLENZE   Egli nacque Dante in seno alla fiera e feroce barbarie d’Italia, la quale non fu maggiore che da quattro secoli innanzi, cioè nono, decimo ed undicesimo, di mezzo ad essa, Firenze rincrudelì con le fazioni de’ Bianchi e Neri, che poi arsero tutta Italia, propagate in quelle de’ Guelfi e de’ Ghibellini, per le quali gli uomini dovevano menar la vita nelle selve o nella città come selve, nulla o poco tra loro e non altrimenti che per le streme necessità della vita comunicando; nel quale stato dovendosi penuniare di una somma povertà di parlarti, tra per la confusione di tante lingue quante furono le nazioni che dal settentrione eranvi scese ad innondarla, quasi ritornata in Italia quella della gran torre di Babilonia, i latini da’ barbari, i barbari da’ latini non intendendosi, e per la vita selvaggia e sola menata nella crudel meditazione d’innestinguibili odii che si lasciarono lunga età in retaggio a’ vegnenti, dovette tra gl’italiani ri

BALLETTI

lunedì, 19 settembre 2011 BALLETTI Ci risiamo. Di nuovo la Grecia, di nuovo l’Italia. L’Europa, ormai agonizzante, ripropone ogni mese gli stessi problemi che solo qualche giorno addietro aveva solennemente promesso di aver risolto. Ma come? Con i tagli selvaggi che si erano imposti ad Atene non si era rassicurato che la crisi greca fosse stata definitivamente sconfitta? L’intervento del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria avrebbe dovuto mettere un freno all’allargamento dello spread sui titoli di Atene e l’allungamento temporale dei prestiti doveva risolvere i problemi più urgenti di liquidità. Ed invece nuovamente si parla di bancarotta di Atene. In Italia la situazione è ancora più grottesca. L’Europa approva la manovra, poi, ancora prima che diventi legge, i governativi minacciano: state pronti ad altri interventi se il gettito fosse insufficiente. Ma che gente è questa qui che pretende di governarci? Non c’è un briciolo di piano strutturale, si continua con balletti di cifr

MUSICA

  domenica, 18 settembre 2011 MUSICA     Senza posa la frase musicale, al momento di svilupparsi, si fondeva in un’altra frase o svaniva, secondo il capriccio del compositore, frantumandosi in suoni slegati e tuttavia straordinariamente complicati. E questi stessi frammenti di frasi, talvolta buoni, erano sgradevoli perché completamente inattesi e da nulla preparati. La gaiezza o la tristezza, la disperazione, la tenerezza o il trionfo, insorgevano senza alcun diritto, come i sentimenti di un pazzo. E, proprio come avviene in un pazzo, quei sentimenti inaspettatamente si dileguavano. Per tutto il tempo dell’esecuzione provò la sensazione di un sordo che guardi delle persone che ballano. Quando il pezzo terminò era in preda a una totale perplessità e provava una grande stanchezza per via dell’attenzione tesa da nulla ricompensata. Da tutte le parti si udivano rumorosi applausi. Tutti si alzarono, entrarono, cominciarono a parlare. Desiderando chiarire la propria perplessità in bas

ANGELI

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sabato, 17 settembre 2011 CARLO PISACANE ANGELI Le leggi economiche esercitano la maggiore influenza sui destini sociali di un popolo, che esse regolano ed indirizzano tutte le istituzioni politiche. Qual’è il motivo pel quale la società non ha tutta intera il benessere, il motivo pel quale pochi godono e molti soffrono, pel quale il progresso con le sue invenzioni, con le sue macchine, con le sue scoperte, reca nocumento agli interessi del popolo, e le ricchezze si ristringono sempre più in un piccolo numero di persone? La cagione evidente è il diritto di proprietà, che dà facoltà a pochi di arricchirsi a discapito di molti, che è l’asse intorno a cui tutte le nazioni, tutte le società hanno compiuto il loro ciclo. Sofisti, apologisti della proprietà, vorreste negare quaranta secoli di storia? Sareste voi capaci di dimostrare che non fu l’opulenza di pochi e la miseria della plebe la sorgente di tutti i mali sociali? E’ innegabile che la società dall’ingiusto riparto delle ricchez

