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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

18 E 59

sabato, 24 dicembre 2016 18 E 59 La celebre opera “La bella Renziana”, esordì alla vigilia di Pasqua nel sedici del terzo millennio. La prima rappresentazione (davanti ad un pubblico scelto con invito-omaggio) ricevette entusiastici applausi di diciotto minuti e cinquantanove secondi. Con i numeri 18 e 59 tanti giocarono sulla ruota di Firenze, ma nessuno vinse qualcosa. Il successo (naturalmente senza incasso) ebbe anche un grande risalto sulla stampa specializzata e la carta stampata, televisioni e internet con univoca esaltazione del trionfo. E, pensa che, delle anime ingenue rimasero sorprese alla notizia dei sonori fischi e dei grandi fiaschi (con addirittura la richiesta del rimborso del prezzo del biglietto) alle repliche della ripresa autunnale. (Ricordo da un racconto di Tirella ). SANTA PACE Ammazzare Il tempo? Vivilo! -Renzo Mazzetti- (16 ottobre 2014) Vedi:    LE TRIBU' DEI RENZETTI (3 dicembre 2016)

AUGURI DI BUON ZEUS

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giovedì, 22 dicembre 2016 La zampa di Zoe AUGURI DI BUON ZEUS Si aspetta una realizzazione che del grande Cechov metta in scena il senso dell’assurdo e l’aritmia comica. Ci ha pensato il Gruppo della Rocca, ma rivolgendosi alla facilità degli atti unici giovanili del suo primo periodo, con la leggerezza burlesca in punta di penna. Il compagno Albertino finisce di leggere su Panorama 519 XIV: “Teatro” di Quadri e poi detta il compito a casa da portare dopo le festività natalizie: poesie composte su “Festa nuziale” e “Proposta di matrimonio” con, in più, e non deve essere un semplice, per modo di dire, particolare, il commento di tutte e due le opere. Compagne e compagni Buonanotte con tanti Auguri di Buon Zeus, Buon Eccetera-Eccetera. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina ). D I C E M B R E Ricercare il cuore avvicina al cielo quassù scrivo con il pennello-Cometa coi colori dell’Arcobaleno un buon Natale enorme dall’Alba al Tramonto. -Renzo    Mazzetti- (Libro italiano 13, Rag

PENSIERO SMARRITO

mercoledì, 21 dicembre 2016 PENSIERO SMARRITO Il classicismo è tutto armonia, serena e composta concezione del mondo, esaltazione delle regole e della giusta misura. Il romanticismo è il libero corso a ciò che è fantastico e irrazionale, a ciò che è misterioso e tormentato, che è malinconico, strano, originale. Nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento la lettura e lo studio delle opere latine e greche contribuì all’enorme passo avanti della cultura europea e fu un fatto progressivo perché dette un duro colpo all’oscurantismo clericale. Il termine Umanesimo deriva dal latino Humanae Litterae. Il classicismo però diventa reazionario perché non si sforza di creare qualche cosa di nuovo ma si limita soltanto ad imitare gli antichi e diventa un grande ostacolo allo sviluppo dell’arte, della letteratura, della cultura. Il romanticismo ha un contenuto progressivo anche perché assume una grande parte nella formazione dello spirito nazionale unitario in Italia, Germania e Francia. Il r

IDEAZIONE

domenica, 18 dicembre 2016 IDEAZIONE     Molti scienziati emigrano, molti altri restano in Italia avviliti e inattivi, i giovani sono disamorati dalla carriera della scienza pura ed applicata. Analisi delicate e complesse in altre nazioni vengono realizzate da pregiati strumenti automatici, sicché lo studioso può dedicarsi prevalentemente alla ideazione della ricerca ed alla elaborazione critica dei risultati ottenuti. Bisogna che chi comanda capisca che nel mondo la scienza non è un lusso intellettuale, da considerare (a torto) alla pari della cultura umanistica e delle arti. Terracini, Presidente dell’Assemblea Costituente, afferma che l’arte e la scienza sono state inserite nella Costituzione repubblicana nella loro piena libertà. Ma che valore avrebbe, l’asserita libertà della scienza se questa, se pur libera, non disponesse poi delle risorse materiali per procedere verso nuove conquiste? Perciò il Consiglio delle Ricerche deve essere messo in condizione di svolgere il prop

RACCOLTA DI GHIANDE

sabato, 17 dicembre 2016 RACCOLTA DI GHIANDE   Oggi, due aprile 2010, non è “bloccata la democrazia” come erroneamente alcuni impolitici, per inventare la “seconda repubblica” e per “sboccare la prima”, suicidarono anche il Partito Comunista Italiano, per poi, con gli storici nemici dei lavoratori, insieme e tutti d’accordo, inventare i nuovi sistemi elettorali antidemocratici per sbarrare la partecipazione piena del popolo (non più la proporzionale: una testa un voto, tutti, almeno politicamente, uguali!). Quel che dagli anni ottanta è bloccato, (e sempre di più sta degenerando e verso cosa non sappiamo), è il sistema politico-sociale-economico. Il sistema mercato e finanziario del capitale gira su se stesso in un vortice distruttivo. Perciò, in mancanza di uno sbocco in avanti con il superamento del periodo capitalistico stesso e con l’inizio di una nuova era, immancabilmente si ritorna (tutti!) indietro. Con le crisi economico-finanziarie il capitalismo (ormai esaurita la sua fu

