BENEFICO E MALEFICO

sabato, 13 dicembre 2014

BENEFICO E MALEFICO

La politica di riarmo si è abbattuta con la violenza di una tempesta sulla piccola e media industria, provocando licenziamenti, smobilitazione e chiusura di numerose fabbriche ed officine. A rendere ancora più vulnerabile la nostra economia concorre un aspetto caratteristico che riguarda essenzialmente la industria siderurgica e meccanica. Questa industria ha una importanza decisiva per tutta la economia nazionale. Essa rappresenta una parte notevole della ricchezza nazionale. Il capitale sociale delle società metallurgiche e meccaniche rappresenta quasi il 20% di quello di tutte le società italiane per azioni, la loro partecipazione al prodotto netto nazionale è del 25% e da essa dipende la possibilità di lavoro per parecchie centinaia di migliaia di lavoratori, la sua efficienza costituisce la premessa dello sviluppo economico del paese e della sua indipendenza. In questo settore della industria nazionale esiste una strana situazione da meditare e studiare con molta attenzione: mentre il capitale impiegato in numerose aziende è del tutto o in parte proprietà dello Stato, la loro direzione e gestione è invece ispirata e dominata da interessi privati e spesso da gruppi monopolistici nazionali e stranieri interessati alla loro liquidazione. Perciò si impone la necessità anzitutto di assicurare alle industrie, che sono di proprietà pubblica, una direzione ed una gestione che rispondano effettivamente all’interesse pubblico e nazionale. Sarà così possibile farne uno strumento di difesa e di sviluppo della economia nazionale. E’ ora di smetterla con lo stesso barboso ritornello che il privato è bello mentre l’interesse pubblico è brutto e lesivo della libertà del mercato. Il mercato è il farmaco, il nuovo benefico Giove salvatore o la malattia e il vecchio malefico vitello d’oro? Albertino smette di leggere, invita i compagni a studiare a casa i paragrafi XV e XVI del capitolo “Benefico e malefico” per approfondire l’origine della decadenza economica italiana, poi, con l’invito a ritrovarsi il prossimo mercoledì, augura la buonanotte a tutti. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

IL     RITORNELLO
 Noi siam nullafacenti
 rapidi ignoranti fotogenici
 giovani belli benestanti
 ottimisti furbi ciarlieri
 noi siam sempre presenti
 freschi sorridenti governanti.
 -Renzo  Mazzetti-
 (12 dicembre 2014 ore 17 circa)

VEDI: IL PALLONZOLO


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