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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

TALE E QUALE

  domenica, 31 maggio 2015 TALE E QUALE C’era una volta una grande predisposizione alla leggerezza e alla superficialità, l’abitudine di esagerare nella generalizzazione e nell’uso del luogo comune. La verità non era una e assoluta ma tante e diverse relative ai modi di vedere e di pensare. La falsità la faceva da padrona. I contenuti delle diverse società civili e nazioni non corrispondevano alle rispettive definizioni che si erano date. Vi erano società dominate da principati e da tiranni, da monarchie o da repubbliche liberali e democratiche, quelle degli stati europei, americani, africani, dell’unione delle repubbliche socialiste sovietiche, repubbliche popolari, regimi comunisti. Tutti questi tipi di società, analizzate nelle loro essenze e nelle loro specifiche realtà pratiche non corrispondevano (tutto il contrario e opposto) a quanto asserivano di essere. Lasciamo stare, lo dice il nome ovviamente corrispondente alla realtà: principati, tiranni, monarchie. Le repubbliche li

LA LEZIONE DI PIERO

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mercoledì, 27 maggio 2015 LA LEZIONE DI PIERO BACCELLI Sono appena spuntati i baccelli, hanno i pidocchi, qual è la cura? Si prepara il composto e si nebulizza sulle piante, annaffiare ogni dieci giorni; per il prossimo anno è meglio seminarli di ottobre: crescono più forti. Le zucche invernali, quelle seminate, cominciano a crescere? Concimare e zappettare, annaffiare ogni due giorni. Fagioli borlotti? Quando sono altini: concime e rincalzo, poca acqua, non seccare sulla pianta ma coglierli ancora verdi e freschi: hanno più polpa e sono gentili e gustosi. Gli asparagi si tagliano quando sono secchi, acqua ogni dieci giorni. Per quanto riguarda: pomodori, cetrioli, melanzane, zucchine: concimare e annaffiare ogni cinque giorni. L’insalata, il prezzemolo e il basilico vanno annaffiati spesso. Gli agli basta tenerli puliti con la terra morbida. Per i fagiolini di Pomino seminati? Predisporre i pali, tendere la rete: si arrampicano, crescono bene e si colgono meglio. L’orto va ten

PENSIERI FELICI

  mercoledì, 20 maggio 2015 PENSIERI FELICI GIOCOSA GIOCOSA   Allora, ipotesi: se da PATRIA venisse tolta la “T”, diventerebbe: PARIA. Sembrerebbe poca cosa ma, invece, sarebbe un’enormità, non soltanto di suono o visiva. Ebbene, Patria è la terra nostra e delle nostre madri e padri, è la terra da dove abbiamo le nostre origini. Mentre Paria è l’appartenenza al ceto sociale più in basso, addirittura miserabile, diseredato. Una “T”, in meno: Schiavi e servi; in più: Cittadini e sovrani. Una sola “T” : Troppa, troppa differenza. Le parole sono un grande insegnamento. Le parole sono significativa sostanza, spirito e intelligenza, facoltà e averi. Le parole, scaturite da un’idea, sono addirittura una sostanza angelica allegra, scherzosa e ammantata da pensieri felici. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   L ‘ E R O I N A   La si può immaginare   come sogno fantastico invocare   quando ogni volontà d’avvenire   non è scoperta   né voluta   né co

SPLENDENTI FORTUNE

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martedì, 19 maggio 2015 SPLENDENTI FORTUNE SOLLIEVO La persona sensibile compie l’atto (conscio o no) utile a comprendersi con i mezzi dei sensi e del molto sentire; riceve vivamente l’impressione che fanno gli oggetti. Altro sarebbe quella dottrina che afferma che nulla esisterebbe nell’intelletto se prima non esistesse nel senso. L’essere sensibile è dotato della facoltà di provare sensazioni. Gli animali sono sicuramente esseri sensibili, gli umani? Sembra, però, che gli umani (non tutti) abbiano particolari capacità di sentire e comprendere le manifestazioni di sentimento e le creazioni dell’arte, certamente splendenti fortune. Comunque, per approfondire, dobbiamo meditare profondamente: perché il vocabolario ha le pagine numerate? Non è barbosa e risaputa quella novella infantile quasi fine a se stessa (se non stimolasse il sonno e il sogno) se già non si possedesse fantasia ed antica istruzione, vaccino efficace e sicuro, contro la modernità troppo superficiale, forviante

IL MOTORE DELLA PATRIA

  lunedì, 18 maggio 2015 IL MOTORE DELLA PATRIA FIORI FIORI   Lavoratori italiani, noi ci riuniamo dopo venti anni di oppressione, di dolore, di sofferenze, che sono poi sboccati nella più grande tragedia della storia, nella guerra che ancora continua. Noi, pur appartenendo prima del fascismo a diverse correnti sindacali, ci riuniamo in una grande famiglia: nell’unità sindacale. Ognuno di noi sa quali sforzi nel periodo clandestino siano stati compiuti per cercare di realizzare questa unità e questa fratellanza dei lavoratori. In questo momento, ed in questo Congresso, noi riprendiamo, tutti uniti, il cammino; il cammino che tende a realizzare nel momento attuale e secondo le possibilità che abbiamo, il massimo delle vostre aspirazioni, della tutela dei vostri interessi. Ma ci riuniamo anche per preparare l’avvenire del nostro Paese. L’avvenire in cui il lavoro avrà il suo posto alla luce del sole. Noi lo vogliamo ricostruire il nostro Paese. Esso è stato privato di molte o d

