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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

ECONOMIA VIRTUALE

venerdì, 31 gennaio 2014 ECONOMIA VIRTUALE La dittatura finanziaria distrugge l’attività produttiva, la concorrenza nel sistema del libero mercato stermina il popolo. Le classi governative sono complici dell’economia virtuale, del gioco d’azzardo in generale e di quello in borsa in particolare; quando saranno scomparsi del tutto i contadini e gli operai, si nutriranno mangiando la carta moneta? (Ricordo da un racconto di Rita ). CIRANO Orsù che dovrei fare?…                                                                          Cercarmi un protettore, eleggermi un signore, e dell’era a guisa che de l’olmo tutore accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza, arrampicarmi, invece di salire per forza? No, grazie! Dedicare, com’usa ogni ghiottone, dei versi ai finanzieri? Far l’arte del buffone pur di vedere al fine le labbra di un potente schiudersi ad un sorriso benigno e promettente? No, grazie! Saziarsi di rospi? Digerire lo stomaco per forza dell’andare e venire? Consumar le

RADIO SCARPA

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  giovedì, 30 gennaio 2014 -OLTRARNO- RADIO SCARPA Eravamo arrivati alla Pie’ Vecchia, quando un violento temporale ci rovesciò addosso acqua a catinelle annegando la nostra euforia. Decidemmo di ripararci entrando in una casa. Potente, con buone maniere, convinse i proprietari che, per il bene della patria, il men che potessero fare era di ospitarci, ma nello stesso tempo li avvertì che non avremmo tollerato “tiri mancini”. Riposammo tutta la notte. All’imbrunire del giorno dopo ci rimettemmo in cammino verso la Consuma. Fummo di nuovo sorpresi dal temporale perciò ci riparammo in due baracche diroccate. La mattina mandammo due staffette in esplorazione. Al ritorno riferirono che eravamo vicini al Gualdo. L’accoglienza degli abitanti fu calorosa e fraterna. Finalmente ci riposammo all’asciutto e fu possibile mangiare al caldo qualcosa di cucinato. Mandammo le staffette per verificare la situazione in Pratomagno ma, prima del loro rientro, “Radio scarpa” ci portò brutte notizie. Di

CIARPAME STATALE

  mercoledì, 29 gennaio 2014 CIARPAME STATALE   Nella repubblica democratica non meno che nella monarchia, lo Stato rimane una macchina per l’oppressione di una classe da parte di un’altra. Una forma più larga, più libera, più aperta, di lotta di classe e di oppressione di classe facilita immensamente al proletariato la sua lotta per la soppressione delle classi in generale. Perché soltanto una nuova generazione sarà in grado di scrollarsi dalle spalle tutto il ciarpame statale? Questo problema è connesso a quello del superamento della democrazia. Per un partito il cui programma economico non è semplicemente socialista in generale, ma veramente comunista il cui scopo finale è la soppressione di ogni Stato e, quindi di ogni democrazia. A prima vista questa affermazione pare del tutto strana e incomprensibile: alcuni potrebbero forse persino temere che noi auspichiamo l’avvento di un ordinamento sociale in cui non verrebbe osservato il principio della sottomissione della minoranza

LA PREFERENZA

  martedì, 28 gennaio 2014 LA PREFERENZA   Siamo noi, risponde il compagno al: ”chi è?” del gracchiante citofono mentre avvicina il viso all’occhio della porta che si apre con il sorriso di Selia. Entrate, ho messo proprio ora il caffè sul gas, sedetevi. Grazie! Ma siamo di fretta, abbiamo da visitare molte case e dopodomani si vota. Siamo passati per la sottoscrizione elettorale e la propaganda con il fax-simile della scheda elettorale. Per te e i tuoi familiari non c’è bisogno, ma ti lasciamo un po’ di propaganda per i vostri conoscenti. Grazie compagna per il contributo, ecco la ricevuta. Ci raccomandiamo di scrivere sull’apposito rigo, accanto al simbolo da votare, anche la preferenza. Basta scrivere nome e cognome oppure solo il numero che ha nella lista il candidato. L’indicazione del partito, per chi vuole seguirla, è Pietro Merva numero cinque della lista. Le preferenze da esprimere sono tre e ognuno è libero di scrivere i nomi dei candidati che desidera. E’ sufficiente s

BALENO

  lunedì, 27 gennaio 2014 BALENO   La semplificazione dell’insegnamento e la velocizzazione delle decisioni governative è stata attuata grazie al fondamentale utilizzo del computer. Le problematiche, presenti in ogni settore, sono superate attuando le soluzioni previste dai modelli matematici programmati per le sintesi più complete. I problemi creati dalla vegetazione, dai boschi, dalle acque, dai mutamenti climatici, quelli causati dagli animali sono stati risolti semplicemente togliendoli: si vive lo stesso senza gli animali, senza la vegetazione, senza i boschi, senza l’acqua, senza le stagioni. In seguito alla semplificazione dell’insegnamento e alla velocizzazione del governo, si è sviluppata una capacità di adattabilità impressionante. Non si sarebbe mai immaginato di poter vivere senza l’aria e che le cose si facessero in un baleno. La involuzione dell’ignoranza complessa ha portato dei grandi vantaggi e molti si sentono liberati dai pensieri. La calvizie, l’atrofizzazione

