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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

BALZO NEL CIELO

  martedì, 29 gennaio 2013 BALZO NEL CIELO   Il quotidiano sguardo negli anni diventa cieco. Il possesso senza sudore non apprezza il valore. Il sonnolento sentimento della sensibilità nella monotonia stimola superficialità. La distrazione conduce al non senso dell’essere. La non gioia reprime lo spirito. L’insignificante inespressivo circondario diventa pieno di vuoto. L’oscurità del giorno diffonde tristezza e sgomento. Il turista: ”La Toscana è unica e varia per le colline, il verde e il mare”. Rivedo il paesaggio balzare nel cielo. (Ricordo da un racconto di Tirella).   L’ A T T E S A        D E L L A        G I U S T I Z I A   Così sta la nostra città tribolata!   Così stanno i nostri cittadini ostinati a malfare!   E ciò che si fa l’uno dì, si biasima l’altro.   Soleano dire i savi uomini:   ”L’uomo savio non fa cosa che se ne penta”.   E in quella città e per quelli cittadini   non si fa cosa sì laudabile,   che in contrario non si reput

NOBILI BASSEZZE

lunedì, 28 gennaio 2013 NOBILI BASSEZZE O senatori, io so che a molti di voi sembrerà che oggi si tratti di un problema già risolto e che farà un vano discorso colui che esprimerà la sua opinione intorno alla questione dell’Africa, come se si trattasse di una decisione ancora da prendere. Io, pertanto, questo ignoro per prima cosa, che si debba già dare per certo che l’Africa sia assegnata come provincia ad un console coraggioso e valoroso, dal momento che né il senato ha ancora deliberato che per quest’anno l’Africa sia considerata provincia, né la volontà del popolo l’ha ancora deciso. Se la cosa stesse così, io penso che commetta un errore il console che, fingendo di considerare la deliberazione come già presa, si faccia beffe del senato; non pecca invece quel senatore che, quando è chiamato a parlare, esprime la sua opinione intorno all’argomento trattato. Peraltro, dissentendo io da chi ha tanta fretta di passare in Africa, ho la certezza di incorrere in un giudizio sfavorevol

MORTE A FIRENZE

domenica, 27 gennaio 2013 MORTE A FIRENZE Ai tempi di Firenze capitale, fra i tantissimi turisti che avevano scelto Firenze come meta dei loro viaggi… erano inglesi, francesi, tedeschi… capitò un principe indiano. Con tutto il suo seguito alloggiò nel miglior albergo della città, con le mogli e i servitori. Era ancora molto giovane quando fu colpito da una malattia che in breve lo portò alla morte. Per la religione indiana i corpi devono essere bruciati e le ceneri disperse alla confluenza di due fiumi. Per questa pratica religiosa fu scelto il punto in cui il torrente Mugnone si immette nell’Arno. Fu innalzata la pira, fu messo su il corpo coi profumi, con tutte le cerimonie, tutte le preghiere loro e poi fu bruciato. Le ceneri del principe furono gettate in Arno. A ricordo di questo avvenimento, alla confluenza dell’Arno col Mugnone fu costruito un tempietto che riproduceva le fattezze del principe morto. Da quel momento il luogo delle Cascine fu chiamato l’Indiano, proprio in rico

ABILI PENNE

sabato, 26 gennaio 2013 ABILI PENNE Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo. Non dico ciò in quanto se tu li vedi o gli odi, sempre ti rallegrano; ma intendo di essi medesimi in se, volendo dire che sentono giocondità e letizia più che alcun animale…… Gli uccelli per lo più si dimostrano nei moti e nell’aspetto lietissimi; e non da altro procede quella virtù che hanno di rallegrarci colla vista, se non che le loro forme e i loro atti, universalmente, sono tali, che per natura dinotano abilità e disposizione speciale a provare godimento e gioia: la quale apparenza non è da riputare vana e ingannevole. Per ogni diletto e ogni contentezza che hanno, cantano; e quanto è maggiore il diletto o la contentezza, tanto più lena e più studio pongono nel cantare. E cantando buona parte del tempo, s’inferisce che ordinariamente stanno di buona voglia e godono. E se bene è notato che mentre sono in amore, cantano meglio, e più spesso, e più lungamente che mai; non è da cred

