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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

MANO MORTA

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venerdì, 30 novembre 2012 MANO MORTA Varsavia faceva un grande traffico di tratte che tuttavia aveva principalmente per base e per fine l’usura dei suoi banchieri. Al fine di procurarsi del denaro da poter prestare ai grandi dissipatori all’8 e più per cento, essi cercavano e trovavano fuori del paese un credito cambiario in bianco, ossia che non aveva come base il commercio di merci, o cambiali che il trassato straniero accettava pazientemente fino a tanto che le rimesse create dalla speculazione creditizia venivano pagate regolarmente. Tuttavia essi fecero amara penitenza di ciò per la bancarotta di uomini quali Tepper e di altri grossi noti banchieri di Varsavia. Vantaggi derivanti alla Chiesa dalla interdizione dell’interesse . La Chiesa aveva proibito di prendere degli interessi; ma non di vendere le proprietà per togliersi dal bisogno; né di cederle, per un tempo determinato o anche fino al rimborso, a chi prestava il denaro, non solo perché questo avesse in tal modo una

CARI COMPAGNI

  giovedì, 29 novembre 2012 CARI COMPAGNI Siamo stati erroneamente condannati per un atroce assassinio commesso da altre persone. Il delitto fu completamente estraneo alla lotta dei lavoratori per migliorare le loro condizioni. Noi non abbiamo paura di morire. Ogni lavoratore come servo del capitalismo affronta migliaia di volte la morte mentre compie il suo dovere. Noi non temiamo la morte. Ci ribelliamo angosciati dal pensiero di dover morire per un delitto che non abbiamo commesso, cioè per un reato che non ha alcun significato sociale. Dai primi anni della nostra giovinezza fino al momento dell’arresto abbiamo dato tempo, lavoro e denaro da noi guadagnato con arduo lavoro alla educazione dei lavoratori, preparandoli al giorno in cui il proletariato saprà emanciparsi. Noi non siamo dei volgari malfattori che rubano ed uccidono. Nessun uomo, in condizioni normali di mente, commise mai un assassinio. I reati di violenza sono la dimostrazione inconfutabile che l’attuale società è i

PUBBLICA OPINIONE

  mercoledì, 28 novembre 2012 PUBBLICA OPINIONE C’era una volta la pubblica opinione con la capacità di lottare e la possibilità di discutere dei problemi del paese anche in contrasto con chi deteneva il potere. Le classi dirigenti non potevano ignorare i pensieri e i sentimenti del popolo che esprimevano sensibilità, preoccupazioni, interessi, forza oppure debolezza morale, impegno oppure disimpegno civile, spiritualità e caratteri. Il suffragio universale con il voto proporzionale puro (una testa un voto) assicuravano la rappresentanza della tua voce con l’espressione della tua volontà in tutti i palazzi. Magari ti assaltavano e morivi ucciso in piazza comunque ma alla fine qualche briciola l’ottenevi. Invece, nell’attuale era tecnocratica, ti menano di brutto e ti raccontano di un candelotto che si fa in tre rimbalzando su di un muro. Nessun poeta immortala gli studenti impegnati nella lotta per la difesa e lo sviluppo della pubblica istruzione. Poi, ironia dell’era perfida, que

VITA RIBELLE

  martedì, 27 novembre 2012 VITA RIBELLE Ho fede nello studio, nell’educazione e nell’istruzione, perché sono nella scuola e strettamente collegati alla vita tempestosa. Perseguire le basi del sapere è fondamentale affinché i giovani divengano persone grandi ed istruite. La gioventù è sacra e deve vivere nella gioia del suo divenire maturità; non mai ridotta a misera merce di scambio, ricatto, inconsapevole marionetta dell’inumano potente. La gioventù durante gli anni di studio diventa autonoma forza di cambiamento nella lotta contro le classi dominanti. La vita ribelle introduce alla dignitosa grandezza del tanto vivere. (Ricordo da un racconto di Tirella ).    [Cerca: UNA ESPLOSIONE DI PACE FRATERNA (24 novembre 2012) ]   G    U    A    R    D    A   !   Chi possiede una certa cultura   deve cavarsela con questo avvertimento:   ” Guarda ! ”.   Non acquisterà una serie di cognizioni,   non saprà se la tale opera   è dell’ultimo periodo dell’artista   o se in essa si fa sentir

