ROGHI MEDIOEVALI
sabato, 20 aprile 2013
ROGHI MEDIOEVALI
Di quella pira l’orrendo fuoco, perciò trombiamo si spende poco. Questo cantava mio padre mentre caricava le cartucce per il suo fucile da caccia. Trombati gli aspiranti alla Presidenza della Repubblica dell’era tecnocratica dominata dalla dittatura finanziaria, le caste aspettano l’assenso ecclesiastico che è arrivato dopo tre giorni, puntualmente poco prima dall’espressa disponibilità dell’assunzione di responsabilità da parte dell’antico re Giorgio. Coi roghi di personaggi sacrificali e con le benedizioni, le giocose caste ricompattate marciano risolute indietro incontro ai medioevali oscuri tramonti. A levante tutto non è perduto, il nuovo si fortifica e brama la riscossa. L’aurora è sempre risorta. (Ricordo da un racconto di Tirella).
Il futuro si nutre del passato
e diviene presente.
(Renzo Mazzetti)
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