LA TEORIA DEL VERSO
sabato, 25 giugno 2016
LA TEORIA DEL VERSO
Tutti per una sorta di sentimento inconscio senza alcuna preparazione pratica e tecnica, distinguono i pregi e i difetti nelle arti e nei metodi; e come fanno ciò nelle pitture e nelle statue ed in altre opere d’arte, per comprendere le quali hanno sortito da natura meno risorse, così mostrano molto di più nel gusto letterario, ritmi e i toni, poiché tali apprezzamenti sono propri della comune sensibilità e la natura volle che nessuno ne fosse totalmente privo. Pertanto tutti sono commossi non solo per la collocazione artistica della parola, ma anche per i ritmi e i suoni. Infatti quanti pochi sono quelli che possiedono la teoria del verso? Ma se si commette in questa solo un piccolo errore, in modo che qualche sillaba diviene o più breve per contrazione, o più lunga per allungamento, tutto il pubblico fischia. E’ sorprendente come nel creare ci sia una grandissima differenza per l’uomo dotto e per l’ignorante, quanto poco differiscano nel giudicare. Infatti sembra che l’arte, essendo derivata dalla natura, fallisca lo scopo, se non commuove e diletta naturalmente. Inoltre niente è tanto connaturato ai nostri sentimenti quanto la musica, della quale e siamo eccitati e siamo infiammati e siamo calmati e diventiamo languidi e siamo portati spesso alla ilarità e alla tristezza.
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