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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

ITALIA ROCK

ITALIA ROCK (Ricordo da un racconto di Maya) Castiglione cantava: Vivrò dunque fr a i miei marti ri contento, ché se i l tempo dà fine a ciò ch'è in fretta, darà forse ancor fine al mio tormento. L’antesignana Repubblica prevedeva la fine di sé stessa quando offriva ai sopravvissuti alle guerre del sistema mercato concorrenza, alla prima donna capo di governo guerrafondai, a l ministro trafficant e di armi, la musicassetta: “L’I TALIA DEL ROCK”. - Renzo Mazzetti- (Domenica 31 Dicembre 2023 h.16,22) APPROFONDISCI: I RACCONTI DI MAYA RITORNO AL DOPO MENO ZERO Guance Fossette Sorridenti Maiale E... Lenticchie! Musicate Ritmate Allegre Spensierate Umane Bestiali Naturali Amori Creativi Dee Dei Naturali Passioni Paradisi Terrestri Futuri Pacifici. -Renzo Mazzetti- (Domenica 31 Dicembre 2023) categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

DONNE NON SCHIAVE DI DUCI

DONNE NON SCHIAVE DI DUCI (Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) La donna dell’anno era sicuramente tutte coloro che si ribellavano allo stato di cose presente; non le imitatrici il duce che con il mento rivolto verso l’alto e con le labbra rimbecillite dichiaravano guerra alla Costituzione dello Stato: legge ad alta voce Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE. Senti-senti, indica la televisione Gabrio, il capo del governo è ammalata… Orchite afferma Vasco. No! ha l’orecchio infiammato: ribatte Nedo. Orecchione! esclama Renato. Trippa-trippa: miagola il gatto di bottega. Foresto, mentre disegna alla “Valentino” le basette di Nora, borbotta: urlava-urlava sana-sana, per non render conto però s’ammala. -Renzo Mazzetti- (Venerdì 29 Dicembre 2023 h.15,08) APPROFONDISCI: I RACCONTI DI FORESTO E LA GAZZETTA DEL BARBIERE PRIMA CON ATTRIBUTI La donna dell’anno Prima donna Primo ministro Impavido Vaccino dei vaccini Fatta Fatta per il comando Temuta e osannata Nostro du

IGNARI NON DI SINISTRA

IGNARI NON DI SINISTRA (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom) Vagavano pieni di sé nei palazzi senza potere. Si sentivano forti e unici. Il privilegio di onorevole senatore presidente politico era un disimpegno a vita natural durante. Qualcuno veniva tenuto presidente, anche dopo morto dettava comportamenti da imitare. Chi comandava veramente erano i debiti da pagare. Perciò gli elettori furono allontanati dalle urne: bastava un solo voto per dichiararsi eletti e vantarsi di rappresentare gli “italiani”. Aspetto bizzarro del periodo dei debiti da pagare era che quelli che si definivano di “sinistra” non sapevano di non essere più di “sinistra”. Tutti i grandi condottieri politicanti non più di “sinistra” erano impotenti finiti nella fossa purgatorio per il recupero delle coscienze perdute. In attesa di superare la condizione di apostata, subivano la dittatura delle privatizzazioni e del libero mercato. Nello stesso tempo il governante di turno, allineava e copriva il governo s

OFFERTA LETTURA FINE ANNO

OFFERTA LETTURA FINE ANNO (Meditazione su: Offerta letture di fine anno di Bicefalo) L’ultima settimana dell’anno era vissuta con particolare allegra meditazione. Per non terrorizzare gli animali con l’esplosione dell’iride, scoccava silenziosa la rinnovata pace per il fraterno accogliente nuovo anno. Per tenere ben svegli i cervelli e nutrire i cuori degli umani sopravvissuti, si usava riunirsi nella caverna più grande. Leggere a turno con voce alta i ricordi di racconti con poesia scelti dai giovani saggi era l’augurio universale per tramandare la vita veramente vissuta. -Renzo Mazzetti- (Martedì 26 Dicembre 2023 h.19,39) APPROFONDISCI: MEDITAZIONE GIOVANI VECCHI GIOVANI Vecchi saggi? Ma quando! Vecchi presidenti odierni: Egoisti Reazionari Sfruttatori Guerrafondai Assassini di viventi Vecchi diventati inumani Distruttori di mondi. Vecchi saggi moderni? Mai! Mai ma perché? I vecchi saggi vanno pensionati Pensionati e tenuti disoccupati. Tutti i posti ai giovani e vecchi r

EVERSORI (ORIGINE)

EVERSORI (ORIGINE) (Ricordo da un racconto di Therios) Quelli della sinistra volevano cambiare il mondo, superare la divisione della società in classi, eliminare la guerra e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, instaurare la pace con la distruzione di tutte le armi (volevano disarmare persino le forze dell’ordine), perché volevano costruire sulla terra il Paradiso Celeste dei lavoratori del braccio e della mente. La via italiana al socialismo esigeva la piena attuazione della Costituzione della Repubblica antifascista fondata sul lavoro. Il paradisiaco progetto fu invece travolto dall’adeguarsi a come andava il mondo, e, cioè: la vergognosa modernizzazione. Insomma: quelli della sinistra volevano cambiare il mondo, invece dal mondo furono cambiati. La Costituzione fu ripetutamente revisionata fino alla completa eliminazione della sua sostanza. I lavoratori furono ridotti nella disperata povertà a causa del mercato e concorrenza e privatizzazioni: lo Stato non possedeva più nulla ma

