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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

IL MERCATO DEI PRIVILEGI

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domenica, 21 dicembre 2014 innocenti. IL MERCATO DEI PRIVILEGI Quando viene conferito a un cittadino un privilegio, si fa strada nel suo animo un interesse particolare che lo rende sordo alle sollecitazioni dell’interesse comune. L’idea di Patria si restringe nei limiti angusti della casta di cui egli entra a fare parte, e tutti i suoi sforzi, prima posti fruttuosamente a servizio della cosa pubblica, si orientano man mano nella direzione opposta. Lo si voleva incoraggiare a fare meglio, e si è finiti col renderlo peggiore. ( Meditazione su: “Saggio sui privilegi” di Emanuel-Joseph Sieyès). TRATTATIVE ? Perché negoziare se sono ladri? Se sono ladri imprigionarli. Ma se i ladri comandano la polizia, le forze armate; e vengono eletti dagli stessi derubati? Se persino chi scrive deve imparare, per decreto segnaletico vigente dalle cime alle valli dell’immenso impero occidentale, che la poesia moderna ha da essere ambigua? -Giancarlo   Majorino-  Vedi: UNA PENNA MAESTRA (2 dicembre

ANIMALI ESEMPLARI

  martedì, 16 dicembre 2014 ANIMALI ESEMPLARI Da che mondo è mondo, i metodi per scegliere il Capo hanno avuto innumerevoli evoluzioni e tragiche involuzioni. Tra le ultime involuzioni famose è certamente quella delle “Primarie” siano state queste di partito, di coalizione, oppure di apparentamenti vari o di altre strambe alchimie per avere l’agognata maggioranza, di che cosa e per cosa, ogni politicante s’inventava la sua a proprio uso e piacimento in relazione ai rapporti di forza del momento. Comunque, tutti questi metodi si dimostrarono, senza ombra di dubbio e alla prova dei fatti, veri e propri disastri istituzionali e sociali, drammatici fallimenti politici della democrazia con perdita di fiducia da parte dei cittadini fino a raggiungere un rigetto della partecipazione così intenso e diffuso per cui andavano a votare meno della metà degli aventi diritto. La inversione di tendenza con l’avvio al vivere civile venne suggerito dall’atteggiamento degli animali: da tanto tempo es

BENEFICO E MALEFICO

  sabato, 13 dicembre 2014 BENEFICO E MALEFICO La politica di riarmo si è abbattuta con la violenza di una tempesta sulla piccola e media industria, provocando licenziamenti, smobilitazione e chiusura di numerose fabbriche ed officine. A rendere ancora più vulnerabile la nostra economia concorre un aspetto caratteristico che riguarda essenzialmente la industria siderurgica e meccanica. Questa industria ha una importanza decisiva per tutta la economia nazionale. Essa rappresenta una parte notevole della ricchezza nazionale. Il capitale sociale delle società metallurgiche e meccaniche rappresenta quasi il 20% di quello di tutte le società italiane per azioni, la loro partecipazione al prodotto netto nazionale è del 25% e da essa dipende la possibilità di lavoro per parecchie centinaia di migliaia di lavoratori, la sua efficienza costituisce la premessa dello sviluppo economico del paese e della sua indipendenza. In questo settore della industria nazionale esiste una strana situazione

AL CENTO PER CENTO

  giovedì, 11 dicembre 2014 AL CENTO PER CENTO La rigorosa moralità è, al cento per cento, mancante nei ministri e nei dittatori finanziari mondiali i quali, nell’era delle primarie di partito, dirigono veri e propri potenti robot-umani. Essi sono, come non mai nei tempi, nella storia attuale loquaci e, con le loro immagini ogni-presenti, fanno concorrenza sleale persino al buon Padreterno; pilati ed ebrei soldati, crocifiggono l’avversario interno ed esterno, ignorano – o fanno finta di ignorare- del vero rottame cui il capo del governo italiano agli altri appare, contrariamente a quanto egli s’illuda, o pensa e forse crede, ancora di essere. A questo punto, Ascanio smette di leggere la “Rivista Internazionale Spartacus” perché, interrotto da Foresto che, agitando pettine e rasoio, esclama: “Ma che cosa leggi?”. Io leggo bene compagno, e penso ancora meglio: domani sciopero, chiudi questa bottega anche tu. (Ricordo da un racconto di Vasco).   R   I   G   O   R   E           M

