UN RUGGITO ULTRATERRENO

 

giovedì, 2 ottobre 2014

UN RUGGITO ULTRATERRENO

L’elmo che viene fissato sulla testa del pilota non solo è munito di microfono e di cuffia, ma anche di una visiera cui è annesso un apparecchio di riscaldamento contro le improvvise incrostazioni di ghiaccio, di un apparecchio per l’ossigeno e di un registratore che segnala le deficienze di ossigeno. Questo complicato sistema di “cordoni ombelicali” è collegato al sistema elettrico dell’apparecchio e così, incorporato nel meccanismo stesso del suo aereo, in continuo contatto-radio con la terra, l’uomo parte per il cielo. Charlie Chaplin, che alla catena di montaggio insorge contro la tirannide della macchina, gettando lo scompiglio nell’organizzazione del lavoro, ci appare, quando si pensi al pilota supersonico, come il simbolo di una rivolta che oggi non sarebbe più possibile. Infatti questo “uomo supersonico”, sebbene gli sia ancora concesso un minimo di libertà e di facoltà di ribellione, non è più un contrapposto della macchina, bensì un essere già completamente incorporato a sé dalla sua stessa creatura, ridotto a una parte di essa. Si direbbe tuttavia che la macchina per parte sua vada evolvendosi sull’esempio dell’uomo, affinando le proprie caratteristiche a sua somiglianza, man mano che l’uomo la perfeziona diventa nevrotica e capricciosa, sfugge al calcolo di ogni previsione. Chi ha sentito il rombo immane di un aereo a reazione in partenza, quell’urlo quasi bestiale, a paragone del quale il fragore dei soliti vecchi motori a scoppio è una bagattella, non può sottrarsi all’impressione che là, sotto i suoi occhi, un essere vivo è venuto alla luce con un ruggito disarticolato, ultraterreno.

 

INDOVINA      L’ INDOVINELLO:

 

CHI     è     L’AUTORE

 

da    cui    è    rilevato    questo    scritto   ????????

 

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U    M    A    N    O    I    D    I

 

Agli inizi dell’era tecnocratica

 

avvenne il periodo mediano.

 

Così definito fu quel tempo

 

della brutale mutazione umana.

 

Quotidiano il gioco delle parti

 

dava le proprie rappresentazioni.

 

I media normali e sopranormali

 

coinvolgevano somministrando illusioni.

 

Dibattiti nei confronti con vane parole

 

tra insipide cosiddette destre e sinistre.

 

Non più rappresentanti del popolo

 

ma falsi attori di spot pubblicitario.

 

Con le primarie come la democrazia

 

tutta la realtà divenne metafora vivente.

 

Il gioco degli strozzini con i differenziali

 

nelle borse schiacciò gli stati sovrani.

 

Il tiranno sistema mercato micidiale tumore

 

con le monete e le valute avviò la mutazione.

 

-Renzo   Mazzetti-

 

(sabato 7 luglio 2012)

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