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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

MASSIMINO CURIOSO

  MASSIMINO CURIOSO giovedì, 30 novembre 2017 Albertino: La retorica è l’atteggiamento del parlare improntato a una vana e artificiosa ricerca dell’effetto con manifestazioni clamorose di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni. Rexismo nei primi anni duemila? domanda Massimino Curioso. No! Rexismo fu un movimento fascista, nato in Belgio nel 1935, che collaborò con i nazisti durante l’occupazione; risponde prontamente Albertino. E riprende a parlare: Il Populismo nasce in Russia come movimento politico-culturale che aspira a una sorta di socialismo in opposizione al burocratismo zarista e all’industrialismo occidentale. Grillismo nei primi anni duemila? domanda di nuovo il Massimino Curioso. No! Populismo è una vecchia dottrina politica demagogica di ispirazione socialista rivolta al miglioramento delle condizioni delle classi popolari. Massimino Curioso: Demagogica? Sì, Albertino spiega: Demagogica è definita la degenerazione della democrazia, per la quale il normale dib

INFANTI PRESUNTUOSI

  mercoledì, 29 novembre 2017 INFANTI PRESUNTUOSI Perdere una battaglia sul campo della Lotta di Classe significa perdere pezzi di futuro dell’umanità e del pianeta Terra. Nella battaglia dell’anno 1921 (circa e dintorni, d. C.) in Italia, la Lotta di Classe fu sconfitta; ma, da subito, riprese, nelle molteplici forme; passarono decenni ma, alla fine, la riscossa; la Resistenza non solo fu artefice della vittoria ma, soprattutto, del riscatto dell’onore della Patria e della dignità degli italiani. Evviva il britannico Jeremy Corbyn che, con l’onestà coerente, non s’inchina davanti alla Regina. Mentre una pernacchia squillante va tutta a quell’americano vigliacco, certo Bernie Sanders, che abbandona la competizione elettorale davanti al falso chiaro, incolore premio Nobel, e piega la schiena sotto la signora senza le proprie generalità, che succube subisce, nelle vesti di consorte, un politicante basso, il marito Clinton. Diventa “la Clinton”, una bassa politica, incredibile. Il tut

CAVALIERI E IDEALI

  martedì, 28 novembre 2017 CAVALIERI E IDEALI Manzoni afferma che il poeta non è un creatore. La poesia non può essere frutto di pura fantasia. Egli si ribella all’idea che la poesia possa essere la finzione isolata e arbitraria della persona che si rinchiude nel suo studio per fabbricarvi dei pezzetti di storia secondo il suo bisogno e il suo gusto. Quello che conta nella poesia è la Storia. Questa è rappresentata dal costume, dalle idee, dalle abitudini sociali. La fantasia più libera di poeta non può dimenticare le condizioni storiche. Se le dimentica, non si ha vera poesia. Mameli è una fra le più nobili ed eroiche figure del Risorgimento, energico uomo d’azione e poeta combattente del popolo, per il quale auspica una nuova vita di libertà. Manzoni e Mameli, cavalieri e ideali, immortali. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).   DOPO LA FUGA DEL PAPA (parte)   Al Campidoglio! Il popolo   Dica la gran parola.   Daghe i Romani vogliono,   Non più trireg

LE PIETRE RISORTE

venerdì, 24 novembre 2017 LE PIETRE RISORTE L’ignoranza aveva preso il sopravvento, il malessere dei giovani si manifestava nelle forme più infime della disperazione. Quando tutto sembrava essere perduto, le intelligenze antiche si svegliarono dall’oblio. Un grande terremoto delle coscienze portò alla luce le pietre del sapere, i docenti in pensione ritornarono ad insegnare in qualità di volontari senza alcuna retribuzione. A tutti gli studenti fu consentito di studiare tutte le materie desiderate. Finalmente l’Italia apparve agli occhi del mondo una penisola accarezzata dal mare, protetta dalle catene montuose, dispensatrice di saporiti prodotti della terra, creatrice di arti e mestieri belli e unici, sublimi. La felicità cantava in ogni dove. (Ricordo da un racconto di Ariella ).   LE PIETRE RISORTE Vince Paperone coi depositi Archimede inutile in soffitta   Ignoranza complessa dilaga   Scuola rudere pruni soffoca   Libri roghi arrosti cervella   Gente persa ogni speranza.   “

