IL CIACCINO DI SAINA

 

martedì, 12 maggio 2015

IL CIACCINO DI SAINA

Nonna Teresina, moglie di nonno Giovanni -il nipote lo conobbe nel cimitero di San Romano- era fantasiosa e abile nel preparare i pasti fatti con quel che c’era. Il ciaccino di saina era usuale e l’abilità di nonna Teresina consisteva tutta nel cucinare in maniera che il piatto apparisse almeno come una bella frittata di vere uova di gallina. Riuscire a tenere compatto l’impasto di acqua e saina era la sua maggiore preoccupazione, per chiunque sarebbe stato praticamente impossibile, invece lei, quasi mai, lo presentava screpolato e di brutto aspetto. Il ciaccino di saina di nonna Teresina aveva un gusto strano, non definibile ma passabile, dalla nutrizione discutibile, efficace per la sopravvivenza nel tempo di guerra. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

 LA     RIESUMAZIONE
 Nipote ancor non ero
 bimbo gioco con le sedie
immaginate barroccio
due funi per le briglie 
la poltrona per cavallo.
Passava gli appennini
con il misero trasporto
spunto di botte fuoco
per il riscaldato nonno
lavoro guadagno poco.
Ribelle all’impero
al nero mai piego
peristi troppo presto
prima volta nei resti vedo
rosso ciuffo messaggero.
-Renzo   Mazzetti-
(Martedì 12 maggio 2015)

Vedi: PARTITI PARALLELI (16 aprile 2015).


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