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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

DEMOCRAZIA ZOPPA

  SABATO, 30 GIUGNO 2012 DEMOCRAZIA ZOPPA Tra le tante battaglie democratiche, una, in particolare, ha avuto un rilievo centrale: la difesa del Parlamento e precisamente la salvaguardia della sua funzione, della sua rappresentatività, delle sue prerogative rispetto ai partiti e ai governi, dei suoi doveri verso la nazione, secondo il dettato costituzionale e la logica democratica che correttamente ne deriva. Il Parlamento deve essere prima di tutto il reale specchio del paese. Il Parlamento è depositario della sovranità popolare, è sede nella quale tutti i rappresentanti del popolo hanno non solo voce, ma soprattutto tutti hanno anche un potere riconosciuto, sia per controllare effettivamente, sia per condizionare in modo determinante l’azione e le decisioni del governo e in tal modo concorrere ad esprimere la complessiva volontà della nazione. Così si spiega la strenua battaglia magistralmente condotta alla Camera, e poi vinta nel paese, in difesa della proporzionale, contro la legg

BOLLA

  VENERDÌ, 29 GIUGNO 2012 BOLLA     La lunga e articolata intervista del Professore è probabilmente destinata a lasciare il segno. Il tema è quello dell’economia mondiale, attraverso la lente del confronto tra i differenti comportamenti dell’Unione europea e degli Usa di fronte alle conseguenze dell’attuale crisi finanziaria che colpisce il mondo intero e che è stata innestata dallo scoppio della bolla dei mutui subprime. Ma non si tratta di un’intervista che abbonda in tecnicalità economiche, ma di un ragionamento politico a tutto tondo. Quello di un improbabile leader politico le cui idee sono però dirette ad influenzare governanti (nel senso di primi ministri e membri di governi) e governatori (nel senso di coloro che detengono la guida delle banche centrali). L’argomentazione si snoda lungo quattro direttrici. In primo luogo difende la bontà dell’azione della Banca centrale europea, quella che ha portato ad una serie di rialzi del costo del denaro e quindi a privilegiare sopr

PENETRAZIONI

  MARTEDÌ, 26 GIUGNO 2012 PENETRAZIONI La riorganizzazione dello Stato porta con sé di necessità la riorganizzazione della Chiesa, tanto che i due poteri si sono reciprocamente compenetrati nel corso dei secoli. Non è possibile separarli con un semplice tratto di penna. La riforma finanziaria, da cui dipende la salvezza degli Stati Uniti d’Europa e, soprattutto, della moneta unica denominata Euro, si deve considerare fallita in partenza se gli stabilimenti ecclesiastici rimanessero in piedi, perché essi continuerebbero a consumare le rendite. Per provvedimento di economia nazionale, oltre che per riguardo alla buona amministrazione, il numero dei vescovati va ridotto, e una riduzione significativa, ancora di più di quella dei vescovati, quella delle parrocchie. Va stabilito che vescovati e parrocchie devono essere eletti dal popolo mediante le Sante Primarie. Tutto ciò è nulla di anormale se, prima erano eletti dal Re ed oggi il sovrano è, appunto il popolo. E, buon Dio, siamo o no i

FERRUCCI

  VENERDÌ, 22 GIUGNO 2012 FERRUCCI Santo Spirito, quartiere d’oltr’Arno, una strada nobile per eccellenza, sede dei maggiori palazzi delle famiglie altolocate dei nobili fiorentini. Qui troviamo una targa commemorativa di Francesco Ferrucci, Capitano della Repubblica Fiorentina, morto a Gavinana nel tentativo di liberare Firenze dall’assedio spagnolo dell’agosto 1530. Il Ferrucci, venendo da Volterra, passando per le montagne pistoiesi, prendendo alle spalle gli spagnoli, tentava di portare viveri e comunque di allentare l’assedio. Si scontrò a Gavinana con le truppe comandate dal mercenario Maramaldo il quale ce l’aveva con lui personalmente e l’aveva giurato perché a suo tempo il Ferrucci fece impiccare, dopo un precedente scontro, un valletto che Maramaldo gli aveva mandato come ambasciatore. Maramaldo, travatosi di fronte al Ferrucci, preso dall’ira, anche se il Ferrucci era già a terra innocuo e ferito, lo colpì ancora. Il Ferrucci, quarantunenne, nel momento della morte, semb

