ASSERVITI
sabato, 5 gennaio 2013
ASSERVITI
Nel documento che io vi ho letto appaiono chiare le due antitetiche concezioni della cooperazione internazionale. Quali delle due era per l’Italia la più rispondente all’interesse nazionale? Che Francia e Gran Bretagna, sollecitate dalle loro forze imperialistiche interne, accettassero la preminenza degli Stati Uniti pur di confermare la propria preminenza in Europa, si può comprendere; ma per l’Italia, costretta all’ultimo gradino, la tesi franco-inglese non era certo la più conveniente agli interessi nazionali. Ebbene, che cosa ha fatto l’Italia? Ha per lo meno tentato di far prevalere una concezione più democratica, se non altro per attenuare la pressione di forze imperialistiche straniere o almeno per sfruttare questa carta nel gioco politico internazionale? No. Per la prima volta l’Italia poteva svolgere una funzione importante sulla linea di pace e di collaborazione: invece non ha fatto nulla. E’ stata una buona occasione perduta. Perché i signori della ”terza forza” non hanno levato la loro voce per tentare almeno di superare questi contrasti? Sono stati tutti zitti ed hanno aderito senz’altro alla tesi imperialistica, contribuendo così alla divisione dell’Europa in due blocchi. (Meditazione su: ”Il secondo dopoguerra” di Mauro Scoccimarro).
[ Cerca: BISOGNO DI ETERNITA' (archivio 24 dicembre 2012) ]
Commenti
Posta un commento