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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

MONNA GOSTANZA

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  venerdì, 31 dicembre 2010 MONNA GOSTANZA Lei, Gostanza, prende i calzoni, li mette ora in una maniera ora in un’altra. E, mentre fa queste cose, dice che non devo aver paura: il mi’ figliolo – dice – torna grasso e fresco come una rosa in capo a poco tempo. Che lasci fare a lei. E io dico che sono lì per questo. Eppoi mi dà la medicina. Devo prendere tre pizzichi di garofani e una noce moscata. La noce moscata va pestata. E poi devo prendere nove coppie di uova e dargliene due ogni mattina, con il garofano e la noce moscata pestata. Poi devo prendere un paio di pollastre e cuocerle in due volte. E ne devo fare una scodella di brodo che il mi’ figliolo deve bere. Eppoi deve mangiare le pollastre con i garofani e la noce moscata… A San Miniato mi portano. E a San Miniato mi mettono nelle segrete del vicario messer Tommaso Roffia. Lui, quello che non remola. Mi ci tengono chissà quanto tempo. Al buio. Al freddo. Ma io ho le ossa dure. E non sto a grattare le orecchie a nessuno. Eppo

GIOVANNI

giovedì, 30 dicembre 2010 GIOVANNI Caro amico, spero ti ricorderai quando eravamo a scuola insieme e quando eravamo in montagna. Ora ci siamo rivisti in infermeria, prigionieri tutti e due. Quando ho saputo del tuo cambio sono rimasto molto contento: così almeno tu sei salvo e potrai così vendicarmi. Il mio destino è stato questo: mi hanno denunciato al Tribunale più schifoso che esista: ti narro un po’ il processo. Mi portarono via dalle carceri legato come un delinquente, sbattendomi sul banco degli accusati. I giudici sono tutti assassini e delinquenti: non mi hanno nemmeno fatto parlare. Chiesero la mia condanna a morte col sorriso sulle labbra ed hanno pronunciato la mia condanna ridendo sguaiatamente come se avessero assistito ad una rappresentazione comica. Spero che noi saremo le ultime vittime di questi assassini: ma voi che restate dovete vendicarci duramente. Muoio contento di aver servito la mia causa fino all’ultimo. Vuol dire che quello che non faccio io, lo faranno g

ANNA

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  mercoledì, 29 dicembre 2010 ANNA Mandarono la cavalleria contro la folla esasperata dall’aumento del prezzo del pane, dalla mancanza di lavoro, dalle condizioni di vita sempre più pesanti. I lavoratori milanesi perdono centodiciotto uomini, cinquecento sono i feriti gravi. Decine e decine gli arrestati. Il processo si svolge due mesi dopo e per Anna Kuliscioff la condanna è di due anni di galera. La milizia rivoluzionaria di Anna inizia presto. Figlia di un magistrato zarista allevata in una famiglia aristocratica, fornita di una solida cultura europea, non ha ancora vent’anni quando emigra clandestinamente in Svizzera dopo avere svolto attività politica in Russia, Anna conosce già la Svizzera: giovanissima vi si era recata per proseguire gli studi a livello universitario ( in Russia l’accesso all’Università è ancora vietato alle donne ) e si iscrive, caso straordinario per una donna a quei tempi, alla facoltà di ingegneria. A Lugano conosce Andrea Costa, anche lui costretto all’es

ELENAMARGHERITA

  martedì, 28 dicembre 2010 ELENAMARGHERITA     Momenti di immigrati italiani. . = . Ho visitato un paio di volte il museo di Ellis Island e mi ha fatto abbastanza impressione. Perché nel vedere i registri e gli elenchi di persone che sono passate da lì si ha la percezione diretta di come l’immigrazione sia un fenomeno che intreccia, più di altri, le storie personali e la Storia con la < S > maiuscola. Nei documenti custoditi a Ellis Island, negli atti di nascita e di arrivo negli USA, si sono fermati quei momenti in cui milioni di vite oscure sono entrate in un < sistema >, per dirla con Foucault, nell’archivio del potere. In quel momento quelle persone sono state identificate. Non a caso uno dei punti di forza del museo di Ellis Island è la possibilità di rintracciare le schede con cui venivano catalogati gli immigrati e quindi di ritrovare i propri avi su quei pezzi di carta ingiallita, scannerizzati e inseriti nel computer. I dati personali sono spesso storpiati,

