ANNO 2125

sabato, 2 dicembre 2017

ANNO 2125

Il cielo aveva congiunto le palme, a elemosinare stelle. Insomma era sera, per dirla alla buona. E in cielo, come sempre, comparve un aeroplanino. Uno dei soliti, un autoscrivente dell’Aerorosta. Mosca. I moscoviti salirono sui tetti delle case a quaranta piani dalla Comune…… . Ascanio smette di leggere “L’anno 2125” e guarda fuori, verso da dove arriva la gioiosa musica: parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappappà, parappapà, parappappaaara …….. . Dopo la Banda cittadina, avanzano i Piaggisti con le Rosse Bandiere, mentre gli Studenti, ai fianchi del corteo, distribuiscono i volantini: Studenti e operai uniti nella lotta. Dietro i vetri della barberia, il pugno chiuso di Foresto saluta, l’asciugamano dall’avambraccio pende, ma non nasconde la liquida emozione. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

LARGO AL FACTOTUM (Il barbiere di Siviglia, parte)
Pronto prontissimo son come il fulmine:
Sono il factotum della città.
Pronto prontissimo son come il fulmine:
Sono il factotum della città.
(della città, della città, della città, della città)
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
A te fortuna (a te fortuna, a te fortuna)
non mancherà.
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
A te fortuna (a te fortuna, a te fortuna)
non mancherà.
Sono il factotum della città,
Sono il factotum della città,
Della città, della città,
Della città!
-Beaumarcais-Paisiello-Rossini-




Vedi:

IL PICCOLO GRADASSO (13 Novembre 2017)

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