FINANZA ALLEGRA

 

sabato, 12 novembre 2016

FINANZA ALLEGRA

Erano rovinosi i mezzi, una quasi prestigitazione finanziaria scrisse Giolitti, attraverso i quali si formavano i bilanci dello Stato. La ottimistica finanza del ministro Magliani riusciva tanto più pericolosa per l’abilità con cui vi si dissimulava il disavanzo allo scopo di dissimulare aumento di spese. Si ricorreva a questo fine, a vari trucchi e ripieghi; si era inventata la categoria delle spese ultra straordinarie che non dovevano contare per la loro eccezionalità, vera o pretesa e si era escogitata la dottrina della “trasformazione del capitale”, per cui una spesa che creava una cosa reale, non doveva contare come spesa, essendosi convertita in capitale. Una volta messisi per questa via insidiosa, la necessità dei ripieghi e dei trucchi si moltiplicava; si arrivò al punto di fare figurare all’attivo di bilancio, non solo le “trasformazioni di capitale” ma a calcolare come aumento di valore qualunque spesa fatta intorno ad un oggetto. Era la “finanza allegra”. (Ricordo da un racconto di Therios).

A COLLOQUIO CON PABLO NERUDA (parte, 3.)
 Oggi mi dominano poteri stranieri
 si dissolve il mio volto nelle pubblicità
 si deforma la mia anima
 nei suoni stranieri
 segnali-slogan-messaggi
 mi legano alla colonna del potere
 calpestata la mia volontà
 alienato il mio pensiero
 non sono io
 è il nulla il mio io
 viaggia in autobus metro automobile
 treno
 condotto in luoghi di coercizione
 Ufficio Import-Export
 Servizio Passaporti
 Fisco, enti assicurativi
 università, riunioni.
 Come remota visione, irrealizzabile
 irrompono migliaia di uccelli.
 NERUDA…
 Compagno, non è avvenuta la creazione del mondo.
 Ci aspetta!
 -Mikis Theodorakis-
 

Vedi: SANGUE BIGIO (7 ottobre 2016)

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