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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

LA RABBIA DEL SOLDATO

  giovedì, 29 ottobre 2015 LA RABBIA DEL SOLDATO   La fatica provoca alterazioni a carico di organi e apparati che concorrono a creare la sensazione di pesantezza dell’attività svolta: aumento della frequenza del polso e del respiro, ridotta sensibilità delle strutture muscolari alle sollecitazioni volontarie provenienti dai centri nervosi, sudorazione profusa. Il rendimento dell’attività muscolare si riduce progressivamente, anche per via di fattori psichici e comportamentali: ansia, nervosismo, apprensione. Gli sforzi protratti oltre il limite della fatica arrecano gravi danni all’organismo, in quanto capaci di produrre spasmi muscolari, disturbi respiratori, aumento della pressione arteriosa, emorragie specie a carico del cervello. La fatica influisce e altera perfino la personalità con sollecitazioni all’aggressività a cui segue l’abulia. L’allenamento e l’addestramento possono aiutare, ma per un tempo molto limitato. All’affaticamento dobbiamo aggiungere la paura che attanag

OTTIMO E MEZZO

  domenica, 25 ottobre 2015 OTTIMO E MEZZO   La penna s’impettiva quando, nella trasmissione televisiva, veniva citato il titolo del proprio libro; sperava di vendere tante copie, di arrivare al culmine delle classifiche, di vincere un premio letterario prestigioso. La penna, fin dalla nascita, aveva avuto una vita agiata, lavorava per un giornale molto seguito ed aveva amici importanti, alcuni ministri, ma, sopratutto, e lo diceva spesso, ammirava il Capo del Governo; quello passato, se pur eletto dalla maggioranza degli elettori, lo definiva capo di un regime. La penna, conforme allo spirito ottimistico che veniva diffuso dal potere, nell’enfasi del dibattito scadeva nella propaganda: prendeva il bicchiere, lo mostrava e, con gli occhi sorridenti dietro le lenti, indicava il bicchiere affermando che vedeva il mezzo con l’acqua e non la parte vuota. Alla penna impettita non era mai successo ciò che la poesia: Vedere e bere, scritta da una penna meno fortunata, recitava? “L’ottim

CORO DI PACE

giovedì, 22 ottobre 2015 CORO DI PACE L’orto vuole l’uomo morto: è il detto ricorrente in cui la parola “morto” è il significato metaforico che raffigura una grande fatica; eppure esprime una naturale gioia di vivere unica, ineguagliabile in altri ambienti; il canto degli uccelli che svolazzano di ramo in ramo, che saltellano di zolla in zolla; è canto perfino il rumore di un pomodoro e di una gemma che cadono a terra sotto una beccata. La totalità del vivere, l’universale miracolo di morire e rinascere, farsi seme e riprodursi, con i cicli delle stagioni, esalta la fecondità della terra, madre di tutti. E quello strano contadino che pur nella fatica cantava? Semplice simbiosi o empatia? No, qualcosa di più: Libertà individuale vissuta nell’essenza armonica con i gatti e gli uccellini, le lucertole, gli insetti e le lumache, i pomodori e le melanzane, i cavoli e i carciofi, il fico, il pesco, il susino, il pero e il mandorlo: coro di pace nell’amore. (Tratto dai racconti di Maya ).

LA MARMELLATA

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mercoledì, 21 ottobre 2015 -zucca- LA MARMELLATA La marmellata superba che una donna produce a casa sua, ha perso la qualità di andare sul mercato, conserva una sola faccia: è un valore d’uso. Prodotta per essere consumata dai figli o dai nipotini, per pochi, rimane chiusa nella credenza di famiglia. Gli economisti sono tutti d’accordo, su questo punto: tutto quanto una donna produce in casa – eccettuato, beninteso, i prodotti, che interessano altamente le industrie, del “lavoro nero”, è un puro valore d’uso. L’operaia della fabbrica: in quel mondo della produzione tanto agli antipodi con lo squalificato mondo della casa (vedete come il “fare” femminile abbia perso di qualità), durante una giornata di otto ore lavorative, più breve e squadrata della giornata naturale che lungo tutto l’arco la massaia è costretta a seguire, quell’operaia ha prodotto, invece, merce che vale denaro – vale più di quanto al proprietario dello stabilimento e delle macchine è effettivamente costata. Su qu

GLI ISTIGATORI

martedì, 20 ottobre 2015 GLI ISTIGATORI La persuasione alla ribellione era associata all’istigazione a delinquere. L’atto contro la persona fisica o morale o la società era considerato, sempre e comunque, delinquenziale. Coloro che prendevano coscienza dello stato di oppressi, non avevano il diritto di ribellarsi neppure con le parole. Indurre a compiere un’azione contraria ad una legge, era istigazione a delinquere; oggi, che quella stessa legge è stata abrogata, cosa diciamo ai condannati? Il potere che ostacola la partecipazione e non rispetta tutti i cittadini, fa degenerare nella tirannia la società democratica. La non ribellione mantiene la peggiore società. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ).   [ ISTIGAZIONE ]   Sia l’acre sapore delle lacrime   per non piangere inghiottite   stimolo aspro al lavoro alla lotta.   -Palmiro Togliatti- 

