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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

IL GRANDE SILVIO

  giovedì, 31 ottobre 2013 IL GRANDE SILVIO Io sono diverso dai partiti che hanno oppresso la società. Io sono diverso da quei governanti che si sono accentrati nelle mani tanto potere privilegiando i pochi. Io non considero gli elettori solo un mezzo per il conseguimento di oscuri scopi di parte. Io voglio unificare tutto il popolo di destra per la libertà. Io voglio reinventare i partiti, modificare la legge elettorale, riformare le istituzioni. Io voglio dar corpo ad un progetto di riforma complessiva del sistema politico con un partito unico del centrodestra e del centrosinistra. Io sono chiamato ad indicare e ad aprire la via maestra della vita politica italiana, questo è un compito a cui non posso sottrarmi, convinto come sono che la difesa della libertà è la missione più alta e più nobile da compiere al servizio degli italiani. Io voglio l’elezione diretta del Presidente. E’ giunto il momento che il mio carisma riceva il dovuto riconoscimento. Io, con le eccezionali capacità c

LETAMAIO

  martedì, 22 ottobre 2013 LETAMAIO L’italico ambisce incontrare il capo straniero e parlare la sua lingua per esprimere direttamente -evitando così il rischio di eventuali fraintendimenti della traduzione simultanea- di avere lo stesso pensiero e la stessa visione del mondo e per dare calde assicurazioni sue personali e degli alleati di governo i quali, compatti, sapranno perseguire con certezza ferma e sicura, gli stessi obiettivi in rapporto alle complesse problematiche socio-politiche-economiche. L’italico, con la sua gentile cortigianeria, svolge il ruolo del personaggio che fiancheggia il primo attore fornendogli l’occasione e le battute, ma i reciproci elogi che in teatro susciterebbero l’ilarità del pubblico, nei fortificati palazzi del potere provocano i ghigni minacciosi dei cittadini. Il culto dell’impersonalità s’incorona con l’Ordine del Letamaio. (Ricordo da un racconto di Tirella ). %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% DAVANTI    AI    MEI    OCCHI   Davan

BERNARDO

giovedì, 17 ottobre 2013 BERNARDO       Nel secondo giorno del Confortatorio, Bernardo scrisse alla madre, al padre, ai fratelli, ed allo zio affettuose lettere, nelle quali, sforzandosi di confortare i congiunti, riaffermava la saldezza dei propri ideali politici e il fervore dei sentimenti religiosi. Sulle pareti del carcere scrisse alcuni versi d’ispirazione manzoniana, e il proprio epitaffio, così concepito: ” Viva l’Italia! ” -Bernardo de Canal da Venezia di anni 28 condannato a morte per causa politica nel dicembre 1852. A   COLORO   CHE   VERRANNO      [ parte a memoria ] Lo sappiamo anche l’odio contro la bassezza il viso stravolge anche l’ira per l’ingiustizia fa roca la voce noi che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza noi non si poté essere gentili ma voi quando sarà venuta l’ora che all’uomo un aiuto sia l’uomo pensate a noi con indulgenza. -Bertolt  Brecht- (anno 1938). [ Cerca: RICONOSCENZA (5 settembre 2013) ]  

SIRENE

  mercoledì, 16 ottobre 2013 SIRENE Il canto che le sacre Sirene mandano al mare dal prato fiorito è micidiale, perciò i compagni si turano gli orecchi con la cera e dopo, appena la nave sfiora l’isola, il canto di limpida voce attrae Ulisse che, legato strettamente all’albero, soffre perché non può incontrare la dolce armonia; implora con gli occhi ma i compagni, nel vederlo in quelle condizioni, prendono altra corda e lo legano ancora di più e affrettano curvi il moto dei remi. La curiosità con l’astuzia e la scaltrezza unita ai compagni è la straordinaria forza che ritrova la strada, libera la famiglia e salva la casa. Poi, passato l’eroe sapiente con i sordi compagni al timone e ai remi, tutti i sudditi sono indifesi e disperati perché il triviale canto del sistema mercato è sempre più alto; mai è sazio e inesorabile attrae micidiale; totalizzante è ovunque presente; regala la merce: due prodotti al prezzo di uno! quattro al prezzo di due! fate la scorta, riempite credenza e fr

