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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

SEMPRE FELICE

  mercoledì, 24 aprile 2013 SEMPRE FELICE       L’uomo giusto è sempre felice, e non c’è che una giustizia su questa terra che gli uomini hanno costruito e continueranno a costruire: l’amore e la fede nella ”vita”. Per questo io fino ad oggi sono stato sempre ”felice” e spero e credo che lo sarò sempre. Questo è il mio misticismo: non ti lasciare ingannare se ti vogliono dire che questi sono bei sogni ”di gioventù, ma che la vita, ecc. ecc.”. Io meglio degli altri sono convinto che questa mia ”filosofia” è una filosofia di ”gioventù”. Ma sono anche convinto che proprio la ”gioventù” è la stagione nella quale l’uomo è più vicino alla giustizia e alla felicità (cioè alla ”verità”), perché è quella in cui gli è più facile restare fedele alla sua ”forza vitale”. E che l’uomo è perduto proprio quando non sa più essere ”giovane”, e comincia a disprezzare la verità chiamandola un sogno di gioventù. Gli antichi dicevano che muore giovane chi è caro agli dei: ma sottintendendo che si

SVILUPPO ZERO

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martedì, 23 aprile 2013 farfalla arnaiola SVILUPPO ZERO Per fare prevalere la linea politica da noi delineata non c’è da battere oggi solo le posizioni di chi ricerca un qualsiasi sviluppo, da perseguire a tutti i costi (costi che dovrebbero ricadere in primo luogo sulla classe operaia, sulle masse femminili e sul Meridione), ma anche le posizioni di quanti, in nome dei mali dello sviluppo, vanno affermando che è giunto il momento di ridurre i ritmi di sviluppo. Queste posizioni, che al limite tendono a predicare uno sviluppo zero, sono tanto più pericolose quanto più partono da alcune verità. Per esempio la verità che la quantità dello sviluppo non rende da sola più felici gli uomini o la verità che lo sviluppo sta devastando l’ambiente in cui gli uomini vivono, inquinando aria, acqua, terra e minacciando la salute degli uomini e la loro sopravvivenza. Sono, queste, verità da non respingere e anzi da fare proprie. E’ fatto enormemente positivo che gli uomini vadano prendendo coscien

RODOTA’

  lunedì, 22 aprile 2013 RODOTA’   Smarrita da molti, da troppi, la solidarietà non è uno degli elementi che caratterizzano il panorama sociale italiano. Si attenuano, o scompaiono, le solidarietà tradizionali del quartiere, della fabbrica, della comunità religiosa o di partito. Sembra che si rafforzi di nuovo soltanto la solidarietà familiare. Ma troppo spesso, oggi, la famiglia non è un luogo dove lo spirito della solidarietà vive spontaneamente, ma piuttosto un ”rifugio in un mondo ‘’senza cuore” che nega ai giovani il lavoro o la casa costringendoli a più lunghe convivenze.   Certo, il mondo cambia, e nelle grandi metropoli è vano sognare la solidarietà tra vicini del piccolo borgo di campagna. Proprio per questo, alle solidarietà spontanee si era cercato di sostituire solidarietà ”costruite”, quelle dei servizi sociali e del sistema pensionistico, di una sanità pubblica vista non solo come cura della malattia, e così via. Non era una forzatura. La parola ‘’solidarietà” s

ROGHI MEDIOEVALI

sabato, 20 aprile 2013 ROGHI MEDIOEVALI Di quella pira l’orrendo fuoco, perciò trombiamo si spende poco. Questo cantava mio padre mentre caricava le cartucce per il suo fucile da caccia. Trombati gli aspiranti alla Presidenza della Repubblica dell’era tecnocratica dominata dalla dittatura finanziaria, le caste aspettano l’assenso ecclesiastico che è arrivato dopo tre giorni, puntualmente poco prima dall’espressa disponibilità dell’assunzione di responsabilità da parte dell’antico re Giorgio. Coi roghi di personaggi sacrificali e con le benedizioni, le giocose caste ricompattate marciano risolute indietro incontro ai medioevali oscuri tramonti. A levante tutto non è perduto, il nuovo si fortifica e brama la riscossa. L’aurora è sempre risorta. (Ricordo da un racconto di Tirella ). SANTO  ESEMPIO Non sono stato capace di prevedere e neppure di sognare che quel Papa tedesco insegnasse a quello Laico italiano. Per ritornare essere umano ancora da vivo si è dimesso e come fa qualunqu