BALZE E TANE

venerdì, 25 gennaio 2013 BALZE E TANE    O fortunati anche troppo, se solo conoscessero i loro beni, gli agricoltori! Per loro, spontaneamente, lontano dalla discordia delle armi, la terra giustissima fa scaturire dal suolo facile sostentamento. Se l’alto palazzo dalle superbe porte non versa fuori un onda immensa di salutatori mattutini da tutte le sue stanze; se non ammirano a bocca aperta battenti variamente intarsiati di bella tartaruga, vesti capricciose ricamate in oro e bronzi di Corinto, se la bianca lana non è adulterata con la porpora assira e l’uso dell’olio limpido non è guastato dalla cannella, ma invece una pace sicura e una vita che non sa di inganni, ricca di beni diversi, ma il riposo nei vasti poderi, spelonche e laghi naturali e frasche vallate amene, e muggiti di buoi e molli sonni al riparo di un albero, tutto questo non manca. Lì balze e tane di animali selvatici, una gioventù resistente al lavoro e abituata al poco, culto degli dèi e venerazione dei genitor

RIVOLUZIONE DEMOCRATICA

  mercoledì, 23 gennaio 2013 RIVOLUZIONE DEMOCRATICA   L’Italia non ha condotto a termine le sue rivoluzioni democratiche. Esempi concreti sono il Risorgimento, la Resistenza (definita secondo Risorgimento), la non attuazione della Costituzione. Sono avvenute decisioni devastanti anticostituzionali e antisociali mentre sono in atto azioni che portano alla riscrittura della Costituzione nell’ottica liberale ottocentesca se pur ammantata di modernità. Tutti i movimenti di lavoratori, di studenti e di popolo per scacciare gli scheletri dello straniero oppressore, della monarchia, della dittatura fascista, della dominazione clericale democristiana, del terrorismo degli anni di piombo sono stati neutralizzati dalla conservazione reazionaria. Ancora, assieme all’unità geografica, non esiste l’unione spirituale e civile della nazione perché ancora non è completata la rivoluzione democratica con l’attuazione della Costituzione. Inoltre è forte la mancanza della rivoluzione attraverso una

LA VERITA’ DEL PAZZO

  domenica, 20 gennaio 2013 LA VERITA’ DEL PAZZO     L’alterazione delle facoltà mentali fa assumere atteggiamenti stravaganti, imprudenti, assurdi; la propaganda burlesca e paradossale, porta un messaggio umano contro gli affaristi assetati sempre di maggiori profitti. Le iniziative di guerra di pace e le misure contro la crisi economica sono indispensabili per non essere invasi dagli infedeli e per non precipitare nel baratro. Dobbiamo essere tutti riconoscenti, perciò si impone la neutralizzazione di ogni voce contraria, anche se la verità inconfutabile viene declamata in tutte le piazze con ilare rabbia dalla saggia moderna pazzoide. (Ricordo da un racconto di Tirella).   [    P    R    O    F    I    T    T    O    ]   Masse di operai   addensate nelle fabbriche   ricevono una organizzazione militare.   Come soldati semplici dell’industria   vengono sottoposti alla sorveglianza   di una completa gerarchia di ufficiali e sottufficiali.   Non

LA GUERRA

  sabato, 19 gennaio 2013 LA GUERRA La guerra, considerata come una condizione naturale e oggettiva indipendente dalla volontà degli individui, è la forma estrema cui può arrivare uno Stato basato sulla proprietà privata o collettiva di beni. In molte culture primitive la ritualità dei combattimenti evidenzia il carattere sacrale della guerra, come strumento con cui lo Spirito Assoluto assegna ad un popolo una posizione di predominio sugli altri. La psicanalisi interpreta la guerra come scatenamento dell’aggressività monopolizzata dallo Stato. La Carta Costituzionale all’articolo Undici dichiara: ”l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ). IL DISCORSO SULLA PACE Verso la fine di un discorso estremamente importante il grande statista incespicando davanti al vuoto di una bella frase ci casca dentro e smarrito con la bocca spalancata ansima

SOLDI

  venerdì, 18 gennaio 2013 SOLDI Per la vita, costruire e fare il bene i soldi non ci sono e affamano il popolo; Per uccidere, distruggere tutte le cose e fare il male i soldi ci sono e bombardano per tutto il mondo. (Ricordo da un racconto di Tirella).   A   R   T   I   C   O   L   O        U   N   D   I   C   I   L’Italia ripudia la guerra come strumento   di offesa alla libertà degli altri popoli   e come mezzo di risoluzione   delle controversie internazionali;   consente,   in condizione di parità con gli altri Stati,   alle limitazioni di sovranità necessarie   ad un ordinamento che assicuri la pace   e la giustizia fra le Nazioni;   promuove e favorisce   le organizzazioni internazionali   rivolte a tale scopo.   -Enrico De Nicola-   (Presidente della Repubblica)   -Alcide De Gasperi-   (Presidente del Consiglio dei Ministri)   [democristiano]   -Umberto Terracini-   (Presidente della Assemblea C