DIVERTIRE

  MERCOLEDÌ, 20 GIUGNO 2012 DIVERTIRE   Non fui che un povero buffone di corte. Nulla che poco più che un mercenario addetto a titillare il diaframma del Re, a provocare il suo riso. In apparenza, dunque, un eruttatore fisso di lazzi, un farmaco contro l’ipocondria dei grandi: il più deforme e il più vile dei servi. Così giudicarono gli uomini, tale mi videro. Io solo e Dio sapeva, invece, chi veramente fossi. Benché ignobile e indegno ero, accanto ai padrini della terra, la verità travestita da pazzia. Gli uomini odiavano la verità ma non potevano farne del tutto a meno. La tolleravano soltanto a briciole e meglio ancora se quelle briciole erano nascoste in pillole vagamente colorate. Il buffone di corte, dentro il suo vestito a strisce verdi e gialle, era quel tanto di verità che i principi riuscivano a sopportare. Ma la verità fa paura: apparisca dunque in persona di gobbo e di contraffatto. La verità non si attenti ad offendere chi sta in alto: sia dunque rappresentata dai na

GOLIARDO

  MARTEDÌ, 19 GIUGNO 2012 GOLIARDO Volere divino, destino, moderna coincidenza. Significativo segno dall’inesistente che lancia strani splendidi interrogativi che attraggono. Giovanni Marradi, nato a Livorno nel 1852, me lo sono ritrovato quando, tornato ad abitare in Firenze, ho letto il nome sulla targa della strada. L’avevo conosciuto e ammirato già prima meditando sulla poesia ”La rapsodia garibaldina”, ma ora, la prima conoscenza, diventa un esplicito segno invitante alla ricerca di rapporto artistico profondo e particolare da sviluppare. (Ricordo da un racconto di Therios ).   H   A   R   M   O   N   I   A   E il sognatore ascolta. Traversano la tenebra   Ale di canto, ondate di melodia dispersa,   E a larghi sorsi ei beve l’indefinibil murmure   Che spira, alito enorme, dall’anima universa.   Guarda ove par che ondeggi, nell’alte solitudini,   Il coro d’altre genti, l’eco d’arcane età,   Ove udì e vide dai cieli infaticabili   D’infaticabil canti sonar l’Eternità.   Sente

CASOTTI

  VENERDÌ, 15 GIUGNO 2012 CASOTTI Caro, abitante in località Casotti, compagno anziano che in gioventù aveva fatto il partigiano combattente e valoroso, nell’assemblea della Sezione prende la parola. Sottolinea che vanno isolati gli estremisti, e che, in particolare, va prestata la massima attenzione per contenere le iniziative degli studenti e degli operai. Il loro entusiasmo politico con l’irruenza giovanile è controproducente. I comunisti devono essere più pacati, più ragionevoli, devono cercare di attrarre le simpatie anche di chi la pensa in altro modo. Di questo si dice convinto perché l’ha letto sul giornale. Termina il suo intervento esprimendo la raccomandazione di smettere di gridare nelle manifestazioni: ”Nazione giornale del padrone!”. (Ricordo da un racconto di Tirella ). C   A   S   O   T   T   I Rosso Casotti. Località denominata Piccola Russia. Donne uomini bambini giovani religiosi diversamente abili vecchi vissuti anziani cani gatti passerotti tutti proprio tutti

COSTRUIRE

  MERCOLEDÌ, 13 GIUGNO 2012 COSTRUIRE   Smarrita da molti, da troppi, la solidarietà non è uno degli elementi che caratterizzano il panorama sociale italiano. Si attenuano, o scompaiono, le solidarietà tradizionali del quartiere, della fabbrica, della comunità religiosa o di partito. Sembra che si rafforzi di nuovo soltanto la solidarietà familiare. Ma troppo spesso, oggi, la famiglia non è un luogo dove lo spirito della solidarietà vive spontaneamente, ma piuttosto un ”rifugio in un mondo senza cuore” che nega ai giovani il lavoro o la casa costringendoli a più lunghe convivenze. Certo, il mondo cambia, e nelle grandi metropoli è vano sognare la solidarietà tra vicini del piccolo borgo di campagna. Proprio per questo, alle solidarietà spontanee si era cercato di sostituire solidarietà ”costruite”, quelle dei servizi sociali e del sistema pensionistico, di una sanità pubblica vista non solo come cura della malattia, e così via. La parola ‘’solidarietà” sta scritta nella Costituzi

