OBNUBILAMENTO

 

sabato, 19 settembre 2015

OBNUBILAMENTO


Il populismo è, nel pensiero come nell’azione materiale, la coscienza delle grandi aspirazioni popolari. Perciò l’intellettuale deve ritornare, presente e vivo, il problema di tutti perché si interessi dei problemi del popolo e della sua coscienza. Imperativo morale è la conquista della coscienza sociale tanto chiara da respingere, come un modo di nascondere la realtà, ogni esaltazione generica di progresso con il rozzo governativo sempre: ottimo e positivo per “l’interesse generale”; in sintesi concreta del reale: il sapere pieno di perché immerso nel negativo per la soluzione del problema. Ogni società, nella quale viene a mancare l’attiva e critica partecipazione delle persone di cultura, è destinata a diventare tirannica. L’utopia che si arrende al realismo dei numeri, genera tragedie umane peggiori della guerra. L’economia dello Stato che non conteggia nel libro mastro la realizzazione dei sogni degli ultimi, la crescita dei giovani e la serena cura dei malati e dei vecchi, degenera in orrida azienda capitalistica. Il cammino dell’umanità verso la propria salvezza è la scelta politica che passa, dalla concorrenza del mercato e il solo consumo materiale, alla coltivazione e al consumo delle idee per superare nella mente e nella coscienza la condizione di obnubilamento. La liberazione delle idee del popolo riprende il suo evolutivo processo, a singhiozzo e sempre estremamente precario: l’ingordigia del potente ricco non è mai sazia e la sua pancia mai piena. (Ricordo da un racconto di Rita).

 

IDEE

 

Il peso di questa aria

 

sostiene le idee

 

che vivono cibandosi di menti.

 

Rimangono crani vuoti

 

e le idee volano da altri crani

 

cibandosi di altre nuove sostanze.

 

Le menti vuote

 

dondolano dentro ai crani vuoti

 

e le idee rimangono sospese, appesantite

 

Delle bocche si aprono

 

mangiano queste idee

 

e gli stomachi si gonfiano

 

ma i crani rimangono vuoti.

 

Dei pupazzi

 

si vanno a poco a poco formando

 

mentre le idee si moltiplicano

 

vivendo staccate dalle menti

 

che cercano invano di afferrare.

 

Le pupille degli occhi

 

sono formate

 

da innumerevoli puntini luminosi

 

che si confondono con altri puntini

 

sostenuti dal peso di questa aria.

 

-Renzo  Mazzetti-

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