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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

I VITELLONI AL POTERE

giovedì, 30 giugno 2016 I VITELLONI AL POTERE     Il vitellone è un giovane bovino castrato o un giovane di provincia ozioso e incapace di concludere qualcosa di serio? Nel film di Fellini i vitelloni sono quei giovanotti indolenti e pigri della piccola e media borghesia che non hanno voglia di lavorare, si fanno mantenere dai familiari, parlano senza riflessione, sognano strane cose, sono deboli e incoscienti, insoddisfatti e infelici, si affidano alla fortuna, non sanno risolvere i problemi. Sullo spirito piccolo-borghese Lenin afferma che predomina l’inconsistenza interiore. La piccola borghesia si oppone a qualsiasi intervento, inventario e controllo statale, sia dello Stato capitalistico, sia dello Stato socialista. Il piccolo borghese che tiene da parte i suoi biglietti da mille è nemico del capitalismo di Stato, e questi biglietti da mille egli intende realizzarli assolutamente per sé, contro i poveri, contro qualsiasi controllo generale dello Stato, e la somma di questi

LA TEORIA DEL VERSO

  sabato, 25 giugno 2016 LA TEORIA DEL VERSO     Tutti per una sorta di sentimento inconscio senza alcuna preparazione pratica e tecnica, distinguono i pregi e i difetti nelle arti e nei metodi; e come fanno ciò nelle pitture e nelle statue ed in altre opere d’arte, per comprendere le quali hanno sortito da natura meno risorse, così mostrano molto di più nel gusto letterario, ritmi e i toni, poiché tali apprezzamenti sono propri della comune sensibilità e la natura volle che nessuno ne fosse totalmente privo. Pertanto tutti sono commossi non solo per la collocazione artistica della parola, ma anche per i ritmi e i suoni. Infatti quanti pochi sono quelli che possiedono la teoria del verso? Ma se si commette in questa solo un piccolo errore, in modo che qualche sillaba diviene o più breve per contrazione, o più lunga per allungamento, tutto il pubblico fischia. E’ sorprendente come nel creare ci sia una grandissima differenza per l’uomo dotto e per l’ignorante, quanto poco differ

IMMAGINAZIONE

  lunedì, 20 giugno 2016 IMMAGINAZIONE Nel campo dell’economia politica la libera ricerca scientifica non incontra soltanto gli stessi nemici che incontra in tutti gli altri campi. La natura peculiare del materiale che tratta chiama a battaglia contro di essa le passioni più ardenti, più meschine e più odiose del cuore umano, le furie dell’interesse privato. Per esempio, la Chiesa alta anglicana perdona piuttosto l’attacco a trentotto dei suoi trentanove articoli di fede, che l’attacco a un trentanovesimo delle sue entrate in denaro. Oggi perfino l’ateismo è culpa levis, in confronto alla critica dei rapporti tradizionali di proprietà. Tuttavia non si può misconoscere che qui c’è un progresso. Rimando, per esempio, al libro azzurro pubblicato nelle settimane passate: Correspondence with Her Majesty’s Missions abroad, regarding Industrial Questions and Trades Unions. I rappresentanti esteri della corona inglese vi esprimono chiaro e tondo l’opinione che in Germania, in Francia, in b

LA PAURA

  venerdì, 17 giugno 2016 LA PAURA     Ignota avvolta nel mistero, la sconoscenza, la superbia arrogante, la vanità, le manie di grandezza, generano l’ignoranza la quale, con la debolezza dell’animo, subisce la perturbazione nervosa della paura che induce ad atti irresponsabili i quali, uniti all’odio, incatenano le persone al passato più nefasto, all’eterno presente angoscioso. Il grido di riscatto degli Operai artefici dell’Autunno Caldo: “Lotta dura senza paura” porta del futuro: Immortale! (Ricordo da un racconto di Rita).   IGNORANZA   L’ignoranza è la tua fossa.   Vedere senza occhi   Ascoltare senza orecchi   Annusare senza naso   Amare senza cuore.   I nemici sono migliori   dei tuoi nemici?   Moderno è il meno peggio?   Il mondo non è rotondo   schiacciato ai poli?   Non conosci il nome   di quello splendido fiore?   E di quell’ortaggio?   L’uovo   è fatto dalla gallina   o dal supermercato?   Come

IL DRAGO

  martedì, 14 giugno 2016 IL DRAGO Quando un capo di partito e di governo esclamò: “v’incendio”, diventò “il Drago” e tutti cominciarono a vederlo come un serpente con ali di pipistrello, l’agilità dell’aquila, gli artigli e la forza del leone, la testa di grifone, la bocca con molte lingue che emetteva fuoco e fiamme. “Il Drago” spaventava gli elettori così tanto da farli fuggire lontano dalle urne. Nel paese metamorfico non si viveva certo sereni perché la storia e la politica erano scomparse. La partecipazione di massa era l’unica speranza di liberazione dalla metafora della democrazia. Il cellulare suona la fine della lezione e Albertino detta il compito a casa: prosa della canzone “Vi ricordate quel diciotto aprile” e lettura di: Mangia le mele al padrone che è nel libro “68 e dintorni” del compagno Luciano Ghelli. Buonanotte a tutti. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina ). VI RICORDATE QUEL DICIOTTO A P R I L E  Vi ricordate quel diciotto aprile  d’aver votato democristi

