GARIBALDINI VERSO IL 25 APRILE

GARIBALDINI VERSO IL 25 APRILE

A Caprera Garibaldi lavorava con la vanga per dissodare e coltivare il terreno. Il suo amico Augusto Vecchi gli donò una zappa nuova. Garibaldi gli diede in cambio la sua zappa vecchia e gli scrisse: Serbatela a testimonianza del mio antico e costante pensiero: Che gli uomini meglio avvisati dovrebbero usare il ferro non per uccidersi scambievolmente ma per procacciare all'umana famiglia una somma maggiore di prosperità. (Ricordo da un racconto di Irina).

Caprera, 15 Giugno 1868.
Il titolo di Plebe,
con cui volete forgiare il vostro giornale
è MOLTO ONOREVOLE.
Dalla feudalità dei Baroni, a quella dei Monarchi;
dai bravi di quell'epoca, ai nostri bravi moderni;
la Plebe è sempre stata oppressa ed oltraggiata.
Propugnandone i diritti,
vi siete assunti una responsabilità grave.
Ma voi vincerete,
avendo da parte vostra la vera forza e la giustizia.
Vi prevengo però che se non tentate di strappare la Plebe
alle botteghe dei negromanti sarà un'affare lungo.
Un caro saluto del vostro
GIUSEPPE GARIBALDI.
(Lettera pubblicata nel n.1 della “Plebe” di Lodi diretta dal socialista Enrico Bignami).

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

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