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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

ACHILLE TERRACINI SPARTACO

ACHILLE TERRACINI SPARTACO Nelle canzoni e negli inni degli oppressi le tribolazioni evitavano amicizie inquinanti che compromettevano il riscatto del lavoro, la redenzione del genere umano, l'attuazione dell'uguaglianza sociale. Poi, ai tempi di Achille detto il piagnone, la sciocchezza politica illuse che il più era ormai fatto e che non esistessero più i nemici dei lavoratori. Per la riuscita, oppure per il rimorso o per la consapevolezza, o in un barlume di lucidità politica per il delitto contro l'umanità commesso, il sempliciotto Achille pianse. Achille pianse, ma ormai il crimine era stato commesso, ed egli non fu più il capo dei lavoratori protagonisti. Tutti i nemici dei lavoratori e della Costituzione diventarono suoi amici. Il comunista Terracini, presidente dell'Assemblea costituente, si mise le mani sulla testa e nell'agitazione incrinò la lapide. Spartaco e Gesù indicavano la via Appia colma di schiavi crocefissi. Ma no, Achille, dopo le lacrime, si i

TALLONE DI ACHILLE

TALLONE DI ACHILLE Le esperienze del Movimento operaio e della Resistenza insegnano che le conquiste sociali e politiche non sono mai certe, assicurate, compiute. Illudersi di godere dei benefici ottenuti senza l'impegno in prima persona e la partecipazione organizzata è una misera illusione da pagare a caro prezzo. Non dobbiamo pensare di delegare agli altri magari a politicanti mestieranti che pensano soltanto a se stessi. Dal governo e dall'opposizione la lotta per il progresso del popolo deve sempre continuare. Chi si ferma è perduto. L'insegnamento dei partigiani caduti per la libertà e dei lavoratori assassinati sul posto di lavoro è sempre stato chiaro, inequivocabile: non abbandonare mai il campo perché il nemico è sempre in agguato e pronto a colpire. (Ricordo da un racconto Vasco ). CREDENZA L'ideologia è come una cavalletta Salta a destra al centro a sinistra In alto in basso di sopra e di sotto In linea retta curva e zigzagata Imprevedibile dappertutto sal

RIGURGITO FASCISTA 2023

RIGURGITO FASCISTA 2023 Incoscienti, volete replicare le vergognose gesta del 1921? Al posto della monarchia complice del fascismo mettete la repubblica, e agite falsamente con lo scopo, nefasto e criminale, di rimettere i fascisti non fascisti al potere, non fascisti che si considerano i nipoti del fascismo e non condannano la guerra e le stragi di popolazioni innocenti compiute dalle camicie nere in Italia e nel mondo. Nel XXI° Secolo era ora di non permettere più inganni macabri quanto mortali e di diffondere ancora oscene falsità. Equiparando il fascismo al comunismo offendete e spregiate la memoria dei patrioti partigiani comunisti che sacrificarono la vita nell'azione clandestina, in combattimento e nelle prigioni per restituire la dignità alla Patria italiana con la sconfitta della dittatura fascista e la cacciata del nazista invasore. Il comunismo italiano, artefice della Resistenza e della Liberazione, è tra i padri fondatori della libertà e della democrazia. Il comunismo

ANTIFASCISTI SEMPRE

ANTIFASCISTI SEMPRE Il padre nostro, sommo Dante Alighieri, nell'infernale pozzo metteva i traditori. Ma noi, non essendo “sommi”, ignari perdonammo i continui vigliacchi agguati. La Liberazione fece altrettanto, lì per lì pochi fascisti furono giustiziati ma troppi graziati, anche se certamente da punire severamente per i crimini compiuti. E perciò, perfino nel XXI° Secolo, qualche nostalgico fascista criminale irriconoscente continuava a terrorizzare e tramare contro la Costituzione della Repubblica Antifascista nata dalla Resistenza. Pensate che qualche fascista, travestito da democratico liberale, metteva gli eroi caduti per la Liberazione dalla sanguinaria dittatura nazifascista sullo stesso piano dei criminali che continuarono la guerra a fianco dell'occupante nazista, nonostante che fascisti e nazisti avessero massacrato intere popolazioni innocenti. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). LIBERI ED EGUALI (pochi versi della Costituzione) Tutti i cittadini hanno pari di

