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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

MODERATI E TRANQUILLI

  domenica, 31 dicembre 2017 MODERATI E TRANQUILLI Il moderato, in politica, è contrassegnato da una caratterizzazione di centro, conservatore, prudentemente riformista, programmaticamente alieno da ogni estremismo e spesso da ogni novità. Il moderatismo è l’atteggiamento politico dei moderati, definito in senso negativo e sfavorevole, mancante di slanci, di entusiasmo. Il tranquillo è esente da qualsiasi turbamento sia d’ordine fisico che morale, sicuro, senza preoccupazioni è capace di rassicurare eliminando dubbi, timori, rischi, preoccupazioni. Il moderatismo si coniuga con il tranquillismo e governa il Paese. Saranno un poco cristiani, forse cattolici, politici liberali, democratici? Due scritti di Melloni:* LIBERALDEMOCRATICO; e, io sono un giornalista e sono uno scrittore, un giornalista per élites: e infatti scrivo per i metalmeccanici. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).   TRANQUILLI E FELICI   Governativi giovani giovanili   Belli eleganti sorridenti

GIOVE E CESARE

sabato, 30 dicembre 2017 GIOVE E CESARE Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio nostro volume, ancor troveria carta u’ leggerebbe ‘I’ mi son quel ch’i’ soglio’; ma non fia da Casal né d’Acquasparta, là onde vegnon tali a la scrittura, ch’uno la fugge, e altro la coarta. Vedrai quando saranno più presso a noi; e tu allor li prega per quello amor che i mena, ed ei verranno. O anime affannate, venite a noi parlar, s’altri nol niega! Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto ‘l buono Augusto al tempo de li dei falsi e bugiardi. Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d’Anchise che venne da Troia, poi che il superbo Iliòn fu combusto. Vieni a veder la tua Roma che piagne vedova e sola, e dì e notte chiama: Cesare mio, perché non m’accompagne? E se lecito m’è, o sommo Giove che fosti crucifisso, son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? O è preparazion che ne l’abisso del tuo consiglio fai per alcun bene in tutto de l’accorger nostro scisso? Ché le città d’Italia

IL PRINCIPE TRADITORE

venerdì, 29 dicembre 2017 IL PRINCIPE TRADITORE Carlo Alberto segna nella storia della monarchia sabauda un momento di speciale importanza: quello del passaggio da una politica basata quasi esclusivamente sull’abile destreggiamento fra monarchie e governi stranieri per l’estensione degli stati ereditari ad una politica di non meno abile e spregiudicato manovrare fra le forze politiche e sociali interne del regno, risvegliate e poste in movimento durante il tempo napoleonico in ripercussione della Rivoluzione francese. Ancora giovane e senza validi titoli alla successione, il Principe ambizioso non esita, infatti, per ascendere al trono dal prendere contatti coi gruppi cospiratori della Carboneria, e cioè con la sorgente borghesia che aspira a modificare in senso liberale la struttura ed i metodi di governo del modesto Stato subalpino, contro il re in trono, il vecchio Carlo Felice, zelante custode del feudalesimo reinstaurato dopo il crollo di Napoleone. Ma, come è noto, non appena

DEA MODERNA

  giovedì, 28 dicembre 2017 DEA MODERNA Gli antichi Franchi si radunavano per prendere la parola all’inizio della primavera, quelle assemblee si chiamarono champs de mars. I greci, stretti tra i monti e il mare, sparsi nelle isole con pochi contatti reciproci e con il resto del mondo, si rivolgevano alle sovrumane potenze. In altri tempi il traditore di Gesù, trenta denari, poi si uccise: benedetto rimorso. Dopo ci si vendeva (per quanto, senza rimorso?) per Gerusalemme capitale unica e indivisibile, appoggiando i soldati d’Israele che con la forza occuparono territori, diventando crudeli oppressori dei palestinesi. Prima, le americane bombe atomiche esplose sul Giappone e poi, da cavernicoli, adoratori della globalizzazione, dei mercati e dei giochi in borsa, della moneta ipocrita dea moderna. Divinizzati dollari in vile arma trasformati, criminale ricatto contro l’umanità e la saggezza delle Nazioni Unite. Le ciglia di Giove si agitavano, la sua aquila volava gridando. (Ricordo d

