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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

I NUOVI ULISSE

  martedì, 31 marzo 2015 I NUOVI ULISSE La delegazione pisana era ben rappresentata da operai, studenti medi e universitari. La carrozza traboccava di eccitazione e di parole. Il viaggio trascorse in un baleno. All’arrivo tutto il treno tirò un sospiro di sollievo. Sui marciapiedi i volantini fascisti: Ingrao giovane camicia nera. Reggio Emilia ci accolse con bandiere rosse e falci e martelli gialli. Grande soddisfazione intervenire e sentirsi dire: “Bravo” da Pietro. Furono tre giorni speciali di festa e di studio. Achille voleva sciogliere la FGCI. Il nostro entusiasmo dette un futuro ai giovani. La sfortuna politica del calcagno superata dalla furbizia dei tanti Nessuno. (Ricordo da un racconto di Tirella ). OTTIMO      ITALIANO La frase italiana è composta da Soggetto e Predicato Espansioni o Complementi. Tito zappa: Tito è il Soggetto zappa è il Predicato verbale perché mi dice cosa fa il Soggetto. Il contadino Tito stamani zappa la terra del suo orto con la zappa. A questo

IL COMPITO A CASA

  lunedì, 30 marzo 2015 IL COMPITO A CASA Il livello di libertà realizzata è inversamente proporzionale alle disuguaglianze, la sua unità di misura è la giustizia. Il livello di democrazia effettiva si misura nella partecipazione dei cittadini. La partecipazione supera di poco della metà degli aventi diritto al voto? I non votanti sono molti di più dei voti avuti dal primo partito, perciò tutti i partecipanti hanno perso? Perché al governo allora c’è il partito che è arrivato di gran lunga secondo? La votazione è di poco valore democratico? I politici miseri non si pongono queste domande, a loro bastano i pregiati posti dove coltivare il proprio egocentrismo. Ma per noi che amiamo la Patria, la partecipazione del popolo alla vita politica è un valore inestimabile. In ogni Comune dobbiamo analizzare gli iscritti ai registri elettorali. Costruire il censimento dei partecipanti alle votazioni con i dati relativi al sesso e all’età. Dagli stessi registri elettorali dobbiamo analizzare

QUALSIASI E CHICCHESSIA

lunedì, 23 marzo 2015 QUALSIASI E CHICCHESSIA Le classi dominanti, naturalmente (legge del più forte vigente!) da sempre organizzate in soggetto politico, in chiaro o in opaco, hanno la necessità di disporre -a loro piacimento e di volta in volta- di partiti leggeri o di opinione tutti schiacciati sulle istituzioni e sui mass-media; necessitano di pochi iscritti, di un capo singolo, simpatico e appariscente, possibilmente furbo e ogni-presente, contemporaneo ma comunque di genia benestante e nullafacente, intercambiabile in ogni momento, utile e funzionale strumento al moderno sentire -a prescindere- solo contro chiunque, ovviamente “eroe” sempre contro le classi più deboli nella scala gerarchica nella costruita confusione nazionale e sovranazionale. Coloro che vogliono superare il sistema attuale hanno bisogno invece di una loro organizzazione strutturata fortemente, per poter esistere e contare come soggetto culturale, giovane e autonomo politico plurale aspirante governante. Aff

GRAZIA E MISERICORDIA

  sabato, 21 marzo 2015 GRAZIA E MISERICORDIA La società sta insieme e si sviluppa non soltanto per la presenza di leggi con le relative sanzioni, ma per l’esistenza di leggi morali, per la persuasione intima, abbarbicata nelle singole persone, che agire in un certo modo è bene e nel senso inverso è male. Pertanto l’approvazione o no per il nostro agire non viene soltanto dagli altri, ma da noi stessi. Dovremmo avere una voce interiore -la voce della coscienza- che ci conforta o ci rimprovera, che sollecita l’esigenza morale di distinguere tra il bene e il male e di rivolgersi verso il bene evitando il male al di la di quanto viene comunemente inteso. Per dirla con Kant: Agisci come vorresti che agissero tutti nelle stesse circostanze. Oggetto della morale non può essere che il bene comune in cui si fondono l’interesse privato e quello generale, e, proseguendo, Helvetius poneva uno stretto legame tra morale, politica e legislazione. Un po’ come: Ama il prossimo tuo come te stesso?

