BAILAMME

venerdì, 4 gennaio 2013

BAILAMME

 

Populismo è la parola che i politicanti, che si ritengono governanti responsabili o aspiranti tali, scagliano con disprezzo contro gli oppositori; populismo è stato il movimento politico-culturale nella Russia del secolo diciannovesimo che vedeva nei contadini la forza capace, sotto la guida degli intellettuali, di sovvertire lo zar passando direttamente al socialismo senza soffrire anche nella fase capitalista; in America, come reazione alla depressione agricola, fu organizzato il Partito Populista con forze diverse che andavano dagli agricoltori scontenti ai fautori del libero argento fino ai progressisti. Nei secoli diciassette-diciotto imperò il paternalismo: il Principe per il ”bene del popolo” esercitava con la forza la propria volontà; il paternalismo è talmente efficace che ancora oggi i governanti e i padroni = datori di lavoro lo praticano per nascondere le ingiustizie sociali evidenziando che ”altrimenti sarebbe peggio”; per continuare nella loro ”austera” autorità usano la forza pubblica = forze dell’ordine da un lato e dall’altro la ”pacca sulla spalla” (il bastone e la carota) per soffocare la rivoluzione o la semplice manifestazione di protesta dei lavoratori, degli studenti e del popolo. Le lusinghe dei politicanti, dei governanti, dei potenti e dei padroni sono espressione di demagogia, di degenerata propaganda utilizzata per asservire il popolo; i campioni del paternalistico-populismo-demagogico sono coloro che ricoprono le pubbliche e private cariche di ogni colore e livello senza praticare l’eguaglianza. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

[ Cerca: POMPIERI IN BICICLETTA (archivio 31 dicembre 2012)]

 

[   P  A  R  T  E  C  I  P  A  Z  I  O  N  E  ]
La rivoluzione socialista in Europa
non può essere niente altro
che l’esplosione della lotta di massa
di tutti gli oppressi e di tutti i malcontenti.
Una parte della piccola borghesia
e degli operai arretrati
vi parteciperanno inevitabilmente
(senza tale partecipazione
non è possibile una lotta di massa
non è possibile nessuna lotta rivoluzionaria);
e porteranno nel movimento
non meno inevitabilmente
i loro pregiudizi
le loro fantasie reazionarie
le loro debolezze e i loro errori.
Ma oggettivamente essi attaccheranno il capitale
e l’avanguardia cosciente della rivoluzione
il proletariato avanzato
esprimendo questa verità oggettiva
della lotta di massa varia e disparata
variopinta ed esteriormente frazionata
potrà unificarla e dirigerla
conquistare il potere.
-Vladimir   Ilic   Lenin-

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