IL BURLO

  sabato, 17 ottobre 2015 IL BURLO L’appetito vien mangiando, motteggiavano le bocche: le semplici masticando il cibo, quelle onorevoli il benessere. Tutte uguali, diversamente complici. Nel profondo eterno, il piatto di lenticchie e quello dell’oro, non avevano alcun significato. La democrazia, senza la partecipazione, era una metafora tiranna. Nell’era dell’Eloquenza, il linguaggio fu contagiato dal Taciuto. Il periodo intercorso tra l’Eloquenza e il Taciuto fu denominato il Burlo. Per difendere la Costituzione citavano Calamandrei. Il Taciuto era il comunista. Ora e sempre Resistenza: un verso di una sua poesia. Il sogno della ragione vittoriosa, il Burlo. (Ricordo da un racconto di Tirella ). COMPAGNOCANE Scappammo agili e veloci. Il cuore mi batteva nella gola ma non era paura: era l’improvviso capitato e per la tesa attenzione di non perdere il pennello e di non versare la bianca vernice in mezzo alla strada. Trovai un angolo di casa protetto dall’ombra di un vicino lampion

TESTA O CROCE

  martedì, 13 ottobre 2015 TESTA O CROCE   La poesia “Santa Inquisizione” invita alla riflessione e pone un interrogativo enorme: i crimini della Santa Inquisizione: Sono i crimini del Cattolicesimo, oppure della Chiesa medioevale? Il poeta, nel settembre 2010, meditava sul tema dei crimini contro l’umanità; nell’intimo approfondiva e faceva delle libere comparazioni: I crimini dei Governi diretti dai comunisti sono stati addebitati al Comunismo, e l’ideale comunistico è stato criminalizzato a un punto tale da ritenere indicibile persino la stessa parola “Comunismo”. Perché ciò non è avvenuto per il Cattolicesimo? O se sì, perché subito dimenticato? I crimini dei nazi-fascisti contro tutti per la loro appartenenza ad una razza, a un credo politico o per la semplice e civile opposizione, che non corrispondesse alla loro ideologia, sono ricordati per quanto riguarda la persecuzione e l’assassinio degli ebrei, dimenticando tutte le altre persecuzioni e tutti gli altri assassinii. La

LA MADRE SUPERIORA

domenica, 11 ottobre 2015 LA MADRE SUPERIORA Il grande quadro nel refettorio dell’asilo suscitava la curiosità inespressa a parole, ma evidente negli sguardi. La Madre Superiora si divertiva, rispondendo ogni volta diversamente a questo o a quel bambino, che vi si fermava davanti incuriosito. Il mare? Il mare, seppur liscio, rappresenta la paura per gli abissi, per la capacità della furia delle sue tempeste, di disastri e di caos, foriero di pericolo. Nuotare? Nuotare in acque calme è stato sempre un buon indizio e un ottimo segno di nascita, propiziatorio di un amore felice e senza contrasti, con capacità di avanzare contro corrente rispetto alle usanze. Il bianco? La totalità dei colori denota una condizione di purezza della rinascita, della gioia, fantasma della calma e dell’autocontrollo. Nuotare? I bimbi che nuotano, campioni della semplicità, della pulizia e dell’innocenza in armonia con la natura, suscitano la tenerezza per il loro divenire grandi. La Madre Superiora consola

I PAPERONI CANTANO

  lunedì, 5 ottobre 2015 I PAPERONI CANTANO In principio lo Spirito immortale creò il cielo e la terra. Il mondo era vuoto e deserto, le tenebre coprivano gli abissi. Vi sia la luce! E apparve la luce. La terra si copra di verde e produca piante con il seme e alberi da frutto. Per distinguere la luce dall’oscurità lo Spirito immortale fece il Sole per il giorno e la Luna per la notte. Albertino chiude il Libro sacro e apre quello della Scienza. Dalle reazioni nucleari ebbe inizio il processo di fusione. Era nata una stella: il Sole. Lo squilibrio tra la gravità che premeva gli strati esterni su quelli interni, la forza causata dalla pressione, tendeva a fare esplodere tutto. Un certo equilibrio fu raggiunto dalle espulsioni di materiale che si dispose in orbita attorno al Sole. Quella materia andò piano piano condensandosi. Quasi la totalità della massa del sistema solare rimase concentrata nel Sole e soltanto lo zero virgola due della materia, nei pianeti, negli asteroidi, nelle m