CARTA BIANCA

martedì, 21 novembre 2017 CARTA BIANCA Carta bianca, libertà d’azione nella legge della foresta e della dittatura finanziaria nella metafora della democrazia; fu data da Renzi il Rottamatore a Fassino il Vinto per ingaggiare più squadre possibili in vista del Torneo di Primavera Diciotto per l’assegnazione della Coppa nazionale. Ma, voltiamo la pagina storica e leggiamo quella filosofica, è molto meglio. Capitolo XVI: “Quando nomino la dimenticanza, so quello che intendo: ma donde lo saprei se non ne avessi il ricordo? Non dico il suono della parola, ma la natura della cosa significata; se avessi dimenticato il valore di quel suono, certo non potrei riconoscerlo. Quando dunque ricordo la memoria è la memoria stessa che risponde all’appello; quando ricordo la dimenticanza, sono presenti insieme memoria e dimenticanza: la prima per farmi ricordare, la seconda è l’oggetto del ricordo. Ma la dimenticanza non è forse privazione della memoria? Come può essere presente perché me ne ricord

EMAIL A STALIN

  domenica, 19 novembre 2017 EMAIL A STALIN Il non luogo irrompe e cerchi enormi si allargano gettando la disperazione nella natura, negli animali e negli esseri che si sono autodefiniti umani. Compagno Stalin, dopo la vittoria sul nazi-fascismo, non devi partecipare alla spartizione del mondo; non farti trascinare sul campo del capitalismo; non diventare un occupante colonialista, imperialista. Dopo la vittoria è impellente riportare l’Armata Rossa dentro i confini delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e lasciare i territori delle nazioni liberate. (Ricordo da un racconto di Maya ).   I N C O N T R O   E sentivo   che tu sentivi   quel richiamo   della nostra foresta:   … se il vento fischiava   ora fischia più forte…   Un bacio   ad ogni strofa   sulle labbra entusiasma   quello e questo entusiasmo.   Contessa del mondo   nostra unica Patria.   Momenti magici   perenni rivivono   vivono!   -Renzo Mazzetti-   (Antologia Incontri, Ragusa 2001)   Vedi: GLI ISCARIOTA (4 Novembre

PATRIA RESISTENZA BRUSCOLI

  giovedì, 16 novembre 2017 PATRIA RESISTENZA BRUSCOLI * ANTIFASCISMO.   Ci fu, nel tempo lontano ma inumanamente vicino, un misero governante che si arrogava di essere un vivente divino. Egli affermava: “Mai dire mai”. Invece c’era e c’è il Patriota chi innalzò e innalza “Mai” sull’Altare della Resistenza e della Patria. “Mai”, indubbio e sincero dei Chicchessia tutti grandi, innalzato dalla partecipazione di chi lotta e conta, indispensabile nel quotidiano, santificato dal futuro umano. Ma, il sistema, basato sui seggi d’oro, era ed è il suicidio economico-morale della Patria-Resistenza-Bruscoli. Quella lineetta alimenta la lotta incandescente, Marxista della coscienza di classe, della riscossa. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).   CHICCHESSIA IL GRANDE   Di pregio coniata   Mai stata   Altra faccia   Pregio coniata   Mai stata   Mai avuta   Mai altezza   Mai doppia   Mai doppia   Mai doppia   Mai doppia   Mai dopp