UNA ESPLOSIONE DI PACE FRATERNA

  sabato, 24 novembre 2012 UNA ESPLOSIONE DI PACE FRATERNA I cacciabombardieri e le grandi opere ”civili” distruggono l’ambiente e gli esseri viventi. La costruzione di scuole con la serenità dovuta ai docenti, il riscatto del Mezzogiorno, la trasformazione dell’agricoltura e della zootecnia, la valorizzazione del nostro paesaggio, l’esaltazione delle opere degli immortali capolavori, il capovolgimento del rapporto tra settore produttivo e settore improduttivo sono il fattore di spinta di tutto il processo della non crescita e della non quantità. La qualità umana delinea nuovi orizzonti ben più avanzati della ”carota” crescita conseguita con le democratiche parziali e vergognose manganellate. (Ricordo da un racconto di Tirella ).   [ Cerca: NOSSIGNORI (23 novembre 2012) ]   S   A   V   I   E         A   T   T   E   N   Z   I   O   N   I   Le alleanze politiche sono indispensabili   come lo è l’essere conosciuti e riconosciuti,   avere storia, forte identità, esempi.   Per le

NOSSIGNORI

  venerdì, 23 novembre 2012 NOSSIGNORI Quando abbiamo parlato di austerità, di un privilegio da dare ai consumi sociali rispetto ai consumi privati distorti, qualcuno ha pensato a una pura manovra economica; altri hanno gridato allo scandalo di una vita ”povera”; altri ancora ne hanno parlato come di un tradimento di classe. Nossignori; proprio in questa capacità nuova di indicare un modo nuovo di esistere, di consumare, di vivere insieme, sta il recupero di una piena autonomia anche culturale rispetto ad altre classi: di qui passa, non domani ma oggi, la possibilità di dare sbocchi positivi alla ricerca d’uguaglianza delle masse femminili e giovanili, che nella loro grande maggioranza non chiedono paritaria fruizione dell’esistente; ma chiedono nuovo in tutto: nei rapporti umani, negli spazi di solidarietà, nelle possibilità di cooperare in modo creativo alla costruzione dell’oggi e del domani. Anche di qui passa la saldatura fra ”risanamento” e ”rinnovamento” del Paese che implic

CONVOGLIO UNO O DUE

  giovedì, 22 novembre 2012 CONVOGLIO UNO O DUE Mia cara, mia addolorata mamma, sto bene e lo stesso desidero per voi. Mamma sappiate una triste notizia, si tratta che fanno invii in Germania e forse ci sono dentro anch’io. Il 4 maggio parte il convoglio I, se venite a vedermi a Kolonaki, forse mi prende il convoglio II. Mia addolorata e cara mamma e fratelli non vi addolorate affatto per me, dite che sono caduto al Fronte per la Libertà della nostra Patria come un greco onesto. Abbiate fede solo in Dio. Mamma i soldi che vi mando sono di Stavros che suona il busuki e abita al Faro alla prima fermata dell’autobus. Dite a sua madre che lui si trova a Chaidari con me e che gli portino biancheria e un asciugamano, niente coperte e che non si addolori la sua mamma. Mamma fa pietra il cuore, è destino che muoia, che muoia pure. Saluti a tutti di casa nostra e a tutti gli amici. Vi bacio tutti. Giannis. (Giannis Dimitsianos di anni 38, falegname, arrestato dai tedeschi nel gennaio 1944,

LA STESSA SORTE

  mercoledì, 21 novembre 2012 LA STESSA SORTE La differenza tra un prima e un dopo ha la dimostrazione verificabile dalla misura di quanto il popolo si è avvicinato all’esercizio del potere. La Costituzione repubblicana non si limita a riconoscere in modo formale i diritti democratici dei cittadini, ma sancisce il principio che debbono essere rimossi gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale dello Stato. La Costituzione repubblicana riconosce ai lavoratori non solo il diritto di organizzarsi liberamente e autonomamente, per il continuo elevamento delle proprie condizioni economiche, sociali e culturali, ma anche il diritto di concorrere in modo autonomo, attraverso le proprie organizzazioni politiche e sindacali, alla direzione della società e dello Stato e alla deter