VISIR

  lunedì, 27 dicembre 2010 VISIR   Molti poeti si raccolsero a corte; si parla di quattrocento che vi esercitavano la loro arte. E come in Oriente tutto deve subordinarsi, adattarsi, a prescrizioni superiori, così il principe istituì anche per loro un principe dei poeti che doveva esaminarli, giudicarli, spronarli a lavori conformi al talento di ognuno. Questa carica va considerata come una delle più eminenti a corte: egli era ministro di tutti gli affari scientifici, storici, poetici; per suo mezzo erano comunicati ai suoi soggetti i favori, e quando egli accompagnava la corte, disponeva di un seguito così numeroso e di un apparato così sontuoso che si poteva ben scambiarlo per un Visir.   INDOVINA    L’ INDOVINELLO:   CHI    HA    SCRITTO   QUESTE    NOTE?   ???????????????????????????????????????????????????????????   APOLOGIA   DI   DIONISO   Salute e gioia a voi miei intemerati giudici   sto davanti a voi, tirate fuori unghie e fiamme   la ter

MAGIA

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  domenica, 26 dicembre 2010 Francesco. MAGIA ALINARI 1997. . = . Abbiamo venduto libri, foto 27×21 virato seppia in passepartout, fototipie, collotipie, poster, cartoline, dagherrotipi, vassoi, foulard, abatjour (piccole crisi d’identità). Oh buongiorno Elide; sì, sì, vai, vai. Abbiamo avuto, penso tutti, storie d’amore, di piccoli sguardi. Clienti affezionati, clienti tacchenti, clienti infuriati, presuntuosi, insolenti, generosi, pretenziosi, delusi e deludenti. Abbiamo tirato le nostre brave fregature. … Alinari, buongiorno… no, non c’è Paola… devo dire qualcosa, ah, non importa… Abbiamo telefonato. Sì, di gusto. Abbiamo giocato con i visitatori preferiti: cani e mocciosetti, meglio se stranieri, e poi bevuto: caffè; succhi di pomodoro, birrini con patatine rodeo, non quelle altre, le rodeo… Luce, colore, magia della prospettiva e dell’ottica è così che nasce… Abbiamo conosciuto Omar e il signor Macchia. Altri nomi? Sasso Rossi, Giovannoni, Pieri, Bogani, un cipresso lungo e st

CONOSCENZA

  sabato, 25 dicembre 2010 CONOSCENZA     Conoscenza. . = . E un uomo domandò: Parlaci della conoscenza. Ed egli rispose, dicendo: Il vostro cuore conosce in silenzio i segreti dei giorni e delle notti. Ma l’orecchio è assetato dell’eco di ciò che sa il vostro cuore. Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato. Vorreste toccare con mano il nudo corpo dei sogni. Ed è bene lo sappiate: La sorgente chiusa nell’anima vostra dovrà scaturire un giorno, e mormorare verso il mare; e ai vostri occhi si svelerà il tesoro della vostra immensità. Ma non con la bilancia peserete questo tesoro ignoto; e non sondate con l’asta o lo scandaglio le vostre sapienti profondità. Poi che il vostro Io è un infinito e sconfinato mare. Non dite, < Ho trovato la verità >, ma piuttosto, < Ho trovato una verità >. Non dite, < Ho trovato il sentiero dell’anima >, dite piuttosto, < sul mio sentiero ho incontrato l’anima in cammino >: Poi che l’anima cammina su tutti i sentieri. L’a

