ACHILLE TERRACINI SPARTACO
ACHILLE TERRACINI SPARTACO
Nelle canzoni e negli inni degli oppressi le tribolazioni evitavano amicizie inquinanti che compromettevano il riscatto del lavoro, la redenzione del genere umano, l'attuazione dell'uguaglianza sociale. Poi, ai tempi di Achille detto il piagnone, la sciocchezza politica illuse che il più era ormai fatto e che non esistessero più i nemici dei lavoratori. Per la riuscita, oppure per il rimorso o per la consapevolezza, o in un barlume di lucidità politica per il delitto contro l'umanità commesso, il sempliciotto Achille pianse. Achille pianse, ma ormai il crimine era stato commesso, ed egli non fu più il capo dei lavoratori protagonisti. Tutti i nemici dei lavoratori e della Costituzione diventarono suoi amici. Il comunista Terracini, presidente dell'Assemblea costituente, si mise le mani sulla testa e nell'agitazione incrinò la lapide. Spartaco e Gesù indicavano la via Appia colma di schiavi crocefissi. Ma no, Achille, dopo le lacrime, si illudeva di non avere più nemici e non morì sulla croce, ma campò da onorevole privilegiato. Invece i lavoratori diventarono dei poveri disperati e i disoccupati furono perseguitati e derisi, gli studenti manganellati. Palmiro Togliatti scriveva: “Sia, l'acre sapore delle lacrime, per non piangere, inghiottite, stimolo aspro al lavoro, alla lotta”. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).
PROTAGONISTIPerché morire senza la vita?Nel tutto che ti s'avanzanel presente sei già futuroproiettato dalla profonditàdei sentimenti fraterni perenninon trovi l'albagica versionema la concretezza delle verità.La battaglia umana diventa realtàperché della dignità porta l'improntadi una vita discussa e lottata.E per le ''lacrime amare inghiottitedagli occhi lontano guardanti'':Stringi la mano e sferra il pugno!E il cuore già batte più fortee le gambe già corrono lontano.Ma è quiche l'avvenimento di vita assumedove l'occhio dall'alto più non vedenegli orizzonti dell'intimo indomitosofferente e uguale nelle aspirazionifigura di sommi capi protagonisti.-Renzo
Mazzetti- (Settembre1988).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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