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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

DIRITTI ALTRUI

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  mercoledì, 30 dicembre 2015 Therios DIRITTI  ALTRUI Maya, la gatta di casa è la più anziana, dal suo portamento si evince che si sente una regina: è libera in tutti i luoghi, annusa sui tavoli e sui letti, dorme da tutte le parti; capisce e si fa capire, con un suono particolare rivela il suo nascondiglio, a modo suo è anche obbediente: da fuori, dopo un po’ dal richiamo e senza darlo a vedere, piano piano rientra. Nel giardino ci sono altri tre gatti, capitati per caso: sono diventati stanziali e saltuariamente entrano in casa. Soltanto a Therios è negato l’accesso perché vuol segnare, sempre e ovunque, il territorio. Chicco entra in tutte le stanze, non ha manie di possesso, spesso rimane immobile e, con lo sguardo perduto lontano, pare meditare: per l’aria che assume è soprannominato il filosofo. Un giorno accadde una cosa simpatica quanto imprevista: Zoe, la gattina più giovane, dalla mamma chiamata Piccolina-a-a-a-a-a, entrata in casa per il freddo e la troppa umidità, si acco

IL NOMINATO ALFIERE

  lunedì, 28 dicembre 2015 IL NOMINATO ALFIERE   Non combatte avanti e neppure dietro, non protegge le insegne patrie, alle schiere non indica come assaltare il nemico. La grande guida italiana non ha nemici: troppi e di tutti i credi, entusiasti saltano sulla pedana del suo alto scranno; nel gioco di forza dei fondi monetari è uno dei pezzi principali e mima l’alfiere, forse ignora di essere soltanto un moderno oppressore? L’antiantesignano dei capi di governo e dei veri statisti legge i sondaggi e s’illude di essere amato dal popolo. Dalle stelle alle stalle sembra una volgarità, ma vediamo cosa rappresenta: le stelle sono scintille bianche in mezzo al buio, le stalle sono una bellezza naturale profumata che ripara gli animali. Stelle e stalle, gioco fonico bizzarro, un paragone singolare? Forse, ma certamente spiega e aiuta a pensare sulla realtà con un’immagine efficace. Dalle stelle alle stalle, rappresenta un profondo significato: Quanti potenti in ogni epoca storica hanno

MULINI A VENTO

mercoledì, 23 dicembre 2015 MULINI A VENTO Quando si arriva ad una certa età, dopo una giovinezza piena d’ideali e di speranze, la delusione nel guardare la realtà diventa talmente grande che opprime l’umana sensibilità. Vengono così soppresse tutte le giovanili aspettative e, annullate le esperienze politiche e delle lotte passate, si diventa dei miscredenti, vaghi egoisti culturalmente egocentrici, intellettuali senza spirito critico positivo. Le nostre azioni diventano sterili, nella neutralità prevale il giustificazionismo che sotterra l’analisi, la sintesi, la concretezza, la fantasia, l’allegria della lotta; ti senti un Don Chisciotte contro i mulini a vento. I giovani, privati dell’entusiasmo del vecchio vissuto, dell’esempio di una nuova società, lasciati ignari e supini sotto i miraggi del momento, diventeranno anch’essi tiranni di se stessi. Il potere e l’ingiustizia sanno bene che non sono mulini né vento, e immensamente godono per l’illusione d’immortalità. (Tratto dai ra

LO SCHERNO

  martedì, 22 dicembre 2015 LO SCHERNO Libero nacque in un carcere, terminato l’allattamento naturale, dalle braccia materne passò a quelle dell’orfanotrofio. Ragazzo soldato guerreggiò per tutto il mondo per la grandezza di Roma. Dopo l’otto settembre vagava smarrito vestito di laceri panni civili. Per sfuggire all’arresto uccise un soldato italiano. Scampato per un pelo dai partigiani, tentava di riparare nella Repubblica di Salò. Nell’alta Italia, scambiato per un partigiano, fu ucciso dai tedeschi in fuga. Lo scherno del giusto destino. (Ricordo da un racconto di Tirella ). CIARLOTTA    PRIMA La giovane politica istruita nella rozza èra avventata passava serena e bella nel regno della ciarla. Ritornati alle leggi naturali orrori dalle foreste ai paesi incantava con parole bevibili ignari giovani e deboli vecchi. I precetti seguiva a modo suo ché adorava il potere e il capo onorava il banco amava il babbo se stessa, ma il prossimo, quando? Ambiziosa scaltra magica divenne Ciar