INVIDIA SOCIALE

  sabato, 17 novembre 2012 INVIDIA SOCIALE E’ vero: più si invecchia e più gli intimi difetti vengono a galla e si esaltano. Difatti, il migliorista-riformatore più invecchia e più evidenzia il difetto di essere sempre stato un onorevole contaminato dalla revisione conservatrice la quale viene oggi esaltata dal comportamento politico di onorevole privilegiato per il suo agire retrogrado-reazionario. Perciò egli non nomina Senatore a vita l’operaio che lavora duramente giorno dopo giorno e tutti i turni di notte per la sopravvivenza della propria famiglia, del disoccupato che ”tira la cinghia” e respira profondamente, poi inghiotte l’amaro ”magone”, rincorre un rospo e fa mangiare consorte e prole, ma, invece, nomina Senatore a vita il bel satollo Professore (e ditemi se questa è invidia sociale!!!) il quale, istruitosi alla povertà della sostanza spirituale, ”Salva Italia” e, come un qualsiasi finto Don Chisciotte, recita la parte in commedia, sapendo di essere falso umano. Perciò

GIGIONE ECCEZIONALE

  venerdì, 16 novembre 2012 GIGIONE ECCEZIONALE Gigione è oramai un politico arrivato all’importante bivio per un avanzato posto in carriera: andare alla Camera dei Deputati oppure al Senato della Repubblica? All’interrogativo non è però possibile rispondere semplicemente così come appare scritto: tutto dipende dal numero di persone e dalla quantità di tempo che queste sono in lista di attesa. Quando i posti, secondo i calcoli del Responsabile dell’Ufficio Elettorale delle Primarie, risultano numericamente molto meno dei personaggi in carriera aspiranti e rimasti in aspettativa, una diversa collocazione istituzionale è d’obbligo. Così Gigione, dopo aver ricoperto il Seggio di Consigliere Comunale, poi quello di Assessore, poi quello di Sindaco, poi quello di Presidente della Comunità Montana (in riva al mare), poi quello di Presidente dell’assemblea degli Alvei delle acque dolci, poi quello di Presidente dell’Unione per l’incenerimento dei rifiuti urbani, poi quello di Presidente d

INSULARE

  mercoledì, 14 novembre 2012 INSULARE     Chi ha detto che l’origine insulare disporrebbe gli animi e i caratteri agli orizzonti ristretti, agli ideali meschini, o addirittura spegnerebbe l’entusiasmo, lo slancio? Non è vero! Come nel nostro più grande poeta, e per alcuni aspetti grandissimo pensatore dell’800, Leopardi, il fastidio infinito per la rinchiusa e meschina esistenza nel borgo provinciale arretrato diventa ascesa lirica nella contemplazione del fastidio e dolore di tutti gli uomini davanti ai problemi, per il suo razionalismo insolubili, dell’universo e della vita, così in Antonio Gramsci sorge dalla sofferenza direttamente vissuta dell’isola sarda e del popolo suo, non soltanto lo stimolo a porre determinati problemi, ma una di quelle intuizioni dell’età giovanile, luce che illumina, guida che dirige in tutto il successivo cammino, e quindi quasi rivelazione di tutta una vita. (Meditazione sul ”Gramsci” di Palmiro Togliatti).       [ Cerca : CITTADINI AUTOAU

DITTATURA DEMOCRATICA POPOLARE

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sabato, 10 novembre 2012 DITTATURA DEMOCRATICA POPOLARE .Ernesto in Cina. Il nostro Stato è una dittatura democratica popolare diretta dalla classe operaia e fondata sull’alleanza degli operai e dei contadini. Quali sono le funzioni di questa dittatura? La sua prima funzione è quella di reprimere, all’interno del paese, le classi reazionarie e gli elementi reazionari nonché gli sfruttatori che si oppongono alla rivoluzione socialista e coloro che minano l’edificazione socialista; la sua prima funzione è cioè quella di risolvere contraddizioni tra il nemico e noi all’interno del paese. Per esempio, arrestare, giudicare e condannare certi controrivoluzionari e privare, per un determinato periodo, i proprietari fondiari e i capitalisti burocratici del diritto di voto e della libertà di parola; tutto ciò rientra nell’ambito della nostra dittatura. Per mantenere l’ordine pubblico e difendere gli interessi delle masse popolari, è ugualmente necessario esercitare la dittatura sui ladri, i

