SACRA DOMENICA

 

sabato, 4 giugno 2016

SACRA DOMENICA

C’è la Parte prima della Costituzione della Repubblica in cui il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. L’avvento della dittatura finanziaria e della metafora della democrazia impongono sopra l’umano la privatizzazione di ogni forma di socializzazione e la liberalizzazione del selvaggio sistema mercato. Persino il riposo settimanale, che non è più per tutti quello domenicale, è stato reso addirittura nocivo alla tranquillità dell’animo e alla civile convivenza. A che cosa serve il riposo in un qualsiasi giorno della settimana? Soltanto a farti sentire più solo e più inutile che mai nell’isolamento del frammentato contesto sociale. Nella pace del giorno di festa per tutti, già al mattino presto sulla strada della chiesa, respiravi con il suono delle campane quell’aria speciale, innalzavi lo spirito alla mensa del Signore e dopo, al numeroso desco familiare, i sapori cucinati. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 PANE DONATO
 Questo pane
 sapore particolare
 mescola saliva
 impasta labbra.
 Candela rossa,
 tenue fiamma,
 con grande calore
 brucia amarezze.
 Illumina splendore
 dei capelli rosso colore
 e la rosina essiccata
 fragrante profumo riemana.
 Ricordo tavola imbandita
 due gatte curiose adorna
 la mano sulla mano calda
 esalta nel giorno di festa.
 Mette le ali un angelo
 finalmente vola tremolando
 come il verso lei pensiero
 nella luce alito di bacio.
 -Renzo Mazzetti-

 Vedi: 

ANTICO MODERNO (4 maggio 2016) 

SACRALITA' (8 gennaio 2011)


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