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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

IRRIFLESSIONE

  sabato, 27 giugno 2015 IRRIFLESSIONE CETRIOLO CETRIOLO   Gli ultimi non sono quelli che si trovano collocati in fondo alla classifica calcistica; non sono quei poveri cavalli costretti a correre sportivamente e che hanno rotto e sono rimasti, saltellando allegramente, ultimi; non sono quei ciclisti distanziati un chilometro dal gruppo e altrettanto dall’Ammiraglia. Gli ultimi sono uguali a voi che v’illudete d’essere i benestanti primi. La campana suona per tutti, senza distinzione alcuna, l’uguale tocco. (Ricordo da un racconto di Vasco).   IL     PENSIERO      RIMBAMBITO   La coscienza ogni tanto fa capolino   e appare nel campo inusuale   e inventa le borse di studio   e i premi prestigiosi mescola   con l’acqua e il detersivo   per meglio lavare   per riprendersi il pulito   con il pensiero rimbambito.   La verità è matta?   -Renzo   Mazzetti-   (27 giugno 2015)

LA GRANDE SFIDA

  venerdì, 26 giugno 2015 LA GRANDE SFIDA EFFETTO EFFETTO   Distrutte tutte le armi, eliminati tutti gli eserciti e tutti i corpi addestrati per mantenere l’ordine pubblico, ai confini nazionali solo rosse bandiere e l’aspirazione dei sognatori si era avverata ai primordi dell’era della grande sfida. Le personalità in visita ufficiale venivano accolte dai canti festosi delle scolaresche e dalla musica delle bande di giovani e anziani; di rigore era passare in rassegna l’orto più vicino. Le nazioni competevano sulla cura del territorio, chi meglio coltivava la terra, chi raccoglieva i prodotti più genuini e rigogliosi. La grande sfida mondiale avveniva una volta all’anno e consisteva nella cura dell’arte paesaggistica, vinceva la nazione che raggiungeva, più delle altre, complessivamente: “Effetto Paradiso”. (Ricordo da un racconto di Tirella).     CREATURE   Camminano nuotano volano   Terrestri marini celesti   Ansiosi immersi dispersi   Desiderosi soddisf

BUGIA CORTINA

  giovedì, 25 giugno 2015 BUGIA CORTINA ZUCCA ZUCCA   Per tutta una vita se ne andava claudicando. Nella sofferenza continua, la parte sinistra era quella offesa. Fin dalla nascita la sentenza: Lussazione congenita dell’anca. Il gesso immobilizzò per un anno intero le gambe allargate. La madre se le teneva in collo, con amore e grande fatica, poggiandole sull’anca, quella destra e, nella vecchiaia, a seguito dell’operazione a quel femore, morì, precocemente? La verità fa molto male e la storia appare banale, perché non inventare un’altra versione. Magari, suggerì un’amica fantasiosa e birichina, perché non raccontare una versione più carina, una innocente bugia? Sciando a Cortina fuori pista, per un pezzo di ghiaccio nascosto, accadde il doppio capitombolo con la rottura del femore sinistro. E’ o no più chic? (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).     IGEO     SALATO   Primo partì   sull’isola di Rodi   fece il colono.   La famiglia: moglie   due

LA SCOMPARSA

mercoledì, 24 giugno 2015 LA SCOMPARSA La scomparsa della statua della libertà non destò, nell’opinione pubblica mondiale, la benché minima contrarietà e nemmeno un piccolo interrogativo. Perché? Tutto era diventato un semplice, ordinario, facile a venire a mente, constatazione di fatto, storico. L’antefatto: La scoperta dell’America, nelle modalità avvenute, fu o no una rapina di territorio? Se sì, perché. Se no, perché. Lo sterminio dei residenti (Pellerossa) fu o no sterminio di massa? Se sì, perché. Se no, perché. Gli assassinii con devastazioni, le catture avvenute in Africa e nelle isole, persone incatenate, torturate, ridotte in schiavitù, con le bestie costrette ai lavori forzati, fu o non fu ( è! ) un crimine contro l’umanità e il regno animale? Se sì, perché. Se no, perché. Gli spiriti dell’eternità sono superiori alle terrene bassezze e la scomparsa della statua della libertà, con il perdere pregio, bellezza e verità, diventò cosa ovvia, naturale. (Ricordo da un racconto d