BOLLETTA CANTA

  giovedì, 17 dicembre 2015 BOLLETTA CANTA   Ciao, dove sei stata? -domandò l’amica- sono stata alla Posta a pagare la terza bolletta dei rifiuti. Ai tempi nostri di vero c’erano rimaste soltanto le bollette e le buste paga, poi? Tutte chiacchiere, finzioni e scene madri televisive. Il Ciarla governante diceva di aver ridotto le spese per i privilegi e alzato le buste paga. A casa le due amiche fecero i conti: la retribuzione risultò bloccata da circa quattro anni; la somma delle bollette dello scorso anno: 117 Euro; la somma di quelle dell’anno corrente: 120 Euro = 3 Euro in più. Ma ti rendi conto? Sei-mila-lire! (Ricordo da un racconto di Irina).   VEDERE     E     BERE   ( parte )   L’ottimismo fa vedere   il bicchiere mezzo pieno,   il mezzo bicchiere   del mio ottimismo   chi l’ha bevuto?   -Renzo     Mazzetti-   (domenica 7 giugno 2015)   Vedi: ALESSANDRO IL GROSSO (4 dicembre 2015)

IL CANTO DELLE CREATURE

  martedì, 15 dicembre 2015 IL CANTO DELLE CREATURE Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se Konfano, et nullu homo è ne dignu te mentovare. Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle: in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et

NUGOLO NERO

lunedì, 14 dicembre 2015 NUGOLO NERO La strada che attraversava tutto il paese veniva chiamata con più nomi: dell’asilo, della chiesa, della farmacia, di sopra, statale, sessantasette, nazionale, tosco romagnola; aveva il fondo di ghiaia d’Arno, ricoperto da un manto che diventava fango quando pioveva e polvere nel periodo asciutto. Quando le suore uscivano per recarsi a messa percorrevano, per il primo tratto la via dell’asilo, per il secondo quello della chiesa. Mentre camminavano non vedevo le sette-dodici singole figure, ma solo un grande nugolo nero che scivolava a mezz’aria e, risaltando nel bianco della polvere, m’incantava fantastico. All’asilo delle suore andavo volentieri: erano bardate dal capo ai piedi e con la veste nera mi apparivano uguali alle mie nonne che portavano sempre una lunga veste scura fin sotto ai piedi, il grembiule nero, l’immancabile pezzuola nera che copriva il capo fin quasi sugli occhi e, legata sotto al mento, faceva sparire anche la bocca. (Ricordo

LA BANCA AMICA

  domenica, 13 dicembre 2015 LA BANCA AMICA La maestra, dopo la merenda, riprese a far lezione. Nella vita quel che veramente conta è l’amicizia. Voi bambini siete un esempio. E quando si fa a botte? Interrompe Vando. La maestra riflette un po’ e dice che a lei sembra che però non rompano l’amicizia, se pur sempre botte. Cosa significa ciò? L’inganno e la falsità inducono alla cattiveria e viceversa. L’amicizia che arriva anche alle botte non s’interrompe se è sincera, perché si basa sulla fiducia. Comunque, cari bambini, mai dovete fare a botte, esse sono come la guerra: mostruosità. Dicevo dell’amicizia perché viene a trovarci il direttore della Banca per parlare del risparmio. E’ importante imparare il valore del denaro e del risparmio, del rapporto reciproco di amicizia e di fiducia. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).   LEOPOLDA      APOLOGIA   Il capo di tutto e di tutti   esalta i suoi cambiamenti   e iniziano le discussioni.   Rottamato tutto e

RADIO LONDRA

  venerdì, 11 dicembre 2015 RADIO LONDRA Durante il ventennio fascista Volterra è stata una città dove la malvagità della canaglia squadrista, la repressione, l’aggressione, la caccia agli antifascisti non si esaurì con l’avvento del fascismo al potere e l’emanazione delle Leggi eccezionali. I motivi erano da cercare nelle tradizioni antifasciste della maggioranza del popolo, in modo particolare degli alabastrai, i quali, malgrado le feroci e barbare azioni compiute contro di loro dai fascisti locali e di altri paesi, non furono mai conquistati nella loro stragrande maggioranza al fascismo. Se dovessimo elencare la lunga schiera di coloro che non solo negli anni peggiori della bufera fascista furono perseguitati con metodica continuità, di tutti coloro che continuamente venivano percossi, dovremmo fare un elenco molto lungo perché non si trattava di poche decine, ma di centinaia di onesti lavoratori che pagarono duramente la loro avversità al regime. Non vi era manifestazione, rico

