DIRITTI ALTRUI
mercoledì, 30 dicembre 2015
Therios
DIRITTI ALTRUI
Maya, la gatta di casa è la più anziana, dal suo portamento si evince che si sente una regina: è libera in tutti i luoghi, annusa sui tavoli e sui letti, dorme da tutte le parti; capisce e si fa capire, con un suono particolare rivela il suo nascondiglio, a modo suo è anche obbediente: da fuori, dopo un po’ dal richiamo e senza darlo a vedere, piano piano rientra. Nel giardino ci sono altri tre gatti, capitati per caso: sono diventati stanziali e saltuariamente entrano in casa. Soltanto a Therios è negato l’accesso perché vuol segnare, sempre e ovunque, il territorio. Chicco entra in tutte le stanze, non ha manie di possesso, spesso rimane immobile e, con lo sguardo perduto lontano, pare meditare: per l’aria che assume è soprannominato il filosofo. Un giorno accadde una cosa simpatica quanto imprevista: Zoe, la gattina più giovane, dalla mamma chiamata Piccolina-a-a-a-a-a, entrata in casa per il freddo e la troppa umidità, si accoccolò sulla coperta di lana che tenevo sulle gambe. Maya restò davanti a noi guardandoci a lungo e tenendo il broncio; temevo un assalto con miagolii minacciosi. Invece, lentamente, salì accomodandosi delicatamente nello spazio rimasto e, con i dorsi appoggiati, si misero a dormire tranquille. Animalesco esempio di coesistenza pacifica, semplice intelligenza, testimonianza di reciproco rispetto. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
Vedi: NUGOLO NERO (14 dicembre 2015)
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