MINISTERO PROMESSO

  giovedì, 17 gennaio 2013 MINISTERO PROMESSO   Il personaggio delle istituzioni sorride sereno e sicuro senza pensieri. Gli occhini sono vispi mentre le mani maestosamente sottolineano ogni parola quando la bocca parla. Finalmente si è liberato dall’obbligo fastidioso di dovere spiegare perché si è ricandidato. Sostiene fermamente il suo segretario e con la stessa convinzione elogia il capo di un partito alleato, lo stesso che poco tempo prima disprezzava apertamente. E’ impegnato nella propaganda come mai era accaduto, neppure quando correva per la propria rielezione. Questo comportamento non è da lui, sconcerta anche i più smaliziati. Sicuramente gli hanno promesso un ministero. (Ricordo da un racconto di Tirella).   U    T    I    L    E        V    O    T    O         T    R    U    F    F    A   Utile   non indispensabile.   Utile a chi   utile a cosa?   Utile voto truffa:   utile alla poltrona   sporca traditrice,   utile agli interessi

ALIENAZIONE

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martedì, 15 gennaio 2013 ALIENAZIONE   FIRENZE, GENNAIO 2013. Il sistema del mercato, assieme al sistema del debito pubblico, le cui origini si trovano già nel Medio Evo, si impadronisce di tutta l’Europa; il debito pubblico, o, in altri termini, l’alienazione dello Stato, segna l’era capitalistica. Il debito pubblico diventa una delle leve più potenti dell’accumulazione. Con un colpo di bacchetta magica, osserva Marx, esso dota il denaro improduttivo della virtù riproduttiva e lo trasforma così in capitale, senza che perciò esso abbia dovuto correre i rischi e gli sconvolgimenti inseparabili dal suo impiego industriale ed anche dall’usura privata. Poiché il debito pubblico è basato sulla rendita pubblica, che ne deve pagare gli interessi annui, il sistema moderno delle imposte è il corollario necessario dei prestiti nazionali. I prestiti che pongono i Governi in grado di far fronte a spese straordinarie senza che i contribuenti se ne risentano immediatamente, trascinano dietro l

VECCHIA CONCEZIONE

  domenica, 13 gennaio 2013 VECCHIA CONCEZIONE     Nell’epoca classica del liberalismo il maggiore profitto individuale coincideva con la maggiore produzione, con la maggiore utilità sociale, col maggiore reddito nazionale. Oggi, nell’epoca dei monopoli, non è più così. Il punto di maggiore profitto di monopolio è sempre al di sotto del punto di maggiore produzione. E quando si realizza una concentrazione capitalistica che rafforza la posizione dei monopoli, spesso non si realizza nemmeno un aumento del reddito nazionale; talvolta anzi si ha una diminuzione. E’ perciò che i vecchi canoni dell’economia liberale non sono più applicabili all’attuale realtà economica. Fare del liberalismo oggi significa dare libertà ai monopoli di soffocare la vita economica nazionale. E’ perciò che una politica produttivistica esige l’abbandono delle direttive liberiste nella politica economica e finanziaria. Sono necessari tutti quei controlli ed interventi relativi alla politica dei prezzi e del

PER LA MISERIA

  venerdì, 11 gennaio 2013 PER LA MISERIA         Il mestiere del ricco è difficile, è il mestiere più difficile del mondo; quello del povero è il più semplice perché dovuto al disimpegno. Osservate con la massima attenzione il volto del minatore e del lavoratore quando si recano al lavoro, oppure quello del disoccupato: sono volti stracolmi di perplessità perché non sanno scegliere se rimanere poveri, disperati o se diventare ricchi. Ma, considerato che i ricchi sono una minoranza, – anche se nell’era tecnocratica del governo dei professori i ricchi aumentano i propri capitali, – è evidente che in Italia il popolo preferisce optare per la miseria e per la disperazione. (Ricordo da un racconto di Tirella).   C    R    I    S    T   O   Cristo,   ti amo   non perché sei sceso da una stella   ma perché mi hai mostrato   che l’uomo ha sangue,   lacrime,   affanni…   chiavi,   attrezzi!   Per aprire le porte chiuse della luce.   Sì…