LA FESTA DEL PAESE

  giovedì, 19 marzo 2015 LA FESTA DEL PAESE Le diverse canzoni e musiche facevano dei gioiosi baccani e, nell’insieme confusionario, innalzavano al cielo la canzone della festa paesana. Le bancherelle emanavano tanti diversi profumi inebrianti che stuzzicavano la gola, le giostre giravano con gli animali di legno raffiguranti ogni razza, i tirassegno scoppiettavano donando premi, i calci in culo volavano sopra le teste con i loro lanci verso il dondolante trofeo. Gli avvocati del paese- specializzati ad evitare i calci in culo ai loro assistiti- odiavano la festa perché rendeva -seppur per un giorno- tutti uguali; a loro era consentito di diventare onorevoli rappresentanti degli elettori partecipanti e difendevano lo stato di cose esistenti. Il sistema dominante era il migliore, eventualmente, all’occorrenza, bastava -se proprio non se ne poteva fare a meno- soltanto migliorarlo purché il più forte e il più furbo continuasse ad imperare. A che cosa serviva l’analisi e la critica de

IL SOLE E LA LUNA

martedì, 17 marzo 2015 IL SOLE E LA LUNA La Luna si trova nella posizione di opposizione quando è nella fase di pienezza. L’opposizione rappresenta la relazione di reciproca esclusione tra proposizioni, assume la forma di contraddizione (niente può insieme essere e non essere) secondo qualità e quantità; contrarietà (ostilità e avversione) secondo la qualità; subcontrarietà (di due proposizioni dello stesso soggetto e predicato, entrambe particolari, ma opposte nella qualità, cioè una affermativa e l’altra negativa) che nega che valga per altri quanto la prima dice di alcuni; subalternazione (il rapporto tra due proposizioni subalterne con uguali il soggetto e il predicato ed uguale anche la qualità, ma differiscano per la quantità, perché una è particolare e l’altra universale) per la quantità. L’opportunismo accetta il compromesso (soluzione incompleta e spesso discutibile sul piano morale) anche in contrasto con i propri ideali pur di trarre il massimo profitto personale; una pr

LA DISTRUZIONE DELLA RAGIONE

  lunedì, 16 marzo 2015 LA DISTRUZIONE DELLA RAGIONE L’uomo naturale, cresciuto in un’isola deserta, viene a contatto con l’uomo del mondo e dell’intelligenza che lo guida attraverso la società umana. Andrenio e Critilo, attraversano la Spagna, la Francia e Roma, e, ne “Il Criticone” del Gracian Baltasar pessimistico giudizio del mondo, approdano all’isola dell’immortalità. L’arte del giudicare di sottoporre a critica la società per determinarne il valore e le caratteristiche, non è soltanto uno studio che permette una conoscenza, ma la facoltà del conoscere intesa come ragione. Immortalità non sempre armonizza con ragione perché la ragione non sempre è immortale. La critica della società occidentale contemporanea evidenzia le tendenze autodistruttive nello sviluppo imponente del processo di razionalizzazione della vita sociale; ma tale processo si è largamente svolto sotto l’insegna dell’irrazionalità, al punto che la “distruzione della ragione” viene indicata come uno degli aspet

LACCHE’ DOMESTICI

  giovedì, 12 marzo 2015 LACCHE’ DOMESTICI Il poeta Saramago criticò sul suo blog un capo di governo anche editore dei suoi libri e i suoi “diritti furono defenestrati”? Allora, se così voleste, vedetevela voi -lacchè addomesticati- con la vostra decantata “libertà di pensiero” e con la “magnanimità imprenditoriale” con il mancato guadagno culturale e con lo scapito di un volgare profitto industriale. Il moderno crimine dell’espressione, il contemporaneo rogo del sapere. La lingua greca e latina, diventate l’amata italiana sono state la traduzione dei sentire, dei sentimenti, dei pensieri; sono state i punti di domanda degli ideali; sono state le risposte delle speranze; sono state il persistere delle incertezze; sono state il nutrimento delle critiche filosofiche, economiche, politiche; sono il sacrificio umano e la lotta contro la barbarie. La loro mancanza e il loro soffocamento sono l’impossibilità della piena conoscenza, li stimolo, il cimento della lotta per il progresso e il

IL GRANDE EGLI

  martedì, 10 marzo 2015 IL GRANDE EGLI Egli (al momento non mi viene il nome) era, sicuramente, un dei docenti della Normale; in via Fratti (antica soffocata dignità proletaria) interveniva quando non me l’aspettavo e quando tutto sembrava per tutti essere chiaro e tranquillamente deciso. Egli, per me operaio, era sempre una gradevole sorpresa, aspettata con ansia quando ritardava. Egli, grande docente, sempre nel presente attuale e oltre, vestito con la lunga sciarpa dai colori non ricordati, anche nell’altrui barbosa estate m’incuriosiva. Una cosa che non capivo era, e, nel ritorno a casa mi sorprendevo e ancora m’interrogavo: Perché quel professore si scagliava violentemente contro e sempre, comunque in ogni uno dei suoi preamboli aggrediva (come per cancellarla dal vocabolario usuale) la “modernità”? Essa era, per Egli (dopo quarant’anni l’ho scoperto) la prima causa della criminalità sociale. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). L   U   P   O              R   O   S   S  

IL CEMENTO ARMATO

lunedì, 9 marzo 2015 IL CEMENTO ARMATO Ci fu il periodo della ricchezza del pane quotidiano: duro pane guadagnato e mangiato con tanto poco companatico e tanta terra da lavorare. Poi il periodo dei sogni della terra abbandonata: tanti voli senza ali e nessun cielo. Venne l’artificiale companatico del privilegio, dei nominati dal primario nato dalle primarie di partito, degli onorevoli venduti alla governabilità, dei Senatori a vita, dei Commendatori, dei Cavalieri… della Repubblica? Il grano scomparve dai campi agricoli e spuntò il grande cemento armato delle costruzioni da distruggere dalle guerre dei potenti. Il pane fu dimenticato con il lavoro agricolo. Il nulla sopravvisse con il debito sovrano. La sterile profitto si moltiplicava nell’era che replicava se stessa e il passato rimase identico (più o meno) al presente inumano, ma conforme alla modernità. (Ricordo da un racconto di Vasco ). P A N E       D O N A T O Questo pane sapore particolare mescola saliva impasta labbra.