IL MODELLO

  sabato, 20 giugno 2015 IL MODELLO Che cosa è un modello? No, non è riferibile all’espositore di un’opera artigiana di alta classe; no, non è uno splendido esemplare che si presta per la pubblicità di un prodotto. Il modello è il punto di riferimento dell’imitazione della “grandezza” nord americana a partire dalla degenerazione con le primarie e due soli “partiti” con i grandi finanziatori fino ad arrivare alla corruzione mercantile, alimentare, alla speculazione finanziaria e alla truffa monetaria. E nel frattempo ti invadono con semenze sterili e dannose, prodotti drogati, con l’ipocrisia dell’educazione alimentare e della sconfitta dell’obesità e le derivanti malattie, con la ginnastica e la cucina salutista; la loro sottile bamboletta fine flessuosa longilinea, alle nostre adolescenti e donne, quanti danni, sofferenze e lutti? Prevenire è meglio che curare? Allora perché il modello nord americano? Vi ricordate le cassette di legno delle munizioni? Portarono quegli animaletti c

LA PENSILINA

  giovedì, 18 giugno 2015 LA PENSILINA Quanto vede e quanto guarda la pensilina ferroviaria? Alla stazione di Campo di Marte un sedere si alza dalla panchina e domanda: “Scusate, l’altoparlante ha detto: Borgo?” Sì, risponde una seduta, ma viene e non va. Non è un vieni e va, dice un altro sedere. Quello che va a Borgo viene di là alle dodici e uno. E’ ancora presto, borbotta un deretano. Un paio di terga con dei fogli stampati tra le mani: fanno veramente schifo, son tutti uguali e, piegando le pagine in quattro: li leggerò meglio a casa in salotto. Il premier è soltanto un chiacchierone, ma le cose vanno molto male. Alla mia vicina è morto il marito, prendevano mille e due di pensione, ora le danno appena sei e cinquanta, come paga l’affitto e tutto il resto? M’hanno passata dal Comune allo Stato, tagliata l’anzianità e bloccata la rivalutazione. La signora del Capo, per occupare il posto, lavora (e fa un gesto eloquente con la mano) appena due giorni la settimana. Un’altra sedut

IL CIABA CIABONE

mercoledì, 17 giugno 2015 IL CIABA CIABONE Il Ciaba Ciabone, vissuto agli albori del terzo millennio, tutte le cose fece semplici e con semplici parole attuò la semplificazione di tutta la nazione; fu Segretario dell’unico Partito, Primo ministro, Presidente dello Stato. Il Ciaba Ciabone non la smetteva mai di ciacciare, era un grande saputo senza arie di saputello. La Ciarleria, nome tecnico ODA (Organismo Direzione Assoluta), sostituì Parlamento, Regioni, Comuni, Consigli Aziendali; era presieduta da Ciaba Ciabone il quale, di volta in volta, trasformandosi in ministro ad hoc, moltiplicandosi in personale necessario dell’ufficio competente, espletava le pratiche in relazione ai problemi da risolvere. L’era della Ciarla produsse parole infinite e semplici, di sostanza, di tutti i tipi, di ogni colore. Con le parole fu bandita la guerra e stabilita la pace, furono risolti tutti i problemi della scuola e dell’agricoltura, della disoccupazione, dell’emergenza abitativa, della materni

IL GHIRIBIZZO

lunedì, 15 giugno 2015 IL GHIRIBIZZO La cooperativa era una bottega che vendeva i generi alimentari ad un prezzo inferiore con una qualità superiore, era una comunità di soci (prima dell’avvento del mercato e dei consumatori), era la colonia a Follonica per i bambini che mai avrebbero visto il mare, era la serenità dei genitori con la gioia della visita domenicale; l’insegnamento (senza la lavagna, il libro, il quaderno, la penna) era il vivere spensierato: la colazione profumata, la passeggiata della mattina presto sulla riva cantando “Bella ciao”, respirare il salmastro, calpestare le alghe, fare il bagno dei corsari e combattere le ombre spaventose dei mostri; divorare il pranzo dai sapori diversi da casa; la pineta campo di gioco, le sfide di forza e la lotta libera con le ammaccature su ginocchi e gomiti, il prestigio delle mani nel ruzzo del ghiribizzo. (Ricordo da un racconto di Vasco ). PER     UNA     E Matteo era un nome San Matteo celestiale Matteuccio quello terrestre a

