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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

CARI GENITORI

  giovedì, 30 settembre 2010 CARI GENITORI Cari genitori e tutti i familiari, il giorno 11 marzo mi prese la milizia che mi ha portato a Siena. Cara mamma gli uomini mi condannano a morte e ho fatto la confessione e la Santa Comunione perdono a tutti e bacioni a tutti Voi e pregherò sempre Voi. Desidero che stiate contenti e pensatemi sempre felice che muoio contento senza peccato. Un giorno ci rivedremo in paradiso. Sono stato assistito dal mio Cappellano. Vi domando la Santa benedizione e Vi bacio con tutto il cuore mamma e babbo e famiglia e tutti i parenti e il Priore. Vostro figlio, Renato. (Bersagliere, si unisce ai partigiani di un distaccamento della divisione d’assalto Garibaldi -Spartaco Lavagnini-. Catturato nel corso di un rastrellamento, viene fucilato il 13 marzo 1944). [ CERCA: DON LIBERO ] ALLE FRONDE DEI SALICI   E come potevamo noi cantare   con il piede straniero sopra il cuore,   tra i morti abbandonati nelle piazze   sull’erba dura di ghiaccio, al lamento  

IMBECILLI!

  mercoledì, 29 settembre 2010 IMBECILLI!   IMBECILLI! – Scrittore difficile e straordinario, intellettuale scomodo per qualunque gruppo politico o organizzazione di cui abbia fatto parte, Bernanos ci ha lasciato un insieme complesso di opere che sfugge costantemente a ogni rigida collocazione. Scrittore cattolico: certo. Egli ha riproposto con forza la dimensione religiosa dell’esistenza. Il mondo è il teatro dello scontro incessante fra il bene e il male, fra Dio e Satana, e ogni istante della nostra povera vita è segnato dalla spaventevole presenza del divino. La sua è una religiosità intransigente, appassionata, dostojevskiana, che si accosta – in uno slancio di redenzione – all’assassino, al suicida, e disdegna l’indifferenza, la freddezza del benpensante: l’inferno, come ripete tante volte, è il gelo. Eppure Bernanos, così legato alla tradizione e alla stessa ortodossia, è stato uno scrittore scomodo per la Chiesa cattolica. Arrivò a scrivere nel suo celebre libro I grandi

ORRORI

  martedì, 28 settembre 2010 ORRORI Ogni partito persegue scopi determinati: sia il partito dei proprietari e dei capitalisti, sia il partito degli operai e dei contadini poveri. Non esistono partiti senza obiettivi. Se un partito rappresenta gli interessi dei proprietari terrieri si comporterà di conseguenza: dovrà saper conservare la terra nelle loro mani, mantenere sottomessi i contadini, vendere al prezzo più elevato il grano delle loro proprietà, procurarsi al prezzo minore la manodopera agricola, ottenere il fitto più alto. Se si tratta del partito dei capitalisti avrà ugualmente i suoi fini: disporre di manodopera a buon mercato, tenere a freno i lavoratori delle officine, trovare compratori ai quali vendere al prezzo più alto le merci, perseguire il massimo guadagno, e, a questo scopo, costringere gli operai a lavorare il più possibile, facendo in modo che essi non immaginino neppure la possibilità di una organizzazione sociale diversa e si convincano che i padroni sono sem

MEGAFONO

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lunedì, 27 settembre 2010 MEGAFONO Il vero lettore deve essere l’autore ampliato. Egli è l’istanza superiore che riceve la cosa già elaborata dall’istanza inferiore. Il sentimento col quale l’autore ha distinto i materiali del suo libro distingue nuovamente alla lettura la parte rozza dalla parte colta, e se il lettore elaborasse il libro secondo la sua idea, un secondo lettore lo purificherebbe ancor più, e così, mentre la massa elaborata passa continuamente in recipienti freschi e attivi, essa finisce per diventare parte essenziale, anello dello spirito attivo. Alla rilettura imparziale del proprio libro l’autore può purificarlo da sé. Nei libri altrui, generalmente l’originalità va perduta perché il dono di entrare pienamente in una idea altrui è molto raro. Spesso persino nell’autore. Non è indizio di maggior cultura e di energie maggiori il biasimare giustamente un libro. Nelle impressioni nuove il maggiore acume dei sensi è del tutto naturale. I N D O V I N A     L’ I N D O

SONO MARXISTA

  domenica, 26 settembre 2010 SONO MARXISTA Processo al noir. McCarthy contro Dashiell Hammett. Non permetterò che siano sbirri e giudici a dirmi quale deve essere la mia idea di democrazia». «La democrazia, come la carità, dovrebbero cominciare a casa propria». A suo fratello Richard, un repubblicano conservatore, che gli chiedeva se si considerasse comunista, Dashiell Hammett rispose semplicemente «Sono marxista». Per lui che era stato detective dell’agenzia investigativa Pinkerton, che aveva combattuto nella Prima guerra mondiale, era diventato comunista dopo il crollo di Wall Street e aveva voluto prendere parte al Secondo conflitto mondiale, malgrado fosse alla vigilia dei cinquant’anni, perché lo considerava parte della sua battaglia personale contro il fascismo, e che aveva lasciato scritto che da morto avrebbe voluto essere seppellito nel cimitero nazionale di Arlington, in Virginia, dove riposano “i caduti per la patria”, i morti in guerra e alcuni presidenti, la sinistr