SORCI

  giovedì, 23 gennaio 2014 SORCI “Non aveva mai visto in vita sua una segale così sinistramente bruna, marrone, del colore di oro vecchio brunito. In genere, mietuta a suo tempo, la segale è molto più chiara. Quei campi color fiamma, che ardevano senza fuoco, quei campi che senza suono urlavano la loro invocazione d’aiuto, erano incorniciati dalla calma indifferenza di un cielo senza fine che già volgeva verso l’inverno e dove, come ombre su un volto, nuotavano, instancabili, lunghe nuvole di neve, stratificate, nere al centro e orlate di bianco. Tutto aveva un moto lento, regolare. Scorreva il fiume, incontro gli veniva la strada, sulla strada comminava il dottore, le nubi avanzavano nella stessa direzione. Nemmeno i campi rimanevano immobili:qualcosa si muoveva sulla loro distesa in preda a un minuto, irrequieto brulichio che dava ribrezzo. I topi vi si erano moltiplicati in numero sterminato, mai visto fino ad allora. Gli correvano sulla faccia e sulle mani, gli si arrampicavano

IL SEGRETO E’ D’ORO

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mercoledì, 22 gennaio 2014 -MAYA DOMENICA- IL SEGRETO E’ D’ORO Il comunismo ha l’ambizione di portare al governo i lavoratori per fare il libero governo di liberi lavoratori. E’ odiato dai potenti che fanno di tutto perché rimanga solamente una grande e maledetta illusione. I potenti sperano nella perpetua impossibilità che il lavoratore solo e debole, intraprenda la democratica lotta di classe per governare il paese. Com’è possibile ciò se non riescono neppure a costruire una strada agevole per se stessi e le loro famiglie? Si domandano con disprezzo i potenti. Il segreto è nella partecipazione di massa con la quale il lavoratore solo e debole può diventare veramente libero, costruire l’unità con i suoi simili e gli intellettuali amanti dell’umanità e della pace senza armi, diventare uno delle tante complesse grandi personalità intelligenti (il bracciante Di Vittorio è un esempio luminoso). Il nemico politico che denigra questa possibilità, odia la volontà del lavoratore di pensare

MIAO-MIAO!

  lunedì, 20 gennaio 2014 MIAO-MIAO!   Questa notte ho fatto un sogno parlato. Al mattino appena sveglia mi sono sentita, come non mai, piena di energia. Nel preparare la colazione mi sorprendevo allegra a musicare con il naso. Tutto questo sarà dovuto al sogno fatto stanotte? Mi trovavo in uno spazio indefinito, un “non luogo” senza figure, ma con riflessioni volteggianti fra “i pro e i contro” di cui ricordo soltanto alcuni sprazzi discontinui, ricostruiti dopo con la cosciente logica. Nel sogno io ero solamente come un indefinito ascolto, attratto da una voce dall’accento bizzarro che ogni tanto, per dare più peso alle parole, esclamava un acuto:“miao-miao!”. Quello strano miagolio sussurrava che bisogna chiudere definitivamente con il comunismo perché è una vecchia ideologia superata dal tempo e che ha fatto tanto male. Dopo una ventata gelida mi sferzava il naso che si appesantiva. Poi la stessa voce diceva che il comunismo porterebbe la giovinezza, perché ancora non è nato

DUE SINDACI

venerdì, 17 gennaio 2014 DUE SINDACI Foresto ha finito di tagliare i capelli ad Alberto, spazza per terra, si siede, prende “Il Tirreno” scorre alcune pagine, dice di fare silenzio e inizia a leggere: “Il suo primo discorso da sindaco è ricco di principi pragmatici e realistici, di buoni propositi e di impegni importanti per il futuro del paese. Da quelle due cartelle dattiloscritte, lette durante l’assemblea consiliare di insediamento, si capisce subito, insomma, che Renzo Mazzetti, comunista, consigliere comunale dal millenovecentosettanta, ex responsabile del settore “sicurezza sociale e del lavoro” dell’USL, neo-eletto primo cittadino di Montopoli in Val d’Arno, è uno che è abituato ad andare a fondo nelle cose, a sviscerare i problemi e a non fermarsi di fronte al primo ostacolo, qualunque esso sia. Forse è troppo? Lui dice di no. Nella sua condizione di dipendente della Piaggio, ma da ben tre anni in cassa integrazione può svolgere il nuovo delicato incarico a tempo pieno, senz