AMICO DELLA SAPIENZA

venerdì, 15 maggio 2015 AMICO DELLA SAPIENZA Stasera inizio la lezione con una domanda, non vi chiedo una risposta, sarà per la meditazione a casa, scrivete nel quaderno: Il pensiero precede l’essere? Stasera filosofia! Albertino -noncurante dell’interruzione di Rivo- prosegue: Tutti pensiamo e ragioniamo per un processo che si svolge anche spontaneamente, riflettendo l’ambiente sociale senza che nemmeno ci se ne renda conto. Occorre superare il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia qualcosa di molto difficile per il fatto che è l’attività intellettuale propria di una determinata categoria di specialisti. Tutti siamo dei filosofi spontanei. La filosofia è nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già solo di parole grammaticamente vuote di contenuto; nel senso comune e buon senso; nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello ch

IL CIACCINO DI SAINA

  martedì, 12 maggio 2015 IL CIACCINO DI SAINA Nonna Teresina, moglie di nonno Giovanni -il nipote lo conobbe nel cimitero di San Romano- era fantasiosa e abile nel preparare i pasti fatti con quel che c’era. Il ciaccino di saina era usuale e l’abilità di nonna Teresina consisteva tutta nel cucinare in maniera che il piatto apparisse almeno come una bella frittata di vere uova di gallina. Riuscire a tenere compatto l’impasto di acqua e saina era la sua maggiore preoccupazione, per chiunque sarebbe stato praticamente impossibile, invece lei, quasi mai, lo presentava screpolato e di brutto aspetto. Il ciaccino di saina di nonna Teresina aveva un gusto strano, non definibile ma passabile, dalla nutrizione discutibile, efficace per la sopravvivenza nel tempo di guerra. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ).   LA      RIESUMAZIONE   Nipote ancor non ero   bimbo gioco con le sedie immaginate barroccio due funi per le briglie  la poltrona per cavallo. Passava gli appennini con il misero

TENERA E FRESCA

sabato, 9 maggio 2015 TENERA E FRESCA La grandezza dei capi di governo del passato recente era determinata anche (soprattutto?) dalla loro manifesta virilità. Benito aveva l’amante ufficiale, il grande Silvio passò alla storia non solo per essere stato un eccellente imprenditore costruttore di città e per l’invenzione delle televisioni commerciali di grande successo ma (soprattutto?) per la ricerca e il suo risaputo apprezzamento della natura femminile particolarmente bella, tenera e fresca. Invece la grandezza di Matteo non fu ricordata per la virilità extraconiugale e la passione per la natura femminile ma (soprattutto?) per l’amore narcisistico di apparire, di parlare, di scrivere sintetico e forbito ma anche (soprattutto?) per essere un eccellente trasformista dal gran fiuto, che affrontava i problemi con il ricatto e la bacchetta del prestigiatore. In definitiva gli storici marxisti dell’epoca lo definirono, anziché rottamatore e innovatore, un qualsiasi spregiudicato politica

IL SAPROFITA

  venerdì, 8 maggio 2015 IL SAPROFITA L’ordine mondiale esigeva la più ferrea disciplina con obbedienza cieca e sincera, lasciando libero, come contropartita, il gioco politico del premio a primo ministro. Poi c’era il gioco delle parti nel quale, fondamentale da sempre è stato (sarà?) il saprofita. Il vitello d’oro nei pascoli dell’effimero mangiava la biada umana, il cambiamento prodotto dalla digestione manteneva lo statu quò. (Ricordo da un racconto di Rita ).   SARCASTICA       STATISTICA   Sarcasmo amara ironia   della sorte che si ripropone   la stessa beffa per la gente   al potente che tanta crudezza   innalzò rovinoso precipitare:   divenne perciò immortale?   La statistica   neutra scienza foto del reale   non è previsione propagandista   sondaggio strumentale   appagamento ai voleri del re:   divenne perciò approbatività?   -Renzo   Mazzetti- (6 maggio 2015) Vedi: ELEZIONI PARALLELE (9 aprile 2015).

DIGNITA’ E ONORE

  mercoledì, 6 maggio 2015 DIGNITA’ E ONORE     Le bassezze dell’uomo e la ristrettezza mentale con l’avvilente ed offensiva mancanza di valori morali e il comportamento a danno del prossimo, dovono essere superate nell’attuazione di un’identica parità sociale e un’eguale valorizzazione della personalità umana, perciò, anche l’iniziativa economica privata ha come limite la dignità, figuriamoci per quanto riguarda un personaggio che è -o è stato- un pubblico rappresentante del popolo! L’onore è l’essenza della persona con la propria reputazione e rispettabilità di cui gode in virtù del proprio valore morale. Tra onore e onorevole ci sono di mezzo tutte le parole sopra citate, con in più la stima di un bene meritevole di un positivo apprezzamento non valutabile in termini numerici di qualsiasi tornaconto, vantaggio e profitto personale. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   LA     FEBBRE      DEL     POTERE   Nel quattordicesimo anno del terzo millennio   la feb