MUSICA
domenica, 18 settembre 2011
MUSICA
Senza posa la frase
musicale, al momento di svilupparsi, si fondeva in un’altra frase o svaniva,
secondo il capriccio del compositore, frantumandosi in suoni slegati e tuttavia
straordinariamente complicati. E questi stessi frammenti di frasi, talvolta
buoni, erano sgradevoli perché completamente inattesi e da nulla preparati. La
gaiezza o la tristezza, la disperazione, la tenerezza o il trionfo, insorgevano
senza alcun diritto, come i sentimenti di un pazzo. E, proprio come avviene in
un pazzo, quei sentimenti inaspettatamente si dileguavano. Per tutto il tempo
dell’esecuzione provò la sensazione di un sordo che guardi delle persone che
ballano. Quando il pezzo terminò era in preda a una totale perplessità e
provava una grande stanchezza per via dell’attenzione tesa da nulla
ricompensata. Da tutte le parti si udivano rumorosi applausi. Tutti si
alzarono, entrarono, cominciarono a parlare. Desiderando chiarire la propria
perplessità in base all’impressione degli altri riprovava la musica wagneriana
in quanto programmatica portandola nel campo di un’arte estranea; allo stesso
modo sbaglia la poesia quando descrive i lineamenti dei visi, cosa che deve
fare la pittura; e come esempio d’un simile errore citò l’esempio di uno
scultore a cui era venuto in mente d’intagliare nel marmo le ombre delle
immagini poetiche aleggianti intorno alle figura d’un poeta su un piedistallo.
Queste ombre sono così poco ombre che si appoggiano persino a una scala. Invece
c’è chi sostiene che l’arte è una e che può raggiungere le sue più alte
manifestazioni nell’unione di tutti i generi. (meditazione sull’arte, Anna
Karenina di Lev Nikolaevic Tolstoj).
fffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
F ES
T A D I S A N
N I C O L A
Ah!
Finalmente musica e canzoni
che bellezza e quale gioia
nei volti logorati dagli anni
e in quelli devastati dai malanni.
La Casa di Riposo
non più monotona attesa
ma vera da ballo sala
esprimeva spontanea voglia di vita.
E chi con difficoltà camminava
oggi addirittura ballava,
chi male respirava cantava,
chi era dimenticato, dimentico esisteva.
-Renzo Mazzetti-
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