DIGNITA’ E ONORE

mercoledì, 6 maggio 2015

DIGNITA’ E ONORE

Le bassezze dell’uomo e la ristrettezza mentale con l’avvilente ed offensiva mancanza di valori morali e il comportamento a danno del prossimo, devono essere superate nell’attuazione di un’identica parità sociale e un’eguale valorizzazione della personalità umana, perciò, anche l’iniziativa economica privata ha come limite la dignità, figuriamoci per quanto riguarda un personaggio che è -o è stato- un pubblico rappresentante del popolo! L’onore è l’essenza della persona con la propria reputazione e rispettabilità di cui gode in virtù del proprio valore morale. Tra onore e onorevole ci sono di mezzo tutte le parole sopra citate, con in più la stima di un bene meritevole di un positivo apprezzamento non valutabile in termini numerici di qualsiasi tornaconto, vantaggio e profitto personale. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

 LA    FEBBRE     DEL    POTERE
 Nel quattordicesimo anno del terzo millennio
 la febbre del potere contagiò i governanti
 sempre attivi nella comunicazione
 continuamente parlavano al popolo
 vaneggiavano alterazione e confusione
 nell’esaltazione eccitavano fantasie
 il delirio di potenza imperava senza critica.
 I fatti reali non venivano né visti
 tanto meno considerati
 la cieca credenza inventava allucinazioni
 nascondeva paradossi e situazioni surreali.
 La non politica con l’imposta apparenza
 la loquacità inesauribile e stringente
 illudeva di ragionare per il bene comune
 ma i cittadini inebetiti e imbarbariti
 soggiacevano sotto al bombardamento
 delle parole e delle contraddizioni.
 -Renzo  Mazzetti-
(2 novembre 2014)

Vedi: BOSCHI DI BRONZO (10 aprile 2015).




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