GRANDE IDEA

MARTEDÌ, 12 GIUGNO 2012 GRANDE IDEA Le idee sono grandi in quanto sono attuabili, cioè in quanto rendono chiaro un rapporto reale che è immanente nella situazione e lo rendono chiaro in quanto mostrano concretamente il processo di atti attraverso cui una volontà collettiva organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) o, portatolo alla luce, lo distrugge, sostituendolo. I grandi progettisti parolai sono tali appunto perché della ”grande idea” lanciata non sanno vedere i vincoli con la realtà concreta. Lo statista di classe intuisce simultaneamente l’idea e il processo reali di attuazione: compila il progetto e, insieme, il regolamento per l’esecuzione. Ogni grande uomo politico non può non essere anche un grande amministratore, ogni grande stratega un grande tattico, ogni grande dottrinario un grande organizzatore. ( Meditazione su: Passato e Presente di Antonio Gramsci). R   E        G   I   O   R   G   I   O Il migliorista presuntuoso è oramai pregiato vegliardo. Tutta u

CRISI

SABATO, 9 GIUGNO 2012 CRISI Non pretendiamo di mettere le brache al mondo, ma riteniamo indispensabile un programma di politica economica basato sulla riduzione e semplificazione degli strumenti dirigisti dell’economia. Evidenziamo situazioni negative: esistono ben quaranta istituti di credito agevolato per le industrie e le pratiche per ottenere un credito sono infinite; indirizzare questi strumenti verso quattro settori prioritari: agricoltura, edilizia residenziale, economica e scolastica, trasporti collettivi, energia; decentrare alle regioni l’attuazione concreta degli investimenti in modo che gli imprenditori abbiano la certezza delle scelte, la certezza della spesa pubblica, la certezza del pagamento; riesaminare rigorosamente, sulla base delle scelte operate, la spesa pubblica nella quale sono i nodi dell’inflazione e della corruzione. ( Meditazione sulle proposte di Luciano Barca, responsabile della sezione riforme e programmazione della direzione del pci, anno 1976). S

ROVINE

  venerdì, 8 giugno 2012 ROVINE     Perché, mentre tu sei ricco, qualcuno manca di tutto non per colpa sua? Perché crollano in rovina gli antichi templi degli dei? Perché, disgraziato, non togli qualche cosa da un così gran mucchio di soldi per darlo alla cara patria? Credi senza dubbio che a te, solo a te, le cose andranno sempre bene; e allora verrà il giorno che i tuoi nemici si faranno quattro risate. Chi, nei mutevoli casi della vita, potrà contare su se stesso con maggiore sicurezza: quello che avrà abituato superbamente il corpo e la mente a lussi superflui oppure chi, contento del poco e timoroso del futuro, avrà preparato durante la pace ciò che serve alla guerra? (Meditazione sulle satire di Quinto Orazio Flacco).   C A L P E S T A S T I   Calpestasti   le foglie cadute   gialle, secche, morte.   Non sapevi   che calpestavi   le prove di una vita   trascorsa nell’assaporare   un cielo sereno o burrascoso   una pioggia calda o fred

ELLADE

giovedì, 7 giugno 2012 ELLADE Carceri Averof, giovedì 4 giugno 1942, ore 22. Mio caro fratello, muoio col nome della dolce Ellade sulle labbra. La sorte mi ha perseguitato negli ultimi anni, ma io la ringrazio tuttavia perché mi diede l’occasione di offrire la mia vita per la Patria, che io sogno grande. (Inizio di una lettera di Georgios Kotoulas , anni 36, capitano del porto del Pireo. Fucilato dai tedeschi). P A S S O     D E L L A     F U T A     10  A g o s t o 2007 Cammino raccolto nel cimitero terribilmente immenso. Da nemici viventi nelle vostre tombe vi considero fratelli. Ma quanta umanità trucidata inerme atrocemente sofferente. Ma quanto grano olio e riso gettati nel fango. Ma quante opere ridotte a macerie sulla terra affogata dal sangue. Dell’esercito possente foste soldati implacabili. Implacabili destini di morti anche voi ammazzati. Uccisi da fratelli e compagni salvatori di nuova avvenuta vita. Spero che qui sepolti solo corpi resti e solo resti di corpi. Gli

SVEGLIA

  mercoledì, 6 giugno 2012 SVEGLIA     Bisogna aver chiaro che i mali dello Stato e della pubblica amministrazione non dipendono principalmente dai meccanismi istituzionali, ma innanzitutto, da chi li ha usati. I meccanismi possono essere migliorati. Ma non c’è nessuna macchina che possa funzionare bene se il pilota è incapace, inefficiente o ubriaco. In secondo luogo bisogna aver ben chiaro l’obiettivo delle riforme nel campo istituzionale. L’obiettivo deve essere quello di garantire pienamente lo stato di diritto: il che vuol dire che lo Stato esiste per i cittadini e non il contrario. I doveri e i diritti del cittadino, cioè, non possono essere una specie di concessione del potere. Per garantire uno stato di diritto il mezzo non è quello della concentrazione del potere in una persona, ma una vera riforma della politica. Riforma della politica vuol dire prima di tutto distinzione netta del potere politico dalla amministrazione. Il potere politico deve garantire le scelte e il c