QUADRI

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venerdì, 16 settembre 2011 QUADRI Tutti i nostri quadri, di qualsiasi grado, sono servitori del popolo, e tutto ciò che facciamo è diretto a servire il popolo. Come possiamo essere riluttanti a sbarazzarci di qualsiasi difetto? Il nostro dovere è di ritenerci responsabili verso il popolo. Ogni parola, ogni atti e ogni politica devono conformarsi agli interessi del popolo, e se si verificano degli errori, devono essere corretti: ecco cosa significa essere responsabili verso il popolo. Dovunque c’è lotta, c’è sacrificio, e la morte è un caso comune. Ma noi abbiamo a cuore gli interessi del popolo, le sofferenze della grande maggioranza del popolo e quindi morire per il popolo significa morire di una morte degna. Tuttavia dobbiamo fare il possibile per evitare inutili sacrifici. Tutti devono morire, ma non tutte le morti hanno uguale valore. Un antico scrittore cinese, Szuma Chien, disse: Tutti gli uomini muoiono, ma la morte di alcuni ha più peso del Monte Tai, e la morte di altri è più

ASLE

giovedì, 15 settembre 2011 ASLE Sì, mamma, tu non lo avresti mai immaginato quando mi hai visto per l’ultima volta! Nemmeno io, quando ti vidi per l’ultima volta, mi sarei immaginato che saremmo giunti a questo. Or ora sono stato condannato a morte. Non devi piangere per la mia sorte. Muoio come tanti altri prima di me. Mi rincresce solo di aver potuto compiere così poco nella mia vita. La mia consolazione è che il progresso e la vita continuano, che altri prenderanno su di sé i miei pensieri, i miei compiti, e faranno meglio di quanto non avrei fatto io. Anche se io me ne vado, la vita andrà avanti. Voi continuerete a vivere per guidare l’uomo verso una migliore esistenza in cui più messuno sarà condannato a morte. Cara mamma, non ho paura. Per me è la fine. Non lo è per voi. Dovete vivere! Tuo figlio Asle. (Asle Helland Grepp, norvegese di anni 26, studente di medicina, fucilato nel febbraio 1944 con nove suoi compagni). La casa del tiranno ha oggi una presenza grave come un im

BENIGNO

  mercoledì, 14 settembre 2011 BENIGNO   Non consumare pensando ai fatti altrui, quella parte di vita che ti resta; a meno che non sia per qualche comune vantaggio. E intendo: occuparsi di ciò che fa il tale, per qual motivo; preoccuparsi di quanto dice, dei suoi desideri, dei suoi preparativi e via dicendo; tutte cose che fanno deviare dalla cura dovuta alla tua parte sovrana. Insomma nel continuo intessersi del pensiero, conviene evitare tutto ciò che è ozioso e che è vano, ma soprattutto la curiosità e la malignità; conviene abituarsi a pensare unicamente a cose che, se qualcuno ti domandasse improvvisamente: Che pensi?, potresti subito dire con piena sincerità: Si tratta di questo o di questo. Così sull’istante si vedrà chiaramente che in te tutto è semplicità e benignità, che in te vi sono pensieri di natura socievole, che non sei preoccupato di piaceri o di immagini di godimento, rivalità, invidia, sospetto, simili altre cose, che dovrebbero far arrossire, quanto si fosse d

BANCHETTI

  martedì, 13 settembre 2011 BANCHETTI   La lettera delle leggi e i costumi in generale si andavano corrompendo ad un punto tale che io, pur inizialmente tutto pieno dal desiderio di occuparmi della vita pubblica, guardando a ciò e vedendo come tutto si trascinava sbandando per ogni dove, finii col rimanerne sconcertato. Continuai però ad osservare la situazione, caso mai si verificassero dei miglioramenti, sia in generale, sia sopratutto nel governo, ed aspettando sempre l’occasione buona per entrare in azione. Compresi, infine, che tutte quante le città di allora si trovavano ad essere malamente governate (il loro sistema di leggi era pressoché impraticabile, senza una preparazione quasi eccezionale, unita a buona fortuna), e fui costretto a limitarmi a fare gli elogi della retta filosofia, come quella da cui sola può venire la capacità di scorgere ciò che è giusto nella vita pubblica e in quella privata; mai le generazioni degli uomini avrebbero potuto liberarsi dai mali, fino