INEGUAGLIANZA

  sabato, 25 settembre 2010 INEGUAGLIANZA   Per essere trattata in presenza delle signore, la conversazione sui diritti delle donne presentava dei punti scabrosi, come ad esempio quello dell’ineguaglianza fra i due sessi nel matrimonio. Durante il pranzo Pescòv aveva accennato varie volte tali questioni, ma Sergèj Ivànovic e stepàn Arkàdic lo avevano prudentemente distolto. Quando però si alzarono da tavola e le signore uscirono, Pescòv, senza seguirle, si rivolse ad Aleksèj Aleksàndrovic e si mise a ersporre la ragione principale dell’ineguaglianza. L’ineguaglianza dei coniugi, secondo la sua opinione, stava nel fatto che l’infedeltà della moglie e l’infedeltà del marito vengono punite in modo ineguale dalla legge e dall’opinione pubblica. Stepàn Arkàdic si affrettò ad avvicinarsi ad Aleksèj Aleksàndrovic offrendogli da fumare. No, non fumo, rispose tranquillamente Aleksèj aleksàndrovic e, come volendo mostrare di proposito che non aveva paura di quella conversazione, si rivolse

LA COOP SEI TU

venerdì, 24 settembre 2010 LA COOP SEI TU Ieri, mentre facevo la spesa alla coop, nel corridoio dedicato ai libri, dentro un enorme scatolone, quello delle offerte, ho trovato un titolo che mi ha attratto, e, preso il volume, ho letto nel quarto di copertina: Dove è giunta al potere, la borghesia ha dissolto ogni condizione feudale, patriarcale, idillica. Ha distrutto spietatamente ogni più disparato legame che univa gli uomini al loro superiore naturale, non lasciando tra uomo e uomo altro legame che il nudo interesse, lo spietato pagamento in contanti. Ha fatto annegare nella gelida acqua del calcolo egoistico i sacri fremiti dell’esaltazione religiosa, dell’entusiasmo cavalleresco, del sentimentalismo piccolo-borghese. Ha risolto nel valore di scambio la dignità della persona e ha rimpiazzato le innumerevoli libertà riconosciute e acquisite con un’unica libertà, quella di un commercio senza freni. In conclusione, al posto dello sfruttamento velato da illusioni religiose e politi

DON LIBERO

  giovedì, 23 settembre 2010 DON LIBERO DON LIBERO RAGLIANTI . Bandito che ha attentato alle truppe tedesche: così fu definito don Libero Ruglianti, parroco di Val di Castello (Pietrasanta), e così fu scritto sul corpo dopo essere stato abbattuto a colpi di mitra sopra una buca a Laiano di Filettole. Per sedici, interminabili ed orribili giorni, era rimasto rinchiuso nelle scuole di Nozzano – sede del tribunale speciale tedesco – e per sedici giorni l’avevano sottoposto ad ogni tipo di tortura, lasciandolo persino senza mangiare. Sfinito, ma ancora e sempre sereno nel cuore e nello sguardo, fu ammazzato per terra, perché le residue forze gli impedivano di reggersi in piedi. Nativo di Cenaia (Pisa), era stato ordinato sacerdote il 10 luglio del 1938, e per due anni fu cappellano a Pontedera. Poi, a partire dal 4 agosto 1940, gli fu affidata la pievania di Val di Castello in Versilia, e qui rimase fino al 12 agosto 1944, giorno dell’eccidio di S.Anna di Stazzema. E furono quattro

PIN UP

  mercoledì, 22 settembre 2010 PIN UP     BENITO JUAREZ E CHE GUEVARA: Un tempo l’Italia era un paese sottosviluppato. Come i paesi arabi, come i paesi sudamericani. I paesi sottosviluppati sono naturalmente, ingenuamente, sentimentalmente rivoluzionari. A Messico c’era stata una rivoluzione. La rivoluzione guidata da Benito Juarez. L’ultima rivoluzione illuminista e libertaria. Benito Juarez era un indio Zapoteco silenzioso, onesto, rigido, tetro. Benito Juarez non somigliava affatto a Che Guevara che era argentino di origine spagnola, medico, intellettuale, politico e guerriero. In Italia un fabbro chiamò suo figlio Benito. I paesi sottosviluppati sono ingenui, sentimentali, mitomani ma sinceri e, in maniera popolare, autentici. Quel fabbro che viveva in un paese sottosviluppato ammirava il capo rivoluzionario di un altro paese sottosviluppato e dava a suo figlio il nome del capo. Omaggio di un sottosviluppato ad un altro. Poi, invece della rivoluzione, in Italia, ci fu la reaz

PIERINO

  mercoledì, 22 settembre 2010 PIERINO   La mamma è rimasta chiusa fuori casa; Pierino è nel cortile a giocare con le bambine; la mamma grida:   Pierino le chiavi i i i i i i i …………….   e Pierino risponde:   Non ancora, mamma!   aaaaahhhhhhh00000!!!!!!!!!???????????       P R O F U M O ?       D I     ‘ O S A ?

