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Visualizzazione dei post da agosto, 2013

COMPAGNIA DI SUONATORI

  sabato, 31 agosto 2013 COMPAGNIA DI SUONATORI   L’edificio pubblico ospita la Scuola Elementare, la Palestra, il Consiglio di Frazione, la Casa di Riposo, la Sede della squadra maschile di Calcio e di quella femminile di Pallavolo, l’Ambulatorio Medico. Bambini, ragazzi, adulti, vecchi, malati, tutti frequentano il grande palazzo nel centro del Paese. Ma nell’edificio vi è una stanza da anni chiusa che è diventata il regno polveroso del ragno e il grande sepolcro dei Tamburi e dei Piatti, della Cassa e della Grancassa, delle Trombe e dei Tromboni, degli Oboi e dei Saxofoni, dei Fagotti e dei Controfagotti, dei flauti e dei Clarinetti, di un guardaroba pieno di divise di colore bianco e rosso con i cordoni di azzurro scuro. Nella Banda – composta da studenti, da pescatori, da operai, da contadini, dal bottegaio, dal dottore, dal farmacista – tutti erano uguali, ognuno a modo suo artista, musico universale. (Ricordo da un racconto di Tirella).   INNO     ALLA     NOTTE  

IL CALCIO

giovedì, 22 agosto 2013 IL CALCIO Il calcio è un colpo dato con un piede. C’è calcio e calcio. Quello dell’indefinito metaforico: un calcio al passato; un calcio al presente; un calcio al futuro; un calcio ai pensieri; un calcio ai ricordi; un calcio al destino; un calcio al conformismo; un calcio alla buona creanza; un calcio alla sudditanza. Poi c’è il calcio mitico sofferente esaltante della disciplina sportiva: calcio dato alla palla piena di aria che afferra la vittoria con le maggiori reti con i goal realizzati. La partita di pallone ha il proprio calcio d’inizio eseguito da chi dalla sorte è stato designato dalla classica monetina gettata in aria al centro del campo di gioco. La partita della vita ha un inizio diverso dalla partita di calcio. La mia partita ebbe inizio con il calcio in culo sferratomi da mio padre con tanta forza da farmi saltare, a piè pari, un’intera rampa di un piano di scale. Per questo ancora sono in campo. Per questo ancora gioco. Essere stato pallone

FURTO NOSTRANO

giovedì, 8 agosto 2013 FURTO NOSTRANO Il lungomare è determinato da una strada parallela alla spiaggia, da una parte alberghi e negozi, dall’altra bagni e mare. Le merci di ogni tipo sono in esposizione, particolarmente belle, rifinite, originali sono quelle esposte davanti e nella vetrina del negozio di quell’indiano sempre gentile e sorridente. Sono quattro anni che fa affari sulla riviera. E’ uno stagionale, dopo ritorna a casa sua e campa il resto dell’anno con la famiglia. Una mattina dalla spiaggia si vede il lampeggio blu dell’auto della polizia. Si pensa subito ad un incidente stradale, invece il poveretto ha subito il furto degli incassi. Non si spiega come sia avvenuto. Fatto sta che tutti i soldi guadagnati, nascosti nel retrobottega, sono scomparsi. (Ricordo da un racconto di Igea ). M    A    R    G    H    E    R    I    T    A Come stagioni che spogliano la bella margherita la misera mano carpisce i petali colorati. Della tua terra materna rigogliosa ad altri dona

PENSIERI

  martedì, 6 agosto 2013 PENSIERI   La concorrenza è la vita del mercato, ma… il mercato è vita? Due sono i bisogni essenziali della vita delle persone e della collettività: la libertà dal bisogno, la libertà dall’ignoranza. La necessità del sapere non è meno vitale della necessità del cibo. La libertà economica si misura con la libertà morale. La miseria è una sudditanza, ma l’ignoranza è una cecità. E’ povero ed è schiavo chi non ha di che vivere, ma è povero e schiavo chi non sa come vivere. Nel regime democratico lo Stato siamo noi e perciò dobbiamo porci nella condizione di poter reggere questo Stato. Il pensiero libero ed autonomo non tollera tifosi gregari adoranti il Capo. Il pensiero è un’arma più potente di tutte le armi. Il pensiero non sopporta l’oppressione e non ha per rivale che un altro pensiero. Dal libero gioco di tutte le opinioni, di tutti i pensieri, dal loro scontro si decide la vita. I pensieri che sopravanzano gli altri decidono delle sorti dell’umanità. (

LEGALITA’

  lunedì, 5 agosto 2013 LEGALITA’     Nella società capitalistica la legalità è rappresentata dagli interessi della classe borghese. Quando un’azione tende a colpire in qualunque modo la proprietà privata ed i profitti che ne derivano, quell’azione diventa subito illegale. Questo avviene nella sostanza. Nella forma la legalità si presenta alquanto diversa. Avendo la borghesia, conquistato il potere, concesso eguale diritto di voto al padrone ed al suo salariato, apparentemente la legalità è venuta assumendo l’aspetto di un insieme di norme liberamente riconosciute da tutte le parti di un aggregato sociale. Ci è stato ora chi ha scambiato la sostanza con la forma e dato quindi vita alla ideologia liberale-democratica. Lo Stato borghese è lo Stato liberale per eccellenza. Ognuno può in esso esprimere liberamente il suo pensiero attraverso il voto. Ecco alla lunga a che si riduce la legalità formale nello Stato borghese: all’esercizio del voto. La conquista del suffragio alle masse

LA GAMBA MANCANTE

venerdì, 2 agosto 2013 LA GAMBA MANCANTE Nel luglio cittadino il tram procede traballando nelle secche scosse. Uno apre un finestrino, un altro lo chiude: il condizionatore così non può funzionare! Non cittadini ma carne a lessare nella lamiera rovente. La bambina non si interessa delle cose superficiali e domanda: ”Dov’è la gamba mancante?”. L’uomo seduto davanti a lei, risponde: ”L’ho perduta per un bombardamento”. Aveva diciotto anni e sua madre era contenta perché non era ancora stato richiamato; poi anche lei era morta con un altro piccolo e la gamba mancante dell’altro sopravvissuto: sepolti dalle macerie causate dal bombardamento non ci fu più niente da fare se non una cristiana sepoltura. ”Quanti anni hai?” Novanta, risponde l’uomo. ”Una gamba di meno allunga la vita?”. ”No, è per la pace”. (Ricordo da un racconto di Tirella ).   D    I    G    N    I    T    A’ Non ricorrerei mai alla violenza fisica neanche se potessi, perché una delle mie idee romantiche è che la viole

TUTTI ANGIOLETTI

giovedì, 1 agosto 2013 TUTTI ANGIOLETTI Nel mondo quadrato, ricolmo di saggia riflessione umana, gli esseri viventi nascono con il corpo e il cervello adulti, maturi e pieni di esperienza. Il tempo è scandito da un conto alla rovescia. Esso non scorre progressivamente ma regressivamente, tanto è vero che non esiste Morte, ma il graduale conto alla rovescia che arriva sino alle sembianze celestiali raffiguranti innocenti angioletti. In questo quadrato sistema vivente gli esseri vivono e consapevolmente amano gli altri come amano loro stessi. Poi, dolcemente, diventano tutti per l’eternità, felici angioletti. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). MASCALZONE Chi è stato nella sua vita mascalzone in questo mondo reale e definito e in quell’altro perpetuo e indefinito resta sempre comunque certo e vero eternamente mascalzone. -Renzo   Mazzetti- [ Cerca: GRANDE GIOVANNI (15 giugno 2013) ].