DOVI

  venerdì, 24 dicembre 2010 DOVI DOVI.   . =.   Essendo state interrotte le comunicazioni con il mondo celeste, Dovi, il primo uomo, cercò di ristabilirle. Così chiamò tutti gli altri uomini e ordinò loro di iniziare ad ammassare terra, tanta terra, in modo che dalla cima della montagna che si sarebbe creata, si potesse raggiungere il cielo. Per nutrire tutta quella gente che si era messa al lavoro, Dovi non aveva che due uova di colibrì. La montagna di terra aveva ormai raggiunto un’enorme altezza, quando un tale rubò le due uova di colibrì e le mangiò. Immediatamente nessuno fu più in grado di capire che cosa stessero dicendo i compagni e i discorsi si intrecciavano senza possibilità di comunicazione. Quando Dovi scoprì il furto delle uova, chiese ad alta voce chi fosse il colpevole, ma nessuno poteva comprenderlo e tutti gridavano disordinatamente in lingue diverse. Nello stesso tempo la montagna di terra precipitò e formò le varie montagne che esistono ancor oggi. Poi, siccom

ANIMA

giovedì, 23 dicembre 2010 ANIMA Anima. . = . L’età dell’anima è diversa da quella registrata all’anagrafe. Credo che l’anima abbia una determinata età fin dalla nascita, e che questa età non cambi più. Si può nascere con un’anima che ha dodici anni. Si può anche nascere con un’anima che ne ha mille, esistono ragazzini dodicenni in cui si sente un’anima simile. Credo che l’anima sia la parte più inconscia dell’uomo, soprattutto in Occidente, penso che un orientale viva la propria anima molto di più. L’occidentale non sa bene che farsene e se ne vergogna come di una cosa immorale. L’anima è diversa da ciò che noi chiamiamo sentimento. Ci sono persone che hanno molto sentimento ma poca anima. 12-10-42. Le mie impressioni sono sparse come stelle sfavillanti sullo scuro velluto della mia memoria. -Etty Hillesum- (Diario 1941-1943). ====================================================   Potessi cavalcare senza meta come fa l’ape sul prato - e visitare solo chi mi piace senza soppo

CHE FARE?

  mercoledì, 22 dicembre 2010 CHE FARE? Che fare? . = . Cari amici della Voce, ho letto nel n. 10 (15 settembre) della Voce la interessante discussione tra il compagno G.P. di Torino e il compagno S.V. E’ chiusa la discussione? Si può domandare che ancora per molti numeri la discussione rimanga aperta e invitare tutti i giovani operai di buona volontà a parteciparvi, esprimendo, con sincerità e onestà intellettuale, la loro opinione in proposito? Come va posto il problema. Incomincio io, affermo senz’altro che, mi pare almeno, il compagno S.V. Ha impostato bene il problema ed è caduto in qualche errore, gravissimo dal suo stesso punto di vista. Perché è stata sconfitta la classe operaia italiana? Perché essa non aveva una unità? Perché il fascismo è riuscito a sconfiggere, oltre che fisicamente, anche ideologicamente, il partito socialista che era il partito tradizionale del popolo lavoratore italiano? Perché il partito comunista non si è rapidamente sviluppato negli anni 1921-2

LARA

martedì, 21 dicembre 2010 LARA    L’imboscata. . = . Il popolo si riversava nella via [anno 1905: la prima rivoluzione]. Una vera fiumana umana. Visi, visi e visi, paltò d’inverno imbottiti di pelo d’agnello, vecchi, studentesse e bambini, studenti dell’istituto ferroviario in uniforme, operai del parco tranviario e della centrale telefonica in stivali più alti del ginocchio e giubbe di cuoio, ginnasiali e studenti universitari. Per un certo tempo cantarono la Varsavjanka, e Voi, caduti come vittime e la Marsigliese, ma, d’un tratto, l’uomo che il testa al corteo camminava all’indietro e dirigeva il coro agitando una Kubanka stretta in pugno, se la cacciò in testa cessando d’intonare il canto e, volta la schiena al corteo, si mise ad ascoltare ciò che dicevano gli organizzatori che gli camminavano a fianco. Il canto allora si frastagliò, s’interruppe e si udì solo il passo frusciante dell’immensa folla sul selciato gelato. Qualche simpatizzante aveva avvertito gli organizzatori de

