Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2015

IL TRIONFO DEI PAPERONI

mercoledì, 30 settembre 2015 IL TRIONFO DEI PAPERONI Nell’epoca della Metafora della democrazia, dove la Ciarla regnava, il tozzo del pane perse significato e valore. Tutto ciò che era legato alla terra naturale, al lavoro manuale e all’azione materiale, fu considerato vecchio e inusuale, addirittura sconveniente e troppo lento, da annientare. L’apparenza futile del cambiamento, non più lo spirito che animava il bisogno che sovrastava il corporale, ma la nociva leggera apparenza la faceva (alla grande) da nuovo vittorioso padrone e, nel giornale dell’unità dei lavoratori, divenne il quotidiano rottame della coscienza dell’onestà della fatica e del sudore. Il Paperon moltiplicò le proiezioni con gli spettri de’ Paperoni. Nella grande America le casseforti (dove finirono le riserve d’oro d’Italia?) custodivano il liquido e le vasche della pena capitale raggiungevano alti impensabili traguardi: L’umano scomparve (definitivamente?). Il gioco calcolato delle borse con quello di ogni azz

MAASTRICHT BANCHE E REGIONI

  sabato, 26 settembre 2015 MAASTRICHT BANCHE E REGIONI   Con il trattato Maastricht l’antico vitello d’oro polverizzato si ricompone e la moneta ritorna la dea tiranna ogni dove. La nuova tappa d’integrazione europea consente di avviare l’integrazione politica. Ciò si basa su tre pilastri: PESC, JAI, UEM. Il signor Mercato, valutato che è chic cambiare nome e semplificare, cambia la vecchia CEE in CE, così risparmia anche una “E”. Il crollo del comunismo nell’Europa dell’Est e la prospettiva dell’unificazione tedesca, l’estendere con le riforme i progressi, hanno determinato l’impegno internazionale di Europa. Con il trattato di Maastricht risulta chiaramente sorpassato l’obiettivo economico originale e si afferma la vocazione politica di Europa. Il trattato di Maastricht consegue cinque obiettivi essenziali: Rafforzare la legittimità democratica delle istituzioni; rendere più efficaci le istituzioni; instaurare un’unione economica e monetaria; sviluppare la dimensione sociale d

IL CULTO DEL BELLO

Immagine
venerdì, 25 settembre 2015 -FELINROSMARIN- IL CULTO DEL BELLO La lingua era impura, affettata, pedantesca e corrotta, il pensiero stanco, lento, inceppato e schiavo. Il poeta fece rifiorire la lingua: la tolse dall’abbandono sprezzante in cui era lasciata e sotto la sua penna feconda le fece percorrere con una meravigliosa facilità tutta la gamma delle idee nuove. Ora la elevò sin nelle regioni alte della poesia, ora la fece scendere fino ai gradini più umili della prosa: talvolta le donò gli accenti disperatamente infuocati di passioni selvagge, talaltra il fischio motteggiatore e pungente dell’epigramma: in un momento l’adornò del linguaggio abbondante e facondo dell’eloquenza, in un altro l’armò del frizzo rapido ed acuto della satira. Quell’idioma ricco, sonoro, accentuato, capace di esprimere tutte le sfumature più delicate e sottili colla sua ricca e splendida famiglia di verbi pittoreschi mostrò, nelle sue mani, quanti e quali fossero i suoi immensi tesori. Egli gli tolse qu

CARATTERE CIRILLICO

  martedì, 22 settembre 2015 CARATTERE CIRILLICO In questo caso non si tratta di analizzare e meditare sulla celebre: “Ai posteri l’ardua sentenza”. Per quel partito tedesco abbiamo evidenti fatti e certezze inoppugnabili che, non per i posteri, ma per i presenti era impellente nel petto e in ogni momento l’ardua sentenza. Il suo signore dittatore era l’illusionista di diversi nomi di grande significato (insieme incompatibili?) i quali costituivano (costituiscono?) la sintesi di un inganno dei più complessi, efficaci, disastrosi: “Partito operaio nazionalsocialista”. Tale accozzaglia di parole formarono il grimaldello del ferro criminale per violentare le porte della dignità. Con il loro Hitler vennero inculcate nel popolo le teorie farneticanti, l’odio contro gli ebrei e i francesi, contro i russi, i polacchi ed altri popoli. Tanti tedeschi (ignari-inconsapevoli?) presero parte nelle azioni di guerra e di sterminio. I primi di maggio verso il nord di Berlino, dimenticato dalla pol