LACUNE E OMISSIONI

mercoledì, 27 dicembre 2017 LACUNE E OMISSIONI Con il recupero e la riqualificazione del centro storico, la piazza della chiesa e le vie circostanti, è stato inaugurato il cammino della memoria. Presenze illustrissime: presidenti laici e religiosi, primi cittadini, onorevoli e consiglieri regionali. Pannelli informativi raccontano la drammatica pagina di storia che segnò per sempre la piccola comunità. Quarantaquattro furono le vittime di quella tragedia, civili inermi e il parroco fucilati sul greto del fiume. Ricordiamo perché certi orrori non succedano più… Ascanio agita IL VOLANTINO e grida: memoria un cavolo! chi furono gli assassini? Eligio: i nazifascisti riscrivono la storia approfittando del cammino della memoria lacunosa. Gabrio: ho letto il manifesto che invita la cittadinanza a partecipare al 74° anniversario del bombardamento della città; c’è scritto della banda musicale, della corona d’alloro, della messa, ma non degli americani. Foresto: la GAZZETTA DEL BARBIERE ripo

POVERI VECCHI

  venerdì, 22 dicembre 2017 POVERI VECCHI De Sica e Zavattini sembrano dire: tale è l’irrimediabile destino dei vecchi, in una società in cui neppure le minime e vitali aspirazioni dei giovani sono prese in considerazione [Bicefalo: Il futuro dei giovani si realizza nella qualità del loro presente]. Neppure un miracolo può aiutare coloro che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non hanno a sufficienza per sopravvivere? “Umberto D.”, con i miseri soldi della pensione, o mangia o paga l’alloggio, le due cose assieme sono impossibili. Il panorama è più nero e più triste. Il regime contro il quale protesta il corteo di pensionati, il regime che respinge quei poveri vecchi con la ridicola scusa di un vizio di forma: non hanno l’autorizzazione per dimostrare. Se la tradizionale dignità dell’abito blu non permette loro di stendere la mano ai passanti, di chiedere l’elemosina all’angolo delle vie, che crepino: sono vecchi, no? (Ricordo da un racconto di Therios ). CINEMA (parte) * AGI

ZOMBI REALI

  giovedì, 21 dicembre 2017 ZOMBI REALI I riformisti anticomunisti assassinarono il PCI. Dopo varie trasformazioni di denominazione e di sostanza, diventarono peggio di tutti i contendenti politicanti. Arrivarono fino a Renzino detto il Gioconda. Pensate! Scorribande di banchieri e affaristi calcarono il suolo della nazione e non ci fu più onore e sincerità, nemmeno un’ideale, una religione, una filosofia. L’ideologia della foresta, quella più nera, dominava beffarda. Ritornarono persino i reali, viventi e in spoglie. Non eravamo più nella Repubblica democratica fondata sul lavoro ma sotto agli zombi reali e ai debiti sovrani, oppressi dai criminali mangiasoldi e dai vampiri succhia spiriti umani. (Ricordo da un racconto di Vasco ). CANZONANDO SUL SERIO (Parole da musicare) Gira gira raggirato Gira gira cittadino Gira gira risparmiatore Gira gira consumatore Gira gira raggirato Gira gira italiano Gira gira canzonato Gira gira colonizzato Gira gira perduto Gira gira girano Girano

IL TRONO

  mercoledì, 20 dicembre 2017 IL TRONO La qualifica che si dettero i Savoia fu: Re d’Italia per grazia di Dio e per volontà della nazione. La “grazia di Dio” era per casa Savoia e ribadiva l’affermazione del diritto divino, secondo cui il trono veniva concesso da Dio a famiglie o privilegiati. La “volontà della nazione” fu una menzogna perché, di fronte alla creazione del regno in Italia, le larghe masse popolari non ebbero possibilità di esprimere la loro opinione essendo escluse, di fatto, dal diritto di voto. Perché? Il re, con i tanti diritti riservatisi, si riservò anche quello di fare la legge sull’elettorato. Con la legge del marzo 1848, potevano votare i cittadini (non le cittadine!) di anni 25 compiuti, possessori di titolo di studio e capaci di poter pagare in un annuo un censo non minore di lire quarantanove di Piemonte, di saper leggere e scrivere. Perciò, oltre al reddito non “indifferente” c’era l’esclusione quasi completa del popolo dal voto, per la povertà dilagante

PIEDI SPORCHI

  martedì, 19 dicembre 2017 PIEDI SPORCHI Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico ma nazione vivente, ma nazione europea: e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti, governanti impiegati di agrari, prefetti codini, avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti, tra case coloniali scrostate ormai come chiese. Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti, proprio perché fosti cosciente, sei incosciente. E solo perché sei cattolica, non puoi pensare che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male. Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.   INDOVINA L’INDOVINELLO: CHI E’ L’AUTORE?   ??????????????????????????????????????????????????????????????????   NUOVI PAESAGGI (parte)*   Non nelle apparenze   di un fisico distrut