ILLUSIONE

lunedì, 20 dicembre 2010 ILLUSIONE     Illusione.   .=.   E’ triste, eppure accade, che corteggi l’Errore, la Verità. E se le piace qualche volta così, chi gliene chiede conto, tanto è una bella donna? Ma se Messer Errore si illudesse di accompagnarsi a lei, Madonna Verità si adonterebbe.   INDOVINA    L’ INDOVINELLO:   CHI    HA    SCRITTO   QUESTA    MASSIMA?   ???????????????????????????????????????????????????????   NELLA BUFERA DI ROSE   Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,   la notte è illuminata di spine, e il rombo   del fogliame, così lieve poc’anzi tra i cespugli,   ora ci segue alle calcagna.   -Ingeborg Bachmann-       [ Cerca: TRE DESIDERI ]

PATRIA

  domenica, 19 dicembre 2010 PATRIA Patria. = .   La parola c’oggi il Comitato Nazionale, ampliato e formalmente costituito, indirizza a’ suoi fratelli di patria, è preambolo ad una serie d’atti, destinati a promuovere efficacemente il trionfo della Idea Nazionale. I principii che governeranno la nostra azione son noti. Stanno racchiusi entro i termini del nostro mandato, confermati, per molteplici e grandi prove, dalla volontà nazionale: Indipendenza: Libertà: Unificazione – siccome scopo: Guerra e Costituente Italiana – siccome mezzi. Noi abbiamo lo straniero accampato sul nostro terreno: vogliamo cacciarlo. Siamo tutti più o meno schiavi d’istituzioni e governi che uccidono in noi dignità e coscienza di cittadini, e intendiamo esser liberi, liberi tutti, liberi come Dio ci vuole. Siamo divisi da leggi, dogane, eserciti, influenze straniere diverse, ambizioni e trattati; e vogliamo unirci. Liberi, uniti, fratelli e forti, noi provvederemo, come le nostre tendenze, la coscienza de

ARRESTATO

sabato, 18 dicembre 2010 ARRESTATO Arrestato. =. In quell’inverno 1924-25 gli studi al liceo Visconti continuarono più svogliati e disordinati che mai. Avevo ben altro da fare che seguire diligentemente le lezioni. E poi anche al Visconti la lotta antifascista infuriava. Cominciarono subito gli attacchi dei fascisti che venivano da altre scuole, perché il Visconti era ancora una roccaforte antifascista. Gli studenti antifascisti prevalevano perché erano più combattivi, organizzati e anche i più bravi della scuola. La loro superiorità culturale e morale finiva per imporsi anche sui pochi fascisti. Questi, incapaci da soli di combattere, facevano venire vigliaccamente degli squadristi per attaccarci. Nelle mischie mi districavo bene, e il buon professore Lizier, preside del liceo, mi aveva consentito di portare a scuola, per depositarlo presso il bidello e riprenderlo all’uscita, il mio bastone di nerbo di bue con l’anima d’acciaio. Mi era riconosciuto il diritto di legittima difesa.

IDRA

  venerdì, 17 dicembre 2010 IDRA     Il genere umano possiede due libri, due registri, due testamenti, l’architettura e la stampa, la bibbia di pietra e la bibbia di carta. Certamente, nel contemplare queste due bibbie così ampiamente aperte nei secoli, è lecito rimpiangere la maestà visibile della scrittura di granito, quei giganteschi alfabeti costituiti da colonnati, pilastri, obelischi, quella specie di montagne umane che coprono il mondo e il passato iniziando dalla piramide fino ad arrivare al campanile, da Cheope a Strasburgo. Bisogna rileggere il passato su quelle pagine di marmo. Bisogna ammirare e incessantemente risfogliare il libro scritto dall’architettura; ma non bisogna negare la grandezza dell’edificio a sua volta innalzato dalla stampa. Questo edificio è colossale. Non so quale esperto di statistica ha calcolato che, sovrapponendo l’uno all’altro tutti i volumi stampati da Gutenberg a oggi, si coprirebbe l’intervallo che va dalla Terra alla Luna; ma non è di ques