OBNUBILAMENTO

  sabato, 19 settembre 2015 OBNUBILAMENTO Il populismo è, nel pensiero come nell’azione materiale, la coscienza delle grandi aspirazioni popolari. Perciò l’intellettuale deve ritornare, presente e vivo, il problema di tutti perché si interessi dei problemi del popolo e della sua coscienza. Imperativo morale è la conquista della coscienza sociale tanto chiara da respingere, come un modo di nascondere la realtà, ogni esaltazione generica di progresso con il rozzo governativo sempre: ottimo e positivo per “l’interesse generale”; in sintesi concreta del reale: il sapere pieno di perché immerso nel negativo per la soluzione del problema. Ogni società, nella quale viene a mancare l’attiva e critica partecipazione delle persone di cultura, è destinata a diventare tirannica. L’utopia che si arrende al realismo dei numeri, genera tragedie umane peggiori della guerra. L’economia dello Stato che non conteggia nel libro mastro la realizzazione dei sogni degli ultimi, la crescita dei giovani

RADIO MOSCA

venerdì, 18 settembre 2015 RADIO MOSCA I compagni di Santa Croce, Ponte a Egola, Fucecchio, Empoli, San Miniato erano sottoposti al provvedimento di polizia della libertà vigilata. Nonostante questo confino domiciliare, si trovarono ad assolvere all’importante funzione di orientamento. La seconda guerra mondiale era già in corso e, dal giugno del 1941, l’aggressione nazi-fascista contro l’Unione Sovietica. I compagni avevano salda la fiducia che proveniva dalla convinzione che il popolo che aveva fatto la rivoluzione d’Ottobre e combatteva dalla parte della ragione, con la solidarietà dei lavoratori di tutto il mondo, non poteva essere e non sarebbe stato sconfitto. Nel gennaio del 1943 si giunse alla battaglia di Stalingrado. Ogni giorno i bollettini di guerra fascisti davano per scontata la occupazione di Stalingrado, ma la resistenza si prolungava e i bollettini avevano bisogno di far giri di parole per tenere alto il morale dei fascisti. Radio Mosca, pur ammettendo la diffico

PASSATO E FUTURO

Immagine
sabato, 12 settembre 2015 .Dea e il poeta. PASSATO E FUTURO Nell’intervallo i bambini giocavano a “Dire, fare, baciare”. Il bambino alla domanda della frase famosa rispose: La storia non si fa soltanto guardando avanti ma guardando avanti e indietro insieme. L’insegnante sbotta: ancora non abbiamo studiato il Venturi, come l’hai saputo? Dalla mia mamma, signora maestra. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina ). LODE    AL    GUFO Per i tuoi occhi attenti Per il tuo soffio ribelle Per le tue ali libere T’ammiro grande gufo Difensore degli oppressi Contro gli oppressori A te soletto saggio moderno Della Cavalleria l’antico fregio. -Renzo Mazzetti-  (12 settembre 2015) Vedi: IL MIO UCCELLO (31 agosto 2015)

LA SCUOLA RODARI

venerdì, 11 settembre 2015 LA SCUOLA RODARI Nel periodo del “Governo della Ciarla”, l’istruzione subì la riforma della buona scuola. La semplificazione dell’insegnamento produsse l’ignoranza complessa. Il saper correttamente leggere e scrivere fu distrutto dalla meccanizzazione selvaggia, la personalità inibita per il pedestre insegnamento precoce delle lingue straniere. La famiglia e la comunità diventarono delle “torri di Babele” isolate e disperate per la dilagante incomprensione. La riforma, -per la mancanza dell’insegnamento delle espressioni artistico-creative, scientifiche-letterarie, del profondo animo dell’Italiano- sviluppò la rozzezza nei cervelli e la cattiveria nei cuori. Quando tutto sembrava perduto, la Resistenza dell’Intelligenza vinse: riprese l’attività “la scuola Rodari”. Nei programmi, inspirati dalle sue poesie, era fondamentale quella che rivelava: “E’ difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco”. In tutte le Facoltà si studi

OLISTICO SAPERE

  mercoledì, 9 settembre 2015 OLISTICO SAPERE L’istruzione deve essere personalizzata perché l’organismo umano è una totalità organizzata e l’assistenza olistica è il massimo conosciuto per aiutare lo sviluppo della personalità. Lavorare seriamente per il sapere è questione d’intuizione e d’analisi nella continua ricerca dell’approccio confacente ad ogni studente, nell’elaborare l’insegnamento idoneo atto a facilitare al massimo l’apprendimento con autonomo vedere e interpretare. Il lavoro è duro, forse più del metallurgico, la soddisfazione inestimabile, il risultato arte. (Tratto dai racconti di Maya).   FUMETTI IN PENA   Il topolino parte puntuale   arriva alla posta fiorentina   in castigo si ferma.   Il bimbo sempre aspetta   il postino non consegna   la mamma lo salva.   A niente è valsa la protesta   ogni volta la mamma lo salva   lo salva in via Mezzetta.   Ma quanti fumetti in castigo   della fantasia compagni   sono in