LA NOSTRA TROIA

  sabato, 7 marzo 2015 LA NOSTRA TROIA Cosa cambia nella nostra nazione se vince l’onorevole Pinco o il senatore Caio oppure il governatore Sempronio o la presidente Elzina? Il campo di gioco è sempre lo stesso con le stesse oche del Campidoglio che fanno la stessa confusione. Un muro crolla? Si apre una breccia? Le oche sono sempre le stesse, continuano la loro vigilanza, lanciano il loro allarme, sono sempre presenti. Ridicoli pennuti presenti. Sempre presenti, goffi sempre presenti? Eterni? Sembrano eterni, sopravvivono agli eventi mentre la nostra Troia brucia. Il misero umano diviene inutile arrosto. Sempre? E’ reale, suggestione, o innocuo secolare eco quell’immortale roco e forte schiamazzo? Il gioco dell’oca riparte ideologico, osservante conformista, frenetico, infinito. (Ricordo da un racconto di Rita ).   CANZONATURA   Nella Firenze dei savi   c’erano una volta i matti   oggi è rimasto solo San Salvi   matti o presunti tutti liberati   il muro inutile accoglie tutti  

NUMERI DEMOCRATICI

giovedì, 5 marzo 2015 NUMERI DEMOCRATICI Nel periodo dell’autunno caldo c’era un vero partito costituito da oltre un milione e mezzo di iscritti. Il vero partito era diretto da più di centottanta componenti del Comitato centrale, una ventina della Direzione, una quarantina della Commissione centrale di controllo, quattro o cinque del Collegio centrale dei sindaci, quasi venti Segretari regionali, cinquecentottanta componenti dei Comitati regionali, oltre cento Segretari di federazione, cinquemiladuecentosessanta componenti i Comitati direttivi, oltre quattrocentottanta delle Segreterie federali, più di millequattrocentosessanta membri delle Commissioni federali di controllo, ottomila partecipanti agli organismi decentrali nei Comitati cittadini, di zona, comunali. Mi sembra da oltre diecimilaottocentoottanta Segretari di sezione con almeno sessantamila compagn* componenti i Comitati direttivi. Gli operai costituivano oltre il cinquantuno per cento dei Segretari di sezione. Un bilan

IL SOLE SULLE MANI

  martedì, 3 marzo 2015 IL SOLE SULLE MANI Mac Carthy, per farsi un nome e entrare nelle grazie delle classi dominanti, il dogma anticomunista era l’ottimo, perciò fece esplodere una lista di duecentocinque persone e lanciò la sua crociata alla conquista della mentalità degli statunitensi; con una rete di informatori nelle università, negli uffici statali, negli studi di Hollywood, nei quartieri, nelle abitazioni private incriminò e mise al bando centinaia di intellettuali; mise sotto controllo le telefonate e la posta delle associazioni troppo liberali e schedò cinque milioni di persone; ripulì le biblioteche dai libri sospetti, mise sotto accusa tanti onesti, dai professori di chiara fama ai vescovi protestanti di grande prestigio. Chi usciva dai canoni del conformismo diventava un sovversivo. La cultura americana perderà la peculiarità intellettuale, con la fine dell’antifascismo il suo magistero; senza un pensiero e senza un impegno progressivo, non sarà all’avanguardia con nes

ABBIETTO MATERIALISMO

  lunedì, 2 marzo 2015 ABBIETTO MATERIALISMO L’interesse privato si considera come il fine dl mondo. E pertanto, se il diritto non raggiunge questo fine, è un diritto sconveniente. Un diritto dannoso all’interesse privato è dunque un diritto che ha conseguenze dannose. L’interesse non pensa, calcola. I motivi sono i suoi numeri. Il motivo è un movente per avanzare cavilli giuridici; e chi può mettere in dubbio che l’interesse privato ne abbia molti a disposizione? Passando per l’era del diritto pubblico, siamo pervenuti all’era del diritto padronale raddoppiato e potenziato. I possidenti sfruttano il procedere del tempo, che è la confutazione delle loro pretese, per usurpare ad un tempo la pena privata della concezione barbarica e la pena pubblica della concezione moderna. La legna rimane legna tanto in Siberia come in Francia; il proprietario forestale rimane proprietario in Camciatca come in Renania. Quindi, allorché la legna e il proprietario di legna come tali fanno le leggi, q