DEMAGOGIA ARTISTICA

  mercoledì, 17 aprile 2013 DEMAGOGIA ARTISTICA         Il successo di una creazione artistica non è dovuto ad un genere e neppure alla sua origine, ma, essenzialmente, a quello che essa ha percepito, tradotto ed amplificato in un desiderio di demagogia intimamente conforme al pensare e al sentire del popolo.   G    A    T    T    A          M    A    Y    A   Sulla mia pancia sento battere il tuo cuore   e il mio respiro culla il tuo corpo amico.   L’innocenza animale è distesa nell’abbandono   e m’insegna il vero, la lealtà, l’affetto.   Oltre l’umano percepisco commosso l’indefinito   e il tuo intenso guardare nel mio sguardo.   Vedo la tua pelosa zampina che si protende   e affettuosamente con l’unghia il mio volto lambisce.   -Renzo   Mazzetti-    (30 aprile 2012)   IL    FUTURO   IL FUTURO SI NUTRE DEL PASSATO   E DIVIENE PRESENTE.   (Renzo   Mazzetti)

MATTEO E IL LUPO

  giovedì, 11 aprile 2013 MATTEO E IL LUPO Oggi ho proposto che alla Presidenza della Repubblica Italiana venga eletto il cittadino Roberto Benigni. Questa meditata e convinta proposta è dovuta anche al ricordo di un comizio di Matteo mio antico compagno religiosissimo combattente nella Brigata Nazzareno. Non dovete credere che io sia venuto a metter pace sulla terra: non sono venuto a portare la pace ma la spada egli diceva. Gli uomini del lavoro e che vivono stentatamente, e così coloro che non debbono sopportare entrambe queste cose, ma che con sacrifici di averi e di beni cercano di alleviarli agli altri, sono gli esseri che combattono sotto le nostre bandiere e nelle nostre file. Diffidate di tutti gli altri, e guardatevi soprattutto dal dare loro incarichi. Cariche ufficiali, che provvedono all’uguale suddivisione del lavoro e dei beni necessari, se non si vogliono correre rischi, non devono essere concesse a egoisti e soprattutto a persone che non agiscono secondo le leggi d

PRINCIPIANTI E CERVELLONI

  mercoledì, 10 aprile 2013 PRINCIPIANTI E CERVELLONI Engels disse che dopo la vittoria della rivoluzione lo Stato deve morire. In base a questo, dopo la vittoria della rivoluzione, coloro che furono definiti i ”principianti” cominciarono a chiedere che il partito prendesse le misure necessarie per fare scomparire al più presto lo Stato, per sciogliere gli organi statali, per rinunciare ad un esercito permanente. In base ad una analisi della situazione mondiale, i ”cervelloni” giunsero alla conclusione che, in presenza dell’accerchiamento capitalistico, quando la vittoria della rivoluzione aveva avuto luogo soltanto in un paese, mentre in tutto gli altri dominava il capitalismo, il paese della rivoluzione vittoriosa dovesse non già indebolire, ma rafforzare con tutti i mezzi disponibili il proprio Stato, gli organi statali, quelli del servizio informazioni, l’esercito, se il paese non voleva essere annientato dall’accerchiamento capitalistico. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ).

LE CASE TRICOLORI

lunedì, 8 aprile 2013 LE CASE TRICOLORI Quanti sono i palazzi in Roma e quanti sono quelli disseminati nella Nazione che accolgono massime, uniche, fondamentali, indispensabili funzioni dello Stato o di sue articolazioni pagando affitti? Quanti sono gli edifici di pubblica proprietà che sono vuoti e da anni deperiscono abbandonati nel degrado nella capitale e disseminati in tutta la nostra Italia? Invece di fare l’inventario per svendere ai privati le nostre sempre e comunque pregiate proprietà, perché non fare un piano per il loro pubblico riutilizzo? Le spese per le ristrutturazioni, manutenzioni e gestioni sono più economiche del totale della somma pagata per gli affitti e spese varie di gestioni. Con il risparmio ottenuto con le case tricolori, al posto dei costi di tanti affitti e di tanti abbandoni, il popolo trova grande giovamento. (Ricordo da un racconto di Tirella ). F   A   N   T   A   S   T   I   C   A        S   I   N   T   E   S   I Stasera ho ripercorso come turist

PRESENTA ARMI

  sabato, 6 aprile 2013 PRESENTA ARMI Il famoso capo straniero, passando davanti al picchetto di militari armati di tutto punto, pensa che anche lui ha un grande esercito ben addestrato e dotato di armi moderne e micidiali. Davanti alla bandiera si ferma, esegue un inchino maestoso e pensa che anche lui ha una bella e gloriosa bandiera. La fanfara esegue l’inno e lui pensa che la sua fanfara esegue l’inno più bello di tutti gli inni. Stringe la mano al suo omologo e pensa che la sua stretta è la più forte e la più sicura. Sicuramente da oggi ci temono di più perché siamo i più forti, i più belli, i più gloriosi, i più maestosi, i più addestrati e i più pronti a tutto con le nostre armi moderne e micidiali. E’ stata proprio una bella accoglienza, una visita tra due più riconosciuti importanti statisti, uno scambio bilaterale che ha registrato valutazioni comuni sulle fondamentali questioni internazionali. (Ricordo da un racconto di Tirella ). S   O   R   R   I   S   I       F   I

