I CONIUGI ROSENBERG

 

venerdì, 2 dicembre 2016

I CONIUGI ROSENBERG

 

 







Conoscere tutto ciò che è passato è fondamentale e può salvare la personalità con capacità di ragionamenti autonomi e perché il futuro non ritorni trasformato nel peggior passato. Quattro cittadini uccisi dalla polizia mentre manifestavano per la pace contro l’asservimento del paese allo straniero. La causa: arrivo in Italia del generale Eisenhower nel cinquantadue. A dicembre dello stesso anno il Calendario del Popolo scriveva al Presidente Truman: La nostra è una rivista di cultura e, come tale, non può restare indifferente di fronte ad avvenimenti che preoccupano il mondo civile: fra questi è l’ingiusta sentenza capitale emessa contro i coniugi Rosenberg da un tribunale americano. I Rosenberg sono stati condannati senza prove, sulla base delle sole parole di accusa di un detenuto. Partigiani della pace, i due Rosenberg sono stati accusati e riconosciuti colpevoli di spionaggio. Il ricorso è stato respinto. L’esecuzione è fissata per il prossimo mese di gennaio. Ogni coscienza onesta, ogni persona che sappia come gli anglosassoni andassero un tempo giustamente orgogliosi del principio dello “habeas corpus” (ossia del principio per cui nessuno può essere riconosciuto colpevole se non viene prodotto il corpo del reato), non possono che ribellarsi ad un simile processo indiziario, dove due innocenti, colpevoli solo di professare idee politiche non gradite al governo di Washington, vengono condannati a morte senza prove. Il meno che si possa dire di quella sentenza, in forza di una tradizione giuridica plurisecolare, è che essa è ingiusta. Questa parola, “ingiusta”, ha messo in allarme alcuni impiegati dei telegrafi di Milano. Importanti dirigenti si sono rifiutati di spedire il telegramma, senza però saperci spiegare il rifiuto con ragioni convincenti. Li abbiamo diffidati, non riconoscendo loro nessun diritto di censura sul testo da noi compilato, che non è tale da turbare né l’ordine pubblico né il buoncostume. Il rifiuto di trasmettere quel telegramma avrebbe un preciso carattere politico, evidentemente illegale e inammissibile. Contiamo perciò che anche il telegramma del “Calendario” possa aggiungersi alle altre migliaia di messaggi che giungono in questi giorni in America da ogni parte del mondo e che chiedono al Presidente degli Stati Uniti di intervenire per impedire che sia commesso un altro atroce delitto politico. Anche Sacco e Vanzetti furono assassinati sotto false accuse, e oggi nessuno oserebbe mettere in dubbio che quella condanna fu “ingiusta”. (Ricordo da un racconto di Therios).

A MUSO DURO (canzone, parte) 
E adesso che farò, non so che dire 
e ho freddo come quando stavo solo 
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro. 
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani 
e quelli che rubavano un salario 
i falsi che si fanno una carriera 
con certe prestazioni fuori orario. 
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada 
con un piede nel passato 
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
-Urzino – Bertoli-

Vedi:   

FINANZA  ALLEGRA (12 novembre 2016)


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