LETAMAIO
martedì, 22 ottobre 2013
LETAMAIO
L’italico ambisce incontrare il capo straniero e parlare la sua lingua per esprimere direttamente -evitando così il rischio di eventuali fraintendimenti della traduzione simultanea- di avere lo stesso pensiero e la stessa visione del mondo e per dare calde assicurazioni sue personali e degli alleati di governo i quali, compatti, sapranno perseguire con certezza ferma e sicura, gli stessi obiettivi in rapporto alle complesse problematiche socio-politiche-economiche. L’italico, con la sua gentile cortigianeria, svolge il ruolo del personaggio che fiancheggia il primo attore fornendogli l’occasione e le battute, ma i reciproci elogi che in teatro susciterebbero l’ilarità del pubblico, nei fortificati palazzi del potere provocano i ghigni minacciosi dei cittadini. Il culto dell’impersonalità s’incorona con l’Ordine del Letamaio. (Ricordo da un racconto di Tirella).
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