UMANI BRUTALI

  venerdì, 5 aprile 2013 UMANI BRUTALI La crudeltà dei rapporti umani basati sulla proprietà coinvolge anche l’amore trasformato dalla società in una schiavitù legalizzata e brutale. Dalla prima e principale schiavitù della terra, la terra negata e sottratta ai milioni di contadini che la lavorano, derivano direttamente tutte le altre forme dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo: quella della fabbrica; quella che obbliga i cittadini a mantenere, attraverso il pagamento delle imposte, uno stato poliziesco e repressivo; quella militare; quella clericale. Lo Stato e la Chiesa nei secoli passati sono alleati contro la felicità dell’uomo sulla terra. Il sistema basato sul capitale che genera la dittatura finanziaria esaltando la proprietà privata è definito la fonte di ogni male. Il vitello d’oro getta nella polvere e il regno di Dio ritorna in noi. (Ricordo da un racconto di Bicefalo lettore di Tolstoj). L’   U   L   T   I   M   A       P   A   R   O   L   A All’arrivo dell’ultima m

LA DISCIPLINA

  giovedì, 4 aprile 2013 LA DISCIPLINA La disciplina non è intesa come supino e passivo accoglimento di ordini, come meccanica esecuzione di una consegna ma come consapevole e lucida assimilazione della direttiva da realizzare. La disciplina non annulla la personalità in senso organico, ma solo limita l’arbitrio e l’impulsività irresponsabile, per non parlare della fatua vanità di emergere. La questione della personalità e libertà si pone non per il fatto della disciplina, ma per l’origine del potere che ordina la disciplina. Se questa origine è democratica e non è un arbitrio la disciplina è un elemento necessario di ordine democratico e di libertà. (Ricordo da un racconto di Tirella lettore di Gramsci). I   L      ”P   A   L   A   Z   Z   A   C   C   I   O” Il ”Palazzaccio” è il palazzo dei poveri. Un palazzo traforato come un setaccio che ne ha viste di tutte le specie: peccati sudicerie gente che nasce, gente che muore, bambini ammalati nel letto, mamme che si affannano a ce

COMUNISTICI RICORDI

  mercoledì, 3 aprile 2013 COMUNISTICI RICORDI   Non c’è una nostra corsa verso l’area governativa e neppure siamo disponibili a qualunque cosa. Ci assumiamo le nostre responsabilità e non vogliamo essere inseriti nella maggioranza a qualunque prezzo. Crediamo che esista una situazione di emergenza e noi comunisti lavoriamo per una maggioranza nuova. Rifiutiamo di contribuire a creare il caos nell’illusione semplicistica che poi di fronte al caos qualche soluzione si dovrà pur trovare. Noi mettiamo in guardia il paese e ci rifiutiamo di farci complici in qualche modo o di offrire pretesti perché si arrivi alla crisi al buio o addirittura alla crisi soltanto per fare le elezioni anticipate. La distensione da una parte e un nuovo tipo di socialismo che si realizzi in Europa devono determinare uno sviluppo della democrazia e mutamenti della vita politica. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).   R      I      A      S      S      U      N      T      O   La classe lavoratrice

TRAVAGLIO GENERATIVO

martedì, 2 aprile 2013 TRAVAGLIO GENERATIVO Il saggio gioisce sempre della buona legge resa nota dagli eletti. I costruttori di fontane sanno incanalare l’acqua, e gli armaioli piegare le frecce: così i saggi piegano se stessi. Come la rupe robusta non trema per il vento così i saggi non vacillano se sono fatti oggetto di lode o biasimo. Gli uomini perbene si mantengono composti: non chiacchierano vanamente per piacere agli altri e non manifestano emozioni visibili se toccati da un dolore o da una gioia. Abbandonate le tenebre, il saggio resti nella chiarezza, lasci la sua casa per la non casa nella solitudine dove non c’è piacere. (Ricordo da un racconto di Tirella lettore di Buddha). TRAVAGLIO     GENERATIVO Il sì diventa no, il no diventa sì, il sì diventa contemporaneamente sì e no, il no diventa contemporaneamente no e sì: quindi i contrari si equilibrano, si neutralizzano, si paralizzano. La fusione di questi due pensieri contraddittori costituisce un pensiero nuovo che ne