L’INTERNAZIONALE

  martedì, 21 settembre 2010 L’INTERNAZIONALE La sera, dopo il silenzio, cantavamo a gran voce L’Internazionale. Quel coro per il quale ci esercitavamo, testimoniava che qualcosa era cambiato, avvertiva i nostri carcerieri che eravamo già liberi anche se c’era qualche ritardo nelle formalità; era un saluto per quelli di fuori. Ma non si trattava di formalità; la questione era che Badoglio non voleva mettere in libertà i comunisti. Uscimmo soltanto il 21 agosto e non tutti; alcuni, trattenuti con i più assurdi pretesti, fecero in tempo a essere consegnati ai tedeschi da un direttore che naturalmente ha poi fatto carriera. Finirono nel campo di Mathausen e pochi ne tornarono. Uscimmo come peggio non avremmo potuto immaginare: dal penitenziario alle carceri di Sulmona con le manette ai polsi e le catene, come se dovessero portarci in un’altra galera. Trascorremmo poi due giorni in cella con la minaccia di una traduzione ordinaria fino a casa, vale a dire per me un viaggio di ven

DIVERSI BIS

  lunedì, 20 settembre 2010 DIVERSI BIS INTRODUZIONE: Nell’anno 1983, quando tanti si interrogano se sia stata solo leggenda un’Italia tutta di uomini, di donne, di giovani, che avrebbero voluto dire di no a Mussolini, ma ne furono impediti dal terrore, o se per lunghi anni l’accettazione del fascismo sia stata invece quasi generale, mi accade di ricordare la storia di una famiglia e di un ragazzo che vollero dire e dissero no. Per esprimere le proprie opinioni, per non tirarsi in disparte in attesa che i tempi cambiassero, scelsero di pagare un prezzo. Non ho negato mai, né lo farò in quest’anno centenario, che l’esperienza di essere stati con i più a dir sì a Mussolini, possa anche essere servita a tanti a vivere e a conoscere una realtà e il maturare di processi che io non ho conosciuto. Ma il primo trentennio della mia vita è passato così e io così lo racconto. Classe 1911. Non aver portato mai le stellette, per aver fatto il militare e la guerra soltanto come partigiano; non a

IL DESTINO DELL’UOMO

lunedì, 20 settembre 2010 IL DESTINO DELL’UOMO   INDOVINA   L 'INDOVINELLO ?     La terribile prospettiva che incombe sull’umanità. Quest’azione è, oggi, necessaria, indispensabile ed è il primo confronto e cimento, di valore decisivo di fronte alla terribile prospettiva che incombe sull’umanità, al quale noi invitiamo le forze cattoliche. Di qui deve incominciare il dibattito, la ricerca, la comprensione. Qui prima che in qualsiasi altro campo, si impone, per salvare la umanità attraverso la salvezza della pace, una intesa, una collaborazione tra uomini che siano consci del compito loro supremo e animati da buona volontà. Ma vi sono ostacoli, che vengono da un recente passato, che si debbono riconoscere e superare. Dedichiamo una riflessione rapida al modo come sono andate le cose, nel campo che ci interessa, negli ultimi due decenni. Gli uomini uscirono dalla terribile prova del fascismo e della seconda guerra mondiale con l’animo sconvolto, pieni di speranze ma anche di pa

IL VANGELO DEL POPOLO

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  domenica, 19 settembre 2010 IL VANGELO DEL POPOLO Popolo, questo libro è per te! Per te, che hai la fronte piegata sul lavoro, che soffri la fame, la miseria e l’oppressione, il Vangelo dell’Uomo-Dio, che nacque in una stalla e morì su una croce! Da molto tempo gli uomini, abituati a tenerti in schiavitù, interpretavano il libro del Liberatore secondo il proprio vantaggio e i propri interessi: Noi te ne riveliamo ora lo spirito e la lettera in tutta la loro energica semplicità. Prendi e leggi! La prova che la dottrina di Gesù Cristo era democratica, sta nel fatto che fu accolta soltanto dal popolo, e per di più dal popolo povero. Fra i signori o i farisei, c’è qualcuno, chiedevano i maggiorenti della nazione agli arcieri che essi avevano mandato per arrestare Gesù, che abbia creduto in lui? Perché, per quel che riguarda questa plebaglia che l’ascolta, tutti sanno ch’è maledetta da Dio . Chi erano in realtà i seguaci di Gesù? pescatori del mare di Galilea, operai, poveri, tutta u