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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

CAVOLI MODERNI

  giovedì, 30 ottobre 2014 CAVOLI MODERNI   C     A     V     O     L     I             M     O     D     E     R     N     I   (Poesia    dedicata    al    meno    dei    più)   Finalmente non comunista   ma però con il rosso soldo   hai da sempre benissimo campato   per tutta la tua esistenza diventata   troppo terra-terra sotto terrena   alla barba degli ingenui ma sinceri.   Getta la maschera meschino   che sotterrasti sotto le radici   dell’innocente Quercia   il rosso falce e martello specchietto   ruba voti ai sinceri democratici   dei lavoratori derisi e abbandonati.   Miserabile nell’altrui campo passato   sfacciato rinnegatore   del passato-presente-futuro popolare   ti dichiari liberale   genicamente di sinistra   riformista.   Ti fucilo alla schiena   disertore politico traditore   ma io sono un pacifista   e la mia è una pallottola intelligente   che uccide davvero il marc

ERA CIARLIERA

  martedì, 28 ottobre 2014 ERA CIARLIERA Italia comunicava con Europa con una lingua orale e scritta che non era la sua. Lingua italiana rinnegata, italiani traditi. Negli anni nei quali i punti di riferimento geografici e politici non più erano quelli della Rosa dei Venti, dei Paralleli e dei Meridiani, della linea dell’Equatore, delle memorie del passato e dei martiri per la Patria, i governanti non cambiavano una realtà insoddisfacente ma costringevano la popolazione ad adattarsi e diventare schiava o perire sull’altare della crescita (per chi, per cosa, per dove?). I governanti invocavano che il mondo esterno arrivasse, ma, nel mondo, se pur quello “più progredito”, la gente come viveva e come moriva? L’ottanta per cento moriva di fame e malattie, del restante venti uno o due vivevano riccamente e il rimanente malamente nella disperazione e misera, e quante morti e distruzioni per tutte quelle sporche guerre? Lasciamo perdere. La comunicazione, nell’Era Ciarliera e del “darselo

LA MUCCA SCAPPATA

  sabato, 25 ottobre 2014 LA MUCCA SCAPPATA Finalmente! Ero preoccupato: avevamo fissato il taglio per le sedici. Sei sempre stato puntuale, invece, ti presenti solo ora. Eri alla manifestazione sindacale contro il governo? Scusami, risponde Ascanio, ma ho passato tutto questo tempo per recuperare la mucca scappata, no, non sono andato alla manifestazione: Loro hanno fatto come me che ho chiuso la stalla dopo. Siamo ridicoli, per non dire traditori dei lavoratori e venduti al capitale. Ma di chi e come mai, domanda il barbiere. Replica Ascanio: Ridacchiano beffardi canzonandomi come ridicolo residuo bellico, ma… attenzione, io non demordo, sarò un residuo bellico però sempre micidiale se pur arrugginito e, politicamente convinto, sono sempre pronto alla riscossa con la mia bandiera rossa! La sinistra è uguale alla destra e i lavoratori con i disoccupati saranno sempre ugualmente schiavi, se non muore il sistema economico attuale. Ma sentite il rivoluzionario! Vai a governare la muc

BATTIBECCHI

  venerdì, 24 ottobre 2014 BATTIBECCHI   Il gladiatore spettacolo con il potere della vita e della morte del Cesare di turno e tu spettatore passivo ad imitare con il pollice; gioco dell’altrui calcio e tu passivo spettatore ad imitare ridicolo con il piede; gioco delle personalità con pubblici battibecchi, e tu passivo spettatore, deriso, sfruttato, illuso nelle primarie metafora della democrazia; sorprende la parte più intelligente di te stesso nel litigio importante con l’altra parte ingenua, superficiale. (Ricordo da un racconto di Ariella).   PRELUDIO ALL’ATTIVITA’ PUBBLICA   Voce di uno che grida nel deserto:   Preparate la via del Signore,   raddrizzate i suoi sentieri!   Ogni burrone sia riempito,   ogni monte e ogni colle sia abbassato;   i passi tortuosi siano diritti;   i luoghi impervi spianati.   Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!   -Isaia-   Vedi: UN DIO MINUSCOLO (1 ottobre 2014).

