SVEGLIA
mercoledì, 6 giugno 2012
SVEGLIA
Bisogna aver chiaro
che i mali dello Stato e della pubblica amministrazione non dipendono
principalmente dai meccanismi istituzionali, ma innanzitutto, da chi li ha
usati. I meccanismi possono essere migliorati. Ma non c’è nessuna macchina che
possa funzionare bene se il pilota è incapace, inefficiente o ubriaco. In
secondo luogo bisogna aver ben chiaro l’obiettivo delle riforme nel campo
istituzionale. L’obiettivo deve essere quello di garantire pienamente lo stato
di diritto: il che vuol dire che lo Stato esiste per i cittadini e non il
contrario. I doveri e i diritti del cittadino, cioè, non possono essere una
specie di concessione del potere. Per garantire uno stato di diritto il mezzo
non è quello della concentrazione del potere in una persona, ma una vera
riforma della politica. Riforma della politica vuol dire prima di tutto
distinzione netta del potere politico dalla amministrazione. Il potere politico
deve garantire le scelte e il controllo sulla loro attuazione. La pubblica
amministrazione deve essere pienamente responsabilizzata per la gestione e, di
conseguenza, chiamata a rispondere in prima persona. Questa riforma ha bisogno
di leggi (a partire dalle procedure), ma si può iniziare anche dalla pratica
-se vi è la volontà- dalle norme che già esistono. Garantire lo stato di
diritto vuol dire garantire i diritti dei cittadini: i diritti democratici
fondamentali (alla giustizia, alla sicurezza, alla informazione), i diritti di
cittadinanza sociale (al lavoro, all’istruzione, alla salute, alla
solidarietà). A partire dai diritti dei più deboli e dei meno protetti. Anche
questo chiede misure di riforma, ma -subito- politiche concrete. Noi
proponiamo, naturalmente, anche riforme dei meccanismi del potere. Per rendere
più spedito, più trasparente e più controllabile il processo legislativo ci
siamo pronunciati a favore di una Camera sola con metà dei senatori e dei
deputati attuali. Noi proponiamo un piano compiuto di riforma che riguarda
inoltre l’esecutivo, il giudiziario, la pubblica amministrazione, le forze
dell’ordine pubblico, le forze armate. Ma bisogna ricordare sempre che la prima
riforma da compiere è quella che riguarda la compiutezza della democrazia.
Senza alternativa al governo, lo Stato si inquina, e la questione morale si
aggrava. (Meditazione su: ”Si può cominciare subito” di Aldo Tortorella della
segreteria del pci, maggio 1987).
N A T
U R A
L’uomo
per sua natura
è:
libero
generoso
solidale.
Convive
con l’ambiente
perché esso stesso
è ambiente
e suicidarsi
non gli conviene.
-Renzo Mazzetti-
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