IL PALLONZOLO

  martedì, 9 dicembre 2014 IL PALLONZOLO Per oltre un mese per l’officina svolazzarono grandi interrogativi sul “Pallonzolo”. Ma, cosa c’entrava il “Pallonzolo” -che è una staffa sulla quale si preme col piede perché la vanga affondi nel terreno- con i metalmeccanici? Tutto ebbe inizio durante un’infuocata discussione nella riunione del Consiglio di Fabbrica sulle modalità di uno sciopero. Alessandro, che era stato un contadino, aveva urlato a muso duro sul muso di un compagno: “Ma stai zitto, non sai neanche se il Pallonzolo sta a destra o a sinistra!”. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina ). I     VERSI Se ne scrivono ancora. Si pensa ad essi mentendo ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri l’ultima sera dell’anno. Se ne scrivono solo in negativo dentro un nero di anni come pagando un fastidioso debito che era vecchio di anni. No, non è più facile l’esercizio. Ridono alcuni: tu scrivevi per l’Arte. Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro. Si fanno versi per scrollar

ARDUA SENTENZA

  lunedì, 8 dicembre 2014 ARDUA SENTENZA La storia giudicherà, ai posteri l’ardua sentenza. Dopo quanti anni, secoli? Dopo quanto tempo soggettivo, la storia e i posteri diventano oggettivi, obiettivi, sinceri, veri? Di un fatto accaduto davanti alla caverna, la ragione è della vittima o della clava, chi giudica? Dal più debole cavernicolo, allo schiavo, al servo della gleba, al povero, qualcuno sapeva parlare, disegnare, scrivere? Gli ultimi degli ultimi sono invitati ai quotidiani dibattiti televisivi, scrivono sui giornali, volano in rete? La storia e i posteri non sono attendibili. Il capitalista e il riformista destro-sinistro simpatizzano per il potente del momento; il comunista tiene sempre per il ribelle ultimo degli ultimi di tutte le epoche? Gli accadimenti sono interpretati oggettivamente, oppure sono soggettivamente interpretati in rapporto al credo politico ideologico religioso praticato, ed anche a quello non praticato e addirittura negato? (Ricordo da un racconto di Ti

DEE TERRESTRI

  venerdì, 5 dicembre 2014 DEE TERRESTRI Il capitale, il cui fondamento è la piena libertà della legge “naturale”, anche volgarmente definita “della foresta, del più forte, del più furbo, del più criminale”, ha avuto quel grande successo che prosegue ancora oggi, mai così “alla grande”, senza un minimo contrasto ideologico e morale, tanto meno economico. Il successo del sistema economico del capitale o post o neo, oppure come cavolo lo si vorrà definire, è comunque il successo del capitalismo con tutti i suoi annessi e connessi. I risultati di questo successo sono sotto gli occhi, quelli aperti, di tutti. Una quantità infinita di esseri umani e animali sacrificati, l’ambiente naturale devastato, grande disperazione generalizzata, guerre con distruzioni e uccisioni incredibili narrate in “spettacolo” fino alla inumana assuefazione. Nessuno più di niente si scandalizza, più pensa, più si organizza per costruire una diversa e migliore comunità. Il capitalismo non è, con certezza, l’ul