IL PICCOLO GRADASSO

lunedì, 13 novembre 2017 IL PICCOLO GRADASSO Ripido e scosceso è il castello, che non vi può salir chi non è uccello. Mentre io mi attardavo, arrivano due cavalieri che avevano per guida un nano. Erano guerrieri di grande ardimento: uno era Gradasso il re saraceno di Sericana, l’altro Ruggier, giovane e forte, molto pregiato nell’africana corte. Sopra Gradasso il mago l’asta rompe; ferì Gradasso il vento e l’aria vana: per questo il volator non interrompe il batter l’ale, e quindi s’allontana. Il grave scontro fa chinar le groppe sul verde prato alla gagliarda alfana. Gradasso avea una alfana, la più bella e la miglior che mai portasse sella. Quivi è Gradasso, quivi è Sacripante, quivi è Prasildo, il nobil cavalliero che con Rinaldo venne di Levante, e seco Iroldo, il par d’amici vero. (Ma, verso la fine) Giunse il pricipe d’Anglante fatta avea l’utile opra e gloriosa: avea Gradasso ucciso e Agramante, ma con dura vittoria e sanguinosa. Andarono i servi alla città distrutta, e di G

GRILLO CIVETTA GUFO

  domenica, 12 novembre 2017 GRILLO CIVETTA GUFO Grillo, la macchina bellica usata dagli assedianti per avvicinarsi alle mura, unitamente alla Grillo anfibia, sferrarono un attacco simultaneo da terra e dal mare conquistando delle posizioni importanti. Nelle azioni di terra e di mare, in sostegno alle Grillo, intervenne Civetta, zimbello nella caccia alle allodole ed ad altri uccelli di passo, efficace come lista nella caccia ai voti nelle elezioni. Grillo e Civetta vinsero le votazioni politiche generali. La nuova politica denominata “grillare” ebbe Gufo come primo Presidente del Consiglio. (Ricordo da un racconto di Therios).   LODE AL GUFO   Per i tuoi occhi attenti   Per il tuo soffio ribelle   Per le tue ali libere   T’ammiro grande gufo   Difensore degli oppressi   Contro gli oppressori   A te soletto saggio moderno   Della Cavalleria l’antico fregio.   -Renzo Mazzetti-   (12 settembre 2015)   Vedi: IL DIVINO TIRESIA (24 Ottobre

NOSTALGIA COMPAGNA

sabato, 11 novembre 2017 NOSTALGIA COMPAGNA Cantavamo: La lontananza è come il tempo che fa dimenticare chi non s’ama. La reazione oppressiva tramava scompigli con paure e terrorismi. Ma il tempo passava, la memoria si perdeva e disperdeva il pensiero. I sudditi non avevano che doveri e miseria, i governanti e i possidenti non avevano che soldi e privilegi. La ricchezza veniva identificata soltanto con il possesso di denaro, l’antico vitello d’oro. Il denaro e il mercato furono addirittura divinizzati, solo a loro fu riconosciuto ogni potere con lo scopo dichiarato di perpetuare la prosperità dei governanti e dei possidenti con l’oppressione degli altri. La nostalgia non era per gli anni giovanili, per i genitori ancora vivi e amorosi. La nostalgia era per la lotta politica, per il riscatto degli oppressi che sapevano di essere oppressi. La nostalgia era per l’intelligenza di ogni età che lottava per l’età della ragione, per l’età futura. Ma il tradimento dell’Ideale fece dimentica

BAUSETTE

venerdì, 10 novembre 2017 BAUSETTE Nel periodo della dittatura finanziaria e della metafora della democrazia, non veniva praticato il pensiero, perciò l’analisi, la dialettica e la matematica elementare, diventarono il tutt’uno pauroso di una venduta opinione. Due più due? Tre o cinque o sette. I risultati matematici delle somme variavano assecondo gli umori dei mercati e dei tassi d’interesse, dei rischi inventati al momento. La dittatura finanziaria impauriva sugli effetti e le conseguenze delle situazioni disperate. La metafora della democrazia illudeva i cittadini diventati (in vero) dei poveri sudditi. Tutto si basava sulla visione degli effetti e delle conseguenze previste dalla religione dei divini mercati, equivalenti al vitello d’oro d’antica conoscenza. Senza la ricerca delle cause, le dispute erano il gioco del “Bausette”. Tutti i grandi infantili, si affannavano a fare paura, a dire che quel problema non era di destra e non era di sinistra. Nessuno ricercava le cause fo

