QUESTIONE MASCHILE
QUESTIONE MASCHILE
Adesso Civita Castellana ha il suo corso di educazione sessuale. Il 24 Aprile 1975 l'aula consiliare del municipio ha aperto le sue porte con la prima lezione di anatomia. Siamo partiti molto timidamente ci fa sapere Maria Berto assessore all'Assistenza, ma la situazione non poteva più attendere. Il dato più allarmante è che nel nostro ospedale c'è, a quanto si dice, un caso al giorno di ricovero per curare le conseguenze di un aborto “casereccio” [clandestino]. Pare che il metodo più usato sia la sonda. Per non parlare poi del timore e della paura con cui vengono vissute sessualità e maternità dalle donne che affrontano queste esperienze individualmente e disinformate su tutto. Il nostro comune, amministrato da una giunta di sinistra, ha stanziato in bilancio mezzo milione per l'apertura del corso. Abbiamo affisso i manifesti e aperto le iscrizioni. Siamo andate nelle fabbriche a parlare con operaie e operai (su 15.000 abitanti, sono circa 1.800 le donne che lavorano a Civita e nei paesi limitrofi, soprattutto in stoviglierie). Gli uomini ci prendevano un po' in giro. Le donne per lo più stavano zitte. Mentre si prevedeva al massimo una partecipazione di trenta persone, alle lezioni si sono viste -con piacevole sorpresa- ben 200 iscrizioni, equamente divise tra uomini e donne, e continuano ancora ad aumentare. C'è senz'altro una questione femminile, spiega Maria Berto. Se si pensa che abbiamo dovuto aprire il corso di giovedì, giorno di chiusura dei negozi e semifesta perché gli uomini non vogliono tenere i bambini né fare altro in casa... Il dottor Tomassetti, un ginecologo molto conosciuto e stimato nel paese (fattore abbastanza importante per vincere le prime resistenze) tiene le lezioni. Ma il nostro sforzo, ed è qui che il nostro lavoro si sta mostrando più difficile, è di promuovere un dialogo, un rapporto più aperto e collettivo, cercando di superare l'atavica vergogna e timidezza. Ci troviamo di fronte a nuovi problemi che mettono in evidenza i limiti di un corso puramente informativo e fanno sentire la mancanza di altri esperti, psicologi, assistenti sociali. La nostra è una prima esperienza per capire meglio dove e come intervenire... Penso che stiamo costruendo la base indispensabile... un modo concreto di lavorare per le donne.
INDOVINA L'INDOVINELLO:
CHI E' L'AUTORE?
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Mazzetti- (Lunedì 3 Ottobre 2022)
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