ORA E SEMPRE RESISTENZA

ORA E SEMPRE RESISTENZA Governanti reazionari recitavano cento parti della dannata commedia. Plagiati da Hitler e Mussolini riscrivevano la storia contro le vittime innocenti e contro gli eroici partigiani liberatori. I ceffi nostalgici del nazifascismo tramavano per affossare la Costituzione nata dalla Resistenza e dal 25 Aprile volevano cancellare la Festa della Liberazione. Diabolici tentavano di fare dimenticare la guerra e i crimini della sanguinaria dittatura nazifascista e commettevano il reato di apologia. I politicanti funesti guerrafondai diffondevano odio paura terrore per distruggere la pace e l'umana fratellanza. Perciò fornivano armi alle armi e alimentavano la guerra in Europa. Le carogne erano uscite dalle fogne e cercavano la criminale rivincita nazifascista. Trovarono ORA E SEMPRE RESISTENZA. (Ricordo da un racconto di Therios ). APOLOGIA DI REATO Politicante privilegiato Dall'agiata ombra in agguato Colpisci chi ci ha liberato. Invasato dall'odio Tr

PARTIGIANI DELLA PACE

PARTIGIANI DELLA PACE La pace nasce con la creazione oppure con il mistero ancestrale naturale primitivo? La guerra è il Diluvio universale scagliato da Dio che non sopportava più la nostra cattiveria? La coesistenza pacifica era il rametto di ulivo portato dalla colomba della pace che si fidava dell'intelligenza del libero arbitrio. Ma noi non vogliamo più bene a nessuno? Siamo diventati succubi delle macchine elettroniche da noi programmate per i giochi d'azzardo delle famigerate Borse finanziarie? Di fatto distruggiamo noi stessi e tutti gli altri esseri viventi. Distruggiamo la fantastica Terra e l'universo infinito misterioso, perché? Perché abbattiamo la colomba della pace e persino gli orsi? Perché non riprendere il cammino della saggezza? A Ginevra, nel 1867, su iniziativa della “Lega della pace e della libertà” Giuseppe Garibaldi affermò che tutte le nazioni sono sorelle, che la guerra tra loro è impossibile e che tutte le querele che sorgeranno tra le nazioni, do

L'ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO

L'ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO La lotta contro il nazifascismo non era più soltanto condotta da una minoranza di avanguardia: ovunque nascevano nuovi distaccamenti, nuove brigate scendevano in lotta. Ogni giorno, decine di operai, si inquadravano nelle formazioni partigiane e passavano all'azione. Nello stesso tempo si assisteva alla mobilitazione delle masse nelle fabbriche, nei campi, per la strada, per manifestare contro la fame, contro le ordinanze e i richiami, contro le requisizioni, contro i soprusi e le prepotenze nazifasciste. In un suo articolo La Fabbrica , organo della Federazione milanese del P.C.I., scrive: “Più grande è il grado di oppressione, più terribile e implacabile è la lotta, che non si svolge a scatti, ma attraverso una serie ininterrotta di azioni che hanno come obiettivo strategico la cacciata dei nazifascisti dall'Italia. I fucilati di piazzale Loreto erano operai, impiegati, intellettuali, uomini di ogni ceto, di ogni condizione sociale. Erano com

APOLOGIA DI REATO

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APOLOGIA DI REATO Politicante privilegiato Dall'agiata ombra in agguato Colpisci chi ci ha liberato. Invasato dall'odio Trami ancora imbrogli Tenti mostruosi inganni. Guerrafondaio Senatore indegno Cerchi il conflitto? Armi armi Armi alle armi Ancora armi alle armi? Violento logorato Armi alle armi Ancora la guerra invochi? Guerra guerra Secondo tempo Seconda guerra mondiale. Allucinato Del terrore nazifascista Vuoi la criminale rivincita? Incallito fuorilegge Deliri Convivenza civile non distruggi. -Renzo Mazzetti- (Sabato 22 Aprile 2023 h.15,16). RIVEDI ANTIFASCISMO

PRONTI (MONTI ACQUE ALBERI ORSI)

PRONTI (MONTI ACQUE ALBERI ORSI) Dall'opposizione eravamo capaci di risolvere tutti i problemi. Maghi, fate, bacchette magiche, prestigiatori, illusionisti, con accattivanti volti e nomi altisonanti, supportati dalla magnificente propaganda elettorale, diventati governanti, si concretizzava il benessere diffuso e si dava felicità a ogni singola persona, e si restituiva la dignità alla nazione intera rinfrancata dal giogo d'Europa. Invece: Monti ridotti a formaggio gruviera sferravano freddi venti devastanti; mari e fiumi e laghi inquinati e seccati; alberi bersagliati da autisti scorretti venivano abbattuti; orsi che rispettavano le leggi naturali venivano assassinati. Insomma, la colpa era sempre degli altri, mai di noi stessi non partecipanti o elettori di governanti e oppositori; davamo la colpa persino agli affogati da noi non salvati volutamente per reazionaria ideologia. Perché la colpa era sempre altrui? Eppur si bandiva il Reddito di Cittadinanza ma si spendeva in arma