IL CANDIDATO NESSUNO

  giovedì, 10 gennaio 2013 IL CANDIDATO NESSUNO Io (inizia a parlare il candidato con sguardi e risolini maliziosi) ehm… noi… da noi non esiste il padrone assoluto del partito-azienda; noi non abbiamo il simbolo che riporta con i caratteri enormi il nome del candidato alle prossime elezioni; noi… ehm… noi siamo un partito… (ruttino soffocato)… democratico. Invece, a onor del vero, affissi in tutta la città, è impossibile non vedere gli enormi manifesti raffiguranti una grande figura del candidato seduto con l’aria maestosa (forse copiata dal Cesare antico condottiero romano o, più probabilmente, dalla statua raffigurante l’americano Presidente Abramo Lincoln) con nell’angolo in basso il microscopico simbolo del partito. Altri grandi manifesti, attaccati ai mezzi pubblici di trasporto persone, si muovono per tutte le strade; i manifesti sono senza nome, perciò il candidato sembra dire il vero, però, nel guardare quell’immagine, anche un innocente ”lattante” esclamerebbe senza esit

TENEBRA LUCE

  martedì, 8 gennaio 2013 TENEBRA LUCE Nel vuoto abissale il massimo disordine è invaso dagli elementi e nella confusione la ragione con imperio interviene fuori da ogni corpo. Tante teste volteggiano nel cosmo mentre particelle di cervelli si mescolano con il nulla nella tenebra luce. L’esplosione tecnocratica genera fantapolitica. Sghignazza il potere allo spettacolo rappresentato dalla disperazione. (Ricordo da un racconto di Bicefalo ).   I    N    C    U    B    O   Il caos materiale   spiritualmente   impera.   Principio fine   ragione   lotta.   Nel nulla   vento impetuoso   parvente vita.   Tenebra luce   popolo   riscatta.   Umanità   ritorna   viva.   Cleo miagola   risveglia   incubo scaccia.   -Renzo    Mazzetti-   [ Cerca: BAILAMME (archivio 4 gennaio 2013) ]

EGOARCA TECNOCRATICO

  lunedì, 7 gennaio 2013 EGOARCA TECNOCRATICO   L’ordine naturale delle cose, insito e inseparabile nella realtà, assieme ai principi di tipo utilitaristico nella ricerca del proprio egoistico interesse con il gioco della concorrenza, conduce al massimo vantaggio per la collettività. Il libero gioco del mercato concorrenziale è il meccanismo equilibratore dell’attività economica in quanto permette sia di sfruttare nel modo più efficiente le risorse disponibili sia di soddisfare, al prezzo più conveniente, la domanda dei consumatori. Lo Stato non deve intervenire lasciando l’iniziativa privata libera di agire nelle diverse sfere della produzione e dello scambio. Difatti l’egoista più forte occupa la caverna, domina la donna, schiavizza il più debole, fa la guerra contro il suo simile, tutto è preda da divorare; l’egoarca distruttore dell’umano invoca il ”baratro” nell’era tecnocratica. (Ricordo da un racconto di Tirella).   [ Cerca: PASSWORD (archivio 30 dicembre 2012) ; Cerca

ASSERVITI

  sabato, 5 gennaio 2013 ASSERVITI Nel documento che io vi ho letto appaiono chiare le due antitetiche concezioni della cooperazione internazionale. Quali delle due era per l’Italia la più rispondente all’interesse nazionale? Che Francia e Gran Bretagna, sollecitate dalle loro forze imperialistiche interne, accettassero la preminenza degli Stati Uniti pur di confermare la propria preminenza in Europa, si può comprendere; ma per l’Italia, costretta all’ultimo gradino, la tesi franco-inglese non era certo la più conveniente agli interessi nazionali. Ebbene, che cosa ha fatto l’Italia? Ha per lo meno tentato di far prevalere una concezione più democratica, se non altro per attenuare la pressione di forze imperialistiche straniere o almeno per sfruttare questa carta nel gioco politico internazionale? No. Per la prima volta l’Italia poteva svolgere una funzione importante sulla linea di pace e di collaborazione: invece non ha fatto nulla. E’ stata una buona occasione perduta. Perché i s

BAILAMME

venerdì, 4 gennaio 2013 BAILAMME   Populismo è la parola che i politicanti, che si ritengono governanti responsabili o aspiranti tali, scagliano con disprezzo contro gli oppositori; populismo è stato il movimento politico-culturale nella Russia del secolo diciannovesimo che vedeva nei contadini la forza capace, sotto la guida degli intellettuali, di sovvertire lo zar passando direttamente al socialismo senza soffrire anche nella fase capitalista; in America, come reazione alla depressione agricola, fu organizzato il Partito Populista con forze diverse che andavano dagli agricoltori scontenti ai fautori del libero argento fino ai progressisti. Nei secoli diciassette-diciotto imperò il paternalismo: il Principe per il ”bene del popolo” esercitava con la forza la propria volontà; il paternalismo è talmente efficace che ancora oggi i governanti e i padroni = datori di lavoro lo praticano per nascondere le ingiustizie sociali evidenziando che ”altrimenti sarebbe peggio”; per continuar