TESTA DIVERSA VOTO UGUALE

giovedì, 9 novembre 2017 TESTA DIVERSA VOTO UGUALE Prima dell’avvento della dittatura finanziaria e della metafora della democrazia, la partecipazione alle elezioni era totale. Gli aventi diritto al voto partecipavano perché tutti, anche gli analfabeti, si sentivano elettori uguali. Esprimere il proprio voto era molto semplice, bastava tracciare una X sull’inconfondibile simbolo del partito scelto e chi sapeva scrivere poteva, con un numero o un nome, esprimere anche una o più preferenze. Tutti gli elettori si sentivano uguali ed erano uguali veramente perché ogni singolo voto, espresso per il simbolo del partito scelto, sicuramente valeva, in qualità e quantità, veramente uguale ad ogni singolo voto espresso da altri elettori per il proprio partito. Tutti partecipavano perché tutti sarebbero stati rappresentati nella Camera dei Deputati e nel Senato della Repubblica. Dalla Liberazione, a prima dell’avvento della dittatura finanziaria e della metafora della democrazia, la famosa go

GLI ISCARIOTA

  sabato, 4 novembre 2017 GLI ISCARIOTA I sommi sacerdoti e gli anziani mandarono con il traditore una grande folla armata di spade e bastoni. Quello che bacerò è Gesù, arrestatelo! Gesù: Tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada; siete venuti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Giuda si pentì, restituì le trenta monete d’argento e s’impiccò. I sommi sacerdoti con quelle monete comprarono un terreno che chiamarono “Campo di sangue”. Il bacio si diffuse largamente tra i governanti e i loro seguaci, con l’intento di diffondere un’immagine di quadretto familiare dolce e armonioso, benestante e gioioso. I nomi di quei governanti, con quelli dei loro seguaci più famosi, si trovano negli annali sotto la voce: “Gli Iscariota”; alcuni sono ancora vivi, ma politicamente sono tutti morti e profondamente sepolti nel Campo di sangue. (Ricordo da un racconto di Maya ).   UNA VOLTA (parte) *   … Gli Stati diventarono dei miseri tossici   servi dei d

MISTERIOSE DISTANZE

venerdì, 3 novembre 2017 MISTERIOSE DISTANZE La stella a noi più vicina è il Sole, che si trova alla distanza di 150 milioni di chilometri. Le altre stelle sono tutte molto più lontane. Misurando la loro distanza in chilometri, si ottengono numeri che non si possono nemmeno immaginare. Perciò si assume come unità di misura la distanza solare. Ciò equivale a misurare la distanza delle stelle indicando quante volte esse sono più distanti da noi del Sole. Come abbiamo detto, la distanza solare, che indicheremo con d.s., vale 150 milioni di chilometri. Anche misurando la distanza delle stelle in d.s. si ottengono numeri troppo grandi. Si è perciò ricorso ad un’altra unità di misura. Siccome la luce percorre in un secondo la distanza di 300.000 chilometri, si è preso come unità di misura per le distanze stellari l’anno-luce, che indicheremo con a.l., e che equivale alla distanza percorsa dalla luce in un anno. L’ a.l. vale 63.300 d.s., cioè 9.460 miliardi di chilometri. La distanza del

CATALOGNA E TALE ANI

giovedì, 2 novembre 2017 CATALOGNA E TALE ANI Il destino: legge suprema ed immutabile posta da Dio; eventi ordinati indipendentemente dalla volontà dell’uomo; potenza superiore che regola ciò che accade; eventi che si susseguono predeterminati da una forza superiore alla volontà e potere umano; l’insieme ineluttabile e imponderabile delle cause che si pensa abbiano determinato o determineranno gli eventi della vita; denominazione per indicare un disegno superiore che predetermina tutte le vicende; energia che nel cosmo produce la realtà; le Moire agenti del destino; le sorelle Ore divinità dell’ordine e della stabilità. Pascoli: non serve ribellarsi al destino. Dante: libero, dritto e sano è tuo arbitrio. L’articolo di “Abbaio” continua: Tale Ani partecipa alla marcia su Roma; al primogenito mette il nome di Benito; la moglie sparisce nel campo di sterminio nazista. Necessità, destino e ironia della sorte o libero arbitrio criminale? (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom ).