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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

UCRAINA COREA VIETNAM

 UCRAINA COREA VIETNAM   (Ricordo da un racconto di Ariella) Una volta, quando si ragionava co n un cervello indipendente e pulito, alla pubblicità “Chi vespa mangia le mele” si rispose con “Mangia le mele al padrone”. Poi, con l'involuzione della democrazia e del ragionamento autonomo e fantasioso, nessuno rispose “per le rime” all'appoggio di un piccolo governante allo spot che utilizzava una innocente pesca per il sistema mercato sfruttatore. Il piccolo governante era in realtà la cimice nera insignificante maligna e cancro della democrazia nata dalla guerra antifascista. Ricordo le immagini televisive su Saigon, sopra il tetto dell'ambasciata USA, che riprendevano (in diretta) gli aggrappati disperati collaborazionisti degli statunitensi fuggire, e, finalmente! Arrivò la pace. Pace anche per l'Europa, ma, ancora una volta, con morti e distruzioni, ma agli statunitensi e agli asserviti, lacchè europei occidentali genuflessi delle nostre parti, nulla importava: Impor

POESIA MACABRA (POTERE CRUDELE)

POESIA MACABRA (POTERE CRUDELE) (Ricordo da un racconto di Therios) Nella civiltà occidentale dominava il disordine della degenerata democrazia. Una democrazia pomposa e sfacciata che si autodefiniva “avanzata”. In realtà era una democrazia non completa, retriva. Sistemi elettorali “democratici” dove i politicanti avventurieri si facevano “su misura” le leggi elettorali. Numerose leggi elettorali a ripetizione, adattate alla voracità del vincitore di turno. Le leggi elettorali della democrazia retriva allontanavano la partecipazione per le criminali soglie d'accesso e il sistema maggioritario truffaldino. Votava meno della metà degli elettori perché tutti non erano ugualmente considerati: soltanto chi votava per i due schieramenti veniva rappresentato alla camera, senato, comuni e regioni. Per denunciare la persecuzione della derisa povertà ritornarono espressioni artistiche macabre realiste. Si ricordarono, per esempio: gli antichi poemi sul ballo dei poveri, la danza macabra in

ASSENZA VOTO INCOSCIENZA

ASSENZA VOTO INCOSCIENZA (Ricordo da un racconto di Bicefalo) Puskin: “Le pesanti catene cadranno, crolleranno le prigioni, e la libertà vi accoglierà gioiosa sulle soglie, e i fratelli vi renderanno le spade” . Ma nel 2023 c'era la guerra fratricida in Ucraina sulla quale sghignazzavano i potenti dei tempi di Puskin potenti identici ai potenti moderni. Da noi le carceri erano inumane da ambo i lati delle inferriate. Si costruivano numerose recinzioni per torturare i disperati, che non erano affogati, che fuggivano dalla guerra e dalla fame. Sulla vita da schiavi, sulla vita sacrificata per gli interessi del sistema vigente, decidevano il Dollaro e il libero mercato dei trafficanti di droga e armamenti. Ci riempivamo la bocca con la parola “Democrazia”, parola da tanto tempo mangiata e digerita, defecata nelle fogne al posto delle nere carogne. Anche se andava una sola persona a votare, ai politicanti non interessava per niente, perché a loro premeva lo stipendio di un mese che,

MAFIA E STATO

MAFIA E STATO (Ricordo da un racconto di Maya) C'era una volta la canzone politica. Portella della Ginestra: Sono arrivati con le carriole, con le falci, con gli aratri, e il cielo freddo, con quelle facce coperte da un berretto. Nella piana di Portella c'era un carretto, un sasso, una bandiera. Tra quei monti era sereno e da lontano apparve in mezzo al cielo la banda di Giuliano. Sono arrivate come le gocce quelle prime fucilate. Senza pensare tutti han guardato se arrivava un temporale. E a poco a poco quei terreni abbandonati con il sangue venivano seminati. Sulle bestie, sulla gente da lontano scatenava la tempesta la banda di Giuliano. Sono caduti i primi scialli tra i cavalli, tra gli sputi. Piene di sonno prima le mule son finite all'altro mondo. Poi le donne sono scappate in mezzo ai sassi... Nel silenzio generale, da lontano, si sentì solo sparare la banda di Giuliano. [Eccetera]. Questa canzone raccontava dell'eccidio di Portella della Ginestra, Primo Maggi

FASCISTI SERVI DEI TEDESCHI

FASCISTI SERVI DEI TEDESCHI (Ricordo da un racconto di Tirella) Nel XXI° Secolo il pericolo fascista allarmava le persone amanti della pace e della convivenza civile. La vigilanza democratica monitorava i comportamenti sospetti per prevenire l'involuzione reazionaria e la degenerazione della Repubblica. La contrarietà al fascismo era l'Antifascismo che illuminava i diritti sociali e civili, scongiurava l'antisemitismo e l'accanimento contro la povertà, praticava la difesa dei lavoratori. La situazione aveva raggiunto un livello pericoloso perché alle votazioni partecipava meno della metà degli aventi diritto. L'abbandono della partecipazione alla politica da parte dei lavoratori del braccio e della mente facilitava il ritorno del fascismo. Nell'anno 2023 personaggi ambigui esprimevano falsità cercando di nascondere e far dimenticare i crimini fascisti perché, nelle celebrazioni in ricordo delle vittime innocenti, dei patrioti e partigiani combattenti, condanna

RIFORMISTI TRADITORI

RIFORMI STI TRADITORI (Ricordo da un racconto di Vasco) Nell'era in cui il libero mercato dominava su tutto, il bene comune significava il bene di pochissimi sopra il male di tutti gli altri tantissimi. Prima si lottava, si tutelava il bene dei lavoratori. Poi, riforma su riforma, i lavoratori furono traditi, e, con leggi elettorali fatte dalla reazione con il concorso dei traditori della classe operaia, i lavoratori furono esclusi dalla partecipazione democratica, addirittura beffeggiati bastonati uccisi suicidati. Il popolo fu gettato nella disperazione più nera. Prima eravamo al servizio dei lavoratori, poi diventammo servitori dei mercati finanziari, e, in combutta con i nostalgici del fascismo, cademmo talmente in basso fino a diventare dei miseri acritici servitori del terribile sistema economico dominante. Dicevamo di essere riformisti, in realtà eravamo contro le riforme a favore dei lavoratori e della maggioranza del popolo onesto e sofferente. Insomma, riformisti, ovvero

PUSKIN (1799-1837)

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PUSKIN (1799-1837) (Ricordo da un racconto di nonna Teresina) La guerra era praticata fino ai primi anni del XXI° Secolo. Distruggeva la vita e causava devastazioni ambientali. Non risolveva ma aggravava e moltiplicava i problemi. Sviluppava l'odio. Fece ribrezzo quando in Ucraina ci fu l'abbattimento della lapide ricordo dedicata al poeta Aleksandr Sergeevic Puskin. Era l'anno 2023. Il poeta era morto da moltissimi anni. I conflitti precedenti in Ucraina e dintorni avvennero dal 1654 al 1667 quando il poeta non era ancora nato. Allora? E' proprio vero: l'odio è cieco. L'odio cieco fa più male del colpo di cannone perché distrugge la coscienza di coloro che lo praticano e di quelli che lo approvano. Albertino fa una pausa. Guarda la scolaresca, apre una cartella e legge: Difensore appassionato della libertà e della dignità umana, contro ogni forma di violenza, Puskin, nato da una famiglia dell'aristocrazia zarista, espresse una coscienza in contrasto con la

FRATRICIDIO 2023

FRATRICIDIO 2023 (Ricordo da un racconto di Irina) Non costruivano abitazioni per i bisognosi. Costruivano palazzi su altrettanti già numerosi palazzi per il potere, per se stessi. I dominatori avevano bisogno di grandi spazi coperti e confortevoli per ospitare familiari, privilegiati e affini, servitori altolocati. Palazzi su palazzi del potere con ampie mangiatoie, per produrre escrementi da gettare contro la popolazione sofferente. Così il cittadino veniva beffato, condannato alla miseria nell'ansia più nera. La dittatura antecedente distruggeva gli oppositori politici, gli ebrei, le minoranze. Ci volle la seconda guerra mondiale per scacciare i nazisti e i loro servi fascisti. Pensate, per la dimenticanza e il rifiuto del giusto odio, i governanti perseguitavano gli anziani con il taglio della pensione a tutti, e, in più, il taglio maggiorato a coloro che vivevano troppo a lungo. Crimini umanitari peggiori del peggior Caino, del peggior Romolo cui il sanguinario dittatore ner

PRODI SABOTATORE

PRODI SABOTATORE Sotto di lui c'è un grande impero pubblico. E' chiamato IRI (Istituto per la ricostruzione industriale) in cui c'è di tutto: Acciaierie, banche, Rai, Alitalia, autostrade, armi, ascensori, cantieri navali, dighe, elettronica, ristoranti... Non c'è più l'automobile. L'Alfa Romeo è stata appena ingoiata dalla Fiat. Prodi assicura che il compito dell'IRI sarà quello di mantenere un solido legame tra il Paese e il grande flusso della scienza e della tecnologia. Ritengo che l'IRI debba fare quello che gli altri non possono fare. Se un privato è in grado di produrre un tavolino, deve fabbricarlo il privato. L'IRI deve puntare sui settori innovativi, là dove il suo ruolo non è surrogabile da altri... Dobbiamo realizzare trasporti urbani efficienti, infrastrutture elementari. I nostri parchi sono ancora quelli dei tempi di Napoleone... Non sopporto i consigli di facoltà e trovo pesanti gli esami. All'inizio della giornata ero sempre sev

CHINA MORTALE

CHINA MORTALE (Ricordo da un racconto di Pallino) Ascanio, come d'abitudine, legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Ho conosciuto un autista pubblico quasi centenario ancora in gamba mai assente durante il servizio ma lui e nessuno dei sui compagni sono stati insigniti Cavaliere, eppur hanno servito e onorato l'Italia. Invece Prode Dei Prodi? La ricerca storica aiuta e illumina quel che verrà. Osannato professore, sacerdote dei poteri capitalistici, mortadella o guanciale i Suoi nomi di copertura, fu presidente dell'Iri. Svenditore del nostro patrimonio fece una nuova società capitalistica: 48% Iri, 48% Fiat, 4% Mediobanca. Perché il 4% decisivo a Mediobanca? E' diretta da vicini e succubi della Fiat. L'imprenditoria pubblica fatica e si dissangua, il vampiro privato s'ingrassa. Bravo-bravissimo Prode Dei Prodi, lungimirante democristiano premiato: commissario europeo, primo ministro, insigne professore ancora ascoltato... Come Bersani, quell'insign

PER I LAVORATORI (GRANDE MAO)

PER I LAVORATORI (GRANDE MAO) (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom) I primi anni del XXI° Secolo furono la riprova. Matematica comprovava Filosofia. Guarda scorrere il fiume, e vedrai passare il cadavere del tuo nemico. Il grande Mao aveva ragione: Sul Tevere galleggiava il migliorista traditore della classe operaia. Il sale del mare avrebbe bonificato lo spirito? Il dantesco girone dei traditori sarebbe stato la condanna? Per gli ancora vivi, non tutto era perduto. La riscossa delle coscienze sopravvissute ritornava con la riscoperta della lotta di classe. Soltanto la dignità dei lavoratori salvava il mondo di tutti. -Renzo Mazzetti- (Martedì 19 Settembre 2023 h.13,59) RAZZA DANNATA Dai miglioristi, pur aspettandomi di tutto durante i vari cicli politici, sono sempre stato sorpreso, amaramente addirittura sbigottito, per le loro acrobatiche giravolte, impreviste, incomprensibili, ingiustificabili, le quali, comunque, riportavano immancabilmente indenni gli onorevoli deretan

INTRALLAZZO

INTRALLAZZO (Ricordo da un racconto di Maya) Nel periodo di speranza antica la collaborazione apriva la via per la giusta applicazione della Costituzione. Esempio fu il “Compromesso storico” che si basava sull'alleanza tra la democrazia cristiana e il partito comunista. Governare insieme per l'interesse del popolo. Gli opposti estremismi fecero tante vittime: era il terrorismo bicolore. Rosso e nero i due colori degli opposti estremismi. Due opposti con lo stesso scopo: il tiro assassino contro il popolo. Poi, la civiltà occidentale, su tutti gli schermi agli altri gridava: Dittatori! Ma da noi il sistema mercato deteneva le leve dell'addestramento alla disumanità avvelenando i cervelli e tutti eravamo più cattivi. Si ammaestravano gli umani a consumare, si assassinavano orsi, lupi, altri animali, vegetali, ambienti naturali, si assassinavano le donne in famiglia e i lavoratori sul posto di lavoro. Poi, tutto buttato su tutte le reti per l'inutile e dannoso sfogo pers

SIAMO TUTTI PARENTI

SIAMO TUTTI PARENTI (Ricordo da un racconto di Bicefalo) Molti non conoscevano la poesia di un operaio vissuto nel XX° Secolo. A quei tempi la semplificazione dell'istruzione pubblica generava l'ignoranza complessa. Era diffusa l'incoscienza umana e l'intelligenza artificiale non era programmata per comprendere il significato della parola “ignominia” (nota di biasimo congiunta a un grande disprezzo per la vergogna di aver commesso azioni vili e disonorevoli). Perciò ci fu l'invasione della retriva mentalità degli “Ignominiacci”. La capo di governo era una nostalgica della Santa Inquisizione, seminava odio contro chiunque non la pensasse come lei voleva, e faceva la guerra per difendere il suo Dio. Stravaganze licenziose senza pari. Ma, quante religioni, quanti Dio, quante famiglie esistevano? Che razza voleva difendere? Quella dannata del fascismo? Eppure eravamo componenti di una stessa famiglia, tutti sorelle e fratelli nati dallo stesso fondamento. Perché non

EGOISMO CONCORRENZA ANGOSCIA

EGOISMO CONCORRENZA ANGOSCIA Non c'è progresso senza felicità e non si può essere felici in un mondo segnato dalla distribuzione iniqua della ricchezza, del lavoro, del potere, del sapere, delle opportunità e delle tutele. Questo è l'esito raggiunto da una politica economica che ha come base l'egoismo, come metodo la concorrenza e come obiettivo l'infelicità. ( Meditazione su: “La felicità negata” di Domenico De Masi). -Renzo Mazzetti- (Mercoledì 13 Settembre 2023 h.09,07) POPOLO SAVIO La mia Italia pulita Nella bellezza vittoriosa Perde il gioco in borsa Perde gli assurdi privilegi Perde gli sporchi capitali Perde tutte le catene Popolo imperante Io insisto! -Renzo Mazzetti- (14 Agosto 2018) categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe. Vedi Poesia MARTIRI RIBELLI in ISOLA DI LIPARI -Martedì 13 Giugno 2023 h.09,37-

MENO ZERO VIRGOLA

MENO ZERO VIRGOLA (Ricordo da un racconto di Vasco) Noi non siamo per un partito dello zero virgola e poco più, dicevano i reazionari del XXI° Secolo. Perciò l'Italia arrivò sotto zero gradi al mare e sopra i venti sui monti. Il governante di pece vestita affermava che se non c'erano loro sarebbe stato peggio, e se la prendeva con il povero commissario europeo che aveva la sfortuna di indossare quella grinzosa giacca italiana tirata da ogni parte. Ma... a cosa la nostra situazione sarebbe stata peggiore? Confrontata con gli affogati nelle acque di fossi, fiumi, mari nostri? Perché mai il confronto non lo facevano con quelli che si permettevano, nonostante la guerra in Europa, di regalare l'energia ai paesi onesti e bisognosi? Perché ragionare con il cuore? La matematica misurava il polso reale, però era il cuore che da sempre moltiplicava i battiti incontro al sole dell'avvenire per un futuro di pace. Ai governanti dell'epoca interessava sistemare i propri familia

BERNSTEIN E RIFORMISMO

BERNSTEIN E RIFORMISMO (Ricordo da un racconto di nonna Teresina) Il revisionismo non si sviluppò a caso perché alcune idee strane furono espresse da Edoardo Bernstein. Inizia così la lezione di Albertino nella prima serata dopo il rientro dalle vacanze estive, e prosegue: Il revisionismo fu il frutto di un'ondata di ottimismo e di euforia (rivelatasi poi fallace e velenosa per i lavoratori) determinata dalla fase di prosperità che il capitalismo allora attraversava. Eravamo nella massima espressione industriale commerciale e coloniale. Enormi erano i profitti realizzati. Con una piccola parte di essi il capitalismo pagò la sua assicurazione sulla vita elevando le condizioni economiche di uno strato della classe operaia, cointeressandolo così, con l'elargizione delle briciole, al mantenimento della società capitalistica. Il revisionismo in Italia cominciò a circolare verso il 1900 proprio quando, al tempo del Congresso di Roma, il partito socialista faceva un grande ruzzolone

BONUS A NESSUNO

BONUS A NESSUNO (Ricordo da un racconto di Rita) Un tempo c'erano i falsificatori della Storia, ai quali, negli ultimi anni del XX° Secolo, si aggiunsero i rinnegatori della Storia e, ancora più grave, persino i rinnegatori della propria storia personale pubblica, familiare e intima personalmente vissuta. Tutti i corrotti tentarono di dare un colpo mortale alla verità storica del movimento di liberazione dei lavoratori. Tutta la società ebbe una involuzione catastrofica. Catastrofe contro la coscienza, catastrofe contro gli animali, catastrofe contro l'ambiente naturale. La classe operaia non c'è più! Gridavano gli incoscienti rinnegatori della Storia e della storia di loro stessi. Poi arrivò il Reddito di Cittadinanza e la lotta per il Salario Minimo. Ma i dominatori sopraggiunti cancellarono tutti gli aiuti alla povertà e ai lavoratori, e parlavano di abbassare i prezzi e di mettere un tetto al caro gas e benzina; parlavano e parlavano, ma, con le tasse, spolpavano lavo

QUESTIONE MASCHILE

QUESTIONE MASCHILE Adesso Civita Castellana ha il suo corso di educazione sessuale. Il 24 Aprile 1975 l'aula consiliare del municipio ha aperto le sue porte con la prima lezione di anatomia. Siamo partiti molto timidamente ci fa sapere Maria Berto assessore all'Assistenza, ma la situazione non poteva più attendere. Il dato più allarmante è che nel nostro ospedale c'è, a quanto si dice, un caso al giorno di ricovero per curare le conseguenze di un aborto “casereccio” [clandestino]. Pare che il metodo più usato sia la sonda. Per non parlare poi del timore e della paura con cui vengono vissute sessualità e maternità dalle donne che affrontano queste esperienze individualmente e disinformate su tutto. Il nostro comune, amministrato da una giunta di sinistra, ha stanziato in bilancio mezzo milione per l'apertura del corso. Abbiamo affisso i manifesti e aperto le iscrizioni. Siamo andate nelle fabbriche a parlare con operaie e operai (su 15.000 abitanti, sono circa 1.800 le