SENZA DEFINIZIONE (PALESTINESI ASSASSINATI)

  SENZA DEFINIZIONE (PALESTINESI ASSASSINATI) (Ricordo da un racconto di Pallino) L’esperto filologo rimase senza parola. Nel Dicembre del 2023, prima della nascita del sognatore salvatore, i fatti di Gaza, per loro efferatezza, non erano più riportati nei notiziari: gli informatori che erano sul posto si vergognavano, non avevano più parole per descrivere gli accadimenti del genocidio dei palestinesi per mano ebrea. Prima c’erano le immagini, ma i soldati israeliani avevano distrutto tutti gli occhi elettronici, e i cellulari avevano bisogno di voce con parole, ma i giornalisti non trovavano più le parole. La tragedia inconcepibile per il quel poco di anima rimasta con il poco di umano era come poteva accadere che gli ebrei, che avevano subito dai nazisti e dai fascisti l’atroce distruzione, fossero diventati assassini e si comportassero da nazisti e fascisti come con loro si comportarono i nazisti e i fascisti. In Italia c’era persino un giornalista che veniva applaudito da una p

UNGHERIA FIERA

UNGHERIA FIERA (Ricordo da un racconto di nonna Teresina) Albertino inizia con un pezzo di Guccini: Son come falchi quei carri appostati, corron parole sui visi arrossati, corre il dolore bruciando ogni strada, e lancia grida ogni muro di Praga, quando la piazza fermò la sua vita, sudava sangue la folla ferita, quando la fiamma col suo fumo nero, lasciò la terra e si alzò verso il cielo. Albertino smette di recitare Primavera di Praga, prende la dispensa, e solenne declama: Ungheria fiera è il titolo della lezione di stasera, e prosegue: L’Ungheria ha una storia millenaria dove uno stadio molto avanzato di civiltà e di cultura contrastava con l’arretratezza delle istituzioni politiche e sociali. Il popolo ungherese ha tentato di spezzare il regime di schiavitù imposto da una ristrettissima casta di aristocratici, latifondisti, monarchici. L’Ungheria monarchica del 1919 – 1939 è stato uno dei paesi fascisti che ha contribuito a turbare la pace nei Balcani, sempre pronta ad aggredire

DEBITORE OSCENO

DEBITORE OSCENO (Ricordo da un racconto di Tirella) Chi era pieno di debiti era una persona inaffidabile, per i compaesani non contava niente, e, se aveva amor proprio, faceva l’impossibile per saldare i debiti, alcuni dalla disperazione si toglievano persino la vita. Il capo di governo dello Stato pieno di debiti continuava a fare i debiti, non riduceva il proprio stipendio, non moderava lo stile di vita, girava per il mondo dandosi tante arie, agli amici in guerra regalava soldi e armi. Il capo di governo dello Stato pieno di debiti sfruttava i cittadini onesti che lavoravano duro e pagavano le tasse, ma, al contrario, non recuperava le ingenti somme di evasione fiscale. I cittadini onesti per protesta non andavano più a votare. Il capo di governo dello Stato pieno di debiti veniva eletto dai pochi voti espressi da familiari, evasori, privilegiati, ingenui, ignari, e, perciò, continuava a fare debiti, a prendere il ricco stipendio, a condurre una vita lussuosa, a girare il mondo

GENTE SCHIAVA

GENTE SCHIAVA (Ricordo da un racconto di Irina) Cribbio: euforica esclamazione del moderno arrivato. Cristo: l’implorazione del moderno sfruttato disorganizzato. Una volta ogni anno era concesso illuminare alberi e abitazioni, assassinare la coscienza, ai cari donare, pregare, nascere. Soltanto uno poteva nascere morire risorgere. Chi non faceva i miracoli: nascevano, in pochissimi vivevano e arrivavano, quasi tutti nascevano e non vivevano perché erano schiavi e non lo sapevano. Ai tempi dei tempi antichi lo schiavo sapeva di essere schiavo. Nei tempi moderni lo schiavo non sapeva di essere schiavo: la pubblicità l’aveva addomesticato: leggeva e scriveva, digitava e nell’ignoranza navigava. Il clic era il miracolo inconsistente senza idea né organizzazione. La classe operaia nessuno più neppure la rammentava. Repubblica fondata sul lavoro? Macché: Repubblica affossata nel debito, nei tassi d’interesse, nelle privatizzazioni, nel ceto medio inesistente (senza la classe operaia) ma da

PAZZIA INVERNALE

PAZZIA INVERNALE (Ricordo da un racconto di MAYA) Che cosa possiamo offrire alle visite in prossimità del Natale? Interrogativo del governante sulla sopravvivenza della potenza militare minacciata dal popolo più debole dell’arco mondiale. Severi provvedimenti sanzionatori contro i palestinesi. I bombardamenti ancora non sono bastati per distruggere tutte le teste pensanti e tutti i combattenti. Davanti alla zuppa di cavolo alla toscana e con il sacrificio di un secondo di trippa rifatta con le patate, la televisione tutto fa digerire, e la coscienza rimane cieca e muta. La guerra in Europa e di laggiù ogni dove non sfiora la nostra pancia. Il dolce è la tossica energia nucleare. Il caffè è già ammazzato dal potente cacciabombardiere di nostra produzione. Che dire della salute globale? Tutti in prigione quei giovani pazzi saggi pazzeschi della nuova generazione. Pena di morte esclama il pragmatico oppressore di viventi e di interi mondi distruttore. -Renzo Mazzetti- (Lunedì 11 Dic