MACCHINA VERIFICHE IMPARZIALI

  venerdì, 9 novembre 2012 MACCHINA VERIFICHE IMPARZIALI Nell’era tecnocratica c’era una volta l’essere definito umanoide che, illudendosi di essere rimasto umano studente, aveva conseguito la laurea in scienze di economia politica alla normale (si fa per dire) di Pisa. Era molto bravo e con intelligenza riusciva sempre ad ottenere le massime valutazioni dalla Macchina Verifiche Imparziali. L’umanoide aveva appreso bene la questione degli addebiti; infatti, in ogni problematica, sceglieva quella conservatrice, così risultava debitore il popolo (modo di dire dell’epoca) sovrano che, terrorizzato dalla minaccia del burrone (burr = one, luogo dirupato e scosceso con burro) stava zitto e buono. L’umanoide perciò era sempre in grande debito nei confronti della distribuzione automatica del mercato delle banane e, sentendosi in colpa, lavorava continuamente giorno e notte senza riposo e senza ricercare alcun umano pensiero. E’ chiaramente evidente che la categoria dominante nell’era tecno

PERNACCHIONE

  giovedì, 8 novembre 2012 PERNACCHIONE I giorni passano, e, oggi 47° credevo proprio che fosse quello buono, e invece ancora non ci siamo. Per conto mio non ci faccio caso e sono molto tranquillo e sereno, tengo su gli umori di 35 ospiti di sole quattro camere con barzellette, pernacchioni (scusa la parola ma è quella che è) e buon umore. Unisco una piantina di qui per ogni evenienza e perché, a mezzo del latore, quest’altra settimana me la rimandi completata. Penso la sera in cui mi dettero 24 nerbate sotto la pianta dei piedi nonché varie scudisciate in parti molli, e cazzotti di vario genere. Io non ho dato loro la soddisfazione di un lamento, solo alla 24a nerbata risposi con un pernacchione che fece restare i tre manigoldi come tre autentici fessi. (Quel pernacchione della 24a frustata fu un poema! Via Tasso ne tremò ed al fustigatore cadde di mano il nerbo. Che risate! Mi costò tuttavia una scarica ritardata di cazzotti). Quello che più pesa qui è la mancanza di aria. Io man

CITTADINI AUTOAUTENTIFICANTI

  mercoledì, 7 novembre 2012 CITTADINI AUTOAUTENTIFICANTI   Una società democratica è una società politica incompatibile con uno stato confessionale o aristocratico, per non parlare di uno stato castale, schiavista o razzista; e questa incompatibilità deriva dall’aver assunto i poteri morali come base dell’uguaglianza politica. La giustizia come equità è una concezione politica della giustizia per una società democratica. I cittadini sono liberi in quanto ognuno riconosce a se stesso e tutti si riconoscono l’un l’altro il potere morale di avere una concezione del bene. In quanto persone libere i cittadini rivendicano il diritto di considerare se stessi indipendenti da qualsiasi particolare concezione del bene o sistema di fini ultimi, e di non identificarcisi. Dato il potere morale di formarsi, rivedere e perseguire razionalmente una concezione del bene, la loro identità pubblica o legale di persone libere non risente delle variazioni che la loro particolare concezione del bene p

RIFORMA ELETTORALE

  martedì, 6 novembre 2012 RIFORMA ELETTORALE La piazza è piena prevalentemente di contadini e operai; pochi altri raggruppati al centro, che portano il vestito completo con il nastro nero annodato al colletto della camicia, sono conosciuti insegnanti; tre personaggi, sconosciuti e quasi nascosti in un angolo in fondo, sembrano funzionari del re o spie della polizia. Una bandiera rossa sventola in prima fila sotto il nudo palco formato con un carro agricolo. Un fragorio di battimani accoglie il compagno Felice. Cavallotti prende il microfono e subito esclama: ”Io chiamo piccina quella scienza di Stato che fa consistere l’abilità e l’astuzia nello studiare i congegni affinché le minoranze appaiano nella loro espressione legale artificialmente minori di quello che sono e della forza che hanno realmente nel Paese”. Anche Gronchi, che ascoltai nella sala parrocchiale Pontederese, affermava che se viene abolita la proporzionale il suffragio universale diventa una beffa. E sottolineava c