DUBBIO

  lunedì, 14 ottobre 2013 DUBBIO Saper dubitare con intelligenza e ragionare non è tanto poco come si pensa. Perché, qui dobbiamo dirlo, c’è una gran differenza tra dubbio e dubbio. Si dubita per collera e per brutalità; per accecamento e per malizia; e infine per fantasia, perché si vuol dubitare. Ma si dubita anche per prudenza e per mancanza di fiducia, per saggezza e intelligente penetrazione. I veri filosofi dubitano nel secondo senso; il secondo dubbio nasce dalla luce e aiuta a sua volta a far luce.   Indovina  l' indovinello : chi    è    l' autore ???????????   ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????   [ PROBLEMA ] Occhio e tempo aiutano la verità fretta e dubbiezza aiutano il falso. -Lucio   Anneo   Seneca- [ Cerca : ESPRESSIONE (9 settembre 2013) ]

SOTTOTERRESTRI

  domenica, 13 ottobre 2013 SOTTOTERRESTRI     Alcuni personaggi affermano: i comunisti in Russia mangiano i bambini; uguali personaggi deridono la votazione parlamentare che eleva una ragazza a nipote di un’alta autorità straniera. I soliti demoncristiani! (Ricordo da un racconto di Tirella). …………………………………………………………………………………………………………………………   N       O       V       E                  M        A       G       G       I       O   E nei giorni della lotta   rosso era il mio colore,   ma nell’ora del ricordo   oggi porto il tricolore.   Tricolore per la piazza,   tricolori i partigiani:   siamo tutti italiani,   viva viva la nuova unità! E che festa e che canti,   e che grida, e che botti!   E c’è Longo, e c’è Parri,   e c’è anche Andreotti,   e c’è il mio principale,   quello che mi ha licenziato,   quello sporco liberale,   anche lui tricolorato.   E mi son tolto il fazzoletto -   quello bianco verde e ross

LA FUNZIONE

sabato, 12 ottobre 2013 LA FUNZIONE Non credere che gli occhi siano stati fatti perché possiamo vedere, né che le gambe, dal polpaccio all’anca ben salde sui piedi, si articolino per consentirci di procedere a lunghi passi; non credere che le braccia dalla muscolatura vigorosa e le mani collocate da ambo i lati a guisa di acconci strumenti ci siano state date perché potessimo utilizzarle a fini vitali. Tutte le cose del genere s’intendono alla rovescia: perché niente nel nostro corpo è nato perché ce ne servissimo: è ciò che è nato nel corpo a generare la funzione. ( Meditazione su: la natura delle cose di Tito Lucrezio Caro).………………………………………………………………………………….………………………………… DAL MIO CRANIO Da dove                 vedo quella luna che è sotto ai miei piedi? Volteggio nell’aria e sento il respiro farsi affannoso e il pulsare del mio cuore.                  Dal mio cranio                                  esce leggero il cervello e le gambe le corrono dietro!                Subito

IL PRETE OPERAIO

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lunedì, 7 ottobre 2013 IL PRETE OPERAIO -vola libero- IL PRETE OPERAIO Abbiamo fermato la catena di montaggio e se prima non ripristinano i tempi non riprendiamo il lavoro. L’analista con il suo cronometro ci perseguita tanto che la notte lo rivedo nei miei incubi. Lavorare va bene. Nessuno di noi vuole la paga a sbafo. Non ce la facciamo a fare gli atleti, non possiamo battere il record continuamente tutti i giorni. Non siamo olive da strizzare fino all’ultima goccia. L’umana resistenza ha un limite. Poi si lamentano dell’assenteismo. Vigliacchi! Ci vogliono far passare anche da vagabondi. Si devono vergognare! Dobbiamo continuare la lotta. Fondamentale è informare l’opinione pubblica. Chiedere solidarietà e sostegno. Propongo di avere incontri con studenti e insegnanti, con i rappresentanti delle istituzioni, con il vescovo, con i partiti, con il volontariato sociale. Tutti devono sapere che l’officina è un campo di concentramento, tutti devono sapere che siamo ridotti a forzati.