DEA MODERNA
giovedì, 28 dicembre 2017
DEA MODERNA
Gli antichi Franchi si radunavano per prendere la parola
all’inizio della primavera, quelle assemblee si chiamarono champs de mars. I
greci, stretti tra i monti e il mare, sparsi nelle isole con pochi contatti
reciproci e con il resto del mondo, si rivolgevano alle sovrumane potenze. In
altri tempi il traditore di Gesù, trenta denari, poi si uccise: benedetto
rimorso. Dopo ci si vendeva (per quanto, senza rimorso?) per Gerusalemme
capitale unica e indivisibile, appoggiando i soldati d’Israele che con la forza
occuparono territori, diventando crudeli oppressori dei palestinesi. Prima, le
americane bombe atomiche esplose sul Giappone e poi, da cavernicoli, adoratori
della globalizzazione, dei mercati e dei giochi in borsa, della moneta ipocrita
dea moderna. Divinizzati dollari in vile arma trasformati, criminale ricatto
contro l’umanità e la saggezza delle Nazioni Unite. Le ciglia di Giove si
agitavano, la sua aquila volava gridando. (Ricordo da un racconto di Maya).
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