AMICO DELLA SAPIENZA

venerdì, 15 maggio 2015

AMICO DELLA SAPIENZA

Stasera inizio la lezione con una domanda, non vi chiedo una risposta, sarà per la meditazione a casa, scrivete nel quaderno: Il pensiero precede l’essere? Stasera filosofia! Albertino -noncurante dell’interruzione di Rivo- prosegue: Tutti pensiamo e ragioniamo per un processo che si svolge anche spontaneamente, riflettendo l’ambiente sociale senza che nemmeno ci se ne renda conto. Occorre superare il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia qualcosa di molto difficile per il fatto che è l’attività intellettuale propria di una determinata categoria di specialisti. Tutti siamo dei filosofi spontanei. La filosofia è nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già solo di parole grammaticamente vuote di contenuto; nel senso comune e buon senso; nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama folclore. Allora, è preferibile pensare senza averne consapevolezza critica e in modo disgregato e occasionale, cioè partecipare a una concezione del mondo imposta meccanicamente dall’ambiente esterno, o è preferibile elaborare la propria concezione del mondo consapevolmente e criticamente in connessione con tale lavorio del proprio cervello, scegliere la propria sfera di attività, partecipare attivamente alla produzione della storia del mondo, essere guida di se stessi e non già accettare supinamente dall’esterno l’impronta della propria personalità? Per il prossimo mercoledì, oltre alla meditazione data all’inizio, studiate: Appunti per una introduzione e un avviamento allo studio della filosofia di Gramsci … da pagina … 1375 a …… 1395. Amico della sapienza! dice Rivo ad Albertino, andiamo tutti da “compagna Maria” per una pizza? Bell’idea, domani è festa. (Ricordo da un racconto di Ariella).

ITALIA ( parte )
Ulivi e pioppi d’argento
e frumento
nel sole -
il mare abbaglia,
alto il monte s’erge
e rude verso l’azzurro,
marmorea cima -
di marmi un carro scende
bianco
bianco abbagliante passa ….
-Sibilla  Aleramo-



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