ALIENAZIONE
martedì, 15 gennaio 2013
ALIENAZIONE
FIRENZE, GENNAIO 2013.
Il sistema del mercato, assieme al sistema del debito pubblico, le cui origini si trovano già nel Medio Evo, si impadronisce di tutta l’Europa; il debito pubblico, o, in altri termini, l’alienazione dello Stato, segna l’era capitalistica. Il debito pubblico diventa una delle leve più potenti dell’accumulazione. Con un colpo di bacchetta magica, osserva Marx, esso dota il denaro improduttivo della virtù riproduttiva e lo trasforma così in capitale, senza che perciò esso abbia dovuto correre i rischi e gli sconvolgimenti inseparabili dal suo impiego industriale ed anche dall’usura privata. Poiché il debito pubblico è basato sulla rendita pubblica, che ne deve pagare gli interessi annui, il sistema moderno delle imposte è il corollario necessario dei prestiti nazionali. I prestiti che pongono i Governi in grado di far fronte a spese straordinarie senza che i contribuenti se ne risentano immediatamente, trascinano dietro loro un aumento di imposte; d’altra parte questo aumento, causato dall’accumulazione dei debiti successivamente contratti, costringe i Governi, in caso di nuove spese straordinarie a ricorrere a nuovi prestiti; una azione deleteria viene così messa in atto con l’aumento delle imposte, con l’espropriazione violenta di risorse al contadino, all’artigiano e agli altri elementi della piccola classe media. (Ricordo da un racconto di Tirella).
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