CLISTERE

  giovedì, 16 gennaio 2014 CLISTERE   La prestigiosa orchestra internazionale è stata sfrattata dal teatro cittadino, perciò suona per le strade. La gente, con quel poco che gli rimane, mette lo stesso nel cilindro del cassiere qualche spicciolo. “L’orchestra dei disperati” quando arriva nella piazza si ferma, fa una breve pausa, poi esegue un pezzo completo e riparte. Quella musica eccezionale, diffusa all’aperto, impregna l’intimo delle persone, la mescolanza di emozioni crea un’atmosfera fantastica, umida di lacrime, calda di applausi e sorrisi. L’altruismo popolare, fraterno e solidale, palpita d’innocente arte. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).   CLISTERE        DI        CLASSE   Una donna chiede l’elemosina,   la figlia suona la fisarmonica,   suo marito canta:   “Il ministro servizievole   Chiede alle autostrade   Lo sconto per il pendolare.   Il governo autorevole   Impietoso tassa   Tassa il piccolo   perché il piccolo  

DAL BARBIERE

mercoledì, 15 gennaio 2014 DAL BARBIERE   Nella bottega del barbiere possiamo leggere oltre al giornale, ovvero “La Nazione” per i fiorentini, il settimanale “Panorama” e qualche libro giallo da prendere in prestito per conoscere l’assassino tranquillamente a casa. La bottega è diventata un luogo di ritrovo per la lettura, la discussione, farsi la barba, lo shampoo e il taglio dei capelli. Foresto smette di leggere solo con gli occhi e prosegue ad alta voce: “i governanti montano e smontano al potere, ignorano gli affari collettivi oppure li usano come pretesti per le soluzioni che danno ai loro problemi, personali o di gruppo… la gente avverte di non essere la destinataria privilegiata della politica, che vede trasformata in manovre, di cui ignora le ragioni e gli sbocchi… riflettiamo su questo millenovecentosettantotto… la nostra vita politica è dominata da fatti e conflitti largamente estranei ai nostri problemi… la democrazia perde i consensi di cui ha bisogno e finisce per m

IL FERROVIERE

  martedì, 14 gennaio 2014 IL FERROVIERE   Gino, con un bastone in mano e una grossa chiave a tracolla, cammina sulla ferrovia per controllare una ad’ una le traversine e tutti i dadi dei bulloni; avvertito dal fischio prolungato del treno si mette al sicuro e con un sorriso saluta chi passa veloce. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).   E            N            Z            O   A Santa Maria Novella   uno strano ferroviere   con un lungo martello   batte il freno del treno.   Medico attento   esperto visita   con scrupolo   i riflessi verifica.   Il treno parte   in ottima forma   corre veloce   sicuro conforta.   -Renzo   Mazzetti- (martedì 14 gennaio 2014)

IL COMMENDATORE

lunedì, 13 gennaio 2014 IL COMMENDATORE La camicia nera marcia su Roma e conquista il potere; gettata dietro al pagliaio diventa bianca; scampata nella lontana Sicilia si arricchisce con il mercato nero; ritorna al paese natio tra Firenze e Pisa; con l’autocarro e la cava diventa impresa; riceve la nomina di commendatore fra l’invidia dei suoi simili, che malignamente sussurrano: l’ha comprata! Da quel momento non è più un signore con nome e cognome, ma per tutti è il commendatore; è uno dei notabili paesani assidui della parrocchia e della dc; ai semplici, senza fede politica, consiglia di votare per il movimento sociale; a quelli di sinistra dice che non serve votare perché a Roma sono tutti uguali. In famiglia non parla mai di politica; la moglie ha capito, per proprio conto, di aver commesso in gioventù degli sbagli per cui, nella segretezza della cabina, sentendosi più libera e tranquilla, vota comunista. (Ricordo da un racconto di Rita ). LA          DITTATURA           ATT

SEMPLIFICAZIONE

  giovedì, 9 gennaio 2014 SEMPLIFICAZIONE Nell’anno millecentotredici della seconda era dell’autogoverno del popolo, con il divenire delle facoltà di pensare e di meditare, ha inizio la serena convivenza fra tutti gli esseri viventi e l’ambiente. Il primo periodo fu, per ben quattro settimi, dedicato alla raccolta delle leggi e delle ordinanze, dei regolamenti e degli statuti delle istituzioni nazionali e regionali, delle provincie, dei comuni, dei consorzi, delle associazioni, dei partiti, dei movimenti, dei sindacati, delle fondazioni, delle aziende di gestione servizi; i restanti tre furono utilizzati per catalogare e archiviare. Il personale, esperto in giurisprudenza e ricerca comparata, classificò tutte quelle norme che, intervenendo sulla stessa questione, erano chiaramente in contraddizione fra loro e, con ripugnanza, quelle che erano state una tortura psicologica che spargeva tanta disperazione spesso risolta con il suicidio di numerosi esseri umani. Un’attenzione sdegnosa