PUPO PARLANTE

  giovedì, 23 ottobre 2014 PUPO PARLANTE Il colore Rosso, componente il Tricolore italiano, splendido dello schiavo riscatto e per i lavoratori uguale giustizia con l’autogoverno del popolo, significa colore sangue vivo versato per la Patria e per l’Ideale verso la cui realizzazione ogni singolo muove. La deviazione economica alle direttive di Europa esige la coerenza dell’Italia nel proseguire l’attuazione dei principi della Repubblica, altrimenti il governante pseudo potente di turno (leccapiedi dei veri potenti di sempre), è il solito “pupo parlante” attore nel teatrino dei fili animati. Calzano a pennello: “A mio parere è assolutamente necessario tenere a mente che in tutti gli uomini [le donne no] sono presenti tendenze distruttive, e perciò antisociali e ostili alla civiltà, e che in un gran numero di persone queste tendenze sono abbastanza forti da determinarne il comportamento nella società umana”; “Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo, se vuoi possederlo davvero”

CONSIGLIO NAZIONALE DEL LAVORO

venerdì, 17 ottobre 2014 CONSIGLIO NAZIONALE DEL LAVORO Il cittadino capitalista, basandosi sulla propria potenza economica, può lottare e prevalere anche da solo, in determinate competizioni di carattere economico. Il cittadino lavoratore, invece, da solo, non può ragionevolmente nemmeno pensare a partecipare a tali competizioni. Ne consegue che per il cittadino lavoratore, la sola possibilità che esista -perché possa partecipare a date competizioni economiche, senza esserne schiacciato in partenza- è quella di associarsi con altri lavoratori, aventi gli stessi diritti e scopi comuni, per controbilanciare col numero, con l’associazione e con l’unità d’intenti e d’azione degli associati, la potenza economica del singolo capitalista o d’una associazione di capitalisti. Il sindacato, perciò, è lo strumento più valido, per i lavoratori, per l’affermazione del diritto alla vita e del diritto al lavoro, che dovranno essere sanciti dalla nostra Costituzione. Per i datori di lavoro, invec

DOLCE SALATO

  mercoledì, 15 ottobre 2014 DOLCE SALATO La terra s’allea con la pioggia e il mare, invade il cemento dopo anni di repressione, di derisione, cinguetta fiero genovese. Il riscatto prende il fango, gioca con la fantasia, un uccellino crea, con il soffio della ribellione del pericoloso respiro, il fango le ali sbatte, prima piano pesante, poi leggero veloce, e vola, vola alto sulla risorta terra, su, nell’alto dei cieli, celestiale, giovane, arrabbiato, sorridente. (Ricordo da un racconto di Rita ).   LINGUA     E    PATRIA   Lingua italiana   Latina greca antica   Sublime complessità   Pregiata   Sapienza cultura   Sentimento arte   Espressione unica   Moderna.   Negata la Lingua   Tradita la Patria   Governante   Succube vanesio   Lingua straniera sfoggia   Poveri concetti biascica   Grande pena suscita   Lingua nostra il popolo riscatta.   Interprete dignità esalta.   -Renzo   Mazzetti- (martedì 14 ottobre 2014) Vedi:  PERTURBATIO (18 agosto 2009) ;  PERTURBATIO Bis (domenica,

IL RISVEGLIATORE

  mercoledì, 8 ottobre 2014 IL RISVEGLIATORE Mangiare e bere a modo degli animali, concupiscenza desiderio carnale, fasto, avarizia, cupidigia, avidità, caccia ai profitti e speculazione, tutto questo pensa un’ipocrita appena sente pronunciare la parola: Materialismo e, nel contempo, qualcosa del significato di ciò che pensa l’attrae, sente di averlo vissuto, oppure, nell’inconscio più nascosto, gli stessi inconsapevoli richiami vorrebbe viverli concretamente e, nell’angoscia la sua intima pulsione, se non è depravazione del corpo ma del pensiero, è certamente depravazione culturale. Lasciamo perdere gli aspetti psicologici. Vedremo. Un grande letterato, De Sanctis, invece, mi sembra, diceva che il materialismo è il mondo che si riconcilia con la vita, ne prende possesso e pone i suoi ideali, è una riabilitazione della materia, del lavoro e dell’azione, un inno alla salute, alla forza, alla gioventù, una serietà della vita terrestre. Lenin ne dava una definizione semplice; leggo ne