GIOIA E FIEREZZA

  giovedì, 4 dicembre 2014 GIOIA E FIEREZZA L’entusiasmo fra i giovani era grande. Anch’io, con gioia e fierezza, partecipai alle operazioni per il rifornimento di benzina e di vettovaglie, feci la guardia all’ufficio postale o a una delle tante barricate istituite per controllare l’accesso all’altopiano del Giura. Le truppe naziste incendiano parecchie case, rastrellano i giovani e ne fucilano ventidue. La popolazione viene radunata con la forza nella piazza, gli uomini più giovani vengono separati dagli altri e condotti sotto un muro. Pensiamo che la nostra ora sia arrivata. Invece ci fanno salire su alcuni autocarri e l’autocolonna riparte. Ovunque paesi incendiati e uomini fucilati. La gente nel vederci passare piange. In maglietta e mutande saliamo sui vagoni bestiame. A Neuengamme restiamo molte ore sotto un sole rovente, nel piazzale del campo di concentramento, dove ci contano e ci ricontano. Di corsa, tra grida e colpi di bastone, ci conducono alle docce. Ricevo una piastr

STRAVASATE PALLE

  mercoledì, 3 dicembre 2014 STRAVASATE PALLE Stasera prendiamo in esame soltanto una piccolissima parte di un romanzo umoristico. “Ignoranza, sconfinata ignoranza. Perché il suo ginocchio si piegava troppo da una parte! Ma mancava la precisione, la precisione, e chi può precisare, chi può scoprire, quale parte è la destra e quale la sinistra? Dimmi tu, mortale, da dove viene il vento, oppure se Dio ha un naso, e ti dirò cos’è destra e cos’è sinistra. Nient’altro che concetti relativi, adattissimi a mescere follia e pazzia nel bicchiere della saggezza. Oh! Tutte le nostre aspirazioni sono vane, la nostra nostalgia è un’illusione, finché non avremo accertato cos’è destra e cos’è sinistra, poiché a sinistra collocherà i capri, a destra gli agnelli. Se si volta, se prende un’altra direzione perché di notte ha fatto un sogno, allora i reprobi staranno a destra e i santi a sinistra, secondo le nostre miserabili vedute. Perciò precisami cos’è destra e cos’è sinistra e tutto il nodo della

UNA PENNA MAESTRA

  martedì, 2 dicembre 2014 UNA PENNA MAESTRA Tutti raccontano la loro biografia. E’ diventata una moda. Io invece (se le forze mi reggeranno) mi propongo di scrivere insieme con Carlo Ricchini, nostro caporedattore e mio carissimo amico, venti vite di comunisti sconosciuti. Ma sconosciuti davvero. Compagni che non siano stati nemmeno consiglieri comunali né abbiano ricoperto cariche di partito. Ne abbiamo già in mente due o tre, altri li andremo a cercare o ce li faremo indicare. Quanto alla mia storia, voi dite giustamente che sarebbe noioso raccontarla, figuratevi per me che l’ho anche vissuta. Ma se volete proprio che la riassuma, come mi chiedete, in poche righe, lo farò addirittura ripetendo ciò che Gozzano ha scritto in sette parole di Totò Merumeni: “Un giorno è nato – un giorno morirà”. (Meditazione su: “Riassumi in poche righe la tua biografia: fatta da noi sarebbe noiosa”, pagina sedicesima, MARIO MELLONI in: “La galleria di Fortebraccio”, L’Unità – Editori Riuniti, edizi

CAPPUCCIO E TORSOLO

lunedì, 1 dicembre 2014 CAPPUCCIO E TORSOLO L’orto vuole l’uomo morto, la cucina lo fa risorgere mangiandolo. La fantasia crea ricette originali. Il riso di Andrea, con il cavolo cappuccio color viola dal gusto attraente non classificato, forma la prima portata; le uova, di vera gallina di Maria, nella frittata con il torsolo di rapa, il cui soffice morso, con il contorno di radicchio verde, che esalta un sapore indescrivibile, sono il secondo. La misteriosità mangiata con soddisfazione, accompagnata dal pane fatto da Olga con la farina Verna, annaffiata dal vino del Castagneto, forma un tutto nutriente eccezionale. Cappuccio e Torsolo sono una favola con un inizio faticoso dal finale lieto, senza morale, senza fine, sempre naturale, reale. (Tratto dai racconti di Maya ).   ALL’ORTO All’orto! All’orto! La terra non si ribella? Tutto accetta, supina soccombe? Sdegnata si ritrae vergognosa? Senza un pizzico di fantasia? Senza alcuna umana utilità? Veramente è persa la speranza? Non