LUNGO L’AFFRICO

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  mercoledì, 13 dicembre 2017 LUNGO L’AFFRICO La colomba della pace di Picasso sul sipario di Brecht. Lungo l’Affrico non è una strada in Coverciano di Firenze, è una tomba dove è stato soffocato un corso d’acqua e sopra ci corrono i veicoli. Affrico lo troviamo sopravvissuto nel vecchio testo come un altro nome del vento Libeccio. Quante dimenticanze e quanti danni incalcolabili? Quanto di naturale abbiamo distrutto, seppellito, dimenticato? Seppelliamo noi stessi per altre macchine? Poi, cancelleremo anche Libeccio come Austro? Con la semplificazione e i numeri chiusi per l’accesso agli studi, sensibilità curiosità distrutte. Quanta mancanza di rispetto? Tutti in guerra contro tutti, ancora? (Ricordo da un racconto di Irina ). MODERNISTI ANTICHI E DI OGGI (BARZELLETTA) Non siamo più nel ‘900 ; ai tempi di Gesù: non siamo più nel 73 a. C. ; infatti anche Egli morì crocefisso come le migliaia di schiavi che seguirono Spartacus, simbolo della ribellione delle classi oppresse. -

DOGMI BUFFI

  martedì, 12 dicembre 2017 DOGMI BUFFI L’attività del vivente ebbe inizio con il bisogno di cibo e l’espulsione del rifiuto, con l’attrazione e l’accoppiamento, la paura della pancia gonfia, la sorpresa del corpicino somigliante. Benessere, piacere, sofferenza e morte, paura e fuga disperata. Istinto. Spirito. Pensiero. Ragionamento. Ideologie: idee, principi, politica, credenze, venerazioni, divinità; elaborati sistemi di giustificazioni dottrinarie, dogmi religiosi senza tenere conto della realtà. Agli inizi degli anni duemila d. S. (dopo Spartaco) si gioiva per la “morte delle ideologie”, però era pura ipocrisia e cioè una finzione buffa e dannosa, perché il regime capitalistico e il sistema mercato erano dogmi imperanti per la negazione di una ideologia superiore. In quel periodo il gioco dell’oca era il preferito tra le classi dirigenti. (Ricordo da un racconto di Ariella).   ABBONDANZE   Sognano i casini grandi bocconi   eccelse ministre sapute docenti   vecc

LA NUOVA VIVANDA

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lunedì, 11 dicembre 2017 LA NUOVA VIVANDA ( Nella foto: Bicefalo = Vuoto o con il cervello? E… il cuore?  [ Dimenticanze tra le righe] ). Il non vivere, le guerre, l’abbandono degli studi e della ricerca scientifica, la metafora della democrazia, la dittatura finanziaria, la cattiveria, l’ignoranza, l’egoismo, contribuirono allo smarrimento delle coscienze. Bicefalo in I VERSI DEL MIO VIVERE* nella poesia IDEE: … “Dei pupazzi/ si vanno a poco a poco formando/ mentre le idee si moltiplicano/ vivendo staccate dalle menti/ che cercano invano di afferrare”. … Eppure bastava guardare e ragionare per capire che il capitalismo (nella sua lunga criminale agonia) aveva dimenticato gli ingredienti per iniziare a cucinare il nuovo piatto. Nell’avvento della globalizzazione era già iniziata la nuova Era. Alle frontiere, sognavano solo le pulite bandiere. Palestinesi, curdi, catalani e tutti gli altri popoli (parlando la propria lingua e professando la propria religione) ebbero il loro Stato.

LA CONTRONOVELLA

  domenica, 10 dicembre 2017 LA CONTRONOVELLA La rappresaglia è la ritorsione violenta, sproporzionata e indiscriminata con la quale la potenza occupante intende valersi di un danno, talvolta anche irrilevante, subito in territorio di occupazione. Spike è il danno arrecato dalle radiazioni nucleari in una zona. La mente non può immaginare o rappresentarsi negli avvenimenti accaduti nel periodo della metafora della democrazia. Inconcepibile il ritorno alla legge della foresta, quella di tutti contro tutti, della controinformazione praticata dal complesso dei mezzi d’informazione che si oppongono o sostengono il potere costituito e delle attività che vengono svolte riportando notizie e versioni diverse da quelle ufficiali e da quelle veramente reali. La contronovella, ovvero la parodia di un racconto, per cacciare dall’animo e dall’intelligenza umana la giovinezza dell’utopia. Bicefalo: “Dalle contraddizioni/ il frutto di nuove verità”. (Ricordo da un racconto di Maya ).   ARRIVERE