ESERCITO ROSSO

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ESERCITO ROSSO Nella terza pagina di MIAO! il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente. Poi, sotto il titolo “Verso il 25 Aprile”, Zampetta scrive: Era il 28° anniversario della Rivoluzione bolscevica, 6° anno di guerra mondiale. Gli ultimi baluardi della tirannia nazifascista stavano cadendo sotto i colpi degli alleati, dei partigiani, dei sovietici. Stava crollando tutto il sistema politico e militare con il quale Hitler e Mussolini avevano asservito i popoli di tante nazioni. Le forze della libertà stavano per sconfiggere la barbarie dell'oppressione nazifascista. Churchill alla Camera dei Comuni il 7 Novembre 1944 dichiara: “E' sulla Russia che si è addensato il maggior peso della lotta. Devo affermare che è stato l'Esercito Rosso che si è assunto il compito di ridurre a brandelli il nostro nemico. Ad onta di tutti i nostri sforzi, io credo che non ci sarebbe stato possibile, nel giro di pochi anni, attaccare e sbaragliare un esercito potente come quel

PAROLE STRANIERE

PAROLE STRANIERE Le parole straniere, scaturite e non dalla lingua latina, furono vietate per legge nazionale. Tutte le lingue straniere, i vocabolari, i libri scolastici, gli abbiccì vari, tutti i dialetti della penisola a forma di stivale, parlati prima e poi dell'unità nazionale, tutti, tutti gettati nel fuoco della moderna catasta medioevale. Per non essere bruciate vive le persone paurose, superstiziose, mentalmente fragili ma ancora intelligenti, adottarono il linguaggio dei segni, quello dell'Internazionale. La Resistenza, se pur con un grande tributo di eroico spirito, avanzava verso il 25 Aprile del XXI° Secolo, anno 2023, dopo chissà che cosa. (Ricordo da un racconto di Tirella ). CREATURE Camminano nuotano volano Terrestri marini celesti Ansiosi immersi dispersi Desiderosi soddisfare sensazioni. Viventi esseri diversi Istinti passioni aspirazioni Speranza serenità conoscenza Prelude generazione nuova. E. Molteplici attività sensibili Splendide espressioni creative

GARIBALDINI VERSO IL 25 APRILE

GARIBALDINI VERSO IL 25 APRILE A Caprera Garibaldi lavorava con la vanga per dissodare e coltivare il terreno. Il suo amico Augusto Vecchi gli donò una zappa nuova. Garibaldi gli diede in cambio la sua zappa vecchia e gli scrisse: Serbatela a testimonianza del mio antico e costante pensiero: Che gli uomini meglio avvisati dovrebbero usare il ferro non per uccidersi scambievolmente ma per procacciare all'umana famiglia una somma maggiore di prosperità. (Ricordo da un racconto di Irina ). Caprera, 15 Giugno 1868. Il titolo di Plebe , con cui volete forgiare il vostro giornale è MOLTO ONOREVOLE. Dalla feudalità dei Baroni, a quella dei Monarchi; dai bravi di quell'epoca, ai nostri bravi moderni; la Plebe è sempre stata oppressa ed oltraggiata. Propugnandone i diritti, vi siete assunti una responsabilità grave. Ma voi vincerete, avendo da parte vostra la vera forza e la giustizia. Vi prevengo però che se non tentate di strappare la Plebe alle botteghe dei negroma

CACCIA ALL'ORSO

CACCIA ALL'ORSO La scolaresca s'è sistemata sui banchi e guarda verso la porta aperta. Albertino entra e, mentre si siede dietro la scrivania, domanda se siamo soddisfatti delle vacanze pasquali trascorse a Ronta nel villaggio Marrani. Gli risponde un coro di sì entusiastici. Bene bene sono contento anch'io. Poi, fatto l'appello, apre un libro e legge: Diedi un'occhiata ai miei due fucili, alzai i cani, e mi feci a riflettere dov'era più conveniente che mi piazzassi. Alle mie spalle, tre passi distante, c'era un grosso pino. “Fammi piazzare lì sotto al pino, così potrò anche appoggiarci il secondo fucile”. Mi trascinai fino al pino, sprofondando fin sopra ai ginocchi; pestai sotto il pino una piazzola di poco più di un metro, e lì mi sistemai. Un fucile lo presi tra mano, l'altro (coi cani già alzati) lo appoggiai contro il pino. Poi tirai su il coltellaccio dal fodero e lo rimisi a posto, per provare se, in caso di bisogno, fosse agevole a sfoderarsi.