LO STUDENTE GIOCA A CARTE

lunedì, 5 novembre 2012 LO  STUDENTE  GIOCA  A  CARTE Lo studente gioca a carte per tutta la notte. Il militante operaio durante la nottata esegue le pulizie, le riparazioni e il rifornimento e, nel contempo, assicura la sicurezza. Nel Giardino Scotto si svolge la significativa festa della stampa comunista, parodia del libero governo di liberi lavoratori; è la sintesi della società futura finalmente liberata dallo sfruttamento inumano del sistema mercato del capitale. Sembra di vivere in un sogno, ma la raffigurazione plastica del peccato di quel particolare studente che continua a giocare a carte, distrugge tutto il terrestre Paradiso pisano. Quel singolare studente, pur non avendo mai lavorato neppure con l’intelletto ma, in quanto figlio di onorevole, per la rapida carriera da professionista della politica, continua benissimo a vivere nel lusso. Gli ignari dicono che sia molto intelligente e che abbia una capacità oratoria fuori dal normale, ma la capacità di calcolare, di immag

REALI MASCALZONI

domenica, 4 novembre 2012 REALI MASCALZONI C’era una volta nel tempo lontano, molto, molto lontano, una realtà molto, molto misera, perché molto, molto, molto, molto inumana; questa realtà, moltissimamente inumanissima, reprimeva brutalmente tutto ciò che esisteva di diverso dall’usuale vita dell’epoca; di diverso, (meditate- meditate), emanazione del demonio o, più semplicemente, (per modo di dire) ritenuto non umano, ma, di diverso, umanissimamente umanissimo, moderno ”diverso”; era la realtà degli essere umani sofferenti che, condannati a subire torture inenarrabili, (la normale sensibilità umana non è capace neppure di immaginare) perché ‘’semplicemente ammalati”; ammalati non fisicamente ma mentalmente. Malattia psichica, come venne definita e catalogata dai dotti e dai risultati delle ricerche e dagli studi scientifici nella sua qualità; ma anche la malattia ”in soffitta” così definita comunemente dal saggio dire del volgo. Però, purtroppo, vincevano sempre i molto reali masc

COME DEI SPLENDENTI

  venerdì, 2 novembre 2012 COME DEI SPLENDENTI   Cerchiamo di vivere felici, senza inimicizia, tra gli uomini sottili e coloro che sono malevoli! Viviamo felici, senza malattie tra gli ammalati! Viviamo felici, senza brama fra i bramosi, senza cupidigia fra gli uomini cupidi! Viviamo felici, noi che non possediamo niente: sazi, come dei splendenti, della gioia degli altri! La vittoria crea inimicizia, perché chi è stato sconfitto giace sofferente. Chi ha abbandonato vittoria e sconfitta invece è tranquillo e felice. Non c’è fuoco che bruci come la passione, non c’è perdita che possa essere paragonata all’odio, né un dolore simile a quello di esistere, né felicità pari alla gioia interiore! La fame è la peggior malattia, i legami della nostra psiche sono le peggiori disgrazie; a chi invece ha conosciuto le cose come sono davvero,L’estinzione appare come felicità suprema. La salute è il guadagno più grande, l’essere contenti è la ricchezza maggiore, la fiducia è il miglior parente,

STUPIDO DI RENZO

  giovedì, 1 novembre 2012 STUPIDO DI RENZO Al caro Teresio, ti mando il mio ultimo saluto cordiale nella speranza che tu che resti sappi essere il conforto di papà e mamma. Ascoltali sempre! A niente valgono il coraggio e l’entusiasmo quando manca la benedizione dei genitori. Quello che ho passato io t’insegni. Fammi così vedere che non sei un muffito ma sei un Pieropan. Tanti saluti e bacioni da quello stupido di Renzo. ( Pieropan Lorenzo , partigiano, anni 24, geometra, fucilato nel dicembre 1944). F   I   S   C   H   I   A       I   L       V   E   N   T   O Fischia il vento, infuria la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar, a conquistare la rossa primavera, dove sorge il sol dell’avvenir. Ogni contrada è patria del ribelle, ogni donna a lui dona un sospir, nella notte lo guidano le stelle, forte il cuore e il braccio nel colpir. Se ci coglie la crudele morte dura vendetta verrà dal partigian; ormai sicura è già la dura sorte contro il vile che noi ricerchiam. Cessa il ven