LA GRANDE CADUTA

  giovedì, 8 dicembre 2016 LA GRANDE CADUTA     Il sistema è odioso e instabile, le sue tensioni interne si stanno avvicinando a un punto di rottura, sta diventando un paese sempre più sottosviluppato, le statistiche sono truccate, le leggi esistono spesso sulla carta, a cominciare dalla Costituzione che, teoricamente, garantisce tutte le libertà civili, l’unica incertezza è se la caduta sarà improvvisa o di un più o meno rapido sgretolamento. Lo studio dell’Unione Sovietica va condotto con i metodi della ricerca storica, come se fosse un fenomeno del Medio-evo, perciò, se si è riusciti a scrivere la storia delle comunità contadine medievali, non c’è ragione di rinunciare a descrivere la situazione sovietica su cui, dopotutto, abbiamo più elementi che su quei contadini. Il metodo efficace è quello definito della “Storiografia totale”, esso consiste nel fotografare una società in tutti i suoi aspetti interpretando il maggior numero di dati disponibili fino a raggiungere un’immag

IL NECROFORO SCRUTATORE

  martedì, 6 dicembre 2016 IL NECROFORO SCRUTATORE Il necroforo aveva sepolto tanti corpi di familiari, di parenti, di amici e di conoscenti, ma non avrebbe mai accettato l’affossamento politico del capo del suo partito e del governo. Mentre pensava e ripensava e lo sguardo vagava ansioso per il cimitero, si accese la luce della speranza sul registro dei defunti. Due più due fece subito la moltiplicazione dei voti perché la cancellazione dalle liste elettorali non era ancora stata eseguita. Perciò fu raggiunta la più alta partecipazione di votanti e il governo vinse con una percentuale altissima, ma soltanto nel seggio elettorale dove lui era scrutatore. (Ricordo da un racconto di Ariella ). IL DELIRIO ROTTAMATO (Referendum del 4 dicembre 2016) Il popolo ha sconfitto il populismo del governo il delirio politico del capo. -Renzo Mazzetti- (Ronta, 5 dicembre 2016, ore 9,51) Vedi:    FALSE APPARENZE (22 novembre 2016)

EDGAR ANDRE’

  domenica, 4 dicembre 2016 EDGAR ANDRE’ “Voi sapete che le accuse che mi vengono mosse sono destituite d’ogni fondamento. Ditelo pure a chi si tratta, ditelo apertamente che mi volete liquidare perché mi sono battuto per la causa dei lavoratori, perché io mi confesso aderente al Partito Comunista finché in me ci sarà ancora una goccia di sangue!”. Queste parole ebbe a pronunziare il generoso ed intrepido comunista Edgar (originariamente Etkar) André davanti al Tribunale provinciale anseatico di Amburgo nel 1936. Già da tempo contro l’animoso leader operaio antifascista si era concentrato l’odio della reazione. Caduto nelle grinfie degli aguzzini, André fu processato sotto l’accusa nientemeno di essere autore e promotore dei sanguinosi scontri fra lavoratori rivoluzionari ed i criminali nazisti. (Ricordo da un racconto di Rita).   ETERNO   IDEALE   Vive eterno   Immortale sogno   Ideale radioso   Umano riscatto   Illumina futuro.   -Renzo Mazzetti-  

LE TRIBU’ DEI RENZETTI

  sabato, 3 dicembre 2016 LE TRIBU’ DEI RENZETTI     I parlamenti, durante la dominazione di Deo Renzetti, non erano istituzioni democratiche vere e buone, nel senso che non erano pienamente rappresentativi della realtà italiana, non erano lo “specchio del paese”: essi erano espressione diretta e unilaterale della classe dominante, derivata da selezioni per ricchezza, amicizia, per grado di parentela; ristretti dal sistema elettorale che schiacciava le minoranze e mortificava la Patria con la legge delle tribù (la tribù dei forti, dei banchieri, dei fondi soldi internazionali e d’Europa), le quali predeterminavano numericamente le forze che formavano la maggioranza, naturalmente sempre a danno del debole cittadino destinato a rimanere suddito e perennemente minoranza all’opposizione. Durante la dominazione di Deo Renzetti, veniva praticata l’arte dell’apparenza-eloquente-mendace-ossessa, e, dietro la metafora della libertà e della democrazia, veniva nascosto il regime oligarchi

I CONIUGI ROSENBERG

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  venerdì, 2 dicembre 2016 I CONIUGI ROSENBERG     Conoscere tutto ciò che è passato è fondamentale e può salvare la personalità con capacità di ragionamenti autonomi e perché il futuro non ritorni trasformato nel peggior passato. Quattro cittadini uccisi dalla polizia mentre manifestavano per la pace contro l’asservimento del paese allo straniero. La causa: arrivo in Italia del generale Eisenhower nel cinquantadue. A dicembre dello stesso anno il Calendario del Popolo scriveva al Presidente Truman: La nostra è una rivista di cultura e, come tale, non può restare indifferente di fronte ad avvenimenti che preoccupano il mondo civile: fra questi è l’ingiusta sentenza capitale emessa contro i coniugi Rosenberg da un tribunale americano. I Rosenberg sono stati condannati senza prove, sulla base delle sole parole di accusa di un detenuto. Partigiani della pace, i due Rosenberg sono stati accusati e riconosciuti colpevoli di spionaggio. Il ricorso è stato respinto. L’esecuzione è fis