ANNULLA LA VIOLENZA

ANNULLA LA VIOLENZA A noi egoisti incontentabili, non soddisfatti di tutti gli elementi sottratti alla natura e al vivere naturale. A noi che siamo sempre stati i divoratori di tutto e di tutti anche di noi stessi, che siamo ancora gli assassini degli infiniti (conosciuti e sconosciuti) esseri viventi compresi aria e vuoto, terra sassi minerali, spirito e vegetali, noi presuntuosi giudici inappellabili, condanniamo a morte tutti, a morte anche noi stessi. Armi per far la guerra contro i nostri simili e contro tutto ciò che ci circonda e ci fa vivere. La tutela dell'intelligenza umana attua pace disarmo fratellanza. (Ricordo da un racconto di Vasco ).                                                                                M 49 Perseguitato sfruttato Attrazione beffeggiato Bersaglio sportivo Mandato alla macchia Voluto ribelle Orso ancora vivente? M 49 essere organizzato Inconsapevole resistente Innocente docente. -Renzo Mazzetti- (17 Luglio 2019). categoria: fanta

COMICHE

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COMICHE In Italia il comico era beffeggiato e il governo del suo movimento politico veniva bombardato dalla crudele critica quotidiana fino all'affossamento. In Ucraina il comico diventato governante veniva osannato, si pendeva tutti dalle sue labbra perfino sul piede di guerra. (Ricordo da un racconto di Tirella ). FRIULI VENEZIA GIULIA Vittoria! Grida l'eletto esultante Del sessantacinque per cento. Ma Quanti votanti? Quarantacinque per cento Su un milione e più. L'opposizione non partecipante Anche questa volta Stravince Ma Non conta niente. -Renzo Mazzetti- (5 Aprile 2023). categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe. Vedi Poesia INDECENZA RIVALE in PUTIN STALIN (TORRI GEMELLE) -Lunedì 27 Febbraio 2023 h.15,02-

ABBATTIMENTI

ABBATTIMENTI Controllare la ricchezza non era conveniente perché tenuta in poche mani. Perseguitare i tanti poveri assicurava reperire risorse da utilizzare per reprimere i pochi furbi e galleggianti vari. La pacchia era finita. I poveri sistemati nei loro recinti belavano come pecorelle smarrite, i ricchi finalmente liberi di godersi la vita. Per mantenere le classi sociali e sviluppare le ingiustizie, il capro espiatorio di ogni male veniva inventato ogni volta all'occorrenza. Quando la razza, il colore della pelle erano stati contagiati dal sistema, si passava alle classi ritenute subalterne. Si bastonavano gli studenti con i grilli per la testa. Si perseguitavano gli indigenti che prendevano il reddito di cittadinanza. Si discriminavano che non ritenevamo normali sessualmente. Poi, quando il numero delle persone raggiungeva la soglia d'allarme, che tutelava lo spazio riservato ai privilegiati, si passava agli abbattimenti selettivi. La guerra era necessaria perché faceva s

BORIA IMPERIOSA

BORIA IMPERIOSA Molti non andavano più a votare anche perché esprimere sulla scheda il proprio voto era diventato troppo complesso e per alcune idee addirittura impossibile per le criminali soglie di sbarramento e le innaturali alleanze politiche forzate. Prima bastava fare una croce sul simbolo preferito e si era sicuri di non sbagliare. Una votazione con partecipazione sotto al 30 – 50% non sarebbe logicamente valida. Annullare e riconvocare per la seconda volta gli elettori? Macché. Per i conformati addetti ai lavori andava tutto bene comunque, perché si prendevano uno stipendio lussuoso e una vita piena di privilegi inimmaginabili. L'informazione era diventata tutta a favore di chi comandava. Criticavi un qualsiasi ministro o bastava un semplice accenno di una seppur lieve critica per un capo di governo nostro o amico, che scattava l'interruzione con la scusa “per capire meglio”. Se poi insistevi, ecco l'interruzione per la “pubblicità” con la scusa che era l'unica