IL NUMERAMENTO

  lunedì, 6 ottobre 2014 IL NUMERAMENTO Ragioneria non significa il luogo deputato per ragionare, altrimenti la Camera non si sarebbe chiamata Parlamento ma in un altro modo. Tra il ragionare e il parlare c’è di mezzo un vuoto molto più grande dell’Europa. Nel periodo politico dell’apparenza qualche cervello funzionava, l’analisi logica sopravviveva nella scuola di ragioneria, l’umanità animale creava sprazzi di felicità nella sofferenza umana. L’ammasso confuso di numeri che mantenevano il proprio carattere autonomo fu sospinto dall’agonizzante armonizzazione naturale verso le parole. Gli studenti di Ragioneria inventarono la macchina elettronica denominata Numeramento: lo sportello per il pubblico, con modica tariffa, offriva il servizio le cui risorse venivano spese per il sostentamento scolastico. La prestazione del “Numeramento” rendeva chiaro e immediato, con i numeri tradotti in parole comprensibili e senza dubbi, con il rendiconto sintetico e la definizione delle operazioni

IL RIMBOMBO

  sabato, 4 ottobre 2014 IL RIMBOMBO L’intelligenza era la realizzazione dell’ignoranza. L’Imposta del Valore Aggiunto minava alle fondamenta la sopravvivenza. Nella dittatura del mercato, l’uguaglianza sociale era realizzata con il pagamento dell’IVA sui prodotti alimentari di prima necessità e su tutte le altre merci e servizi. I sudditi non erano tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva con criteri di progressività in rapporto ai rispettivi redditi. Velocemente si disimparò a vivere liberamente, a suonare e cantare, a dipingere, leggere e scrivere, pensare, scoprire e inventare. Dopo chissà quanto tempo, alcuni esseri ripresero a muoversi al rimbombo delle caverne. (Ricordo da un racconto di Tirella).       LA          CANZONE          INCOLORE   A o o a a   I i i i   E e o o   A e i i – a e i i   E e . . . .   A o o a a   E e . . .   V i a – v i a   C o s i – c o s ì   C o s ì – c o s i

UN RUGGITO ULTRATERRENO

  giovedì, 2 ottobre 2014 UN RUGGITO ULTRATERRENO L’elmo che viene fissato sulla testa del pilota non solo è munito di microfono e di cuffia, ma anche di una visiera cui è annesso un apparecchio di riscaldamento contro le improvvise incrostazioni di ghiaccio, di un apparecchio per l’ossigeno e di un registratore che segnala le deficienze di ossigeno. Questo complicato sistema di “cordoni ombelicali” è collegato al sistema elettrico dell’apparecchio e così, incorporato nel meccanismo stesso del suo aereo, in continuo contatto-radio con la terra, l’uomo parte per il cielo. Charlie Chaplin, che alla catena di montaggio insorge contro la tirannide della macchina, gettando lo scompiglio nell’organizzazione del lavoro, ci appare, quando si pensi al pilota supersonico, come il simbolo di una rivolta che oggi non sarebbe più possibile. Infatti questo “uomo supersonico”, sebbene gli sia ancora concesso un minimo di libertà e di facoltà di ribellione, non è più un contrapposto della macchina

UN DIO MINUSCOLO

mercoledì, 1 ottobre 2014 UN DIO MINUSCOLO Nella grande televisione, regina del mercato, il tubo digestivo non è soltanto del povero consumatore e la selezione della classe dirigente, senza classe, nemmeno quella della elementare lotta, è demandata dalla quantità delle apparizioni. Chiaramente diventa premier colui che inizia il più precocemente possibile. L’attuale Grande Capo è uno splendido esempio. Difatti, nelle apparizioni, è un dio, minuscolo naturalmente, altrimenti, anche i vescovi si risentirebbero. (Ricordo da un racconto di Ariella).       ESPRESSO      NELLA      RETE   Mi è sempre piaciuta   l’espressione   dall’epoca dell’Inferno   Cromo   Santa Croce sull’Arno.   Quell’espresso della rete   misero pesce catturato   dal grande mercato   arrostito   sulla griglia del passato.   L’espressione   d’oggi   ritornerà   insegnamento   d’ ieri?   Domani concreto   al tocco profuma   cartaceo comp