ABRACADABRA

  martedì, 8 settembre 2015 ABRACADABRA   La vita era diventata talmente frenetica che non c’era più il tempo per studiare, pensare, meditare e sognare. Tutto era semplificato e riformato, anche l’amore divenne virtuale. La nostalgia soffriva la scomparsa dell’infanzia, la società la mancanza della critica dell’economia politica. La metafora della democrazia accoglieva per vero tutto, indipendentemente dai fatti e dalle esperienze; il dibattito politico degenerato in propaganda ammaliava il popolo. La totale mancanza di cognizione e di valutazione non faceva avvertire minimamente la necessità di un adeguato comportamento per un prossimo futuro. La non partecipazione alla politica e alle votazioni aveva lasciato il campo agli avventurieri professionali presuntuosi, indovini e interpreti di avvenimenti di cui non giungevano a intendere la ragione e il fine, a scoprire l’origine e le circostanze. Dominavano, senza alcun contrasto, la demagogia e il dogma e “semplificazione, riforme,

UN SAGGIO CONSIGLIO

  lunedì, 7 settembre 2015 UN SAGGIO CONSIGLIO I democristiani da una parte, i comunisti dall’altra, mi avevano fatto pensare e il demone della politica si era impossessato di me. I comunisti mi avevano detto: “Uno come lei ha il dovere di dare il suo contributo alla nuova Costituzione. Non le chiediamo di aderire alle nostre idee. Lei conserverà le sue in piena libertà di esprimerle. Non le chiediamo nemmeno di partecipare alla campagna elettorale. Se vorrà, potrà tenere qualche discorso sui temi tecnici o scientifici di sua scelta. Nulla più di questo”. Andai a chiedere consiglio a Enrico De Nicola. Egli mi disse senza esitare: “Non si faccia illusioni. Conosco bene la situazione qui a Napoli, e gli intrighi che si vanno tessendo. Le conviene parlar chiaro e domandi se la DC appoggia apertamente la sua candidatura. Se ciò non è, rifiuti, e accetti l’offerta dei comunisti. In quel partito non si fanno personalismi. Se le han detto che la vogliono con loro alla Costituente, e che

LA TANA DEI GUFI

  venerdì, 4 settembre 2015 LA TANA DEI GUFI   Il poeta era tormentato dal motivo ideale per cui aveva combattuto tutta la vita, lui cantore di felicità e d’amore: come conciliare la libertà e la milizia nel partito che pure si era schierato sempre dalla parte della libertà e della Resistenza e aveva lasciato dovunque in Francia e in ogni parte del mondo la rossa riga di sangue dei suoi migliori combattenti. Dopo era subentrata la ragione pratica, la ragione di Stato, lo sbarramento burocratico, la tana dei gufi che non c’erano quando credere voleva dire rischiare la tortura e la morte. Ora stavano seduti al comando, freddi dietro le scrivanie del potere politico, loro che l’ideologia di Marx e di Lenin avevano tradotto in dogmi. Questa era l’angoscia vera di Eluard, non gli occhi che si riempivano subito di lacrime e ancora più feroce della ferita infertagli dalla morte di Nusch, da cui si era ripreso proprio per l’ansia di continuare a combattere. La cosa più importante perché

IL MATTINO

  martedì, 1 settembre 2015 IL MATTINO Di matti e mattini è pieno il mondo. Grande contributo al numero dei matti, veri, presunti o inventati, è stato realizzato dagli interni prima che tale materia passasse finalmente alla sanità, ma non cambiò gran che fino all’arrivo dell’illuminato detto Franchino. Nonostante ciò, ancora tutto non è completo per il corretto intervento civile delle competenze interne, sanitarie e di tutto lo Stato: il reato di tortura dalla legge non è contemplato. A Ponte a Egola ci sono stati due matti famosi di cui le gesta più bizzarre e crudeli: fermare il treno con un cumulo di fieno sulla ferrovia per “dargli da mangiare”; mettere un gatto vivo dentro la pentola sul fuoco con l’acqua bollente: da questo fatto deriva il soprannome “I gattini” di cui, il maggiore “Gatto”, ricoverato in manicomio a Volterra e quello minore “Gattino”, libero perché minorenne. Ma non era uno scandalo: all’epoca ogni paese aveva il suo “INO”. Per esempio a San Romano c’era “Il ma