I PAPA VIVENTI

  martedì, 8 dicembre 2015 I PAPA VIVENTI     Le porte di ogni colore e risma si aprirono, dopo l’attuale e il precedente, per la prima volta con i due papa viventi, in ogni parte della Terra entrarono tutte le buone volontà: si avverò la fratellanza e i debiti delle povere popolazioni furono cancellati. I papi viventi, unico salvatore? (Ricordo da un racconto di Rita).   PACE E BENE   La contaminazione è negativa   Accogliere e conoscere è intelletto   Lo spirito finalmente è fraterno   Il potere denaro è cancellato   Pace e bene è attuato   Il mondo è salvato.   -Renzo Mazzetti-   (8 dicembre 2015)   Vedi:   A PANCIA PIENA (22 novembre 2015)   PORTOGHESE (8 agosto 2011)

LA CONTAMINAZIONE

LA CONTAMINAZIONE  Mescolare e guastare. Macchiare, lordare, insozzare. Corrompere moralmente, offendere, disonorare. Assumere e fondere, nella composizione di un'opera letteraria, elementi tratti da una o più opere. Alterazione di materiali, sostanze inorganiche e organiche, l'acqua, la terra, l'aria. Tutto ciò, e non solo, rappresenta la contaminazione. Contaminare e contaminarsi è una cosa negativa, dannosa. Così come lo è l'esaltazione del dubbio utilizzata per l'egoistico torna conto del momento. “Ma d'ogni dubbio il più bello è quando coloro che sono senza fede, senza forze, levano il capo e alla forza dei loro oppressori non credono più!” dice Brecht in “La lode del dubbio”. Ma, se la bussola dell'idea è perduta, come riconoscere l'oppressore? Gli effetti nocivi si ripercuotono sulle persone, provocano l'alterazione delle coscienze con la degradazione fisica e culturale. La seria coerenza fornisce un'eccezionale forza intellettuale che su

IL PIANETA MISTERIOSO

IL PIANETA MISTERIOSO  SABATO 5 DICEMBRE 2015 h. 8,40. Il Meccanismo Sistematico Ingegnoso esplorava l'universo, attratto dagli strani movimenti di un pianeta; elaborato il Modello Matematico confacente per l'impatto, discese e, ancorando sulla fine sabbia dal colore marrone scuro, iniziò le manovre per l'esplorazione. Tutto era piatto e sabbioso, immobile, l'orizzonte più lontano accennava ad una curva. Le prime analisi di laboratorio accertarono la mancanza di ogni forma di vita, non esisteva neppure un tipo di gas. Il pianeta sconosciuto non aveva alcuna traccia di passato. Era tutto un mistero. La luce proveniva da un altro pianeta, nel tempo, piano piano si spegneva e nel cielo appariva un altro pianeta bianco che tenue rischiarava il nero. Dopo, nel tempo, appariva all'orizzonte lo stesso pianeta prima scomparso, che emanava la stessa vivida luce. Gli strani accadimenti di luce e nero con tenue bianco furono registrati e, inquadrati con gli altri pianet

ALESSANDRO IL GROSSO

ALESSANDRO IL GROSSO VENERDI' 4 DICEMBRE 2015 h. 9,35. (foto: CAVOLI 3) Quando l'insegnante disse che nella storia era esistito Alessandro il grande, tutti scoppiarono in una fragorosa risata, allo sguardo sbigottito-interrogativo rispose Ascanio dicendo che anche noi avevamo Alessandro il grosso, e grosso per davvero, ribadì indicando Alessandro che sedeva un banco dietro. Alessandro, figlio di contadini, tirato su con enormi fette di pane e frittata ci incuriosiva non solo per la sua corporatura, ma anche per il modo di parlare. Per esempio: tutti si rivolgevano ai genitori con il Tu, mentre il Voi lo davano ai nonni. Alessandro il grosso il Voi lo dava ai nonni e ai genitori, ciò ci faceva effetto perché i genitori erano molto più giovani di tanti altri. Un giorno l'insegnante spiegò che il Voi, prima del millecinquecento, rappresentava riguardo e meno confidenza del Tu, che è una forma confidenziale, poi fu quasi del tutto so