NUCLEARE INTELLIGENTE

venerdì, 8 dicembre 2017 NUCLEARE INTELLIGENTE La pazienza è rivoluzionaria, ma la rivoluzione avviene quando viene persa. Poi, c’era una volta il creato. C’era la Terra, la donna, l’uomo, il serpente, la mela. Frutti animali umani, nel libero arbitrio, tutti uguali. La foto della pecora nel bosco distrugge l’idea che fu l’umano ad inventare la macchina sempre più capace e non intelligente, che qualche dotto schiavo volontario addirittura volle creativa però la costruì e l’illuse. Le idee, nella macchina creativa, imposero il concreto irreale nelle versioni di umano sogno felice e/o di incubo, ma, in ambedue restò il segnale surreale. La Terra esplose e le particelle impazzite, disperse nell’universo reale storico contemporaneo, cercavano qualche cosa di passato, di identità atavica a cui aggrapparsi. La divina pazienza innocente sperava nella nucleare intelligente. (Ricordo da un racconto di Therios ). UN MARE (parte)  …………………………..  Ecco a te grande mare  il timore delle profon

IL SERVO GERMOGLIO

  lunedì, 4 dicembre 2017 IL SERVO GERMOGLIO Presa la Bibbia: Le visioni, rivolte con compassione a Gerusalemme: la mia casa sarà riedificata, le mie città avranno sovrabbondanza di beni. Poi vedo le quattro corna che hanno disperso Giuda e Israele. Poi quattro operai arrivano per abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il paese di Giuda per disperderlo. Poi vedo un uomo con una corda in mano che misura Gerusalemme per vedere quale è la sua larghezza e la sua lunghezza. Un angelo: Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che deve accogliere. L’Angelo disse a Satana: Ti rimprovera il Signore, che si è eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco? Dice il Signore: Se camminerai nelle mie vie e osserverai le mie leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode dei miei atrii e ti darò accesso fra questi che stanno qui. Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni: io manderò il mio servo g

I MANGIASOLDI

  domenica, 3 dicembre 2017 I MANGIASOLDI La valuta, nelle operazioni bancarie, è il tempo di decorrenza degli interessi da calcolarsi su una determinata cifra; è il prezzo della moneta. Ma quante “creste” si “ritagliano” i trafficanti mangiasoldi con “presta, compra, baratta, vendi?”. Intanto i contrasti si delineano in Parlamento, dove i protagonisti della lotta sono i gruppi borghesi, conservatori liberali o radicali, Crispi, Giolitti, Cavallotti. Negli scandali della Banca Romana avviene il capovolgimento delle posizioni. Giolitti, sotto l’accusa di sottrazione di documenti, scappa per paura del mandato di cattura, però, da accusato diventa accusatore, consegnando nelle mani del Presidente della Camera il famoso plico. Cavallotti solleva la “questione morale” contro Crispi. Famosa ed energica la frase rivolta a Crispi da Cavallotti: Paura? Voi dovreste averla, voi che siete deplorato, voi che siete perduto come uomo politico e come cittadino, la parola pudore manca nel vostro v

ANNO 2125

sabato, 2 dicembre 2017 ANNO 2125 Il cielo aveva congiunto le palme, a elemosinare stelle. Insomma era sera, per dirla alla buona. E in cielo, come sempre, comparve un aeroplanino. Uno dei soliti, un autoscrivente dell’Aerorosta. Mosca. I moscoviti salirono sui tetti delle case a quaranta piani dalla Comune…… . Ascanio smette di leggere “L’anno 2125” e guarda fuori, verso da dove arriva la gioiosa musica: parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappappà, parappapà, parappappaaara …….. . Dopo la Banda cittadina, avanzano i Piaggisti con le Rosse Bandiere, mentre gli Studenti, ai fianchi del corteo, distribuiscono i volantini: Studenti e operai uniti nella lotta. Dietro i vetri della barberia, il pugno chiuso di Foresto saluta, l’asciugamano dall’avambraccio pende, ma non nasconde la liquida emozione. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). LARGO AL FACTOTUM (Il barbiere di Siviglia, parte) Pronto prontissimo son come il fulmine: Sono il factotum d