FISCHI E FIASCHI

sabato, 11 giugno 2016 FISCHI E FIASCHI C’era una volta il regno del barbarismo: il pensiero non esisteva, la logica e il punto di domanda non si sapeva dov’erano, il cuore batteva e basta, la semplificazione e l’apparenza imperversavano. “E’ il tempo di andare avanti”, gridava il giovane governante. Nessuno si domandava: dove? E, più di tutto, per chi e per che cosa? Undici milioni di persone soffrivano per la povertà: malattia sociale più diffusa e cibo prelibato del capitale. I ricchi più erano ricchi e più stavano attenti che non cadesse neppure una briciola dai loro averi. Nell’antichità i genitori che facevano tanti sacrifici per far studiare i loro figli venivano ricambiati con un po’ di riconoscenza, invece, anche i medici e gli insegnanti erano diventati dei precari sottopagati, gli artigiani e gli operai scomparsi. I suicidi, più o meno nascosti, erano all’ordine del giorno. Dominava la dittatura dei fischi e fiaschi, delle lucciole e lanterne dove i figli erano gli oppre

GRAZIE RENZI

giovedì, 9 giugno 2016 GRAZIE RENZI A Roma, se ci saranno le Olimpiadi, la carrozzella viaggerà, tranquillamente? E in tutte le altre città, paesi e varie località? Quanti livelli, quante classi ha la realtà? Ascoltare ciò che dice un grande della pubblica ribalta è una bassezza dai sapori di catena che lo spirito personale diventa un ribelle. E tu, grande bi-capo, mi appari l’antico bi e ro: grido col quale i contadini romagnoli incitavano i due bovi, ro quel di dritta, più rosso, bi quel di mancina, bianco. Difatto sei dritto e mancino, allo stesso tempo centro nel culto della tua personalità che ai predecessori bi-capi, nel confronto all’americana, cadrebbero i grandi attributi. Ma, quel che vendi è il passato, il presente o il futuro? Forse il nulla, immaginario? Il sogno può essere il prodotto della meditazione, ma il batter di dita sulla tastiera è la tua frutta, chiudi o disconnetti, tua scoria che si elimina con l’arresta il sistema, e i progetti, le azioni per i comuni viv

FEMMINA E MASCHIO

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  lunedì, 6 giugno 2016 FEMMINA E MASCHIO   Dea e Majakovskij   C’è una grande differenza nei comportamenti della femmina e del maschio. La femmina per la contentezza si rotola per terra, salta su di un tronco e si fa le unghie. Il maschio piscia. La gattina: gentile e delicata. Lui: rude e selvaggio. Sempre meglio dell’uomo, tiranno e femminicida. (Ricordo da un racconto di Maya ).   DEA 2007   Volteggia in girotondo   con passettini e coda dritta   alle mie gambe si struscia.   Pensosa fiera   con celeste sguardo   interroga misteriosa.   Il naso ogni dove annusa   curiosona intima compagna   della mia compagna. -Renzo Mazzetti-   Vedi:  RIEMPIRE IL VUOTO (18 marzo 2016)  FEMMINISMO (28 novembre 2010)

SACRA DOMENICA

  sabato, 4 giugno 2016 SACRA DOMENICA C’è la Parte prima della Costituzione della Repubblica in cui il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. L’avvento della dittatura finanziaria e della metafora della democrazia impongono sopra l’umano la privatizzazione di ogni forma di socializzazione e la liberalizzazione del selvaggio sistema mercato. Persino il riposo settimanale, che non è più per tutti quello domenicale, è stato reso addirittura nocivo alla tranquillità dell’animo e alla civile convivenza. A che cosa serve il riposo in un qualsiasi giorno della settimana? Soltanto a farti sentire più solo e più inutile che mai nell’isolamento del frammentato contesto sociale. Nella pace del giorno di festa per tutti, già al mattino presto sulla strada della chiesa, respiravi con il suono delle campane quell’aria speciale, innalzavi lo spirito alla mensa del Signore e dopo, al numeroso desco familiare, i sapori cucinati. (Ricordo da

LA SODDISFAZIONE

  venerdì, 3 giugno 2016 LA SODDISFAZIONE     Io, per la mia posizione, non posso pronunciarmi sul referendum istituzionale (dice una Personalità del Parlamento), però i principi fondamentali della prima parte non sono interessati perché si interviene sulla seconda parte. Foresto, alza le forbici verso il televisore e sbotta: Falsità, ingenuità, oppure propaganda “intelligente”? La Costituzione è un corpo unico armonico e quando tagli l’ultimo dito di un piede provi dolore e soffri come per un’altra parte considerata, a torto, più importante. Ascanio si toglie un pugnello di capelli tagliati entrati nel colletto e ribatte: Fanno di tutto perché la gente non partecipi più al voto, a loro basta assicurarsi il seggiolone. Gabrio, abbassa il giornale, guarda gli altri nello specchio: E c’è chi ancora dice che vota per “il meno peggio”. Maurino: “turarsi il naso” e il “meno peggio” hanno rovinato l’Italia, che soddisfazione votar comunista! (Ricordo da un racconto di Bicefalo).