GIOCO DI PAROLE

  venerdì, 12 giugno 2015 GIOCO DI PAROLE VASO VASO   Si raccontava un tempo lontano che per diventare un buon politico si doveva almeno conoscere la storia. Perché? La parola storia deriva dal greco historia che significa: indagine. Compiere continuamente un’approfondita indagine costituisce uno dei contributi fondamentali per imparare a pensare in maniera personale, originale e autonoma. Il divenire storico ha le sue origini nella vita e nella lotta politica. La conoscenza della storia e della storia della storia libera il gioco di parole della ricerca continua. Tocca a te, dice Foresto. Ascanio smette di leggere, si siede davanti allo specchio e ordina il taglio a sfumatura bassa con le basette normali. Pietro prende il libro e fra sé e sé borbotta: “Tutti dovrebbero leggere i falsificatori della storia”. (Ricordo da un racconto di Tirella).     IL    GRANDE    STREGONE   Via il sole via il libro aperto   via la falce via il martello   rottamatore primo fu

GRAN NERBO

  martedì, 9 giugno 2015 GRAN NERBO FILOSOFALE FILOSOFALE   Grande nerbo? Finalmente un po’ di sesso, dice Rivo. Zitto, gli risponde Albertino, e prosegue: è di Gramsci l’idea che ogni civiltà deve allevare anche degli studiosi di “gran nerbo”. Zitta, non parlo di omofobia. La lezione è sullo studio del latino e del greco. Premetto: studiare è faticoso, più difficile e pesante di quello di un operaio che vuole acquisire una qualifica professionale. Lo studio del latino e del greco, delle lingue, con lo studio delle letterature e delle storie politiche rispettive, era alla base dell’educazione. Il carattere di educatività era dato dal fatto che queste nozioni non venivano apprese per uno scopo immediato pratico-professionale: lo scopo c’era, ma era la formazione culturale dell’uomo, e non si può negare che esso sia un interesse. Ma lo studio in se apparisce disinteressato. Non si impara il latino e il greco per parlare queste lingue, per fare i camerieri o gli interpreti o che

UNA PREPARAZIONE UNIVERSALE

  lunedì, 8 giugno 2015 UNA PREPARAZIONE UNIVERSALE VISIONE VISIONE   Nella scuola moderna mi pare stia avvenendo un processo di progressiva degenerazione: la scuola di tipo professionale, cioè preoccupata di un immediato interesse pratico, prende il sopravvento sulla scuola formativa immediatamente disinteressata. La cosa più paradossale è che questo tipo di scuola appare e viene predicata come democratica, mentre invece essa è proprio destinata a perpetuare le differenze sociali. Come si spiega questo paradosso? Dipende, mi pare, da un errore di prospettiva storica tra quantità e qualità. La scuola tradizionale è stata oligarchica perché frequentata solo dai figli della classe superiore destinati a diventare dirigenti: ma non era oligarchica per il modo del suo insegnamento. Non è l’acquisto di capacità direttive, non è la tendenza a formare uomini superiori che dà carattere sociale a un tipo di scuola. Il carattere sociale della scuola è dato dal fatto che ogni strato soci

SANTO SPIRITO

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domenica, 7 giugno 2015 SANTO SPIRITO COVERCIANO OGGI Non si cura la malattia se non si conosce la Causa, scriveva uno sconosciuto poeta. L’immortale Lanfranco Bellotti invitava a ricordare il diciotto aprile del dopoguerra e tutte le conseguenze per aver votato democristiani, senza pensare all’indomani, a rovinare la gioventù; in forma poetica scriveva: “O care madri dell’Italia, e che ben presto vi pentirete e i vostri figli ancor vedrete abbandonare lor casolar. Che cosa fa quel Mario Scelba, con la sua celere questura? Ma i comunisti non han paura, difenderanno la libertà. E operai e compagni tutti, che sempre uniti noi saremo e tutti in coro noi canteremo: Bandiera rossa la trionferà”. I lavoratori pensionati contemporanei sono ridotti a becchi sacrificali; rapinati senza alcun scrupolo per “salvare l’Italia”, bombardati dagli ordigni micidiali della propaganda dei benestanti governativi; sono indotti, tramite il lavaggio del cervello e strumentalizzando le loro sensibilità, a

IL BACIO

  sabato, 6 giugno 2015 IL BACIO POMODORI POMODORI   Bacio è quel luogo volto a tramontana, non esposto al sole; di pace, saluto reciproco dei fedeli nel corso della liturgia eucaristica come segno di amore e di unione, oggi sostituito dalla stretta di mano; è manifestazione di amore, di rispetto e di devozione; nella fiaba è alito vitale; nella poesia “Passione” è contatto lieve intimo, usuale espressione d’affetto, invece esplose passione. Bacio nel pane deturpa l’aspetto, vizia il sapore percepito, compromette l’utilizzo delle fette; nel forno della panetteria è cialtroneria. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   PANE    DONATO   Questo pane   sapore particolare   mescola saliva   impasta labbra.   Candela rossa,   tenue fiamma,   con grande calore   brucia amarezze.   Illumina splendore   dei capelli rosso colore   e la rosina essiccata   fragrante profumo riemana.   Ricordo tavola imbandita   due gatte c