PRIVILEGI

  martedì, 5 giugno 2012 PRIVILEGI In favore di qualche migliaio di alti funzionari statali, Andreotti aveva già approvato misure estremamente benevoli nel corso della breve esperienza del governo monocolore democristiano. Nell’estate dell’anno 1972, imbarcati i liberali nel governo, ai superburocrati furono assicurate liquidazioni di decine di milioni, pensioni favolose e trattamenti di stipendio che comportavano aumenti di tre o quattrocentomila lire al mese. Il decreto andreottiano venne contestato dalla Corte dei Conti. Alla opposizione dei comunisti si unì anche quella dei repubblicani. Basti l’esempio del funzionario del ministero dei trasporti andato a riposo a 47 anni di età con una pensione corrispondente a 40 anni di servizio! Questo ha impedito che si mettesse mano a una riforma dei ministeri tale da favorire le trasformazioni necessarie per il passaggio di numerose funzioni alle Regioni. Mentre concedeva trattamenti da nababbi ad alcuni alti funzionari, il governo di ce

SGUARDO

  lunedì, 4 giugno 2012 SGUARDO   La pregiudiziale esclusione dal governo del pci (come partito antisistema, così definito in forza di veti internazionali e di unilaterali classificazioni ideologiche) non solo trovò risposta in un’energica e incisiva azione di opposizione, nel Parlamento e nel paese, ma venne in qualche modo via via compensata o bilanciata da una crescente influenza del pci sul processo di formazione delle leggi oltre che da una crescente influenza del movimento sindacale, di cui i comunisti costituivano una componente essenziale, sulla stessa politica governativa (e venne naturalmente bilanciata anche dalla partecipazione dei comunisti a governi locali e poi regionali). Da tale intreccio venne, soprattutto a partire dalla fine degli anni 1960, un avanzamento democratico e sociale che va fortemente sottolineato in qualsiasi bilancio si voglia tentare.   INDOVINA   L’INDOVINELLO:   CHI E’ L’AUTORE??????   ???????????????????????????????????????????

CIBREO

  sabato, 2 giugno 2012 CIBREO   C’erano una volta dei monaci, ai quali era permesso di nutrire a spese pubbliche un gregge di porci. Visto che appartenevano ai monaci, questi porci erano chiamati ‘’sacri”. I porci passeggiavano per le strade rispettati da tutti e entravano nella case dove erano ricevuti e trattati come ospiti. Le troie incinte erano particolarmente apprezzate, perché se esse davano alla luce i loro piccoli in casa di qualcuno, costui si riteneva toccato dalla fortuna. Far del male ad un porco sacro era un sacrilegio. (Meditazione su Aneddoti o pensieri sparsi di Diderot).   I   N   T   E   R   M   E   Z   Z   O        2.   O numi, o eroi, che belli e fieri un giorno   Vi rompevate il gruno   L’un l’altro! O tori, e voi tra corno e corno   Abbattuti d’un pugno!   O terga rosolate e fumiganti   Lungo il divino Egeo!   Oggi noi siamo a dieta, e sempre avanti   Ci dan questo cibreo:   Questo cibreo del cuore, in verso e in pro

SPIRITO SANTO

  venerdì, 1 giugno 2012 SPIRITO SANTO Santo Padre che da Roma ci sei meta, luce e guida, su ciascun di noi confida, su di noi tutti puoi contar. La Chiesa è guidata dallo Spirito Santo. (Ricordo da un racconto di Tirella ). VOCE DEI PRETI E tu pur di viltà scuola e d'inganni, Fosti, o asil de gli oppressi, o tempio; quando, I fratelli e la patria e Dio negando, L'interprete di Dio stiè co' tiranni. Empio; e al ciel si lodò de i nostri affanni, E benedisse a gli appressori il brando, E a l'inferno sacrò qual sé levando Scotea dal capo del servaggio i danni. Pronta a gl'imperi d'ogni vil feroce E a le lusinghe del vietato acquisto, A Dio mentì de' vati suoi la voce. Ahi giorno sovra gli altri infame e tristo, Quando vessil di servitù la Croce E campion di tiranni apparve Cristo! VOCE DI DIO Voce di Dio nel tempio or ecco tuona, Una sembianza avete ed un linguaggio. Vostra è la patria che il Signor vi dona, Cui ride il ciel co 'l più soave ragg