EGOARCA TECNOCRATICO
lunedì, 7 gennaio 2013
EGOARCA TECNOCRATICO
L’ordine naturale delle cose, insito e inseparabile nella
realtà, assieme ai principi di tipo utilitaristico nella ricerca del proprio
egoistico interesse con il gioco della concorrenza, conduce al massimo
vantaggio per la collettività. Il libero gioco del mercato concorrenziale è il
meccanismo equilibratore dell’attività economica in quanto permette sia di sfruttare
nel modo più efficiente le risorse disponibili sia di soddisfare, al prezzo più
conveniente, la domanda dei consumatori. Lo Stato non deve intervenire
lasciando l’iniziativa privata libera di agire nelle diverse sfere della
produzione e dello scambio. Difatti l’egoista più forte occupa la caverna,
domina la donna, schiavizza il più debole, fa la guerra contro il suo simile,
tutto è preda da divorare; l’egoarca distruttore dell’umano invoca il ”baratro”
nell’era tecnocratica. (Ricordo da un racconto di Tirella).
[ Cerca: PASSWORD (archivio 30 dicembre 2012) ; Cerca:
LIBERALDEMOCRATICO (archivio 19 gennaio 2010) ; Cerca: EGOISMO (archivio 11
maggio 2010) ].
U M A
N O I
D I
Agli inizi dell’era tecnocratica
avvenne il periodo mediano.
Così definito fu quel tempo
della brutale mutazione umana.
Quotidiano il gioco delle parti
dava le proprie rappresentazioni.
I media normali e sopranormali
coinvolgevano somministrando illusioni.
Dibattiti nei confronti con vane parole
tra insipide cosiddette destre e sinistre.
Non più rappresentanti del popolo
ma falsi attori di spot pubblicitario.
Con le primarie come la democrazia
tutta la realtà divenne metafora vivente.
Il gioco degli strozzini con i differenziali
nelle borse schiacciò gli stati sovrani.
Il tiranno sistema mercato micidiale tumore
con le monete e le valute avviò la mutazione.
-Renzo Mazzetti-
Commenti
Posta un commento