FIABESCO E FANTASTICO

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venerdì, 5 giugno 2015 -ufo- FIABESCO E FANTASTICO Che cosa potrei scrivere se tutte le fiabe e le poesie sono ormai state scritte, pubblicate e lette ai bambini? Che cosa non è stato detto che non sappiano già questi piccini curiosi? Pare sappiano tutto perché hanno letto tutti i più bei libri per l’infanzia. Che cosa ho da dire io ai bambini e come? Ecco dove sta il problema: con quale tecnica. Il poeta pensava: con la tecnica nuova, futurista, a cui stava educandosi il gusto del pubblico degli adulti oppure con quella tradizionale, con le rime lisce e dolci che piacciono alle autorità? In questo modo dovrei abbandonare, dopo quattro anni che le uso, le nuove forme, le rime e i metri poetici mai prima visti e sentiti. Dovrei darmi per vinto, arrendermi, perché i miei versi siano chiari e comprensibili ai bambini, educati alla letteratura classica. No. Neanche per sogno voglio venire meno alla poesia nuova che apre ampie possibilità all’ulteriore sviluppo di tutta la poesia, compres

IL CENTRALISMO MIO

  mercoledì, 3 giugno 2015 IL CENTRALISMO MIO Le primarie sono una macchina elettorale, sono uno strumento in movimento che serve a compiere un lavoro, sono come una persona che parla o agisce in modo meccanico e appare priva di sentimenti? Il dibattito o conflitto interno al partito sulle questioni ideali-sociali-politiche è indispensabile alla costruzione della linea politica e alla formazione e promozione delle classi dirigenti? Le primarie e il dibattito per bande servono per affermare il primato di un personaggio che ambisce a fare il segretario e il capo di governo avvalendosi di comitati elettorali ad hoc? La personalizzazione della politica distrugge l’idea stessa di partito democratico o costituisce il partito azienda con un padrone? Quanto ha contribuito il culto della personalità alla degenerazione o alla trasformazione dei partiti comunisti? Centralismo democratico o centralismo mio? Albertino dà una lunga occhiata alla platea per assicurarsi che tutti abbiano scritto tut

LA MEDESIMEZZA

  martedì, 2 giugno 2015 LA MEDESIMEZZA Alla Camera si faceva avanti, sempre più minacciosa la Sinistra, che era capitanata da Agostino De Pretis. Ma la progressività di questa Sinistra era solo una lustra: di fronte ai problemi che comportavano lo svilupparsi dell’industria e il nascere della classe operaia, la Sinistra non era meno conservatrice e, all’occorrenza, meno violentemente reazionaria della Destra. Ciò fu provato dopo che essa andò al potere, e cioè dal marzo 1876, data in cui cominciò la serie dei Ministeri De Pretis; un ex garibaldino, questi, ma, deposta la camicia rossa, uomo della stessa stoffa di Crispi, ex garibaldino anch’egli; stoffa, cioè di reazionari pronti a passare dalla fede repubblicana a quella monarchica ed a prendere posizioni di cani da guardia delle grandi classi abbienti. Se a Crispi doveva essere riservato più tardi, il primato, nel mestiere di carnefice delle classi lavoratrici, De Pretis fu il fondatore del trasformismo, che rappresentò la forma p

FUORI LINEA

lunedì, 1 giugno 2015 FUORI LINEA Il tapino della televisione locale intervista il vincitore. Abbiamo la maggioranza nel consiglio toscano. La sinistra antagonista in opposizione al sistema attuale, forza velleitaria che possiede un desiderio ambizioso di cambiamento ma momentaneamente privo di possibilità effettive, non ha avuto successo. Noi abbiamo amministrato bene e siamo stati premiati. Non importa se hanno votato soltanto il quarantotto per cento degli aventi diritto perché chi non partecipa ha sempre torto. L’operaio, che rabbiosamente scava nel settantaquattresimo chilometro sulla circonvallazione, medita sulla seguente domanda: Le votazioni che non hanno raggiunto almeno la maggioranza più uno degli elettori avranno valore forse giuridico oppure, politicamente e socialmente ma soprattutto moralmente, sono fuori linea della libera democrazia? (Ricordo da un racconto di Ariella ). ARGINE Sorridente televisivo ostenti presenza dei boriosi vincitori sulla poltrona toscana man